Anger
Levi's Pov
Cerco in tutti i modi di capire qualcosa di t/n. Che cosa potrebbe averla indotta a farsi del male da sola? Tsk.
Donna complicata
Ad ogni modo cerco di distrarmi, completando alcuni fogli sulla mia scrivania. Finché non sento t/n urlare. Mi precipito preoccupato da lei, mi rendo conto che sta avendo un incubo. Le sue urla si fanno più forti e dolorose, decido allora ti avvicinarmi al suo orecchio e sussurarle:
L: Mocciosa, sono io, Levi, non ti preoccupare, ci sono io con te. *mentre gli accarezzo i capelli *.
D'un tratto, si ferma e comincia a respirare regolarmente, il sudore si svanisce e quando tocco la sua fronte, il calore è diminuito. Decido allora di andare in bagno, prendere un asciugamano, bagnarlo con acqua fredda e ripiegarlo su sé stesso. Ritorno nel mio ufficio e metto l'asciugamano nella fronte di t/n, così starà calma per un po'.
T/n's pov
Intanto nel sogno della protagonista...
Sono di nuovo a casa, c'è la mia mamma, il mio piccolo fratellino e insieme siamo felici. Sorrido nel vedere mia madre cucinare il mio cibo preferito, cioè pasta semplice con sugo basilico e pomodori. La mia mamma, è come un Angelo, dalla finestra filtrano dei raggi solari che illuminano il mio Angelo. Peter, mio fratello, sta giocando fuori, la sua vocina è così carina, il mio piccolino. Tutto è perfetto, sono felice.
Ma d'un tratto, la luce sparisce e diventa tutto più scuro, vedo mia madre più lontana da prima, comincio ad urlare per attirare la sua attenzione, ma lei non sembra accorgersene. All'improvviso dal buio esce una mano e afferra mia madre, comincio a fare degli urli più forti, è come se qualcuno mi trattenesse e non mi facesse andare dal mio Angelo, sento delle lacrime rigarmi il viso. Non di nuovo,proprio quando ritrovo la mia felicità, essa viene spazzata via.
La mano che stava afferrando mia madre se ne va con essa... C'è un minuto di suspense...
dal buio... Appare...
UN GIGANTE
Una faccia di un gigante davanti alla mia, la rabbia bolle in me, il mio disprezzo sale a mille, ma non trovo la forza per reagire. Vedo il gigante portarsi mia madre nella sua bocca.... Del sangue copre la faccia di quel mostro. Tsk. Bastardo. Le mie urla ricominciano e solo adesso mi accorgo che anche il mio fratellino è scomparso da fuori. Comincio ad urlare " PETER!!! PETER!!" ma niente. Rimango nel silenzio più assoluto, mi dirigo in cucina e prendo il coltello, lo avvicino delicatamente vicino alla mia pelle così soffice e morbida, l'idea mi tenta e allo stesso tempo mi disgusta. Ma io non mi sento più la stessa in questo mondo. Non mi sento più viva.
Ma proprio quando sto per infilare la lama pungente nella mia pelle, un raggio solare forte mi colpisce, sento una voce... Levi!
Mi dice di stare tranquilla, lui è qui. La mia cura, il mio tutto.
Il coltello cade sul pavimento, non sento neanche il rumore dell'impatto. Tutto ciò che faccio è seguire la luce, che mi porta da lui...
Tutto si tranquillizza, niente più urla, niente più sangue, niente più solitudine.
Mi sveglio di soprassalto... Sono tutta sudata, l'asciugamano che stava sulla mia fronte cade per terra, stranamente mi sento energica e sto molto meglio. Mi guardo intorno... Non c'è Levi. Uff, dove sarà finito?
Vabbè, decido allora di alzarmi e andare finalmente nel mio dormitorio.
Arrivata lì, mi faccio una doccia e dopo vado a leggere tranquillamente un libro.
Levi's Pov
Dovevo ancora pisciare, quindi sono andato in bagno. Anche quando piscio penso a t/n. Wow che romanticismo.
Ad ogni modo torno nel mio ufficio e... T/n non c'è più. Dove cazzo sarà finita? Controllo nella mia stanza, in bagno, in cucina, niente. Cazzo, sono preoccupato, cosa le sarà successo? Non può lasciare il mio ufficio così. L'idea che lei stia lontana da me e non so manco dove sia, mi fa rodere.
Cerco di ragionare, prendendo un po' di calma, anche se non ci riesco e il primo impulso che ho, è di andare da Megan.
Corro verso il suo dormitorio, busso insistentemente alla sua porta, dai cazzo Megan sbrigati.
Finalmente apre la porta e le chiedo subito senza neanche salutare:
L: Sta con te t/n?
M: No perché?
L: Tsk, che razza di amica sei, se non sai nemmeno dove sta t/n?
Lascio l'argomento in sospeso e allora non mi resta che andare nel dormitorio di t/n.
Questa ragazza mi manda in fissa.
Arrivo alla sua porta, busso e aspetto ansioso.
La porta si apre lentamente e vedo t/n tranquilla che si sta mangiando un gelato... La guardo con uno sguardo serio e abbastanza furioso.
T/n's pov.
Apro la porta e vedo Levi che mi guarda con uno sguardo abbastanza arrabbiato. Oddio cosa avrò fatto?
Una certa confusione mi invade in corpo,finché lui entra spingendomi e urla:
L: DOVE CAZZO SEI FINITA?
T/n: Beh, qui *dico alzando le spalle*. Non capisco il motivo della sua rabbia.
L: Si può sapere perché te ne sei andata senza avvertimi, senza neanche lasciare un bigliettino?!? Dio santo t/n!!!Tu non sai quanto cazzo era preoccupato.
Si preoccupa per me?
T/n: Scusa...
Era tutto ciò che potevo dire e che mi veniva in mente...
L: Non mi servono le tue scuse!
Incrocia le braccia, sta diventando isterico, continua a fissarmi. Sinceramente mi sta un po' seccando quindi decido di ribattere :
T/n: Senti eh, già che sto qui, è una fortuna per te, ti ho chiesto scusa, cosa che non faccio molto spesso e continui a essere psicopatico e in più a te, che cosa ti importa di me?.
Dico fissandolo nei suoi occhi grigi e freddi. La mia risposta sembra averlo scioccato.
L: Che cosa m'importa di te? Tu mi chiedi questo?. Si avvicina a me con sguardo minaccioso ma allo stesso tempo sexy, continua ad avvicinarsi ed io che mi allontano da lui, finché non sbatto contro la parete... Sono fottuta. Intanto lui continua ad avvicinarsi, fino a quando non arriva a me, mette le braccia all'altezza della mia testa, per impedirmi di scappare in caso lo avessi voluto. All'impatto delle sue mani contro la parete chiudo gli occhi. Arrossisco violentemente.
Non ho coraggio di guardarlo.
Mi alza il mento con un dito in modo di attire la mia attenzione, beh almeno è più alto di me, ma chiunque è più alto di me. Il suo sguardo è puntato sui miei occhi. Continuiamo a fissarci, quando all'improvviso...
Le nostre labbra si toccano fino ad diventare un bacio appassionato.
Finché finiamo ad non avere fiato e mi sussurra nell'orecchio...
L: Tu sei solo mia.
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