Capitolo 45
-Kendall POV-
Mi svegliai alle 2 di notte di un sabato.
No.
Era il giorno del matrimonio della mia sorellastra Olivia con Sammy Wilkinson.
Era arrivato troppo in fretta.
"Stai bene?" Mi chiese Tas, mentre scendevo dal letto al buio. Le ragazze si erano offerte di rimanere a dormire da me, principalmente perché Taylor credeva che mi sarei potuta buttare dalla finestra.
"Sono solo affamata." Sussurrai. "Dormi, è presto per alzarsi."
Feci una corsetta al piano di sotto per prende qualcosa da spizzicare ed ero sorpresa del fato che mia madre e Ric non si erano accorti del mio nuovo modo di mangiare.
Era pur sempre tutto concentrato su Olivia e sul suo matrimonio. Non erano veramente interessati a me, a meno che non c'era qualcosa da sistemare.
Avere un bambino dentro di sé è una delle sensazioni più strane. Ogni qualvolta che volevo fare qualcosa di folle o bere qualcosa con dell'alcol, mi dovevo ricordare che ero incinta, il che non era semplice.
Ancora non mi sentivo incinta e continuavo a svegliarmi con la speranza di vermi arrivare il ciclo, ma no.
Afferrai un pacchetto di Trail Mix ed una bottiglia di succo all'arancia, quando una voce mi fere saltare per lo spavento.
Smisi di trattenere il respiro quando mi accorsi che era solo Sammy.
"Ti sei svegliata presto." Disse lui.
Presi fiato. "Anche tu."
"Già, sono nervoso." Prese posto al tavolo.
"Oh sì... giorno delle nozze." Tirai su con il naso, ma per una volta non piansi. A dire il vero ero rimasta composta davanti a lui – sembrava sorpreso tanto quanto me.
"Mi disp – "
"Guarda, non vorrei essere maleducata, ma non voglio parlare con te." Dissi. "Quindi me ne torno a letto, ci si vede tra qualche ora."
Me ne andai.
Stavo male più di quanto possiate immaginare, ma capii che probabilmente avrebbe fatto male al bambino, per cui accantonai il dolore in un angolo e me ne tornai in camera, dove mi addormentai subito.
-
Alcune ore dopo fui svegliata da Marlena e mi abbracciò prima ancora di dire qualsiasi cosa e apprezzai molto l'amore che avevano quella mattina.
"Okay ragazze." Kimberly si mise in piedi sul mio letto, tenendo una spazzola come fosse un microfono e sembrava stesse per fare il miglior discorso di sempre. "Ci prepareremo al meglio e sembreremo delle super fighe! Mostriamo a Wilkinson quello che si sta perdendo."
Scoppiai a ridere. "Sei fuori di testa!"
"Eeeeeeeee poi faremo sesso con quei fighi dei nipoti di Ric." Sorrise e saltò giù dal letto tutta eccitata.
Come da regola, Non ero la damigella d'onore di Olivia o una damigella in generale. Ero stata fortunata ad essere stata invitata, mi aveva detto lei il giorno precedente.
Per quel motivo avevo l'intera mattinata per prepararmi con le ragazze.
Mettemmo a tutto volume la nostra musica preferita: Taylor Swift, Ariana, Troye Sivan, 5SOS, Halsey, Little Mix, Sam Hunt, Jake Miller, Stereo Kicks, Ed Sheeran e, il mio preferito, Eminem!
Mi sollevò il morale.
Kimberly era brava con il makeup, per questo ci fece tutti trucchi diversi. Marlena aveva un rossetto rosso audace così che le risaltassero gli occhi, per Tas andò su tonalità neutre – a lei non piaceva il trucco – mentre Kimberly aveva un eyeliner "affilato". Il mio invece era un semplice – insistetti io – trucco occhi leggero con le labbra rosa e le guance rosate.
"Continuo a pensare che avremmo dovuto vestirci completamente di nero, perché questo per me è un funerale." Disse Tas mentre prendeva i nostri vestiti.
"RIP alla felicità di Sammy." Ridacchiò Marlena.
Il vestito di Marlena era di un chiaro color pesca, che abbracciava bene la sua figura, senza spalline e corto, a mostrare le sue gambe fantastiche. Tas aveva un abito monospalla, di un rosso intenso con un incredibile spacco su un lato, a mostrare i tacchi neri.
Kimberly – la più alla moda – indossò un abito blu lungo fino al ginocchio, con una scollatura per cui ci si sarebbe potuti morire. Io optai per un vestito lungo lilla, con la schiena scoperta, che mi faceva sembrare più alta di quanto non fossi.
Decidemmo di lasciare i capelli sciolti in delle morbide onde, per non strafare.
"Gesù, Kendall! Sammy desidererà che sia tu quella a percorrere la navata con lui." Tas ammiccò.
"Oh andiamo! Siamo tutte meravigliose." Sorrisi e ci abbracciamo.
"Hey ragazze – oh, okay! Momento tra ragazze." Taylor rise dalla porta. Sembrava così messo bene e attraente nel completo, Tas non esitò a baciarlo passionalmente.
"Voi scendete." Sorrisi. "Io arrivo tra un secondo."
Annuirono comprensivi e mi lasciarono sola per un po'. Mi guardai allo specchio e feci un respiro profondo. Dopo quella giornata sarebbe finito tutto e Sammy e Olivia si sarebbero trasferiti. Sarebbe finito tutto.
"Wow sei bellissima." La faccia di Cam comparve nello specchio. Era appoggiato allo stipite della porta, con un sorriso sul viso.
Non ci avevo parlato più tanto nell'ultimo periodo, a parte il tutoraggio in spagnolo.
"Grazie Cam." Gli sorrisi. Lui sembrava quasi un Dio greco in quel completo, con i capelli tirati indietro. Mi forzai a distogliere lo sguardo.
"Sta per iniziare." Disse Cameron. "Sono salito a prenderti."
Quando sospirai e chiusi gli occhi, Cam entrò e mi abbracciò da dietro. Aveva un profumo così buono e lo inspirai a fondo.
"Pronta?" Sussurrò.
Annuii e incastrai il braccio con il suo, scendemmo le scale insieme e sembravamo ad un livello superiore.
In fondo alle scale Sammy e i suoi testimoni erano in piedi, in attesa di Olivia. Non appena scendemmo, loro ci fissarono apertamente.
"Adesso esagero un po'." Sussurrò Cam con una mezza risata e fece scivolare un braccio attorno alla mia vita.
Sammy mi squadrò dall'alto al basso – il pentimento ben visibile sul suo viso più velocemente di quanto potessi sbattere le palpebre. Mi fece un bell'effetto.
"Hey ragazzi." Disse Cameron, un tono allegro, ma falso, mentre li superavamo, dirigendoci verso il giardino. Non riuscii a trattenere una risata.
Cameron ed io trovammo posto in prima fila, accanto a Tas e Taylor.
Sammy ed i testimoni in un lampo furono all'altare in attesa di Olivia, che avrebbe percorso la navata a momenti.
Ci alzammo in piedi non appena intonarono la classica marcia nunziale. Olivia comparve in un enorme vestito principesco, che sembrava strizzarla. Mi infastidiva veramente tano, anche quando cercavo di essere una persona gentile e pensare al meglio per lei.
Lei raggiunse l'altare dove Sammy le sorrise. Poteva mai essere vera questa sua felicità? Pregai non lo fosse.
Datemi dell'egoista, ma è la verità.
Il prete iniziò il solito discorso. Sammy disse le sue promesse e lo stesso fece Olivia – a quanto pare erano l'uno il migliore amico dell'altra ed il vero amore dal primo momento in cui i loro occhi si erano incontrati.
"Stronzate." Mi sussurrò Tas.
Annuii, ma l'intera storia della gravidanza continuava a ronzarmi in testa, mentre continuavano con le promesse. Quelle erano tutte bugie e sentivo un forte bisogno di gridare che ero incinta davanti agli ospiti.
"C'è qualche ragione per cui questi due non dovrebbero unirsi nel sacro vincolo del matrimonio?" Il prete pronunciò le parole che generalmente odiavo di più, ma che finalmente compresi. "Parli ora o taccia per sempre."
Non volevo restare in silenzio per sempre. Per quale motivo ero ancora lì seduta a lasciare che si sposassero, quando sapevo sin dall'inizio che era sbagliato? Quando sapevo che Sammy sarebbe potuto stare con me?
Tas, Marlena e Kimberly mi guardarono.
Perché stavo lì seduta a guardare il padre di mio figlio sposare una donna che non era nemmeno lontanamente la sua anima gemella? Avevo paura di quello che avrebbero potuto dire le persone? Sì. Chi non la avrebbe avuta?
Ma non volevo vivere la mia vita pensando a me stessa come alla ragazza che rimase in silenzio quando ebbe l'occasione di parlare. Non volevo andarmene da quel posto pentita.
Mia madre e Ric mi avrebbero potuta cacciare di casa. Olivia ci sarebbe rimasta male. Sammy mi avrebbe potuta rifiutare. Il mondo intero mi avrebbe odiata, ma mi rifiutavo di stare zitta.
Così mi alzai.
"Io mi oppongo!" Dissi audacemente, ma le mie mani tremavano.
L'intero giardino emise dei versi stupiti. Anche le zie di Ric lo fecero. Sentii come se il mondo intero avesse fatto un verso stupito al mio intervento.
"Kendall?" Sammy mi guardò arrabbiato.
"Dica le sue ragioni!" Disse il prete con un tono infastidito. Scommetto che quello non capitava quasi mai ai matrimoni.
Guardai mia madre e Ric, che sembravano sconvolti – come tutti gli altri presenti – ma le mie ragazze mi coprirono le spalle alzandosi insieme a me. Anche Cam e Taylor si alzarono in piedi. Non sarebbe stato facile, ma in un modo o nell'altro sarebbe uscito fuori.
"Perché sono incinta." Forzai le parole ad uscire.
La folla sussultò ancor di più. Anche il gruppetto delle zie.
"E tu sei il padre, Sammy." Sputai fuori le parole, con le lacrime che scorrevano sul mio viso.
La folla sussultò ancora. Gesù, avrebbero smesso?
"Cosa?" Disse Olivia oltraggiata, lanciando il suo bouquet in modo drammatico. La ignorai.
Sentii gli occhi di tutti su Sammy e poi su di me. Mi sentii come se il mondo stesse lentamente svanendo.
L'espressione arrabbiata di Sammy si ammorbidì quando realizzò che ero seria – lui guardò la mia pancia con gli occhi spalancati, ma pieni d'amore. La rabbia non era mai scomparsa così velocemente dai suoi occhi.
Sperai che Sammy dicesse qualcosa. O facesse qualcosa. Ma tutto quello che fece era fissarmi con gli occhi spalancati.
"Mi dispiace." Gli dissi e guardai i miei genitori, che erano sbalorditi e vagamente disgustati.
Poi corsi via lungo la navata, impaziente di andarmene il più lontano possibile dai giudizi di quelle persone.
Comunque, pensai che Sammy Wilkinson non mi avrebbe seguita. Ma mi sbagliai. "Kendall!" La voce di Sammy risuonò dietro di me.
Scappò dall'altare, lasciando la mia povera sorellastra lì da sola. Sentii le mani calde e familiari di Sammy afferrare le mie e mi trascinò da una parte.
Lo fissai. Lui mi fissò.
"Ti amo Kendall Parker." Disse poi, ad alta voce, davanti ad Olivia, i miei genitori e gli invitati.
Sammy mi guardò dall'alto al basso con gli occhi pieni di amore, che mi fecero sciogliere. La realizzazione ben dipinta sul suo bellissimo volto.
"Ti amo così dannatamente tanto." Sammy sospirò e mi portò velocemente tra le sue braccia.
Il posto a cui appartenevo.
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Fine!
Questo era l'ultimo capitolo della storia, in settimana uscirà anche l'epilogo.
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