-No in faccia no, IN FACCIA NO- urla V mentre le tiro una palla di neve. Siamo usciti a fare un giro e non abbiamo resistito... abbiamo iniziato una guerra di palle di neve

-Ora ti ammazzo B!- urla iniziando a correre verso di me

-Tanto non mi prendi- dico ridendo mentre inizio a correre a mia volta

-Ryan no, non farlo- dice M mentre si allontana da lui che ha in mano una palla di neve

-Dai è solo un po' di neve- dice Ryan mentre ride dato che l'ha colpita in piena faccia

-Ei amico- dice Taylor chiamando Dave e J per farli voltare e tirargli la neve addosso. Subito Dave e J prendono della neve e colpiscono Taylor che si mette davanti a S per proteggerla, che carino.

-Ti ho presa- dice V buttandosi addosso e facendo cadere entrambe

-Okay, okay scusa- dico ridendo poi le inizio a fare il solletico

-Ti arrendi?- chiedo

-Mai- dice lei gettandomi della neve in piena faccia

-Ora siamo pari- dice. Scoppiamo a ridere tutte e due, poi ci alleiamo contro gli altri e non so come iniziamo una battaglia tra maschi e femmine.

-È stato divertentissimo- dico entrando in casa seguita dagli altri. Siamo stati fuori tutto il giorno e ora è buio, abbiamo visto anche il tramonto ed è stato mozzafiato. Spero solo di riuscire a vedere anche l'alba prima di andare via.

-E poi vi abbiamo battute- dice Dave

-Non è vero- dice M

-Che ne dite di un po' di cioccolata calda?- chiede S. Annuiamo tutti.

-Io accendo il camino- dice Dave

-Ti aiuto- dice J

-Io vado a farmi una doccia bella calda- dicono Ryan e Taylor nello stesso momento. Per fortuna ci sono quattro bagni, uno al piano di sopra, uno a quello di sotto e uno per ogni camera

-S vuoi una mano?- chiedo. Lei annuisce

-Allora andiamo anche noi a farci una doccia, poi andate voi- dicono M e V

Io e J siamo seduti sul divano davanti al camino con una coperta di lana addosso e una tazza di cioccolata calda in mano. J è con la testa sulle mie gambe e ci stiamo baciando dato che siamo soli.

-Ei, ei piccioncini staccatevi non voglio diventare ancora zio, sono troppo giovane- dice Ryan arrivando con una tazza in mano e abbracciato ad M. J si alza e gli tira un cuscino poi io mi appoggio a lui.

-Guardiamo un film?- chiede J. Faccio dei versi con la bocca e poi sbuffo

-Che succede, non ti va di vedere un film? Potremmo vedere quello dove ci sei tu- chiede J

-No, non è questo, sai che amo i film. Il fatto è che devo finire di studiare il copione. Mi mancano poche battute e devo provare solo la scherma, una cosa che mi è sempre piaciuta e ho sempre voluto fare tra l'altro. Amo il mio lavoro e sono grata per fare quello che mi piace che non è poco e non mi sto lamentando perché non mi pesa lavorare durante le vacanze anche perché così unisco due delle cose che amo di più, cantare e il Natale. Solo che mi sto perdendo dei momenti con voi che non ritorneranno più-

-Non puoi fare tutto questo domani?- dice J

-Potrei, ma non voglio perché domani è il mio compleanno e lo voglio trascorrere con voi e poi se finisco tutto entro oggi posso passare gli ultimi giorni con voi senza problemi-

-Andiamo allora- dice J alzandosi

-Dove?- chiedo

-A fare tutto ciò che devi fare entro oggi- dice M

Mi squilla il telefono. Un messaggio.

-È il signor McCain. Mi ha inviato la coreografia per lo show di natale che devo imparare- dico

-Prima iniziamo e prima finiamo- dice Ryan

-E forse è la volta buona che riusciamo a vedere l'alba- dice Dave

-Grazie ragazzi. Siete i migliori-

Quando ho studiato tutte le battute i ragazzi mi aiutano a provare tutte le scene così che possa ripeterle senza copione e il fatto che non sappiano recitare e facciano gli stupidi rende tutto molto divertente. Poi passiamo alla scherma, io contro Taylor e vinco io, poi anche gli altri non resistono e si sfidano. Dopo è il turno della coreografia, in parte già la sapevo quindi è stato facile, per me, impararla del tutto e bene, per i ragazzi invece no. All'inizio erano un disastro ma dopo tre ore e due minuti ce l'abbiamo fatta. Come aveva detto Dave riusciamo anche a vedere l'alba dato che abbiamo finito alle 5 del mattino. Dopo crolliamo tutti e ci addormentiamo, ognuno nella propria stanza.