Alec era accampato nel nascondiglio, una costruzione in legno perfettamente mimetizzata nell'ambiente.

Da lassù aveva una completa visuale sulla strada in cui aveva fissato le cariche esplosive.

Da lì a poco il convoglio che scortava l'obbiettivo sarebbe spuntato da dietro l'angolo. Stava ricontrollando il monitor su cui c'era una mappatura topografica del luogo con segnalate le cariche. Digitò un codice e armò l'esplosivo.

"Meno 5... 4... 3... 2... 1... che comincino le danze!"

Spuntò il convoglio in lontananza, stava per far partire il conto alla rovescia, quando il rumore di un motore catturò la sua attenzione.
Spostò il binocolo dal convoglio alla macchina che si stava avvicinando passando tutt'altro che inosservato.

"Ho avvistato un civile nei pressi del punto X. Sospendere l'operazione"

Alec era in contatto diretto con la sua agenzia.

Quella sottospecie di vettura su quattro ruote a cui sembrava rimasta solo la struttura in acciaio che gli dava la forma inchiodò con un mezzo testacoda che sollevò un polverone pazzesco. Da quella barriera di sabbia emerse un uomo la cui faccia era coperta da protezioni contro sole e polvere.

Alec non riusciva a distinguerlo chiaramente ma era certo fosse un civile e neanche di grande intelligenza da quando poteva constatare.

"Ma che diamine fa?"

Quell'uomo gli dava le spalle, ma... non poteva crederci!.. Stava davvero facendo tai chi in mezzo al deserto alle 11:30 di mattina?! Ne aveva vista di gente strana, ma questo tizio rasentava l'imbarazzante!

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Finito il saluto al sole, Magnus si diresse alla sua vettura e con gesto plateale aprì la cassa che custodiva il suo nuovo gioiellino, lo estrasse e lo imbracciò con nonchalance e sollevò il mirino.

"Ora io e te ci divertiamo tesorino"

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Appena Alec realizzò cosa l'uomo stesse facendo e che non era affatto un civile posò il binocolo e imbracciò il fucile. Mirò con sicurezza e sparò. Con sua sorpresa tirò troppo corto e colpì a pochi millimetri di distanza dai piedi dello sconosciuto, il terreno.

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Magnus sorpreso dal sentirsi sparare addosso cambiò obbiettivo e rivalutando la casetta in legno apparentemente deserta da cui erano portati i colpi, spostò l'arma dal convoglio in avvicinamento a lì. Sparò senza esitazione.

"Ecco cosa riservo a chi cerca di spararmi e mi manca così miseramente!! Incapace! Ti conveniva prendermi"

gridò Magnus alla baracca che aveva fatto saltare in aria.
Neanche il tempo di voltarsi per finire quello per cui era lì che sei esplosioni sequenziali lo scaraventavano a terra facendogli battere la testa.

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Alec vedendosi sparare addosso un razzo, si catapultò fuori dalla baracca per proteggersi dall'impatto.

"Maledetto!! Questa si che me la paghi!!
Io non sono un tipo vendicativo ma se cerchi di farmi fuori divento una bestia!!".

L'operazione era ormai compromessa.
Con uno sforzo, dopo essere stato proiettato con forza contro il terreno, si rialzò e montò sulla moto. Mezzo veloce per fuga rapida.

"Non finisce quì!!" sibilò tra i denti mentre si allontanava dando gas.

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Magnus dopo un attimo di stordimento dovuto alla botta si mise seduto e studiò l'area.
La missione era andata in fumo. Il convoglio si stava allontanando in tutta fretta nella direzione opposta.
Si alzò con cautela toccandosi la testa, vide non lontano da lui un computer mezzo arrostito, lo esaminò per un attimo

"Adesso a noi due pazzo dinamitardo!!"