Capitolo 13
Ricordate la "prova" di cui Micheal parlava? Si è rivelata un vero e proprio disastro. Davanti all'intero tavolo ha avuto la brillante idea di invitarmi ad uscire questa sera stessa. All'inizio non sapevo cosa rispondere, il mio capo ha iniziato ha tossire, e non credo fosse il vino andato di traverso. Fatto sta che non andrò proprio da nessuna parte, dovrò rimanere in stanza con Emma nel mentre che lui va in qualche pub nel centro della cittadina. Non capisco come una strigliata del mio capo sull'essere troppo "civetta" mi possa dimostrare quanto sostenuto da Michael, è evidente che sia solo irritato pensando semplicemente che non svolgo il mio lavoro in modo adeguato. Ne ero convinta. Comunque sia al momento mi trovo nel mio letto con Emma accollata fra le mie braccia a vedere Coco in televisione. Devo trasmetterle un po' di buona cultura Disney. Ciuccia il suo ciuccio azzurro nel mentre che canticchia "Un poco loco", gliel'avevo già fatte ascoltare pomeriggi fa. Finito quel film, data la tarda ora, almeno per lei, la convinco ad andare a dormire. Ma prima gioco un po' nel letto facendole il solletico e alzandola in un salto in aria. Dopo svariate coccole si tranquillizza al mio fianco. Spengo la luce e la accarezzo attendendo che smetta di farmi domande esistenziali e chiuda gli occhi. Mi fa troppo ridere. Mi domanda cose come "perché il cielo non cade su di noi?" oppure "da dove sono nata?". Quest'ultima mi ha messa alquanto a disagio, cosa rispondo? Dalla cicogna? Dall'ospedale?
Una cosa la so, che ha energie da vendere questo angioletto.
Sono ormai tre ore che Emma dorme quando sento la porta della mia stanza aprirsi, accendo la lampada del mio comodino e un Andrew Foster dalla faccia alquanto allarmata fa capolinea davanti al mio letto. Appena vede Emma affianco a me tira un sospiro di sollievo.
<<Cosa succede signore?>> esco da sotto le coperte e mi avvicino a lui.
<<Io ero andato a vedere Emma e non l'ho vista. La fai dormire con te?>> domanda regalandomi finalmente un sorriso dopo tutti questi giorni di musi lunghi.
<<Si>> dico girandomi verso la piccola sotto le coperte <<dopo aver visto un film le ho fatto le coccole e si è addormentata abbracciata a me. È un tesoro>> lui si avvicina a sua figlia e le da un un bacio sulla fronte seguita da una carezza, le sistema le coperte fin sopra al collo e si riavvicina a me.
<<Grazie Victoria, è molto dolce da parte tua farla dormire insieme a te>>
<<È un vero piacere>> dico senza pensarci due volte. Amo con tutto il mio cuore quella bambina.
<<Scusami se ti ho svegliata. Ci vediamo domattina>> io annuisco e aspetto che chiuda la porta <<Un'ultima cosa>> dice prima di chiudere la porta <<buon compleanno>> e sparisce nel buio dell'anticamera. Sono spiazzata dalle sue ultime parole. Lui sapeva del mio compleanno. Come fa a ricordarsi la mia data di nascita? So che si trova nel mio fascicolo ma da tenerne conto... sono davvero sorpresa. Con un enorme sorriso da ebete riaccascio la faccia sul cuscino cadendo nuovamente in un sonno profondo.
* * *
<<Si mamma, anche io ti voglio bene...lo farò promesso... un bacio>> il mio capo non fa altro che mandarmi sguardi inceneritori. In un certo senso ha anche ragione, mi sta aspettando con alla mano Emma per dirigerci in una escursione nei boschi della valle. Con noi ci sono Christina, con la quale ho avuto il piacere di conversare questa mattina, scoprendo che è una ragazza per niente snob, anzi, è parecchio acuta e simpatica. Non fa altro che prendere in giro suo fratello. Sono davvero esilaranti. Anche Michael si è aggiunto all'ultimo. Dave e la sua fidanzata hanno preferito godersi la domenica mattina nella loro stanza, a fare chissà cosa... Le Victoria's Secret sono andate a passare una mattinata fra massaggi, sauna e agopuntura.
Siamo oramai in cammino da due ore, saliti fin sopra una distesa di neve. Emma è sopra le spalle del suo papà ammirando il panorama dall'alto. Michael e Christina si trovano un po' più indietro, stanno scattando delle fotografie al paesaggio.
<<Andrew, Emma, guardate qui>> Christina attira la loro attenzione e l'uomo più bello che io conosca sfoggia il suo sorriso migliore. Perché deve essere così attraente? Se non avesse questo aspetto non rimarrei imbambolata a guardarlo <<Su, Victoria, unisciti anche tu>> io rimango pietrificata per qualche secondo. Cosa centro io?
<<Oh no, stai tranquilla>> mi rivolgo a lei un tantino impacciata.
<<Non ti far pregare>> e così dopo uno sguardo del mio capo mi avvicino a lui, rimango qualche centimetro lontana da lui ma Christina non pare soddisfatta <<più vicino>> fa cenno con la mano. Lui mi prende la vita con la sua mano e mi attira a sè. Io presa alla sprovvista sbatto gli occhi sorpresa da questa nostra vicinanza. Senza rendermene conto ho appoggiato la mia mano sul suo petto per sorreggermi <<così, bellissimi>> scatta la foto e finalmente lascia la presa su di me. Emma si sporge verso di me e così la prendo in braccio <<un'altra con Emma in braccio a Tori>> e così ne scatta un'altra <<Andrew, pare tu abbia una paralisi facciale che ti inabilita a sorridere>> tutti scoppiamo in una fragorosa risata, avevo cercato di resistere ma non ce l'ho fatta.
<<Ah ah, davvero divertente>> sbuffa verso sua sorella. Poi si gira verso di me ed Emma intento a studiare il paesaggio <<le fa ridere prendere in giro il suo capo?>>
<<Certo che no>> lui mi scruta con sguardo intimidatorio <<forse>> sorrido abbassando lo sguardo. Posso giurare di aver visto un accenno di sorriso sul suo volto per un frammento di secondo.
<<Proseguiamo>> scendiamo lungo la collina. Emma è tenuta per mano da sua zia e io mi trovo affianco al mio capo. In un momento perdo l'equilibrio nella strada ghiacciata e cado... non per terra, Andrew mi ha presa. Mi tiene la vita e le gambe, appoggio le mie mani alle sue braccia per avere un sostegno per rimettermi in piedi.
<<Dovresti fare più attenzione>> dice scorbutico e infastidito lui. Io mi ricompongo e lo rimango a guardare perplessa.
<<Il suolo è scivoloso>>
<<Lo vedo, ma non per questo cado>> io giuro che adesso gli faccio lo sgambetto.
Continuiamo il nostro percorso lungo un vialetto fra cedri e pini, ad un lato della strada si trova un dirupo che si appiana con la riva di un fiume. È abbastanza ripido e pieno di alberi e cespugli.
<<Micheal ti vuole invitare ad uscire arrivati a Chicago>> giro la testa verso il viso corrucciato del mio capo. Perché me lo dovrebbe dire? Non dirmi che Micheal sta andando avanti con quel suo strambo ed inutile piano?
<<Glielo ha detto lui?>> lui non mi guarda in faccia, fissa la strada di fronte a lui.
<<No>> ma allora se le inventa le cose? Non riesco a seguirlo.
<<Io non la capisco signore>>
<<Cosa c'è da capire Victoria? È possibile che alle cose più elementari tu non ci arriva?>> ma come si permette? Questa è una mancanza di rispetto! Non mi importa di chi lui sia, questa volta mi ha stancato!
<<Ma chi si crede di essere per parlarmi con questo tono?>> la sua espressione è palesemente sorpresa dalla mia reazione. Non capisco perché sia così accanito nei miei confronti. Non ho mai fatto nulla che gli potesse recare fastidio, non ho mai sbagliato ed eseguo il mio lavoro egregiamente. Amo sua figlia e le do molto di più che una qualsiasi babysitter. Mi faccio in quattro nel mio lavoro e vengo ripagata con toni sgarbati, frecciatine ed etichette.
<<Come, scusami?>> domanda stupito dal mio tono. Per fortuna gli altri sono più avanti insieme ad Emma e non ci sentono.
<<Ha sentito molto bene. Sono stufa dei suoi modi che ha di trattarmi. Non me lo merito, eseguo con eccellenza ogni sua richiesta e regalo tutto il mio amore a sua figlia. Perché mi deve denigrare o dare appellativi che non mi appartengono? Non me li merito!>> finisco esaurendo il fiato. Mi meraviglio dell'enfasi della potenza delle mie parole.
<<Ricordati con chi stai parlando, ragazzina>> di nuovo con questa ragazzina. Non sono una ragazzina!
<<Io non sono una ragazzina. La smetta di chiamarmi in questo modo>> dico senza pensarci due volte, esasperata da quest'uomo <<E per la cronaca, non sono nè una civetta, nè una bambina e neppure un'approfittatrice>> rispondere a tono ad Andrew Foster è davvero soddisfacente, gratificante ecco.
<<I-io... io...>> il signor SoTuttoIo rimasto senza parole. Questa è una piacevole novità.
<<Lei è talmente orgoglioso che non riesce a porgere delle scuse, quando sa benissimo che è in torto>> lui si ferma e con la mano mi afferra il polso. Io cerco di tirarlo via ma la sua presa è troppo forte <<Mi sta facendo male>> mi lamento io. Appena realizza il suo gesto scioglie la presa e mi massaggio il polso con il segno della sua mano.
<<Lei non si può permettere di usare questo tono con me. Deve smetterla di... di essere>>
<<Di essere come? Me lo dica! Che cosa diavolo le ho fatto per meritarmi questo trattamento da parte sua?>>
<<Emma>> Emma? Ma che diavolo c'entra ora sua figlia. Mi volto in avanti e vedo la bambina sul bordo del precipizio. Mi si congela il sangue. Corriamo verso di lei e ci rendiamo conto della situazione. Michael e Christina si avvicinano all'albero caduto sul quale Emma è precariamente appoggiata. Sta piangendo, e lo credo bene, rischia di cadere in una fossa. Il terreno è in frana e troppo peso potrebbe far crollare il tronco. Andrew si precipita verso sua figlia ma io lo fermo con il braccio.
<<Non può andare lei, il suo peso non reggerebbe. Lasci andare me!>> lui mi guarda non convinto. Micheal cerca di consolare Emma e di farla tranquillizzare insieme a Christina.
<<È più leggera persino di me, la terremmo dalle gambe>> subentra Christina. Mi tolgo la giacca per essere più agile nei movimenti e gattono verso il tronco sospeso per metà nel vuoto. La piccola si sta tenendo con tutta la sua forza alla superficie del fusto.
<<Piccola rimani ferma, non ti muovere>> lei annuisce chiudendo gli occhi.
<<Papà>> inizia a piangere lei. Questo non mi aiuta. Affatto. Sento il sottosuolo muoversi spostandomi di qualche centimetro più avanti. Tiro un sospiro e continuo con un altro passo. Il cuore mi batte forte, me la sto davvero facendo sotto.
<<Amore non ti muovere, Tori sta venendo a prenderti>> lei continua a singhiozzare.
<<Emma, piccola, apri gli occhi e guardami>> lei fa come le dico e apre i suoi occhioni blu inondati di lacrime <<ora devi allungarmi la tua manina, io ti prenderò e riabbraccerai il tuo papà>> lei però non si muove <<dammi la mano Emma>> lei tenendo le gambe ferme sulla circonferenza dell'albero mi porge la mano. Io la afferro e la prendo fra le mie braccia <<ci siamo piccola>> le mi stringe forte e subito dopo la passo cautamente alla zia. Mi rigiro per tornare sulla strada sicura ma il terreno frana. La mano di Andrew prende il mio polso. Cerco un posto dove poggiare i piedi ma sono sospesa sul vuoto.
<<Non mi lasciare, ti prego>> ma la sua presa è forte e non credo abbia intenzione di lasciarmi cadere.
<<Mai>> afferro con l'altro braccio la sua mano e con tutta la forza che ho in corpo mi tengo a lui. In quel momento mi rendo conto del taglio sul mio braccio. Sembra profondo e sta perdendo molto sangue <<Ora ti tiro sù. Non lasciare la mia mano>>
<<Non ne ho alcuna intenzione>> con tutta la forza concentrata sul suo bicipite destro, alza il mio corpo portandomi finalmente in salvo. Prima che possa fare o dire niente vengo stretta fra le braccia del mio capo, il freddo è sparito e il mio cuore sta lentamente tornando al suo battito normale.
<<Non so come ringraziarla signor Foster>> sussurro con la guancia appoggiata al suo petto. E le mie braccia aggrappate al suo collo.
<<Sono io che ti devo ringraziare. Ti devo tutto Victoria>> non voglio niente se non rimanere in questa posizione per l'eternità. Lui ha il potere di farti sentire nel modo più incomodo possibile e allo stesso il più confortante <<Hai salvato la vita di mia figlia, e ti sarò eternamente debitore>>
<<Lo avrebbe fatto chiunque. Io amo Emma, lo sa>> mi stacco dal suo petto per guardarlo negli occhi. Lui sposta un ciuffo di capelli dal mio viso e mi accarezza
<<Non lo avrebbe fatto chiunque. Sappi che qualsiasi cosa io ci sono. Non devi farti problemi a domandarmi. Promettimelo>> io non ho bisogno di niente. Non ho mica rischiato la mia vita per un favore da parte sua.
<<Promesso>>
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Sono molto felice che la storia stia crescendo, sto scrivendo parti che non vedo l'ora di postare! Grazie a voi che commentate e votate, siete fantastici! Come sempre il capitolo arriva presto. Vi aspetto!
LeleMiuss
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