Capitolo 24
🟡 BOLLINO GIALLO 🟡
<<Io non voglio che tu sia felice con qualcun altro. Io voglio che tu lo sia con me>> il mio cuore a quelle parole perde un battito. Questa mattina aveva esplicitamente detto che non gli importava nulla di me, non ero l'eccezione. Come mai adesso dice l'opposto?
<<Andrew smettila di prendermi in giro, credo tu lo abbia fatto abbastanza>> mi alzo dal letto e cammino nervosamente per la stanza. Lui non perde tempo e si alza per avvicinarsi a me.
<<Vorrei con tutto me stesso questo non fosse vero. Ma odio vederti con qualsiasi ragazzo>> questo cosa vorrebbe dire? Sono confusa... Incrocio le braccia aspettando altre spiegazioni da parte sua, mordendomi il labbro per l'agitazione <<Quando ballavi, in quel modo così sensuale, nel tuo abitino corto e sexy, avvinghiata a quel ragazzo... Stavo bruciando dentro>> non riesco più a controllare i battiti dentro al mio petto. Pensa davvero queste cose? Respiro profondamente cercando di ristabilire i miei sospiri.
<<Tu questa mattina...>> cerco di tornare alla realtà. Perché questa mattina mi ha detto tutto il contrario. Mi blocca per continuare lui il discorso.
<<Questa mattina stavo morendo di gelosia. Tu sei la mia eccezione. Sei il mio pensiero fisso. Pensi che ti abbia fatto girare da sola questo pomeriggio?>> mi ha fatta seguire di nuovo? <<Si, ti ho fatto seguire, perché finché avrai a che fare con me, sarai sempre al sicuro>> non so se arrabbiarmi o esserne felice.
<<Tu mi hai detto che non vuoi una relazione, io non voglio essere il tuo giochino Andrew, non voglio soffrire!>> lui si avvicina a me e mi prende le guance con i suoi palmi.
<<Io non voglio tu sia il mio giochino, io ti voglio in ogni istante della mia vita. Perché mi rendi felice, rendi felice Emma, tu ci completi. Sei ciò che ci è sempre mancato>> sono così combattuta. Le sue parole mi stanno disarmando, ha abbassato le sue difese e mi sta confessando quello che prova. Ma è davvero la verità?
<<Perché sei sempre stato così freddo con me? Io fino a qualche giorno fa pensavo mi odiassi>> dico piena di amarezza pensando al suo atteggiamento. È stato odioso. Mi ha trattato come una nullità.
Si avvicina e mi prende il viso fra le mani. Non riesco a fare altro che rilassarmi al suo tocco. Odio che mi faccia questo effetto.
<<Perché ho sempre voluto soffocare le emozioni che provocavi in me. Per me è tutto nuovo questo, ma mi sono accorto che non mi importa di nessuna ragazza se non di te>> non ho bisogno di nient'altro, ora l'unica cosa che voglio sono le sue labbra sulle mie. Lo bacio con una dolcezza ed una felicità condivisa da entrambi. Non riesco a smettere di sorridere. Assaporo tutta la sua bocca, la mia contentezza in questo momento non ha equali. Lui improvvisamente si stacca da me e domanda per l'ennesima volta ciò che tanto lo tormenta.
<<Hai davvero baciato quel ragazzo?>> rido per la sua ossessione. È davvero così un problema per lui?
<<No>> lui tira un sospiro <<volevo farti ingelosire>> confesso tirandogli un sorriso. Mi prende in braccio per portarmi nel letto.
<<Ci sei riuscita alla grande>> rimango a cavalcioni su di lui baciando il suo collo e facendo sfregare il cavallo dei suoi pantaloni con le mie mutande sotto il completo in seta rosa. La verità è che sentire la sua eccitazione sotto di me mi sta facendo avvampare. Continuo il mio lavoro sul suo petto provocando svariati sospiri irregolari in lui <<Sei una dea Victoria>> lo guardo negli occhi all'altezza di metà del suo fusto e mi avvicino per regalargli un'altro bacio. Lui è un dio, un adone, è una goduria essere in un letto con un uomo affascinante come lui. Le sue mani dalla mia vita scivolano lungo le mie natiche che tocca con fervore, le sue mani fanno magie. Non perde tempo sfilandomi via la veste. Non ha neppure bisogno della mia approvazione, la voglia di andare a letto con lui è alle stelle, sono in astinenza da svariati mesi, ho bisogno di riscaldarmi nuovamente. E sono felice che l'uomo con cui sto per farlo sia lui. Rimane a guardare il mio corpo sopra di lui per svariati secondi. Sono sollevata nell'indossare questa lingerie, è alquanto sexy, e non lascia molto all'immaginazione <<sei così eccitante>> la situazione si ribalta finendo io sotto il suo corpo, accarezza i mie fianchi avvicinando la sua bocca al mio seno. I suoi baci mi fanno impazzire, cerco di soffocare i sospiri imbarazzanti che escono dalla mia bocca. Lentamente scende giù verso il mio ventre e il mio fiato diventa sempre più irregolare. Mi lascia baci umidi su ogni centimetro della mia pelle. Ringrazio me stessa di essere andata dall'estetista tre giorni fa, ed essere completamente liscia in tutto il corpo. Lo guardo arrivare all'elastico del mio sottile perizoma, lo sfiora giocandoci con le mani. Alza gli occhi verso di me bagnandosi con la lingua le labbra, io gli faccio un cenno con il capo, così lui procede sfilando i mie slip giù, lungo le mie gambe. Rimango inebriata dai suoi movimenti, è fottutamente bravo, si muove così esperto dentro di me. Inarco la schiena svariate volte, stringendo le lenzuola fra le mie mani <<Sei così buona>> un gemito mi scappa, porto il mio indice fra i denti per non perdere il controllo <<Non soffocare il tuo piacere>> sussurra togliendo la mano dalla mia bocca e velocizzando i suoi movimenti dentro il mio centro, provocando in me gemiti che non riesco in alcun modo ad evitare.
<<Andrew, entra dentro di me>> lui alza nuovamente la testa sorridendomi eccitato. Prende velocemente un profilattico dai suoi pantaloni e senza farmi aspettare ulteriormente se li abbassa, trovandosi in qualche secondo del tutto in me. Riempie perfettamente la mia intimità. Non trattengo più i gemiti e ansimo liberando il piacere che trattenevo da fin troppo tempo. L'eccitazione è tanta e sta crescendo sempre di più. Ogni spinta provoca in me un piacere del tutto nuovo e diverso.
<<Sei così stretta>> ogni sua parola mi avvicina sempre di più al mio apice <<ricordatelo, da adesso>> un'altra spinta <<sei mia>> sorrido estasiata avvicinando il suo capo con le mani alle mie labbra, lo bacio bisognosa di più contatto con lui, accompagnando col mio bacino i suoi movimenti <<Dillo Victoria>> e faccio come mi dice.
<<Sono tua... solo tua Andrew>> voglio essere sua e di nessun altro, io voglio questo nella mia normalità, e dopo un paio di spinte vengo seguita da lui.
È stato magico. Tutto ciò che desideravo è successo. Lui si accascia sulla mia pancia abbracciandomi. Non posso ancora crederci, tutto quello che ho immaginato non ha avuto nulla a che vedere con quello che realmente è accaduto. È stato tremendamente appagante, nessuno era mai riuscito a farmi godere in questo modo. Per quanto il sesso con Thomas fosse bello, questo lo supera drasticamente. Mi ha sfinito, sono letteralmente esausta, quest'uomo ha prosciugato tutte le mie forze. Posso dire che questa notte è stata una delle più indimenticabili della mia vita. Lui è così capace, sa davvero come far godere una donna. Abbiamo condiviso più che una notte insieme, c'è stato un sentimento fra noi, non sola carne.
<<È stato fantastico>> sussurra lui. Io gli accarezzo i capelli facendolo rilassare sopra al mio corpo. È così bello averlo sopra di me, lo sento vicino come non mai.
<<Si, è così>> gli accarezzo il collo ed il suo petto <<Andrew>> lo chiamo sfiorando con le unghia la sua pelle, so quanto sia piacevole.
<<Dimmi>> lui mi prende la mano e me la bacia. Accarezzandola col pollice. Mi vengono ancora i brividi.
<<Cosa siamo adesso?>> ... <<Mi ridirai che non vuoi relazioni?>> la verità è che temo una risposta del genere da lui. Il timore che faccia finta di niente persiste. Se non gli è piaciuto come con le altre donne a cui è abituato? Oh mio Dio, se penso alle sue vecchie fiamme mi viene la tachicardia. Ma perché mi rende così insicura? I ragazzi mi hanno sempre pregato di uscire con loro, non ho mai avuto problemi del genere. Sapevo bene chi fossi, ma ora... Ho paura mi faccia soffrire nuovamente, continuo a pensare che apparteniamo a mondi differenti, questo senz'ombra di dubbio.
<<Io penso che per ora possiamo essere molto di più che capo e dipendente>> intende una relazione di scopamicizia?
<<Io non voglio essere la tua scopamica!>> esclamo tirandogli il cuscino in faccia. Lui scoppia a ridere e poi si avvicina a me.
<<Non voglio tu sia la mia scopamica, certo, voglio tu mi aspetti "intrepida", come dici tu, nel mio letto>> ha usato la stessa espressione detta da me poco fa <<ma ti voglio portare a cena fuori, accompagnare a casa, e voglio stare con te>> possibile che mi spunti questo solito sorrisetto idiota in volto ogni volta che mi dice qualcosa di emozionante? Si, è inevitabile, anche se sembro una sedicenne
<<Anche io voglio stare con te>> gli do un bacio a stampo a fior di labbra, ma quando mi allontano lui mi riprende per approfondirlo. Amo le sue mani sul mio collo, amo i suoi baci, tutto di lui. Lo odio anche un po' però, non scordo tutte le cose che mi ha detto in questi mesi, gliela farò pagare cara <<non voglio però dirlo a nessuno per ora>> aggiungo, lui rimane interdetto per un istante.
<<Che vorresti dire?>> non sembra molto contento della mia affermazione.
<<I miei compagni di corso non lo devono sapere, Melinda non lo deve sapere, i miei, i tuoi amici ed Emma>> lui fa una risatina isterica.
<<Scusa ma per quale motivo?>> è semplice. Frequentare un miliardario con mezza città al comando, ti rende direttamente una raccomandata. E ho lavorato talmente duramente che non rovinerò la mia immagine con quella di una arrampicatrice sociale.
<<Non voglio essere una raccomandata Andrew>> dico senza pensarci troppo.
<<Tu non sei una raccomandata, hai preso il massimo dei voti all'esame di oggi, sei intelligente e capace in tutto quello che fai>>
<<Come sai che ho preso il massimo? I risultati li riceverò solo domani>>
<<Sono un donatore di quella scuola, verso annualmente dieci milioni di dollari. Ho accesso ai loro registri>> io scuoto la testa. Capite perché non si deve sapere?
<<È proprio per questo, la gente penserebbe che io riceva favoritismi, quando mi sono impegnata al massimo per arrivare dove sono ora>> sono sicura anche lui sappia che andrebbe a finire così. Ed è d'accordo con me infondo.
<<D'accordo, ma a quel Felipe lo dirai. Non ci sono storie su questo>> fa lui con faccia ovvia. E questo è vero, non sarebbe giusto nemmeno nei suoi confronti. Forse sta già incominciando a provare dei sentimenti per me, non voglio ferirlo.
<<Glielo dirò venerdì>> lui rotea gli occhi.
<<Puoi usare anche il telefono>>
<<Non se ne parla. Solo tu puoi lasciare una persona col telefono>>
<<Meno rogne>> si merita un'altra cuscinata.
<<Prova a fare una cosa del genere con me e ti castro>> lo minaccio col dito puntato. Lui me lo abbasso e me lo accarezza.
<<Non lo farò, promesso>> ... <<Per Emma sono d'accordo con te, non vorrei si affezionasse troppo. Più di quanto non lo sia già>> Emma è da proteggere, potrebbe farsi magari false fantasie e la feriremmo solamente.
<<Melinda, che hai quasi portato a letto, ti odia, ed è convinta che io debba andare con Felipe>>
<<Questo non accadrà mai>> ridacchia ironico e con faccia ovvia.
<<E poi siamo rimaste alla decisione che ti detestiamo entrambe... Si, te ne abbiamo dette di tutti i colori questo pomeriggio>>
<<Grazie mille>> dice sarcastico <<e si può sapere che appellativi mi avete dato?>> rido per come lo ha chiamato.
<<"Bellissimo coglione montato">> non capisco se vuole ridere o se si senta offeso.
<<Non so se prenderlo più come un insulto o complimento. Credo la prima tuttavia>>
<<Beh sei molto montato>> rifletto io guardando un punto in alto <<sei il montato più montato che conosca in effetti>>
<<Ma smettila. Sono realista. Non sono montato se mi credo attraente e affascinante>> rido per l'ego smisurato che ha. Ne ha tutte le ragioni certo, ma dirselo da soli è decisamente da montati.
<<Sei la persona più egocentrica di questo mondo, non ti sopporto, seriamente. Felipe, al contrario, è così umile>> lui grugnisce e mi prende fra le sue braccia per farmi il solletico. Non riesco a smettere di ridere.
<<Prova a paragonarmi a quello un'altra volta e vedi cosa ti faccio Victoria Young>> anche in mezzo alle risate riesce ad eccitarmi.
<<Sennò cosa mi fa signor Foster?>> sorrido maliziosa io.
<<Ti mostro la punizione della quale stavamo parlando questa mattina>> speravo con tutta me stessa nominasse quanto citato ore prima.
<<Felipe è anche così sensuale, con quel suo accento spagnolo>> lui sorride mettendo le mani nuovamente sul mio corpo. Ha capito ciò che desidero, e pare ben felice di accontentarmi.
Sarà una notte molto impegnativa...
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Ripetiamo insieme: "alleluia".
Sono troppo felice di questo capitolo. Lo avevo scritto da un mese e non vedevo l'ora di condividerlo con voi.
Spero vivamente vi piaccia. Non avevo mai descritto una scena "spinta" e spero di averlo fatto sufficientemente 'bene'. Ci vediamo questo weekend col prossimo capitolo!
Commentate cosa ne pensate! Sono sempre molto curiosa.
Un saluto.
LeleMiuss
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