Nova

«Nova dove sei?» mi risveglio all'urlo disperato di Storm. Lancio un grugnito di dolore mentre provo a tirarmi su. La testa mi sta uccidendo e le orecchie mi fischiano per l'esplosione. Esplosione? Cazzo, siamo sotto attacco. Mi alzo e mi guardo in giro, proprio quando mia nonna mi viene incontro con lo sguardo preoccupato. «Ragazzina combatti o torni a casa?» mi chiede mentre mi esami le ferite che ho riportato. Penso di avere un taglio sulla testa, ma per fortuna non mi fa più così male. «Combatto!» le rivolgo lo sguardo più determinato che possiedo e mi guardo intorno. Vedendo che la barriera è crepata e dalla fenditura stanno arrivando i vampiri. Alcune consorelle stanno cercando di ricostruire la barriera mentre altri lupi del branco si stanno avvicinando pronti a combattere. «Allora esplora il potere magico che hai dentro ragazzina e arrostisci qualche vampiro» mi dice ghignando malefica quella canaglia di mia nonna. «Contaci» le dico ricambiando il ghigno. Devo mettere da parte il trauma di mio fratello e usare la magia per la prima volta dopo tanto tempo, ma soprattutto devo fare pace con me stessa e la mia parte magica che ho rinnegato per troppo tempo. Potrei trasformarmi in lupo per essere più veloce e forte, ma non riesco ancora a controllarlo e quindi vada per la sola magia. Mi avvicino alle altre sacerdotesse e vedo la piccola Abby fuggire in direzione del villaggio, mi si avvicina sua mamma con sguardo determinato. «L'ho mandata a chiamare i soccorsi e a nascondere gli altri bambini più piccoli» mi dice mentre io annuisco e con lo sguardo cerco quello zuccone di un tacchino. In quel momento di distrazione un vampiro ci attacca, ma avevo già chiamato la mia magia annidata dentro di me e con una certa soddisfazione lancio una palla infuocata sul petto del vampiro che prende fuoco come una torcia umana. «Sorelle venite a ricostruire la barriera mentre io e Nova vi proteggiamo!» urla l'ordine la vecchiaccia mentre salta da una parte all'altra tramortendo i vampiri con il suo bastone mentre fischietta divertita e dietro di lei ci sono i lupi del branco che finiscono il lavoro al posto suo. Scuoto la testa divertita da mia nonna e il suo atteggiamento troppo felice per un combattimento. «Eccoti! Dove cazzo eri finita? Mi hai fatto prendere un colpo» esclama abbracciandomi di getto Storm e fregandosene del combattimento attorno a noi. il mio corpo si rilassa subito nell'abbraccio dello zuccone e inspiro il suo odore, che mi rilassa sempre di più. «Penso di essere svenuta, ho picchiato la testa...» non mi lascia neanche finire la frase che mi stacca da lui e mi tiene per le spalle mentre esamina il mio corpo con sguardo minuzioso e oscurandosi ogni volta che posa il suo sguardo su un livido o una ferita. «Cazzo, mi sono preso un infarto, pensavo di averti persa mia piccola furia rossa» mi dice e ritorna ad abbracciarmi. Sono troppo frastornata e spero che sia solo la botta in testa a farmi sentire così, non che inizio a provare qualcosa per questo zuccone di un tacchino play boy. «Sto bene, zuccone. Adesso lasciami, dobbiamo tornare a combattere.» gli dico schiacciata nel suo petto, lo sento irrigidirsi e si allontana piano, piano da me. «Hai ragione ragazzina, dobbiamo ritornare al nostro dovere. Promettimi, però, che appena finisce la battaglia parliamo io e te, da soli» mi minaccia con lo sguardo mentre mi lancia uno dei suoi sguardi da mascalzone, per non dire puttaniere, sono una ragazza abbastanza raffinata. «Vuoi solo saltarmi addosso, tacchino play boy» gli dico sbeffeggiandolo, mentre incrocio le braccia al petto e mi guardo in giro per vedere come sta andando la battaglia. Barnaby e i suoi druidi sono appena arrivati per darci manforte, lo vedo che va verso mia nonna e vorrei dire che si danno consigli a vicenda, ma purtroppo quei due si odiano e iniziano a scannarsi con le parole e manca poco che inizino una lotta tra loro. «Vero, voglio sempre saltarti addosso piccola furia se questo conta, ma vorrei veramente solo parlare» mi dice ghignando e io vorrei prendere a schiaffi quel bel visino che si ritrova. «Va bene» sbuffo e gli ringhio contro, prima di voltarmi e incamminarmi nella direzione dei combattimenti mentre sento la risata bassa e roca di Storm che mi segue. Ho il sangue che mi ribolle per la furia. Davvero, è l'unico che riesce a mandarmi fuori dai gangheri in un secondo. Di solito, lo giuro, sono una ragazza molto equilibrata e non mi accendo come una miccia, molto corta. Gli lancio un incantesimo contro, giusto per fargli capire che mi ha irritata. Lo sento imprecare dietro di me e io faccio un sorrisetto soddisfatto. Direi che la pioggia ghiacciata che gli ho mandato lo ha raffreddato. Bene, bene vediamo di far fuori un po' di vampiri. Mi scaglio contro una vampira che stava per attaccare una delle mie sorelle, la lancio lontano da lei con il mio elemento del vento e poi gli scaglio addosso un pugno feroce e infuocato sul naso. Sento lo splendido suono del naso rotto della vampira, mentre lei grugnisce e si scaglia contro di me. Potrei finirla in un istante con il fuoco come ho fatto con un suo compare, però, non mi sfogherei così bene come tirare pugni. Sorrido malefica, mentre lei si scaglia contro di me la faccio inciampare in una radice e quando sta per cadere le tiro un calcio sul torace. Non ho detto che avrei giocato pulito! La vampira non si alza più da terra e io mi guardo in giro per vedere se serve aiuto. Le sacerdotesse, adesso aiutate anche dai druidi hanno quasi riparato la barriera e i vampiri non possono più oltrepassarla e quei pochi che sono rimasti nel nostro lato se ne sta occupando il branco, insieme a Belenus e mia nonna che combattono fianco a fianco. Vedo lo zuccone che combatte contro quattro vampiri e sua sorella Layla gli guarda le spalle combattendo con un altro vampiro. Strano, non c'è quello stronzo ancora più zuccone di Regan al fianco della bella sorella di Storm. Mi giro di scatto, alla mia destra sta per saltarmi alla gola un altro dei vampiri, sto per reagire e lanciarli un incantesimo, quando sbuca fuori Cass dal nulla e gli tira un calcio che lo fa allontanare. Senza perdere tempo lo racchiudo in un muro di acqua e lo soffoco, per poi accenderlo come una candelina. Ghigno divertita e mi giro verso la mia migliore amica che ricambia la mia smorfia. «Grazie Cass» le dico mentre ci diamo il cinque. «Figurati, lo sai che ti paro le spalle e poi mi diverto sempre durante una rissa.» sghignazza divertita mentre i suoi occhi neri gli si illuminano come una notte senza stelle. Nel frattempo, la battaglia si sta riducendo sempre di più e gli ultimi due sopravvissuti vengono fatti prigionieri. «Maledizione!» esclamo incazzata mentre metto il broncio. «Cosa c'è Nova?» mi chiede Cass guardandomi con un punto interrogativo in viso. «E' finita la battaglia» le dico come se le spiegassi tutto. «Sì è finita, non è meglio?» mi chiede mentre mi fissa sempre con più convinzione che stessi per perdere il lume della ragione. «Devo parlare con Storm adesso, gliel'ho promesso» le dico mentre inizio ad agitarmi e mi sento fremere il corpo come se fossi in trepidazione per qualcosa di meraviglioso. «Non so quello che è successo tra di voi, visto che qualcuno di mia conoscenza si è rinchiusa in una fortezza. Però sono convinta che dobbiate parlare, sai avete quella faccia...» mi dice ghignando e io mi volto a guardarla perché mi ero distratta a guardare lo zuccone uno che stava parlando con lo zuccone due. «Quale faccia?» le chiedo con una smorfia in viso mentre la minaccio con lo sguardo. «La faccia di due che vorrebbero tanto saltarsi addosso.» mi guarda sorridendo sorniona e mi tira un pugno giocoso sulla spalla. «Non è vero, lo odio.» sbuffo risentita, sia per quello che ha detto che per il pugno. «Nova cara, hai la faccia tutta rossa» mi dice ghignando divertita. Le ringhio di rimando ed inizio ad incamminarmi verso la mia fonte di ogni male. «Se mai volessi sfogarti, sappi che io ci sono testona!» mi urla dietro quel demonio della mia migliore amica. Ringhio di nuovo e in questo momento vorrei sapermi trasformare in lupo a comando, così le avrei morso il culo. «Mia piccola furia rossa» mi saluta il tacchino play boy, con un sorrisone in viso. «Nova» mi saluta Regan prima di defilarsi, di sicuro è diretto dalla sorellina del mio zuccone. Mi tiro una sberla mentale, cazzo, non è mio. Ringhio a tutti e due a mo' di saluto. «Vogliamo andare da qualche parte? Però, mi trattengo per poco perché poi devo andare a vedere come sta il mio branco.» mi dice guardandomi con i suoi occhioni azzurri e un sorrisetto su quelle labbra carnose mentre il piercing al labbro riflette i raggi lunari. «Il tuo branco? Sei diventato l'Alpha?» gli chiedo con un sopracciglio alzato e il viso che trasmette tutto il mio scetticismo. Il tacchino zuccone e play boy che è responsabile per un branco ed è forte abbastanza per diventare l'Alpha? «Non guardarmi con quella faccia, prima di venire qui ero a capo di uno dei branchi più temuti del sud America, i Black Scorpions.» mi dice mentre mi guarda di traverso. Penso di aver già sentito quel nome, però ora come ora non mi viene in mente nulla. Alzo e spalle mentre iniziamo a camminare per il bosco e mi accorgo che stiamo andando verso la il villaggio dei lupi. Quindi ha veramente poco tempo a disposizione, giusto per arrivare dal suo branco. «Cosa volevi dirmi?» gli chiedo mentre mi volto nella sua direzione e inizio a guardare il suo profilo. I capelli corvini risplendono alla luce della luna e il suo fisico possente fatto tutto di muscoli che guizzano ad ogni passo e per tutti gli dèi, vorrei saltargli addosso. Cazzo, sento il cuore che mi batte a mille e il viso in fiamme. Mi servirebbe un secchiello per raccogliere tutta la bava che perdo mentre lo guardo e mi immagino tra le sue grandi braccia.

«Volevo proporti un accordo.»