Magnus POV

Ero appoggiato al bancone di un bar di un hotel sconosciuto della Colombia intento a sorseggiare un bicchiere di whisky quando sentii un vociare provenire da fuori, gente che diceva che i militari stavano cercando un turista che viaggiava da solo. Mi allarmai subito vedendoli entrare nel locale, portai furtivamente la mano sua magnum che avevo nascosto nella cintura. Una guardia mi si è accostata chiedendomi
"¿Es solo señor?".

Finsi di non comprendere e valutai la situazione. Ero pronto ad agire quando la porta si spalancò ed entrò un ragazzo alto con capelli corvini dall'aria spaesata inseguito dalle guardie, anch'esse chiedevano se fosse solo. Il suo sguardo vagamente ansioso incrocio il mio e due enormi occhi nocciola mi fissarono.

Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata quasi volesse uscire dal petto e volare via con quell'Angelo.

Quel vago senso di incertezza che vidi nei suoi occhi sparì e mi sembrò di conoscerlo da sempre. Il mio corpo si mosse contro la mia volontà verso di lui come se i nostri corpi fossero magneti di poli opposti, destinati ad attrarsi sempre.

Ci incontrammo nel mezzo della stanza. Le nostre labbra si unirono in un bacio rapido ma passionale come di due amanti che si incontrano dopo mesi di separazione.

Tutta la tensione sparì, avevo la sensazione di essere le uniche due persone sulla faccia della Terra.

Alla vista del bacio le guardie si allontanarono imbarazzate e proseguirono altre.

~•~

Alec POV

Stavo camminando quando una macchina dell'esercito Colombiano ha sterzato bruscamente, inchiodando poco lontano da me.

I soldati scesero e iniziarono a fermare i turisti chiedendo se viaggiassero soli.

Allarmato, vedendo che mi si avvicinavano facendo domande, scivolai nel primo bar che trovai seguito a ruota dalle guardie.

Cercando un piano per andare via di lì, diedi uno sguardo all'interno del locale per cercare eventuali vie di fuga. Mi portai la mano all'interno della giacca, ma mi fermai quando vidi un ragazzo con un bicchiere di whisky in mano che cercava di capire cosa la guardia gli stesse chiedendo.

Quando spostò lo sguardo dalla guardia a me e i suoi occhi verdi-oro, quasi felini, si fissavano nei miei, il mio cervello smise di funzionare dimenticandosi del pericolo. La sua unica preoccupazione era di conoscere quell'uomo.

Mossi inconsciamente un passo verso di lui, dimentico delle guardie, e alla vista di lui che mi si avvicinava aumentai il passo e in mezzo alla stanza ci baciammo.

Fu breve ma magnifico, un rifugio sicuro.

Sapevo che con lui sarei stato al sicuro.