Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 28



Credo di non avere questa agitazione in corpo da settimane oramai. Mi sono alzata molto presto questa mattina, andrò a correre insieme a Felipe, Andrew non ne era molto entusiasta, anzi, non voleva lasciarmi scendere dal letto, mi ha bloccato col suo braccio la vita impedendo di muovermi. E io sono stata ben felice di essere abbracciata da lui. Dopo un suo grugnito di disapprovazione e qualche parola borbottata sono riuscita a liberarmi.
I genitori di Andrew sono tornati a Londra, appena la madre ha varcato la soglia di casa il mio ragazzo ha tirato un sospiro di sollievo. È una donna davvero pesante. Quella sera stessa ci siamo dati alla pazza gioia. Quell'uomo riesce a farmi venire come mai nessuno prima, in decine di modi diversi. Anche con Tommy era bello, ma Andrew mi appaga fino in fondo, si accerta ogni istante che io stia godendo quanto lui, e questo è un suo enorme pregio. Ripensando alle mie fantasie sulle notti passate non mi accorgo di essere arrivata a destinazione. Ci troviamo in riva alla spiaggia, una bella corsetta sulla Gold Coast è davvero un toccasana. Appena Felipe arriva mi lascia un bacio sulla guancia, rimango un momento ferma senza sapere cosa fare. È palese che lui voglia qualcosa di più da me, ma non so davvero come dirglielo che c'è un altro uomo.
La corsa devo dire mi abbia aiutato molto, mi sono schiarita le idee. L'agitazione è diminuita, ed ora che ci troviamo qui nella caffetteria sono pronta a dire la verità.
Prese le ordinazioni mi sposta la sedia per farmi sedere. È così galante.

<<Mi piace davvero tanto stare con te Victoria>> abbasso lo sguardo imbarazzata. Ho paura di quello che mi voglia dire.

<<Anche a me... davvero tanto...>> non ne ho il coraggio. Il suo sorriso sembra così sincero! Io inoltre, sono pessima a mentire.

<<Perché suppongo ci sia un ma?>> io rimango in silenzio. Prendo un profondo respiro ed inizio a giocare col mio anellino. Si, sono irrequieta.

<<Vedi... il fatto è...>> non sei tu sono io? Non posso dirlo davvero, è troppo una frase fatta. Sembrerei una superficiale.

<<C'è un'altro?>> la mia espressione starà dicendo già tutto. Lui gira la faccia verso la sua destra interrompendo quel suo grande sorrido e il contatto visivo con me. Beh cosa ti aspettavi? Che ti saltasse addosso?

<<Con lui è tutto molto complicato, ma so che provo un profondo sentimento per lui. Non posso prenderti in giro>>

<<Certo... Lo capisco>> si guarda le mani appoggiate sul tavolino e io gliele prendo accarezzandole.

<<Sei un ragazzo fantastico, d'oro, davvero! Se solo non ci fosse stato lui, non avrei perso tempo con una persona come te>> lui tira un sorriso. Quanto mi dispiace, però almeno sono felice di aver detto la verità. Più avrei rimandato, più avrebbe sofferto.

<<Tu sei una ragazza meravigliosa, ho sperato potessi piacerti... ma questa è la vita>> sospira con un velo di tristezza.

<<Io non voglio perderti. Ti va se rimaniamo amici?>> lui annuisce un po' incerto.
Data l'ora mi tocca andare a lavorare. Devo preparare Emma per scuola. Andrew continua ad essere puntiglioso ed irritante ogni santo giorno. Però mi fa impazzire. In senso buono. Appena arrivo a casa trovo Emma ed il padre in cucina a mangiare insieme. Pensavo la dovessi ancora preparare, ma sembra lo abbia fatto il papà questa mattina. Di certo non è molto portato per pettinare capelli. Gli ha fatto due codine, una bassa ed una alta.
Vado vicino alla piccola e la abbraccio forte regalandole un bacio sulla fronte e sul nasino.

<<Signor Foster>> lo saluto senza scompormi troppo. Emma non deve ancora sapere di noi due.

<<Victoria>> quella faccia, sta per dire qualcos'altro. Lo conosco fin troppo bene <<Sei in ritardo>> lo guardo scioccata. È possibile che debba essere così odioso? Anche dopo le sue dichiarazioni rimane il solito cocciuto rompipalle di sempre.

<<Chiedo venia>> lo prendo in giro io. Lui fa un sorrisetto compiaciuto che sostituisce immediatamente col suo solito muso lungo.

<<Prima che vi porti a scuola, voglio che tu venga nel mio ufficio Victoria>> nonostante quella sua espressione corrucciata rimane incredibilmente sexy. I suoi lineamenti mi incantano ogni volta che rimango a guardarlo, o meglio, contemplarlo. È una statua!

<<Come vuole, signore>> chiamarlo "signore" mi fa sorridere e allo stesso tempo eccitare. Emma prepara con la forchetta un boccone di pancake e lo avvicina alla mia bocca. Io lo assaggio e le dico un "grazie amore" al quale il padre sorride.

<<Ne sono rimasti un paio, vuoi che te li prepari?>> che dolce! È imbronciato ma vuole comunque farmi un favore.

<<Ho già mangiato, ma grazie>> alle mie parole gira gli occhi verso l'alto.

<<Ma certo...>> non avrei mai pensato che Andrew potesse essere così geloso. A me non dispiace devo dire, significa che ha interesse verso di me e non vuole perdermi, anche io sarei gelosa di lui se uscisse con una ragazza interessata in quel modo a lui. Anche se dovrò farci l'abitudine, credo tutte le donne con cui ha a che fare ci provino con sto gran pezzo di manzo. Spero solo non si faccia problemi che non esistono, anche perché mi sembra molto palese che non ho occhi per nessuno, se non per lui.
Finita la colazione porto i piatti in cucina e carico la lavastoviglie. Aiuto Yolanda dato che lei è andata a fare i letti. Almeno non devo tenere testa allo sguardo di Andrew che mi vuole incenerire. Sciacquo i piatti e i bicchieri ed alzo lo sguardo sulla grande vetrata davanti a me. La vista da qua su è sensazionale, posso vedere la costa del Lago Michigan da qui, l'acqua è cristallina e il sole splende in alto nel cielo. Devo portare Emma al parco, dopo scuola la farò un po' giocare all'aperto, mi dispiace che non conosca altri bimbi della sua età. A causa delle vicende a scuola non ha legato con nessuno, è molto negativo per la sua età. Devo trovare una soluzione, non voglio che passi i suoi interi pomeriggi con me, deve stare con suoi coetanei. I mie pensieri vengono interrotti dalle mani di Andrew intorno alla mia vita, posa la sua testa nell'incavo del mio collo e mi lascia un bacio sotto l'orecchio. Incomincio a sentire una scossa lungo il mio corpo. Circonda i mie fianchi con le braccia e io mi asciugo le mani posandole sulle sue. Giro la testa verso di lui e lo bacio sulle labbra. La sua presenza mi fa venire le farfalle nello stomaco. Sposta una mano sulla mia guancia e intensifica il bacio. Mi giro del tutto verso di lui e mi aggrappo alle sue spalle bloccata dalle sue braccia fra il suo petto e il piano della cucina.

<<Potrebbe arrivare Yolanda>> sussurro affannata. Ma a lui non sembra importare. Anzi, continua il suo lavoro sulla mia bocca.

<<Papà>> Andrew si stacca improvvisamente dalle mie labbra voltandosi verso sua figlia.

<<Emma, non stavi guardando i cartoni?>> chiede nervoso il biondo. Lei si avvicina e ci guarda con le braccia conserte e un visetto intimidatorio.

<<Pecchè mangiai le labba di Toi?>> perché tuo padre mi "mangiava" le labbra? Beh... è uno dei nostri passatempi preferiti.

<<N-no piccola>> Andrew si abbassa e la prende in braccio così da farla avvicinare a me. La sua faccia è troppo buffa <<io stavo controllano...>> adesso voglio proprio vedere cosa si inventa <<Cioè... volevo accertarmi che... nel senso>> Andrew Foster intimorito da sua figlia di tre anni. Una scena esilarante.

<<Tuo papà non mi stava mangiando la bocca piccola... lui si stava accertando che non avessi una bua qua>> indico il mio labbro inferiore. La mia tesi non ha molto senso. Ma è una bambina, non dovrebbe accorgersene. Lei ci scruta un'ultima volta e il papà per rompere il ghiaccio la fa saltare in aria, riempendo la stanza delle sue risate.

Dato che le lezioni sono terminate, dopo le svariate suppliche di Andrew, andrò in ufficio insieme a lui. Le alternative erano o queste o rimanere a casa mia a studiare per il prossimo esame, ma lui mi ha promesso che nel suo ufficio nessuno mi avrebbe disturbato, nemmeno lui, difatti sarà in sala riunioni per diverse ore. È bello vedere come le persone cambino alla presenza del boss. L'altro giorno, quando sono entrata qui erano tutti affannati, ora invece, si comportano in modo posato e rigoroso. A pensarci anche Felipe si dovrebbe trovare qui... chissà a che piano lavora. Oggi potrei fare le mie ricerche, dovrò stare qui fino all'ora di pranzo, quando andrò a pranzare col capo in un ristorante hawaiano. Appena l'ascensore si apre, una ragazza alta e snella, perfettamente pettinata e truccata, toglie la giacca al suo superiore e la signorina Veronica mi schiva per mettersi fra me e lui. Per un momento perdo l'equilibrio e rimango di qualche passo indietro a loro. Andrew sembra troppo preso da quello che Veronica gli sta dicendo, non si è nemmeno accorto che sono quasi caduta. Lo posso capire, è chiaramente occupato e non ci ha fatto caso.

<<Va tutto bene?>> alzo la testa e scopro di chi è questa voce familiare.

—————————

Amici, grazie per le parole lascatemi nello scorso capitolo, mi sono molto di supporto in questo momento. Vi leggo e vi penso. Spero che questo capitolo vi piaccia, e come sempre, ci vediamo nel prossimo capitolo! Un bacio!

LeleMiuss

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro