[Un tuffo tra romanzo e serie] "Il grande artista sfortunato: Walter Blythe" ✓
Ecco il vostro appuntamento settimanale dedicato all'angolino "personaggi" tra romanzo e serie.
Oggi ci occupiamo di un altro personaggio del libro di L. Montgomery e che probabilmente, anche se le fonti non sono accertate ha dato vita a Cole Mackenzie in Anne with an E.
Il riferimento di cui sto facendo riferimento è proprio il terzo figlio di Anne e Gilbert, la nostra amata coppia.
È lui... O non è lui?
Andiamo subito a parlare di...
"Walter Cuthbert Blythe" ovvero il grande artista, dato che scrisse una poesia "The Piper".
"come non poteva la nostra eroina non dare alla luce un aspirante poeta con l'immaginazione fuori dal comune che possiede?"
"Walter è un 'salto di parentela', per quanto riguarda l'aspetto. Non assomiglia a nessun parente conosciuto. Era piuttosto il più simpatico dei bambini di Ingleside, con capelli neri lisci e lineamenti finemente modellati."
I suoi soprannomi (solo nel romanzo)
-"Walt" (dalla sua famiglia e Rilla)
-"signorina Walter" (qualche bastardo inside per prenderlo in giro)
-"Sissy Blythe".
È così che il giovane viene descritto in "Rainbow Valley" dalla brillante penna dell'autrice.
Il bambino è l'unico di tutto il numeroso clan Blythe a non aver ereditato i capelli rossi o i ricci di Gilbert.
Ma non si può dire che non sia affascinante, come ogni Blythe che si rispetti.
Walter Cuthbert Blythe è il terzo (secondo, se calcoliamo l'assenza della piccola Joyce") figlio di Anne e Gilbert, che va ad incrementare il gruppo dei ragazzi Blythe.
È il fratello minore di Jem (con cui ha appena un anno di differenza) e il maggiore delle gemelle, di Shirley e di Rilla.
Dopo che Anne e Gilbert si trasferiscono nella nuova casa, nella primavera del 1893...
(E senza togliere il ciuccio a Jem, spodestandolo anche dalla culla.)
nasce Walter Cuthbert, colui che definisco "l'artista sfortunato ma anche brillante" ed è il primo neonato di Ingleside, la nuova residenza dei nostri ragazzi dopo la piccola baita, a cui seguiranno gli altri suoi fratelli.
"Perché si doveva comunque inaugurare la casa altrimenti che figura facevano...
Anne e Gilbert vorrebbero infatti superare persino il primato di Rachel Lynde a momenti, perché non c'è un tre senza gli altri tre..."
Il bambino viene chiamato così in onore del defunto Walter Shirley, suo nonno materno, e dei fratelli Matthew e Marilla, genitori adottivi della madre.
"Perché non può esserci un Blythe al mondo senza una trafila di nomi, degni della tabella indicativa di un treno. Ora potrà fare concorrenza."
Walter è un bambino tranquillo e di natura sensibile.
Sfido qualunque genitore a non volere un figlio come lui.
Non eredita la chioma rossiccia della madre (anche se abbiamo abbastanza pargoli a pel di carota) e nemmeno gli occhi nocciola del nostro Gilbert, di conseguenza sbaraglia ogni legge sulla genetica.
Walter è scuro, punto. Però almeno un tratto caratteristico è presente: è dotato della fervida immaginazione di Anne e aspira a diventare un poeta, per rendere giustizia al sogno della madre di essere una scrittrice.
Avete notato qualcosa?
Se aguzzate il vostro occhio potrete notare una somiglianza davvero sorprendente con il personaggio inedito di Cole Mackenzie, presente soltanto in Anne with an E.
Come Cole, infatti, anche il piccolo viene preso in giro e chiamato "femminuccia" a causa dei suoi atteggiamenti eleganti e profondi.
"Perché i maschi anziché con il cervello ragionano con i piedi."
Ma nonostante tutto, Walter viene invidiato per sapere parlare al cuore, soprattutto quando difende a spada tratta Faith Meredith (che diventerà in futuro la cognata) da Dan Reese, un bullo e bastardo inside alla stregua di Billy Andrews.
"Alla fine gli stenderanno i tappeti rossi ai piedi."
Dopo aver quasi creduto che la madre stesse per lasciare il mondo invece di avere l'ennesimo bambino, Walter decide di tornare a casa a piedi...
"Molto probabilmente io sarei svenuta al primo chilometro."
E, giunto a casa, conosce la nuova arrivata, la sorellina Rilla con cui il ragazzo stringerà un rapporto simbiotico e a cui avrà il coraggio di confessare tutti i suoi timori.
A Rainbow Valley, un luogo di gioco vicino casa, Walter avrà una visione...
"Non è che avrà mangiato funghi allucinogeni per pranzo?"
Il bambino vedrà un Piper che chiama i ragazzi alla guerra, ignorando che succederà a distanza di qualche anno. Sarà questa previsione a dargli lo spunto per la sua prima "unica" opera: The Piper.
Come Jem, anche Walter frequenta la Queen's.
Allo scoppio della guerra, Jem è fuori di senno dalla gioia invece Jem ha così paura...
"che rischia di farsela nelle mutande."
Come se non bastasse, negli anni del college, contrae il tifo e la guarigione lo lascia in uno stato cagionevole.
"Mai una gioia."
Le sue condizioni migliorano, e in barba alla guerra decide di insegnare per due anni a Lowbridge e si iscrive alla Redmond per prendere la laurea.
"Effettivamente, farsi saltare in aria non è un'idea brillante."
La vita universitaria si rivela un campo minato, dove subisce le pressioni dei compagni che non riescono a fare a meno di sparare sentenze, giusto per rendere le loro giornate più entusiasmanti.
I bastardi inside gli fanno addirittura recapitare una piuma bianca, il simbolo della codardia che sta dimostrando.
Ormai con le scatole piene e al limite della sopportazione decide di lasciare gli studi e arruolarsi come soldato volontario, andando incontro a un destino tutt'altro che roseo.
Il ragazzo visita per un'ultima volta la sua famiglia prima di essere spedito in Francia. Lì, il ragazzo avrà la sua rivincita dopo tante prese in giro e otterrà dei brillanti riconoscimenti.
"Alla faccia della codardia..."
Con il sangue Blythe che gli scorre nelle vene, Walter presta soccorso ad un ferito portandolo in salvo e diventa uno dei soldati più promettenti dell'intero reggimento canadese. Scrive delle lettere a Rilla, con cui si tiene in contatto, e le anticipa la poesia a cui sta lavorando, progetto che porterà a termine in trincea e che riuscirà a pubblicare.
La poesia infatti verrà pubblicata pochi mesi prima del suo decesso.
"Ma che diavolo..."
Walter Cuthbert muore a settembre nella battaglia di Courcelette nel 1916. Il giorno precedente aveva addirittura raccontato a Rilla di aver visto come moriva in un'altra visione...
"Raccapricciante. Di nuovo i funghi allucinogeni?"
Un proiettile lo colpí e morì sul colpo, decretando la fine della sua brevissima esistenza.
La notizia spezzò il cuore della povera Anne, che già in passato aveva fatto i conti con la perdita di Joyce alla nascita.
Anche se nel precedente libro "Anne di Ingleside" la stessa Anne aveva visto una croce disegnarsi sul muro e sopra la testa del figlio, come il preludio della sua fine in battaglia e un nuovo lutto per la nostra eroina.
La famiglia Blythe saluta tragicamente l'artista incompreso e non sapremo mai se Walter avrebbe potuto sposarsi e avere dei figli o pubblicare altre poesie, seguendo la sua aspirazione.
La sua morte devastò tutti, persino il cagnolino che diede la prima avvisaglia ululando. Ma lascerà una profonda voragine anche in Una Meredith, chiaramente innamorata di Walter, e a cui Rilla le consegnerà l'ultima lettera.
"Rilla infatti ci ha sempre visto giusto."
Una, sulla scia della perdita del fidanzato deciderà di non sposarsi più fino alla fine dei suoi giorni.
"Aveva tutta la vivida immaginazione di sua madre e l'amore appassionato per la bellezza. Il gelo d'inverno, l'invito della primavera, il sogno dell'estate e il glamour dell'autunno, tutto ha significato molto per Walter."
Descrizione in "Rainbow Valley, facente parte della saga di Anne.
Ecco a voi una foto significativa dei nostri ragazzi Blythe trovata su internet. Molto probabilmente le due in basso sono le gemelle Nan e Dí (Anne e Diana) e i tre ragazzi appoggiati alla finestra: Jem (sulla destra), Shirley (nel mezzo) e Walter (a sinistra) e seduta sulla sedia a dondolo con il libro in mano Rilla.
Li conoscerete tutti nei prossimi angolini come questo, ma nel frattempo continuate ad attendere i prossimi emozionanti capitoli del sequel.
Probabilmente la storia proseguirà fin a dopo la famigerata proposta, ma sta a voi decidere se il progetto potrà seguire l'andatura originale che avevo creato prima ancora di renderla pubblica.
Inoltre abbiamo una foto di Anne con il piccolo Walt tra le braccia.
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