II. Mono no Aware
Un giorno perso
non sa contare autunni:
ma foglie morte,
sbiadire:
assieme
ai tramonti
che cadono
fintantoché
appassiscano
addosso
anche i respiri
e non resti
che il rosso
appeso
sulle membra
e i templi
in cui invocare
fioriture
invio-labili;
io ho tuttora
ritagli
di pece ed ossa
fra le mani
come origami
di carta
sgozzati
dalle lame,
ma ho imparato
a credere
nei miei riflessi
d'ambra
celati
fra stagni
di lune storte
ed ombre:
sui lembi di pelle
non più petali increspati:
primavere oniriche.
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Poesia scritta per la seconda fase del concorso "Echi stratificati" di Appendice_imperfetta.
Tema: "Mono no Aware" (traccia A).
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