Pain
T/n's pov
Mi sveglio...
Il mio corpo non si sente affatto bene.
Tutto ciò che vedo è la mia vita che sta andando via.
Ma cosa ho fatto per meritarmi tutto ciò?
Dei mugugni escono dalla mia bocca.
Osservo bene dove sono finita.
Sono finita in quella sedia... Che ho sempre odiato...
Quella sedia dove ho sofferto troppo, dove talvolta desideravo solo morire in pace.
È la sedia dove sono stata abusata e torturata da... Lui.
Il suo nome riesce a farmi venire dei brividi per tutto il corpo.
Nei manici delle sedia ci sono delle catene che bloccano le mie mani, inoltre il mio corpo è ricoperto dalla catene stesse.
Non posso muovermi.
Flashback
Mi ritrovo di nuovo qui, "nel mio angolo dell'orrore".
Resto ferma impassibile, aspettando il mio destino ormai segnato.
Posso sentire la morte sfiorare la mia pelle ormai coperta da ferite indelebili.
La mia pelle candida urla pietà.
Il mio viso, dove ormai non traspare più nessuna emozione, urla la mia disperazione.
È tutto così buio.
La porta si apre lentamente e si intravedono i suoi capelli, e a poco a poco, compare anche quel sorriso maniaco, quello di chi trova piacere a torturare, quello che non ha pietà davanti alle lacrime, quello di cui non mi scorderò mai.
Il suo aspetto è trasandato e tutto ciò mi fa vomitare.
Guardo in basso, il suo volto mi fa girare lo stomaco.
Finché non sento la solita lama struciarsi sulla mia pelle e il suo fiato sul mio collo...
Sussurrarmi
"Pronta a giocare piccola?"
Fine Flashback
Sento di nuovo, dopo tanto tempo, la porta aprirsi.
I miei occhi si spalancano al solo rumore, la paura mi blocca a fare qualsiasi impercettibile movimento.
Da quella porta esce...
Yuri.
Ma prima che potessi dire una sola parola, a seguirla c'è lui.
Tutti i ricordi affiorano lentamente, mentre la paura mi divora il corpo.
Davanti a lui, le mie paure si fanno grandi, fino a schiacciarmi del tutto.
Ancora quel sorriso.
Y: La piccola si è svegliata.
Nella sua faccia c'è un sorriso trionfante e soddisfatto.
Nessuna parola da parte mia.
(Ps vi ricordo che "lui" sarebbe Mario, colui che vi ha adottato dopo la morte di vostra madre e del vostro fratellino)
M: Ciao piccola.
E fa un passo in avanti.
M: Ti ricordi di me?
E vedo di nuovo quel sorriso.
Ancora nessuna parola può uscire dalla mia bocca.
M: Che sei diventata muta?
Peccato, perché io desidero sentire
Le tue urla.
Mette una mano sulla sua giacca e cerca qualcosa.
Dopodiché estrae il famoso coltello.
Dopo tutto questo tempo, ha ancora i vecchi oggetti di tortura.
M: Sai piccola, è da tanto tempo che aspetto questo momento.
E lecca la lama.
Disgustoso.
T/n: Smettila di chiamarmi piccola, sei solo un disgustoso verme.
M: Oh! Allora parli. Perfetto.
E il suo sorriso a poco a poco si espande.
Fa dei passi avanti, finché non arriva davanti alla mia sedia.
Y: T/n sei pronta a urlare dal dolore?
Dice, mentre dal tavolino che stava accanto alla mia sedia, prende una lametta.
T/n: M-mi dici che cosa vuoi da me?
Y: E me lo chiedi pure? Questa domanda inutile ti costerà altro dolore in aggiunta.
Questo è il mio destino...
Dolore.
L'ultima parola che dissi era:
Levi.
Angolo autrice
Ed ecco qui il nuovo capitolo.
Come stanno andando le vacanze?
Cmq volevo avvisarvi che LookatAot ha postato un annuncio importante da parte mia!
Quindi andate da lei e non perdete l'occasione di leggere anche la sua nuova storia! "Perché a lei?"
Mi raccomando!
E Nada.
Oke.
-Kat
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