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Capitolo 14

-Sammy POV-

"Sammy stop- sul serio, fermati!" Kendall ridacchiò non appena le baciai delicatamente il collo, sapendo che quello era il suo punto debole.

"Ma io ti voglio." Mormorai nel suo collo facendola rabbrividire e provare a sfuggire dalla mia presa.

"Mi stai facendo il solletico! Sam-oooh" Kendall rise mentre le stavo mordendo la pelle sensibile, facendola gemere alla fine.

Proprio nel momento in cui stavamo per baciarci, il mio cellulare suonò.

"Caazzo." Grugnii io e mi staccai da Kendall per alzarmi e rispondere al telefono.

"Sammy Wilkinson." Dissi seriamente. Kendall, accanto a me, rise. Mi fece sentire nervoso, cosa che non mi succedeva spesso.

"Sammy, tesoro!" Gridò la voce di mia madre nel ricevitore. Mi lamentai, non volendo far sapere a Kendall che la mia famiglia fosse benestante. Ogni ragazza è stata con me solo per questo motivo e non volevo che lei facesse lo stesso.

"Hey mamma." Enfatizzai mamma e guardai Kendall, ormai interessata.

"Vorrei parlarti di una cosa importante, tesoro." Tubò lei.

"Certo, che succede?" Dissi. Prima che potessi sentire cosa avesse da dire mia madre Kendall mi scivolò sopra, cavalcioni, con fare esperto.

"Cosa?" mimai silenziosamente. Kendall mi guardò e scrollò le spalle, come se non le importasse cosa ne pensavo. Ma stava così bene sopra di me.

"Mi hai ascoltata, Samuel?" Disse mia madre, interrompendo i pensieri che stavo avendo su Kendall.

"Scusa, cosa?" Chiesi mentre Kendall faceva scontrare i suoi fianchi contro i miei molto lentamente, facendomi irrigidire ovunque. E intendo letteralmente ovunque.

"Allora sia tuo padre che io abbiamo deciso di spostare il nostro evento di famiglia." Ripeté lei a sé stessa. Kendall lasciò dei baci lungo la mia clavicola, mentre continuava a muoversi avanti e indietro.

"Sì okay?" Dissi cercando di far finire presto mia madre, perché Kendall mi stava facendo diventare matto.

"Quindi è il nostro grande evento, tutta la famiglia dall'Italia sarà presente -"

"Oooh Dio." Gemetti involontariamente quando Kendall iniziò a spingere più forte e veloce.

"- Tesoro stai bene?" Si fermò mia madre.

Risi nervosamente. "Certo mamma! Sono solo molto eccitato." Lo coprii, Kendall rise.

"Oh, bene!" Sembrò felice con quella risposta. "Comunque, come ti dicevo, i nostri parenti in Italia si uniranno a noi..."

Mi dimenticai di tutto per un po' quando Kendall gemette appena, sentendomi dotto di lei. Sapevo la eccitasse di più, perché tutto ciò che aveva addosso era la mia maglia e le si vedevano i capezzoli. Maggiore stimolo anche per me.

Con uno sguardo pericoloso, Kendall si mosse contro il mio bacino più forte di prima. Era sicura di colpire il punto giusto ogni volta.

"Si sarà un grande ballo! Degli spuntini!" Disse mia madre allegramente.

"Un ballo?" Mi accigliai, ma mantenni i miei occhi focalizzati sui fianchi di Kendall, ondeggiando delicatamente.

"Certo! Una sorta di ballo in maschera –"

"Ohhh caa –" Lasciai uscire un altro gemito non programmato.

"Samuel, hai l'influenza? Sembra tu stia venendo giù con qualcosa, amore." Mia madre sembrava agitata.

"Oh, stai venendo per qualcosa, Samuel." Sussurrò Kendall con un tono seducente nell'altro orecchio.

Chiusi gli occhi.

"Guarda mamma! Ho una cosa da fare molto velocemente. Richiamami più tardi." Dissi per poi chiudere la chiamata non appena mia madre disse ciao.

"Cazzo, la pagherai per questa." Dissi e le strappai via la maglietta.

"A dire il vero mi sembrava divertente!" Ridacchiò Kendall e avvolse il corpo attorno al mio. "Il modo in cui trattieni le tue emozioni."

"Sì, beh, ora le tirerò fuori tutte su di te, bimba." La portai sul mio letto per avere più spazio.

Lo facemmo per tutta la notte. Ancora e ancora, fino a che le gambe di Kendall non ne poterono più.

-

Erano passati due giorni e Kendall non poteva passare dopo scuola a causa degli esami che stava facendo. E difficilmente si fermava dopo scuola perché i suoi amici sentivano la sua mancanza. Mi dispiaceva perché mi mancava tanto. Solo avere qualcuno co cui parlare mi mancava ancora di più.

Ma mia madre passò più tardi quella sera. Gemetti internamente mentre la lasciavo entrare nel mio appartamento. Vedevo arrivare la discussione.

"Non capisco perché non torni a vivere con noi! Questo posto è piccolo e... non adatto a te, figlio." Disse mia madre guardandosi intorno disgustata.

"Davvero? A me piace." Mi strinsi nelle mie spalle e la condussi dentro. Dal momento che i miei genitori erano ricchi, questo mi rendeva ricco a mia volta. Non era una cosa di cui mi vantavo, perché le ragazze si sarebbero messe con me solo per quella ragione.

Sfortunatamente gli occhi di mia madre atterrarono su qualcosa che non avrei voluto vedesse. Gli involucri di alcuni preservativi sparsi sul pavimento davanti al mio letto.

Devo ricordarmi di cambiare questo open space.

"Nel nome di Dio, cosa sono questi?" Chiese con un'espressione orrificata. La spinsi verso la zona cucina.

"Mamma, sono un uomo cresciuto, credo di poter fare certe cose." Scrollai le spalle.

Odiavo questa conversazione imbarazzante. Non usavo quasi mai i preservativi dal momento che Kendall prendeva la pillola, quindi questa era la prima volta che me ne ritrovai una intorno.

"Riguarda la ragazza che hanno menzionato Emily e Nate?" Sollevò un sopracciglio.

Alzai gli occhi al cielo, ovviamente mia sorella e il mio migliore amico avrebbero detto a mia madre di Kendall. Non mi importava perché non mi vergognavo, ma Kendall è diversa rispetto a ciò che mia madre si aspetterebbe in una mia eventuale ragazza.

"Sì, si chiama Kendall." Dissi tagliando corto e volendo cambiare argomento. "Comunque mamma, che volevi?"

"Dal momento che l'evento di famiglia sarà tra una settimana, perché non inviti la tua ragazza! Falle conoscere la famiglia." Sembrava eccitata, ma conoscevo l'espressione sul suo viso. Voleva giudicarla.

"No, mamma, lei è diversa. Non credo le piacciano le cose eleganti –" Iniziai.

"Assurdo!" Rifiutò. "Dobbiamo incontrarla, Sammy, è tutto ciò che avevo da dirti."

Ma qualcosa nella sua espressione facciale mi disse che non era veramente interessata a conoscere la mia ragazza.

"Mamma no-" Non appena stavo per risponderle, Kendall entrò nel mio appartamento come faceva di solito. Con l'eccezione che questa volta sembròa terrorizzata alla vista di mia madre.

Mia madre la squadrò dall'alto al basso con uno sguardo di disapprovazione.

Non sarebbe finita bene.

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