Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 37



<<Perché mi dici questo? Mi sono aperto con te, ti ho raccontato una verità di cui nessuna ragazza è mai venuta a conoscenza, e la unica cosa che mi sai dire è che non te ne importa nulla? Che pensi che continuerò così?>> lo guardo con volto duro senza spiaccicare una parola. Mi sento uno schifo, ma quella dea della sua ex mi ha disorientata e non so davvero se lui si basterà mai solo di me <<Pensavo avessi compreso il mio sentimento per te. Ma ho capito che non è lo stesso per te, sennò non mi diresti queste cose, non mi spezzeresti il cuore in questo modo>> e senza aggiungere altro mi lascia sola nel suo studio, con le lacrime che finalmente posso lasciar scivolare lungo il mio viso. Mi pento amaramente di quello che ho detto. Ma si sa che quando si è arrabbiati o gelosi, si dicono cose che non si pensano. Mi ricompongo ed esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle. Scendo le scale e vedo Andrew seduto sul divano con in braccio la figlia. Sono in silenzio, nella casa si sentono solo le voci provenienti dalla televisione. Vado in cucina e decido di cucinare i biscotti. Avrei dovuto farli insieme ad Emma, con lei farò una torta o i waffle che le piacciono tanto. Ora è bene che stia col papà, almeno lo fa ridere, e distoglie la sua attenzione dalle mie parole. Mi sento tremendamente in colpa. Scarico la tensione mescolando le uova insieme allo zucchero. Appena vedo il composto compatto lo stendo col matterello iniziando a fare le formine. Sto per incidere l'ultimo cuore sulla pastella quando Andrew entra in cucina. Mi ignora del tutto e mi passa davanti sfiorandomi il sedere col suo fianco, poi apre il frigo e prende del vino che posa sul bancone su cui sto facendo i biscotti. Si siede davanti a me e sorseggia dal bicchiere, nel frattempo usa il telefono, vedo il suo pollice scorrere sul display, non riesco a capire che cosa stia facendo e la curiosità incomincia a divorarmi. Quando lo vedo sorridere a qualcosa che legge, la parte gelosa di me esce fuori. Chi cavolo lo sta facendo sorride in questo modo? Inforno i biscotti così mi avvicino a lui per prendere le presine. Sussurro un flebile "permesso" e lui si sposta per farmi passare, senza ovviamente scollare il suo sguardo dal cellulare. Richiudo il forno e cerco il suo sguardo che però non si trova su di me. Continua a scrivere, finché non fa un sorriso... malizioso, aspetta un secondo prima di rispondere e poi spegne il telefono. Io mi volto e mi metto a pulire il piano cucina. Tanto non mi importa di cosa fa... scriva con chi voglia. Non ci credi nemmeno tu Victoria.

<<Stasera esco. Rimarrai a casa con Emma>> eccolo ritornato. Il temuto signor Foster, il capo, che torna a darmi ordini. E io che mi ero messa la lingerie rossa per una serata di puro sesso con lui. Invece me ne rimarrò con Emma finché non la metterò a dormire, e a quel punto me ne starò da sola sul divano aspettando il suo ritorno. Il lato peggiore di tutto ciò è che non posso controbattere al suo comando, perché rimane il mio datore di lavoro e io la sua dipendente. Annuisco e lui se ne va via.

<<Dove vai?>> trovo il coraggio di domandargli. Lui si gira verso di me e mi risponde con sufficienza.

<<Non sono affari che ti riguardano>> le sue parole mi feriscono, sembra di essere tornata al primo giorno di lavoro qui dentro, ma infondo me lo sono meritato questo trattamento. Detto questo mi guarda con sguardo glaciale e se ne va.

Sono ormai passate tre ore dalla conversazione, se così si può chiamare, avuta con Andrew. Al momento si trova nel suo studio, ed Emma in camera a giocare, colgo il momento per andare a cambiarmi. Questa biancheria è tanto bella quanto scomoda. Mi tolgo tutti i vestiti e frugo dentro la borsa, prendo delle semplice mutande azzurre senza reggiseno. Me le sto per infilare quando sento la porta spalancarsi, quasi prendo un infarto. Mi copro istintivamente con un cuscino alla vista di Andrew. Lui rimane a guardarmi attentamente, rimango con la mutandina in mano completamente nuda. Lui si avvicina a me e mi prende il cuscino dalle mani, rimango nuovamente spoglia davanti a lui.

<<Non ti devi mai coprire davanti a me>> poi prende gli slip azzurri e se li porta vicino per annusarne il profumo di bucato. Rimango in silenzio sotto i suoi occhi penetranti. Inseguito la sua attenzione viene catturata dall'intimo rosso poggiato sulla poltrona <<Indossavi quello?>> mi domanda conoscendo già la risposta. Io annuisco <<Il mio preferito>> lo schivo e cerco di prendere le mutande dalle sue mani per mettermele. Ma senza successo.

<<Andrew, non ho tempo per i tuoi giochetti>> ma lui non sembra aver sentito, butta gli slip per terra e con una mano tra il mio collo e il mento mi trascina sul letto. Odio ammettere di essere già bagnata ma tutto questo mi eccita da matti. Quando mi sbatte sopra il letto inizia a baciarmi con foga. Muovo le mani per aggrapparmi al suo collo ma me le blocca con la sua mano. Questo essere dominata da lui mi fa avvampare. Adoro quando prende il controllo. Si toglie i pantaloni e poi la maglietta e inizia di nuovo a baciare il mio corpo, prima i mie seni che stuzzica in un modo meravigliosamente piacevole e con due dita entra dentro di me, rilascio un gemito nell'aria al quale sorride, il primo di una lunga serie, il lavoro che fa con le sue mani è ineguagliabile, provoca un piacere mai datomi da nessuno, nel mezzo del suo lavoretto entra del tutto dentro di me. Sposta le sue mani sul mio collo che tiene attaccato al materasso nel mentre che entra ed esce da me. Mi regala un piacere incredibile che esprimo con grande rumore, aumenta quando prende le mie gambe e le appoggia sulle sue spalle, così che possa sentirlo fino infondo. Sento di star arrivando all'apice quando si toglie venendo sopra al mio addome. Ma per quale motivo lo ha fatto? Sapeva che anche io ero sul momento di venire. Senza dire nulla si rialza e se ne va in bagno. Non mi rivolge nemmeno un'occhiata. Questo suo gesto mi lascia senza parole, mi ha usata per fare sesso, lasciandomi nel letto nuda come una prostitua, una da una botta di via. Mi ha lasciata senza dire nulla come faceva Oliver, solo che questa volta a farlo è stato l'uomo che amo. Mi copro con la maglia che ripongo sotto il cuscino e asciugo le lacrime che con forza cerco di reprimere. Il magone che ho dentro mi fa stringere il cuore. Riconosco di essermi comportata male, ma non mi meritavo questo, è stato cattivo. Sento l'acqua della doccia cadere, e con il cuore a pezzi scendo dal letto e mi guardo allo specchio. Mi aveva promesso che non mi avrebbe fatto soffrire, che mi sarebbe stato vicino. Mi ha detto che mi ama, ma l'amore non è questo. Un ragazzo che ti ama non ti usa a letto come una puttana personale. Fra tutti gli uomini sono finita per innamorarmi del più stronzo di tutti. Cerco di togliere il mascara colato e mi sistemo i capelli dietro alle orecchie, mi asciugo le guance bagnate ed esco dalla stanza. Raggiungo Emma sul tappeto della sua cameretta e vedendomi corre incontro ad abbracciarmi. La stringo forte sforzandomi di fare un sorriso. Mi domando come un essere così meraviglioso possa avere per padre un orco tale Andrew Foster.
Sto raccogliendo dei giochi dal pavimento quando il capo dopo trenta minuti fa copolinea nella stanza. È vestito di tutto punto, con la sua solita camicia bianca e pantalone blu scuro. Non so dove vada vestito così elegante, ma non me ne faccio nemmeno un grosso problema. Può fare quello che vuole. Rimango in disparte nel mentre che saluta la figlia e senza rivolgermi parola se ne va.

Emma ormai dorme da ore ed io sono in accappatoio seduta su una poltrona. I miei capelli si stanno asciugando col calore emanato dal camino. Stanno diventando tutti mossi, ciò vuol dire che domani dovrò domarli. Penso e ripenso a quanto accaduto questa sera, non voglio essere mai più trattata così da lui, Felipe aveva ragione, mi aveva avvertito che lui mi avrebbe fatta soffrire. Io lo amo, e pensavo davvero che saremmo potuti funzionare, pensavo mi amasse anche lui, e invece mi ha ingannato a parole e a fatti mi ha distrutta. Ora voglio stare da sola, mi prenderò del tempo per me prima della laurea. Allungo il braccio e prendo dal divano il mio computer, e inizio a scrivere una lunga mail. Una mail che mi devasta comporre, che non avrei pensato di mandare così presto. Quando termino con la mia firma sono pronta per inviare quanto scritto. È ora di chiudere con questa storia. E così faccio. Premo il tasto "invio" e abbasso lo schermo del computer. Salgo le scale per ritirare i miei effetti personali dalla stanza del mio ex capo. Metto tutto nel borsone e appena finito scendo al piano di sotto per portare la borsa per quella che sarà l'ultima notte camera mia. Prendo la collana in diamanti custodita nella sua scatolina in velluto e la rilascio sopra la scrivania del signor Foster. Ora vado in cucina e preparo la colazione di domani per la mia piccola Emma. Rimango a guardare fuori dalla finestra davanti al lavandino delusa e distrutta da questo capitolo della mia vita. Ma devo iniziare a prendermi cura di me stessa. I miei pensieri vengono interrotti dalla figura alta del mio capo che come una furia grida il mio nome per la casa. Per quale diavolo di motivo urla in questo modo alle due del mattino?! Sembra un pazzo. Quando mi trova si avvicina pericolosamente a me con il cellulare in mano. Si ferma a qualche passo da me e mi mostra la schermata del display con sopra la mia mail.

<<Cosa cazzo significa? Ti stai licenziando?>> più che arrabbiato mi pare disperato. Non mi sembra nemmeno del tutto sobrio, anzi.

<<Io mi sono licenziata. Non lavoro più per te, chiudo per sempre con questa storia. Domani mattina sarà l'ultima volta che varcherò la soglia di questa casa>> lui mi guarda allibito, gli ho tolto le parole di bocca. E posso notare quanto i suoi occhi siano umidi.

<<Mi stai lasciando?>> mi domanda con la voce rotta. Si passa una mano fra i capelli e posa l'altra sul bancone della cucina.

<<Mi hai lasciata tu questa sera, dopo avermi abbandonata su quel letto! Dopo avermi usata per una scopata, come una qualsiasi puttana! Mi hai lasciata tu su quel maledettissimo letto!>> prendo un respiro per quanta fatica faccia a parlare <<Io non ti voglio mai più vedere Andrew Foster. Tu sei la causa della mia sofferenza, sei un bugiardo che ha detto di amarmi. Ma tu non mi ami, tu ti sei approfittato di me come di qualsiasi altra>> continuo a sputargli contro. Non urlo nemmeno perché non ne ho le forze, la voce mi si blocca in gola per trattenere il magone.

<<Ti prego non farlo>> mi supplica lui.

<<Levati da davanti>> cerco di passargli ma lui mi blocca il polso che d'istinto strappo dalla sua presa.

<<Io ti amo davvero. Tu sei la cosa più importante che ho Victoria. Ho bisogno di te, non mi lasciare>>

<<Tu non mi userai mai più nel modo in cui hai fatto oggi. Ti prego di firmare le mie dimissioni>> detto questo faccio per andarmene ma lui mi prende un braccio che scosto bruscamente <<Non mi toccare!>> alzo la voce.

<<Ti prego parliamone, risolviamo. Una coppia fa così>> continua lui supplicandomi.

<<In una coppia un ragazzo non tratta la sua fidanzata come la sua prostituta personale! Mi hai lasciato come Oliver dopo che mi stuprava! Un uomo mi ha usata, di nuovo. Sono stanca di essere maltrattata da te, tu non sei innamorato di me Andrew, sennò mi tratteresti come una regina, e una ragazza non la tratti così usando i soldi, ma esprimendo i sentimenti in fatti. Io devo trovare qualcuno che mi faccia stare bene>> arrivo alla fine del discorso piangendo. Queste parole mi spengono del tutto, non avrei pensato di chiuderla in questo modo con lui dopo tutte le cose condivise. Ho capito che lui non è l'uomo adatto per me.

<<Sono stato crudele oggi, è così, hai ragione. È stata una conseguenza delle tue parole questo pomeriggio, non mi sto giustificando ma... ti chiedo una seconda opportunità, ti posso dare molto più di questo. Victoria sei il mio amore>> palle.

<<Non ti voglio più vedere, la tua sola vista mi porta sofferenza>>

<<Victoria ti prego>>

<<Ti amo tanto Andrew. Ma da ora in avanti mi dovrai chiamare signorina Young. Per me tornerai ad essere il signor Foster>> senza aggiungere altro me ne vado via, lasciando il mio ex capo per la prima volta con le lacrime agli occhi.

È finita.

————————

Voglio sapere cosa ne pensate amici! Questa rottura fa male e? Cosa credete succederà fra i due? Io ho qualche idea.
Molto presto arriva il prossimo capitolo... un bacio

LeleMiuss

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro