CAPITOLO 41
Sabato era il compleanno di Minhyuk :c Dovevo aggiornare quel giorno, ma il capitolo non era pronto ahaha. Comunque sia, tanti tanti auguri Minhyuk. Sei il migliore.
CAPITOLO 41
"Stai tranquilla.." sussurra Minhyuk.
RiAn sforza un sorriso.
Quelle parole, in un certo senso, la fanno stare meglio.
Non è lui la persona da cui vorrebbe sentirle, ma va bene lo stesso.
"Grazie." riesce a dire, senza staccare gli occhi dall'entrata della caffetteria.
Dentro di lei, c'è ancora la speranza di veder Leo ritornare. Non é una cosa positiva illudersi, peró non riesce a farne a meno.
Non ce la fa ad accettare il fatto che se ne sia solamente andato nonostante l'abbia visto con i suoi stessi occhi.
Fa tanto, tanto male.
Basta vedere il suo viso sconvolto e Minhyuk si rende subito conto di cos'ha appena fatto.
Potrà anche essere il piú malvagio, egoista e cattivo del mondo, ma non se ne pente e non intende affatto farlo. Sa bene che è cosí.
Sa anche di essere stato uno stupido, traditore ed approfittatore; ma non gli interessa piú di tanto perchè tutto questo, in fondo, lo ha reso felice.
Anche lui ha il diritto di esserlo e per adesso la sua felicità ha un solo nome: RiAn.
Colei che fino a qualche mese fa doveva essere la sua vittima, che peró non ci mise tanto a conquistare il suo cuore e renderlo altrettanto una vittima senza neanche accorgersene.
Non importa se sarà cosí solo per poco o cosa succederá dopo.
L'importante è godersi questo momento. Non succederá mai piú in tutta la sua vita, tanto vale approfittare.
E dopotutto,
oggi è il suo compleanno.
Compie diciotto anni e finalmente lascerà la casa in cui non ha mai voluto vivere. Lascerá quel posto e non ci tornerá mai piú.
Da oggi inizia la sua vera vita. Lontano dal padre, lontano da tutti.
Ma padre cosí per dire. Chiamarlo in quel modo é giá un privilegio.
È l'unico compleanno per cui ha atteso a lungo, giusto per la maggiore etá e la possibilità di cambiare casa.
È brutto passare il proprio giorno di compleanno come se fosse uno dei tanti.
Lui ne è abituato.
Sin dalla nascita, nessuno gli ha mai fatto gli auguri ed ancora oggi continua a non metterci tanto peso. Non ha mai festeggiato, tanto meno gli è saltato in mente di provare.
È cresciuto con l'idea che il compleanno è solo un modo per capire quanto si è stupidi per continuare a vivere questa vita piena di problemi, ostacoli e sofferenze.
~
Sehun resta immobile mentre la semplice camminata di Leo gli sottrae la sua Sissy.
Li guarda mentre si allontanano e si pizzica il braccio per scoprire se tutto questo è solamente un sogno.
Perchè fa male? Perché gli esseri umani soffrono?
L'unica cosa è che lui non commette lo stesso errore di RiAn: anche se a denti stretti e pugni serrati, li segue senza alcun timore.
Vuole capire perchè Yun si comporta in questo modo e cos'ha Leo che lui non ha. Vuole scoprire la verità, o comunque una spiegazione di tutto questo. Vuole pur sempre vegliare sulla sua Sissy.
Le sue infinite domande lo portano sulla strada giusta.
~
[Ora di pranzo]
Haneul esce dalla classe di chimica leggermente spaesata e con un forte mal di testa. Un po' per le formule e la tavola periodica degli elementi di cui non ha capito niente e un po' per la voce di Suga che continua a rimbombare all'interno della sua testa.
Non le sembra reale che abbia parlato. È stato tutto cosí all'improvviso.
E poi perchè si è rivolto in un tono cosí severo? Senza offesa, ma chi si credeva di essere?
Il suo primo pensiero è di andare a cercare Ken. Si è totalmente dimenticata del litigio tra Yun e RiAn, dopo gli avvenimenti.
Non ci vuole molto tempo visto che dopo un po' sente delle mani poggiarsi delicatamente sopra i suoi occhi.
La trova prima lui.
"Chi sono?" chiede Ken, cercando di cambiare il timbro di voce e facendone uscire uno nasale.
Haneul scoppia a ridere.
È orribile quel tono di voce.
"Sei il mio Ken" risponde, senza badare ad ogni singola parola che esce dalle sue labbra.
Lui sgrana gli occhi.
"C-Cosa?" chiede insicuro di aver sentito ció che ha capito.
Lei si tappa subito la bocca e rimedia prendendogli le mani e facendo una mossa tipo judo per liberarsene.
"Andiamo a mangiare?" chiede, cambiando discorso e cercando di non far notare la sua faccia super rossa per l'imbarazzo. Non era sua intenzione dirlo. Non sa cosa le è passato per la testa, è stata spontanea la cosa.
"O-Ok..." risponde Ken, incerto di essersi ripreso.
Lei sorride e lentamente scioglie l'intreccio delle loro mani gelide.
Iniziano a camminare, fino ad arrivare alla mensa.
Ogni tavolo ormai é occupato. Non c'è mai stata tanta gente qui, solo oggi. Cos'è successo? C'è una festa?
Dopo un po', peró, Haneul si accorge che il tavolo in cui si siedono sempre lei, RiAn, Yun, Leo & Sehun sono gli unici ad essere vuoti.
Confusa, si gratta la nuca.
"È successo qualcosa?" -Ken
"No, tranquillo. Dai riempiamo i vassoi." risponde lei, facendo finta di niente.
In realtà è preoccupata perchè proprio ora le è tornato in mente tutto ció che è accaduto stamattina, ma è meglio non intromettersi.
Ken annuisce e la segue. È straordinaria questa scuola. Oltre ad essere di prestigio, perció bellissima, puó accogliere volentieri anche gli ospiti senza bisogno di alcun permesso.
Decidono di sedersi nel famoso tavolo, -delle due coppie piú la quinta incomoda, Haneul- visto che è l'unico ad essere libero, ed iniziano a mangiare.
Poco dopo, vedono un ragazza bendata entrare nella mensa, guidata da altre due ragazze. Entrambi sorpresi, smettono di mangiare per scoprire cosa sta succedendo.
Non sono degli impiccioni; il fatto è che se fosse un atto di bullismo stanno davvero esagerando, questa volta.
Naturalmente, l'ipotesi del bullismo appartiene solo ad Haneul che si guarda troppi drama.
Ken, invece, ha già capito tutto sin dal principio e già ora sorride emozionato.
Haneul, senza farsi notare, si nasconde dietro la sua spalla. Ha paura di cosa succederá, probabilmente voleranno delle uova e tanta ma tanta farina solamente per prendersi gioco di quella ragazza. Già s'immagina la scena dentro la sua testa.
"K-Ken.. andiamocene.." mormora, chiudendo gli occhi con l'intenzione di non aprirli piú se non al di fuori della mensa.
"Che hai?" chiede lui preoccupato, girandosi verso di lei.
La vede impaurita che prova pietà per quella ragazza. Gli viene spontaneo sorridere per quant'è carina, ma successivamente scoppiare a ridere per la sua stupidità.
"Yah.. perchè stai ridendo?" chiede lei facendo una smorfia ed aprendo gli occhi di un po'.
Lui smette di ridere e le fa capire che tutto ció si tratta solo di una proposta d'amore, indicandole il ragazzo con le rose in mano.
Lei tira un sospiro di sollievo e si siede per ricominciare i pasti. Non le sembra vero di aver smesso di mangiare per qualcosa di cosí banale.
Lui, invece, resta impalato ad assistere a tutta la scena, senza accorgersi che pian piano il suo vassoio si sta svuotando grazie alla fame di Haneul.
'Che carini. A Neul piaceranno cose del genere?' pensa sorridendo, quando la coppia appena nata si da subito un bacio.
Poi, peró, si rende conto di ció che ha pensato. Al sol pensiero che qualcuno faccia lo stesso ad Haneul, sente una strana sensazione. Come una fitta al cuore.
~
Yun's POV [Punto di vista]
Sono qui in infermeria, accanto a Leo.
Sentivo il dovere di seguirlo. Ora giace su un letto bianco, privo di forze. Vederlo in queste condizioni mi rende soltanto piú triste di prima. É difficile trattenere le lacrime, non ce la faccio..
Il punto é che l'infermiera di turno non c'è ancora. Mi da troppo fastidio quando il personale non fa il suo lavoro. Questo ragazzo sta male, potrebbe succedergli qualunque cosa in qualsiasi momento della giornata.
"Leo.. fighting." dico a bassa voce, senza ricevere alcuna risposta.
Per favore, non fare il freddo ora. Non fare cosí. Non rendermi sempre piú preoccupata. Rispondi ai miei dubbi, dimmi che stai bene. Ti prego.
Gli sposto i capelli dalla faccia. Ha gli occhi chiusi, l'espressione di sofferenza c'è ancora, peró. Non so come reagire, se credere che stia bene e che si sia solamente addormentato o credere all'evidenza, ossia che sta male.
"Che succede qui?" chiede all'improvviso una voce.
No, non è Leo anche se è quello che speravo di piú. È l'infermiera. Ce l'ha fatta ad arrivare.
"Per favore.. aiut---" non riesco a terminare la frase perchè lei m'interrompe ingrandendo gli occhi al massimo. La sua reazione mi spaventa.
"LEO?!" urla, facendo cadere a terra il panino che stava mangiando.
Come fa a sapere il suo nome? Lo conosce?
Senza esitare, poggia la mano sul petto di Leo. Dalla sua faccia, si vede che ha timore che accadesse qualcosa di brutto e questo non migliora di certo la situazione.
Prende da un cassetto degli aggeggi di cui io non sapevo neanche dell'esistenza. Resto a guardare mentre lei va avanti ed indietro per questa stanza bianca e triste, testando ogni cosa su di Leo per vedere come sta. Mi sento inutile, ma non riesco e non posso fare niente per aiutarla. RiAn aveva ragione sugli ospedali: nè io, nè lei riusciremo mai ad agire per paura di fare qualcosa di sbagliato.
Tutto d'un tratto, smette di fare tutto. Che è successo? Si è giá arresa? O Leo sta bene?
Fa un respiro profondo e poi dice:
"Chiama i soccorsi"
C-Cosa?
Il mio mondo smette di girare. Non so se avete presente questa sensazione. Ubbidisco, anche se alla fine non sono io a parlare. Chiamo e basta, è lei ad occuparsi di tutto il resto.
Da le indicazioni per arrivare a scuola nostra, tutte le informazioni necessarie e ci aggiunge anche un 'vi prego, arrivate al piú presto!' alla fine, che mi costringe a tremare per l'agitazione.
Non capisco come fa a mantenere la calma o comunque fingere, cosí bene.
Le mie gambe non riescono piú a reggersi in piedi. Le lascio fare, mi siedo sul pavimento freddo che non aspettava altro che il mio collasso.
Tutto d'un tratto, sento il suo profumo.
Sará un'allucinazione, ma ho bisogno di lui. Perchè non è al mio fianco? Sto passando un periodo triste e difficile. Ho solamente bisogno di Sehun in questo momento, ho bisogno del mio Hun. Non chiedo altro.
"Stai tranquilla, eccomi qua." sussurra Sehun avvolgendomi con le sue braccia.
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