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CAPITOLO | 12

Malik entra in classe furente e dannatamente bello come al solito. Sbatte la porta alle sue spalle con violenza. Questa sua irruenza non mi è nuova.

Emily,al mio fianco,sussulta spaventata dal comportamento del moro.
"Dici che è in fase premestruale?" Chiede seria.
Il che mi fa ridacchiare,data la sua espressione.

Ma la mia risata cessa appena Zayn sbatte il registro sulla cattedra con un tonfo sordo.
"Aaron" tuona la sua voce autorevole "capitana i ragazzi con degli esercizi di pesistica" continua.

"Mentre voi" punta il dito verso noi ragazze "iniziate a riscaldarvi con una corsa leggera" dopodiché si passa la mano tra i capelli ripetutamente,come fosse un gesto per placare la sua ira.

Non ho neanche il coraggio di fare finta,come se potesse monitorarmi ogni millesimo secondo della mia vita,così decido di correre seriamente sotto lo sguardo esterrefatto di Emily.

Forse è davvero la prima volta che faccio una corsa per bene dopo 4 anni in questa scuola. Mi stupisco ogni giorno di più di me stessa.

Un fischio ci interrompe facendoci fermare. Credo di star per perdere un polmone. Il mio petto arde alla ricerca di aria. Odio questa materia e continuerò a farlo,non credo ci sia qualcosa che possa farmi realmente cambiare idea.

"Allora,oggi facciamo un circuito per allenare gambe e glutei,tanto lo so che il vostro scopo è unicamente quello." alza gli occhi al cielo.

"Quindi,Squat con sovraccarico,10 ripetizioni. Squat laterali,15 ripetizioni per lato. Affondi,15 ripetizioni per gamba. Controaffondi,10 per gamba. Slanci,20 per gamba. Ripetete il circuito 5 volte e tra un esercizio e l'altro cronometro 30 secondi di pausa. Vi conviene eseguirli a dovere poiché oggi valuto. Iniziate!"continua.

Fa partire il cronometro e da feedback iniziamo ad eseguire il circuito.

Okay,forse è impazzito.

No,no non può essere.

Sì,è completamente impazzito.

"Moro in vista" borbotta Emily al mio fianco.
Mi volto immediatamente e cerco di prestare più attenzione a ciò che faccio.
Scruta ogni movimento,mette in soggezione,quello sguardo metterebbe in imbarazzo chiunque e per di più ora sta scorrendo lungo il mio corpo.

Vorrei sotterrarmi.
Appunta qualcosa sul suo quadernino. Non oso immaginare cosa stia scrivendo riguardo me.

"Quando fai lo squat bilancia bene il peso spostandolo sui talloni e mai sulle punte. Aumenta l'efficacia dell'esercizio e eviti che possano verificarsi eventuali problemi alla schiena". Mi sorride prima di lasciarmi una carezza tra i capelli.

Cosa?
La sua bipolarità destabilizza le mie capacità intellettive e cognitive. Tutto ciò mi manda in tilt.

E di certo Emily non mi aiuta con la faccia sconvolta e dallo sguardo ammiccante.

"Smettila,stupida" l'ammonisco per poi continuare gli esercizi. Ciò non mi isola dal fatto che riesca a sentire,nonostante tutto,i commenti della bionda. Dopo se la vede con me.

Nel frattempo Britney fa di tutto per mettersi in mostra.

"Se non la smette di darsi tutte quelle arie prima o poi quelle tette esploderanno" commenta perfidamente Beth.

Perché oggi sono tutti strani?

"Vai così,sorella!" Emily la appoggia,ma d'altronde non mi resta che scoppiare a ridere per la sua battuta fuori luogo e che non la rispecchia per niente.

Anche questa volta la mia risata cessa improvvisamente.
Un "crack" mi fa piegare in due dal dolore. Credo di essermi stirata un muscolo,ma non riesco a ragionare lucidamente,il forte dolore mi provoca le allucinazioni.

Sento due braccia sollevarmi e una voce profonda urlare,il resto inizia a girare.

Forse svengo.
Decisamente,mi sento mancare.

Buio.

***

"Brooklyn".

"Ehy,svegliati".
Di nuovo la stessa voce.

"Dai Brook,mi stai facendo preoccupare" una mano scorre lungo la mia guancia.

Delle labbra si poggiano sulla mia tempia facendo distendere i miei nervi tesi.

"Svegliati,dai".

Mi sento scuotere leggermente.
Apro gli occhi di scatto e tiro un lungo sospiro.

Due occhi color ambra screziati da un oro brillante mi scrutano con apprensione.

"Cos'è successo?" Cerco di alzarmi,ma una fitta alla testa mi fa distendere nuovamente. Solo ora capisco di essere sul lettino dell'infermeria.

"Sei svenuta dopo che Britney ti ha tirato una pallonata in testa per non so quale assurdo motivo".

"Britne- Cosa?" Mi divincolo cercando di alzarmi. Ora la spacco,poco ma sicuro.

Il problema è che mi gira la testa come se non ci fosse un domani.

"Sta ferma,ci penserò io,ora sta qui a riposare un po' altrimenti mi tocca avvisare quel logorroico e paranoico di tuo fratello. Sai meglio di me le sue paure riguardo te,non vorrei farlo preoccupare".

Tanto prima o poi mi vendicherò. Per ora lascio perdere,non ne sarei comunque in grado.

"Tieni! Ti ho preso dell'acqua,se vuoi c'è anche lo zucchero,ma non credo serva più a nulla oramai" sorride lievemente porgendomi la bottiglietta.

"Grazie"enigmatica bevo assalita dai dubbi. Questo suo strano comportamento inizia a puzzarmi ancor prima di essersi rivelato del tutto.

Sicuramente Matt c'entra qualcosa. Io non voglio la guardia del corpo. E Zayn non si deve sentire obbligato solo perché sono la sorella del suo amico.

In fondo tutto ciò che sta accadendo in torno a me è surreale.

Aah! Sto impazzendo.

Chiudo gli occhi e poggio nuovamente la testa sul lettino.

Tra i pensieri e la botta non so giudicare riguardo cosa sia più stressante e doloroso.
So solo che non riuscirei a seguire le altre lezioni.

"Vuoi che faccia chiamare tuo padre?" La sua voce irrompe nella mia testa facendomi sorgere un altro dubbio a cui badare.

"Non posso,lo farei solo preoccupare inutilmente".

"Capisco" borbotta tra se e se.
"Allora verrai da me,più tardi ti riaccompagnerò a casa e nessuno saprà niente".

"Cosa? No,non posso!" Non se ne parla,assolutamente.

"Brooklyn!" digrigna tra i denti.
"Non contraddirmi. Non farlo,mai!"

Arrogante ed Egocentrico. Non mi stancherò mai di dirlo e ripeterlo.

"Apparte il fatto che non voglio recare disturbo,ma non credi che tra noi ci debba essere un rapporto prettamente professionale?" Chiedo fuori di me.

"È quello che sto costruendo con te,con voi,con tutti i miei alunni. Ma tu sei un'alunna diversa. Cioè,insomma,sei la sorella di Matthew Hill" dice ovvio.

"E con questo? Mio fratello cosa c'entra?".

"Non capiresti. Ora cambiati,ho fatto portare qui i tuoi vestiti. Io prendo la mia roba in palestra,firmo il permesso e ti aspetto in macchina. Non voglio sentire né se e né ma."

Detto ciò chiude la porta e si avvia nel mezzo di non so dove.
Mi cambio in fretta e mi fermo a pensare.

Non so come ancora quest'uomo,involontariamente,riesca ad incutermi terrore e a manipolarmi a suo piacimento.

Andiamo,questa non sono io. Brooklyn Hill non prende ordini.
Brooklyn Hill non si fa prendere in giro da nessuno.
Brooklyn Hill non va a casa del suo sexy professore.

Brooklyn Hill si ritrova in macchina con lui a discutere di scuola.

Okay,lo so,non doveva andare a finire così.
Chissà Harry come la prenderebbe se venisse a saperlo.

In cosa mi sto cacciando? Sono nata per accalappiarmi guai.

Credo proprio di dover smettere di pensare.

Emily! Ecco,devo avvisarla assolutamente.
Che esaurimento! Nella mia testa regna la confusione totale.

"Scendi! Siamo arrivati".
Una volta fuori mi fa cenno di seguirlo,ma tentenno una volta entrati nel cancello.

"Devo fare un paio di chiamate prima. Ti raggiungo appena finisco".
"Non fare cavolate,mi raccomando" si assicura prima di chiudere la porta.

Chiamo Em,sperando che si inventi una scusa per uscire dalla classe.

"Pronto,Brook? Sono in bagno,ho cinque minuti dopodiché mi verranno a cercare. Dove sei,con chi sei,perché Mr Malik ha abbandonato di corsa la lezione?" Sussurra istericamente.

Rido al pensiero di lei nascosta in qualche orrida latrina.

"Okay,non agitarti però. Malik ha abbandonato la lezione per portarmi a casa sua. Ora, non urlare,c'è un perché a tutto ciò" prendo un respiro profondo.

"Perché?" Urla in un sussurro.

"Perché non posso avvisare mio padre e mio fratello. Li farei preoccupare inutilmente. Sai come sono fatti. Comunque è stato proprio Malik ad obbligarmi,quindi non pensare male. Sai cosa penso riguardo lui." Concludo soddisfatta del mio discorso più che esaustivo.
Ma credo proprio che debba concludere la chiamata.

La testa inizia a girarmi nuovamente.

"Ah! Maledetta scuola" impreca sottovoce.
"Presuppongo che la nostra serata salterà" il suo tono cala.

"Mi sa di sì" cerco di sostenermi alla porta d'entrata per non perdere l'equilibrio.

"Va bene,rimandiamo a sabato. Sta arrivando qualcuno,ci sentiamo,ciao!" Riattacca senza darmi modo di dare conferma. Ma in fondo va bene così.

Suono velocemente il campanello e neanche due secondi dopo mi ritrovo Zayn difronte.

"Entra,stai tremando come una foglia" mi guida in salotto e mi fa distendere sul divano,dopodiché mi porge una coperta.

Tutto qui dentro odora di vaniglia. Amo questo profumo,crea un'atmosfera accogliente.
"Preferisci un Tè caldo o una cioccolata?"chiede dirigendosi in cucina.

"Quello che preferisci anche tu" rispondo a tono per farmi sentire.

Solitamente non sono una ragazza timida,ma anche se avrei di gran lunga preferito la cioccolata non l'avrei mai detto. A casa degli altri ho sempre paura di dare fastidio e per quanto sia bello e accogliente qui,continuo a sentire un po' di disagio.

Ignoro per l'ennesima volta il mio telefono squillare per l'ennesimo messaggio.

È mio padre. Sono sicura che sia lui. Con Matt ho litigato da nemmeno un giorno e non credo ci voglia così poco tempo per fare pace,conoscendolo.

Il suono persistente mi invita a rispondere. Non penso che resisterei ancora per molto. Mi manca,in fondo.

"Pronto" cerco di impersonare il mio tono di voce più duro possibile,ma tutto ciò che fuoriesce dalla mia bocca è un suono acuto e sussurrato. Un falsetto stonato,ecco.

"Brooklyn,tesoro,perché non mi rispondi? Sono ore che cerco di contattarti!".

Sospiro pesantemente.

Cosa pensavi Brook? I genitori non capiscono mai e non sarà di certo tuo padre a fare la differenza.

Purtroppo mi ritrovo a concordare con la mia coscienza.
Non avrei mai potuto rispondergli dopo quello che ho sentito ieri sera.

E così faccio,il silenzio incombe,sembra essere tutto ovattato.

"Perdonami,ti prego. Non condivido ciò che hai fatto e forse ho esagerato lasciandomi trascinare da Matt e dalla situazione,ma possiamo sempre trovare un punto d'incontro,no?".

"No,papà. O è bianco o è nero. É come quando fai in modo che qualcosa sia tuo. Come quando compri qualcosa. Ne valuti gli aspetti positivi e negativi e due sono le opzioni. Evince che se ciò che vuoi ti piace talmente tanto,lo compri a prescindere dagli effetti collaterali,oppure lasci perdere. La stessa cosa devi fare con me. Se mi vuoi davvero tanto bene,quel 'bene' che hai sempre dichiarato di provare nei miei confronti,allora accetti il pacchetto completo,altrimenti lascia stare!" Cerco di mantenere la calma.

"Ma come faccio a lasciar perdere. Mi stai dicendo che dovrei rinunciare a te?" Urla dissennato.

"No! Assolutamente no! Parte tutto dal fatto che hai fatto di un erba un fascio. Se a te Harry non va bene,provvederò io a distaccarmene,non rovinerei mai il nostro rapporto per lui. Mi ha dato fastidio ciò che hai detto e il modo in cui lo hai detto.E poi Julia. Se volevi andare da lei,ripeto,potevi farlo senza scaricarmi addosso tutte quelle parole".

Solo ora mi rendo conto di ciò che ho appena detto e forse intravedo la luce alla fine del tunnel.
Forse ciò che provo per Harry è solo una forte infatuazione. Forse un po' oltre il limite,ma niente di grave.

"Ciò che è uscito dalla mia bocca era ciò che pensavo,ho sbagliato semplicemente il modo! E non tirare in mezzo Julia,non c'entra niente!" continua a sbraitare.

"Se non c'entra,perché ti scaldi tanto? Sai che ti dico,tienitela,magari potrà darti la famiglia che hai sempre sognato!" Detto ciò riattacco affogando le lacrime sul cuscino del divano.

Mi copro fin sopra la testa cercando di calmare i miei singhiozzi spasmodici. Non posso continuare così. La solitudine mi farà solo corrodere l'anima,non riesco però a colmare questo sentimento così vuoto e pieno di dolore che nessuno riesce a capire.

La sua grande mano scosta la coperta e si insinua tra i miei capelli.

"Passerà" sussurra asciugandomi le lacrime.
Come se mi avesse letto nel pensiero.
I miei singhiozzi aumentano.

Forse perché in realtà mi è sempre mancato tutto questo.
Mio padre e mio fratello hanno sempre fatto di tutto per starmi accanto,ma non hanno mai scavato affondo.

Mi sento esposta e fragile,sola e inutile.
E sono di nuovo stretta tra le sue braccia in un abbraccio stretto e infinito. Uno di quelli spaccaossa,ma che in realtà le tiene unite.

"Ssh,ssh,ssh" sussurra al mio orecchio. Vorrei staccarmi per la vergogna ma lui non accenna a muoversi e a me sta bene così. Mi sento bene. Forse gli importa qualcosa di me,forse ha capito che non sto bene.
Forse ho bisogno di farmi aiutare.

"Calmati adesso,ci sono io. Sssh".
Le sue braccia mi cullano mentre la sua mano gioca con i miei capelli.

Non vorrei staccarmi più.




N/A
Tranquille se lo state pensando,lei NON si è appena innamorata,ma ha solo trovato qualcuno su cui appoggiarsi in questo momento difficile della sua vita.

Era solo per chiarire ahah.

Detto ciò chiedo umilmente perdono per l'immenso ritardo,ma tante vicessitudini incombenti non mi hanno permesso di dedicare a tutto ciò un po' di tempo.

Ma bando alle ciance,passiamo alle domande.

1. Come vi sembra il capitolo?

2. Cosa ne pensate di uno Zayn dolce e autoritario al contempo?

3. Harry aveva promesso di chiamare ma non l'ha fatto. Sarà di proposito o si sarà dimenticato?

4. Tutto ciò che pensate nei confronti del padre di Brook?

5. Vi è piaciuta la parte degli Zaylyn?

6. Come state? Ahaha.


-ZJMG🦄✨

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