Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 28

-Kendall-

"Mamma no!" mi lamentai.

"Kendall non fare la difficile." Mia mamma sospirò sconsolata. "Katherine è stata molto dolce e non potevo dirle di no."

"Okay, va bene! Voi andate, ma io resto a casa." Scrollai le spalle. "In ogni caso ho un compito di biologia da terminare."

"Oh per piacere Kendall, lo hai finito ieri." Roteò gli occhi.

Avevo finito le scuse. I genitori di Jack ci avevano invitato per un barbecue il giorno seguente e non ci volevo andare. Avevo capito che io e Jack avevamo risolto, ma diamine... non sono pronta a giocare alla casa coi Gilinsky.

"Molly è tornata dal college." Aggiunse mia madre. "Le sei mancata."

Sospirai. "Va bene, andremo! Ma non staremo fino a tardi!"

"Fantastico!" mia madre sorrise. La settimana era passata in fretta e il giorno seguente sarebbe stato venerdì. Non ero in vena di una serata volta al ripercorrere tutti i ricordi di me e Jack.

Sentii il clacson di Cameron e afferrai la mia borsa. Mi aveva offerto un passaggio perché non potevo usare la macchina di mio padre quel giorno e la mia era a riparare.

"Ti devo un favore!" Dissi salendo sulla macchina di Cam.

"oh figurati." Cam fece spallucce. "Ci fermiamo al volo da Starbucks?"

"Ragazzo, tu sì che mi conosci!" Annuii.

Dopo Starbucks arrivammo alla Westside High, ringraziai Cameron ancora una volta ed entrai nell'edificio. Nessuna delle ragazze era nei paraggi, quindi mi diressi al mio armadietto, qualcuno, però, era già lì.

Madison.

Stavo per girare i tacchi e andarmene, ma lei stava piangendo e quello catturò la mia attenzione.

"Madison, stai bene?" Chiesi circondandola con le mie braccia. Il mascara le stava colando sulle guance.

"J-Jack ed io abbiamo rotto." Biascicò, seppellendo il viso nella mia spalla. Sbattei le palpebre, cercando di processare quello che mi aveva appena detto.

"Cosa è successo?" Chiesi quando raddrizzò la schiena. La accompagnai al bagno delle ragazze, dove le persone non si sarebbero messe a guardare.

"Beh... ero con Carter e sì, abbiamo più o meno... e Jack l'ha scoperto." Si soffiò il naso non appena le passai un fazzoletto.

"Oh, cavolo." La guardai. Non mi sentivo esattamente male per lei, ma era comunque un'amica e volevo aiutarla.

"Tutto okay." Tirò su con il naso. "Non so nemmeno perché sto piangendo.

"Magari te ne penti?" Cercai di essere utile e di farle capire perché lui l'avesse lasciata dopo aver fatto una cosa del genere. "Fartela con Carter, intendo."

"Oh, no." Rise amareggiata. "Non credo di essermene pentita."

"Madison –"

"Ora lo vado a cercare." Disse e uscì lasciandomi dietro incredula.

Scossi la testa e tornai al mio armadietto per prendere i libri di inglese. Non potevo credere che Madison avesse potuto farlo, ma ero orgogliosa di Jack per aver lasciato qualcuno che era stato con tutti i suoi amici.

"KENDALL! KENDALL!" Tas corse verso di me urlando il mio nome un migliaio di volte.

"Tas! Calmati." Risi. "Stai bene?"

"Non ci crederai mai – voglio dire chi è entrato nell'ufficio stamani mentre stavo prendendo l'orario nuovo." Si piegò in avanti per riprendere fiato.

"Chi?" La scossi eccitata. "TAS JONES, CHI?"

"Kian dannato Lawley." Sussurrò con una certa drammaticità.

"Ma smettila." Sussurrai. "Mi stai prendendo per il culo!"

Tas mi guardo con una faccia così seria che mi fece fare un passo indietro e al contempo ridere.

"Non stai scherzando." Esalai. "Non stai scherzando!"

"A quanto pare resta in città per l'ultimo anno!" Mi informò Tas.

"È pazzesco! È tipo mega famoso e ha un film tutto suo!" Scossi la testa incredula.

"Duh." Tas roteò gli occhi. "Comunque! Stava dando un'occhiata nell'annuario e ha notato una nostra foto e mi ha chiesto se ti conoscessi e io ero tipo 'duhh ragazzo è la mia troietta principale' e si è messo a ridere, dicendo che era divertente ed io ho riso, poi ha detto che sei veramente carina."

"COSA? NO! NO! LO HA FATTO?" Strillai e la scossi violentemente.

"LO HA FATTO!" Lei gridò. Tutti nel corridoio ci stavano fissando come se avessimo perso la testa. Cosa che in realtà stavo per fare.

"Quindi!" Tas aggiunse nuovamente. "Mi ha chiesto se si sarebbe potuto sedere con noi a pranzo ed io ero tipo 'duuuh ragazzo, potresti anche sederti sulle mie gambe' e poi ha riso e ha detto 'figo' con quella voce super figa di Kian! E sono morta! Poi sono corsa a cercarti."

Stavo fissando Tas incredula e pura felicità. No riuscivo a credere che Kian Lawley fosse nella mia stupida scuola e che mi conoscesse da addirittura prima di avermi incontrata. Santa merda.

"OH MIO DIO!!" io e Tas unimmo le mani e facemmo una danza della felicità, urlando allo stesso tempo, da brave fangirl quali siamo.

Poi ci calmammo e andammo a lezione insieme.

-

Inglese era stato... interessante.

Per la prima volta Jack aveva trovato il coraggio di parlarmi davanti a Madison, il che diciamo che mi aveva fatto sentire in colpa.

"Immagino che ti vedrò stasera!" Jack ammiccò non appena suonò la campanella. Eravamo esattamente davanti alla cattedra del signor Wilkinson e riuscivo a sentire i suoi occhi puntati su Jack. E ciò sembrava abbastanza sbagliato.

"Proprio così!" Forzai un sorriso, non volendo ferire i suoi sentimenti. Vidi Sammy digrignare i denti dal momento che a lui Jack non piaceva e questo rendeva le cose addirittura peggiori di quanto già non fossero.

"Molly ha detto che ha preparato la torta di mele!" Mi disse Jack. "Laura ha preparato il monopoly per giocare!"

"Sì! Non vedo l'ora." Quella volta sorrisi per davvero. Sammy dovrà farsene una ragione e comportarsi da uomo. Quindi Jack se ne andò ed io rimasi in piedi di fronte ad un Sammy incazzato.

"Quindi stasera ti vedrai con Jack Gilinsky, eh?" Aggiunse Sammy con un sorriso finto che conoscevo fin troppo bene.

Annuii. "Sua madre ha invitato a cena tutta la mia famiglia, quindi-"

"Qui a casa sua... è fantastico Kendall." Lui rise arrogantemente e chiuse la porta, inchiavandola.

Stava pianificando di uccidermi o cosa?

"Hai bisogno di tranquillizzarsi Sammy." Esalai. "È solo una stupida cena di famiglia!"

"E dopo quello? Ti rendi conto che lui potrebbe tranquillamente provare –"

"Ci saranno anche i miei genitori! E così anche i suoi di genitori." Incrociai le braccia. "E anche il resto della sua famiglia!"

Ero arrabbiata per quanta poca fiducia avesse Sammy in me.

"Ricordati di una cosa." Sammy si avvicinò passo passo, fino a che la mia schiena non si scontrò con il muro.

"Cosa?" Cercai di farmi vedere coraggiosa, ma la mia voce si spezzò dal nervoso.

"Sei mia, Kendall." Ammiccò e pressò il suo corpo contro il mio. "E odierei dover lasciare dei segni per fargli capire che sei impegnata."

Il mio cuore stava andando velocissimo dal sentire che era contro di me. Mi sentivo in ansia.

"Sammy-" Balbettai.

"Non farmi..." Sammy si interruppe e guardò il mio corpo, facendomi sentire ancora più nervosa.

"Sei in ritardo per storia." Mi allontanò di colpo e mi aprì la porta.

Mi sentii turbata e desiderai non si interrompesse proprio in quel modo, senza nemmeno avermi toccata. Mi fece sentire frustrata solo perché lo desideravo dannatamente tanto.

-

Dopo pranzo, abbiamo avuto una pausa studio molto veloce e Sammy era il nostro professore di guardia., il che era fastidioso dal momento che continuava a lanciarmi occhiate.

Kian Lawley si sarebbe unito a noi.

Secondo Tas, che aveva trovato una marea di informazioni su di lui, aveva detto che si sarebbe fermato fino alla fine dell'anno. Il che secondo me era una sciocchezza, ma non mi sarebbe dispiaciuto vedere una bella faccia in giro.

"Se non pensi che Kian sia terribilmente un daddy, allora non possiamo continuare ad essere amiche." Marlena lo fissò apertamente, mentre stavamo appoggiate al muro aspettando che arrivassero anche altri studenti.

Nessuno studiava veramente durante quel periodo, a meno che non c'era proprio un professore severo. Mr Wilk era considerato uno figo, perché ci faceva rilassare per tutti e trenta i minuti.

Quando alzai lo sguardo, vidi Kian camminare verso di noi, con i suoi occhi puntati su di noi così intensamente che sarebbe potuto sembrare colpito. Si fermò e ci sorrise per qualche secondo. Lo fissai con gli occhi spalancati fino a che Kimberly non mi riportò alla realtà.

"Sono Kian." Sorrise. "Mi ricordo di te dall'ufficio, Tas! Ma non sono sicuro riguardo a voi, signorine."

"Lei è Kimberly." Marlena prese la parola, sbattendo le ciglia. "E lei è Kendall."

"Piacere di conoscervi." Ci strinse la mano con delicatezza.

Prendemmo posto e ci addentrammo in una conversazione veramente buffa riguardo il nuovo film di Kian. Non potevo fare a meno di fissare la sua bella faccia, non ero innamorata di lui, no... ma ero innamorata con la sua faccia.

Mi beccò a fissarlo e ammiccò. Sentii le mie guance andare a fuoco e volevo trovare al più presto una via di fuga.

"Mi vado a prendere qualcosa da bere." Dissi e mi diressi alla macchinetta delle bibite, comprandomi una soda. Perché i ragazzi carini sono ovunque?

Nel momento in cui mi voltai, la bella faccia di Kian Lawley era letteralmente a pochi centimetri di distanza dalla mia.

"Uhm ciao." Risi e feci un passo indietro, visto che le altre persone ci stavano guardando e tutto ciò mi faceva sentire strana.

"Sei così bella." Disse Kian senza mezzi termini e fece due passi verso di me. Se non fosse che Kian era così bello, lo avrei scaricato immediatamente, ma era così accattivante.

"Wow grazie... uhm... questo è veramente strano, ma grazie." Sorrisi e mi allontanai nuovamente.

"Magari potresti passare da me e potremmo... stare insieme." Kian ammiccò e fece qualche altro passo verso di me.

Ora ero sia agitata che spaventata dallo sguardo ambiguo nei suoi occhi marroni e anche dal fatto che ormai più nessuno stava prestando attenzione a noi. Forzai una risata e cercai di apparire calma e composta.

"Magari un'altra volta" Cercai di ridere casualmente, ma non uscì come avevo immaginato.

"O stasera." Kian mi sbatté contro il muro violentemente, facendomi lamentare per il dolore causato dal duro scontro con il muro.

Prima che potessi spingerlo via, era già stato tirato indietro dal colletto con violenza. Poi era stato sbattuto contro il muro opposto con un forte tonfo.

Il mio soccorritore era Sammy.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro