Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 36


<<Ti amo Andrew. E ti voglio nella mia vita>> lui mi avvicina a lui e mi regala un bacio sulle labbra, a stampo e perfetto. Mi aggrappo al suo collo, posizionata sopra le sue gambe, pronta per la verità.

<<Dimmi cosa ti è successo Victoria>> abbasso lo sguardo e tengo stretta le mani del mio uomo.

<<Sono stata violentata e abusata all'età di quindici anni da mio cugino: Oliver Morales>> la faccia di Andrew diventa buia. Non ho mai visto così tanta ira e rabbia dentro gli occhi di qualcuno. Non si muove di un millimetro. La sua mano rimane immobile, stratta alla mia.

<<Andrew di' qualcosa, ti prego>>

<<Quante volte lo ha fatto?>> la sua voce è impassibile, dura e ferma.

<<Lo ha fatto per due mesi. Quando ho vissuto con lui. Mi picchiava e violentava più volte al giorno>> quando sente la mia voce rompersi mi accoglie fra le sue braccia.

<<Io ti prometto che non ti toccherà mai più>> annuisco stringendo le sue braccia e trattenendo le lacrime.

<<Non mi lasciare mai Andrew. Te ne prego>> lui mi accascia sul materasso asciugando le mie lacrime con dei baci. Io accarezzo i suoi avambracci fino ad arrivare alle sue guance.

<<Questo non accadrà mai>> ... <<Lo distruggerò. Gli toglierò tutto, lo rovinerò Victoria!>> io incrocio il suo sguardo incatenando i suoi occhi ai miei.

<<Andrew, nessun altro deve saperlo, soprattutto i miei>> lo prego accarezzandogli il petto. È teso come mai prima.

<<Per quale motivo? Deve pagare per quello che ti ha fatto. Avrai dalla tua parte gli avvocati migliori del paese, e la protezione che meriti. Sei al sicuro con me>>

<<Non deve succedere. Io non lo voglio rivedere mai più. E se la mia famiglia scoprisse qualcosa del genere, non so mia zia e mia madre come potrebbero reagire. Rovinerei l'unità della mia famiglia>>

<<Ma non può vivere la sua vita come se nulla fosse... Lascia che lo rovini nell'ombra. Posso farlo, senza che arrivi a te>>

<<Andrew... Voglio essere felice con te, senza guardarmi indietro. Tu sei il mio futuro e lui il mio passato. Ho solo bisogno di te>>

<<Io ti starò vicino amore mio>> ma... <<Ma devi farti aiutare da degli specialisti, ti pagherò il migliore team dell'intera città. Tra psichiatra, nutrizionista, psicoterapeuta e altre persone che ti affiancheranno ne uscirai, io sono sempre qui, al tuo fianco>> tutto questo mi fa molta paura, ma vero è che non posso andare avanti a vomitare. Non posso rovinarmi la vita.

<<Le spese mediche sono enormi... Non voglio essere un peso su di te, mi sono
ripromessa di non approfittarmi della tua disponibilità economica>> lui fa una faccia esasperato, porta le mani alla fronte e la sorregge per qualche istante. Quasi mi viene da sorridere.

<<Come te lo devo dire che non sei affatto un peso per me? L'unica cosa che desidero è che tu stia bene>> abbasso lo sguardo timida <<Mettiamola in questo modo, pensa che se ti dovessi sposare, tutto quello che possiedo sarebbe tuo, e non farei nemmeno un contratto prematrimoniale, perché mi fido ciecamente di te, so che persona sei e so che non sei un'approfittatrice>> la fiducia che ripone in me mi colma il cuore di felicità. Ora lo voglio con tutta me stessa.

<<Ti amo tanto>> sussurro a pochi centimetri dalle sue labbra. E lui spezza quella distanza baciandomi lentamente <<Voglio fare l'amore con te Andrew>> lui mi guarda un po' incerto, sicuramente per quello che gli ho rivelato pochi minuti fa.

<<Io non voglio che->>

<<Voglio che mi porti in paradiso, dove solo tu puoi farmi arrivare>> e non ha bisogno di altre parole per spogliarmi e farmi sua, fra baci, carezze e sussulti di piacere.

* * *

La settimana procede meravigliosamente, questa mattina sono andata a fare un colloquio in uno studio medico, il dottor Evans è sembrato molto colpito da me. È un ragazzo di sì e no cinque anni in più di me, lo studio è di suo padre me lui lavora insieme a lui dopo la fine della specializzazione. Mi ha anche domandato di vedermi un pomeriggio, dice che vorrebbe conoscermi meglio, e che ci tiene alla vita dei dipendenti, ma in realtà non so se crederci molto, e non penso nemmeno Andrew sarebbe d'accordo. È molto protettivo nei miei confronti, non vorrei farlo preoccupare per nulla. Ma se magari non c'è nessuna maliziosità nella sua proposta non trovo motivi per cui non andare. In ogni caso vedrò nel caso mi chiamerà...

Adesso sto aspettando Andrew ed Emma, oggi è uscita fuori prima da scuola, ho organizzato un pomeriggio insieme, dato che a padre e figlia serve molto, saremo solo noi tre. Mangeremo insieme in una tavola calda, cucinano molto bene, degli hamburger strepitosi. Eccoli arrivare, di certo non passa inosservato una Lamborghini nera opaca. Ama sfoggiare le sue auto, e come dargli torto, sono stupende. Appena parcheggia prende la piccola in braccio e chiude con le chiavi l'auto. Gli faccio un cenno in lontananza ed Emma chiede al padre di scendere per terra per correre da me. Appena ci stacchiamo dall'abbraccio passo a stringere il mio amore. Alla fine la piccola ci ha beccati nel letto di Andrew insieme una mattina, e ha collegato le nostre azioni a quelle delle coppie o dei genitori intorno a lei. Siamo stati obbligati a raccontarle la verità, ma ne siamo felici, vogliamo essere una famiglia, e lei è veramente entusiasta della mia aggiunta al suo nucleo famigliare, ne ha molto bisogno. Emma rimane attaccata alla mia mano nel mentre che entriamo nel locale.

<<Com'è andato il colloquio?>> mi domanda il biondo perfettamente vestito e pettinato come sempre. Questa camicia nera gli sta d'incanto, e questi jeans gli fasciano alla perfezione quel suo di dietro che non riesco a smettere di guardare. Victoria, guarda le pareti, o quei bei quadri lassù.

<<Molto bene, il dottore mi è parso molto interessato al mio percorso studi>> Andrew fa una faccia che non riesco a decifrare. Non mi pare molto convinto.

<<Quanti anni ha questo dottore?>> ho capito dove vuole arrivare. Sta insinuando che il suo interesse sia solo stato dato dal mio aspetto e non dal mio cervello.

<<Non provarci nemmeno Andrew. Lo sai quanto io abbia lavorato duro per raggiungere quello che sono ora!>> nel frattempo ci sediamo al tavolo uno di fronte all'altro ed Emma accanto a me.

<<Lo so bene chi sei Victoria. Ma conosco anche come sono fatti gli uomini, come quel tipo là>> fa cenno col capo e mi giro notando un ragazzo giovane distogliere immediatamente lo sguardo da me. Alzo gli occhi al cielo, per un ragazzo non può etichettare tutto il resto del mondo maschile come ossessionato dalla mia presenza. Puoi capire quanto agli altri freghi di me... Non dico niente che è meglio. Notando il mio disappunto a riguardo prende la mia mano e accarezza il suo dorso <<Non volevo rovinare il tuo entusiasmo, perdonami. Ma vero è che molti ragazzi si sono interessati a te, e questo mi ha dato alquanto fastidio>> quel suo sorriso mi conquista ogni volta. Realmente sconfitto e pentito, con la speranza che mi sciolga davanti alle sue scuse.

<<Andrew anche se questo dottore avesse un secondo fine, io non avrei nessuna esitazione a mettere le cose in chiaro. Lo sai che ho occhi solo per te>> lui si alza dalla sedia e viene a darmi un bacio sulla fronte.
Ci hanno servito della carne strepitosa, che ho affiancato con dell'insalata con pomodori. Sono davvero sazia, Emma ha mangiato dello spezzatino con patate e carote, le è piaciuto, anche se il piatto l'ha dovuto finire Andrew, dopo due enormi bistecche e verdure miste. Emma ha anche fatto cadere il calice di vino del papà dritto sopra la mia maglia bianca, per questo ora mi trovo in un bagno a cercare di levare la macchia viola senza successo, meglio che rimanga in giacchetta, ha una scollatura un po' troppo evidente, ma non è per mia scelta. Quando ritorno dal bagno vedo però qualcosa che mi infastidisce alquanto: Andrew leggere i miei messaggi. Corro come una furia a capire qual è il mittente e noto un numero sconosciuto.

<<Chi diavolo è che ti chiede di uscire?>> io gli strappo il telefono dalle mani e leggo il messaggio.

-Signorina Young, come già detto stamane, sono rimasto molto colpito dalla sua presentazione, a tale proposito sarei lieto di invitarla a cena una di queste sere, per conoscerla meglio e farmi un'idea più intima di lei.

Dottor. Stephan Philips

La faccia del mio ragazzo è fumante.

<<Non avresti dovuto leggere i miei messaggi, ma perché non mi hai chiesto?>>

<<È quello che sto facendo ora Victoria>> in effetti è vero. Comunque sia non doveva avere il mio cellulare in mano <<È quello di stamattina?>> odio fare scenate del genere in giro, e per giunta davanti ad una bambina.

<<Ne parliamo a casa>> ed è così che dopo un viaggio nell'assoluto silenzio, arriviamo a casa riempendo le stanze della nostra esasperazione. Emma è a guardare i cartoni e noi due al piano di sopra.

<<Non uscirai con lui, da sola, a cena>> non lo avrei fatto a prescindere ma la cosa che lui decida su di me mi da sui nervi.

<<Tu non mi comandi Andrew! So già da me che non devo uscire con quello là>> è possibile che abbia così poca fiducia in me?

<<Non mi pare dato che ha il tuo numero>> allora è veramente stupito!

<<Come se al tuo colloquio io non ti avessi lasciato i miei recapiti telefonici. Ma ti senti quando parli?>> lui sorride beffeggiandomi.

<<Perché non gli hai dato una mail? O il numero lavorativo...>> basta, ci rinuncio. Quest'uomo è una causa persa.

<<Io nemmeno ho un secondo numero>> mi metto le mani in testa e faccio un bel respiro <<Sai cosa? Pensala come vuoi, mi sono stufata della tua stupita ed insignificante gelosia. Io cosa dovrei dire di Lenore? Quando due settimane fa mi hai piantato in mezzo alla sala con quel deficiente di Lucas per correre dalla tua ex, senza nemmeno rivolgermi mezzo sguardo>> ogni volta che l'argomento di Lenore usciva fuori c'era sempre qualcosa che lo metteva da parte. Ma mi ha fatto stare già troppo male, almeno io ho motivo di essere gelosa, ma lui no, non è colpa mia se un ragazzo è interessato a me.
Stranamente non ha nemmeno controbattuto alle mie parole. Mi guarda in faccia con le braccia incrociate e una espressione pensierosa in volto.

<<Ti chiedo scusa, hai ragione>> mi ha davvero chiesto di scusarlo? Devo segnarmi la data. Sono alquanto scioccata e lietamente sorpresa.

<<Non andrò a quell'appuntamento, non ti devi preoccupare>> non so cos'altro dire. È per questo che gli lascio una carezza sulla spalla prima di uscire dalla stanza.

<<Ti chiedo scusa per quella sera. Non sarei dovuto andare da Lenore. Volevo solo tenerla lontana da te, è una donna pericolosa, scaltra e manipolatrice. Non voglio che si avvicini a te>> questo non mi tranquillizza molto.

<<Perché la frequenti ancora?>>

<<Possiede il cinque percento delle azioni della mia società>> è sarebbe questo il motivo del perché la frequenta negli hotel la sera? Non me la darà a bere.

<<Tu vuoi farmi credere che vi incontravate la sera in lussuose camere di hotel per discutere delle vostre azioni?>> sorrido beffeggiando <<Ma fammi il piacere...>>

<<Mi chiedeva lei di incontrarci. Mi diceva che stava male, non reggeva lo stile di vita che aveva, necessitava del mio aiuto, e io prontamente mi rendevo disponibile. Ci tenevo a lei, come amica, nulla più. Quelle notti sono poi sfociate in sesso occasionale>> ecco ritornare le mie insicurezze, le mie mille domande, la mia paura. Abbasso la testa e la rialzo cercando di non dare per palese la delusione e preoccupazione che ho dentro <<Tori, non significa più nulla per me. Non la vedo più>>

<<Non ha alcuna importanza. So quanto sia nella tua indole il sesso senza impegno. Per me puoi vederla quando ti pare. Non sarò di certo io a placare la tua natura>> penso quello che appena detto? No. L'ho detto solo per proteggermi e per paura di perderlo? Si. Ho alzato un altro muro? Penso proprio di sì. È rimasto deluso da quello che ho detto? Dal suo volto perso con le sopracciglia aggrottate, credo non si aspettasse una risposta del genere. E nemmeno io a dire il vero.

—————————

Ciao amici, sono tornata. Volevo innanzitutto ringraziare per le quasi 150mila visualizzazioni! È solo grazie ai vostri commenti e stelline che Mr Boss and I sta crescendo. GRAZIE!
Continuate a farmi sapere cosa ne pensate dei capitoli. Un bacio e a presto.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro