Pantofole pulciose
Sono stata taggata in una challenge, circa dieci giorni fa.
Tale challenge prevedeva che io pubblicassi qualcosa entro tre giorni dal tag, ma al mare non avevo internet, e comunque ho scritto il capitolo il giorno stesso.
E mi piacciono le challenge. Tanto. Come i libri degli oc: mie piccole passioni segrete.
Non metto la foto della challenge perché sono pigra, e non taggo Vessel_of_Infinity -per via del quale sto facendo la challenge- perché Wattpad non mi lascia.
Detto ciò.
Devo scrivere 10 cose su di me. Scritto con il numero perché fa molto 13 Reasons Why -azz, perché ho nominato sta merda nel mio libro? Vabbè-
Mettere un titolo creativo.
Fare uno spoiler su qualcosa a mia scelta o una mia storia.
Taggare ventotto persone. E non lo farò perché non appena metto la chiocciola Wattpad si prende malissimo.
Raccontare una barzelletta.
Mettere le regole. Eccovi serviti.
Le dieci cose su di me:
1: Pur non essendo mai andata da uno psicologo, ho ragione di credere di essere andata molto vicina alla depressione. Ho fatto parecchi test, ho confrontato i sintomi con persone che hanno avuto la depressione e sono stata parecchio male con me stessa per molto tempo. Se fosse davvero depressione io non lo so, siccome non me l'hanno diagnosticata, ma ora sono decisamente più informata e suscettibile sull'argomento.
Ho passato situazioni molto più "leggere", rispetto ad altri, ovvio.
Non ho mai detto di aver vissuto cose atroci o oltre la vostra comprensione.
Ma, per vari motivi, ho avuto due periodi che non sono stati affatto belli, che hanno azzerato i miei sentimenti positivi, e questo che si trattasse di una malattia o no.
2: mi mangio le unghie. Totalmente. E quando sono nervosa, concentrata o semplicemente quando arriva la parte interessante in un film, mi mastico pure i polpastrelli. Ormai è un antistress. Pregate per le mie povere dita.
3: detesto farmi fotografare. Non vado matta per il mio aspetto e davanti a una telecamera sembro tirare fuori il peggio di me.
E faccio pure incazzare la gente, perché quando tutto il gruppo è in posa, felice, contento e pure i bimbi rompiscatole si sono decisi a stare fermi, all'ultimo momento io mi metto qualcosa davanti alla faccia o mi invento un'espressione stupida rovinando tutto.
Dal momento che continuo a dire che farmi foto non mi piace venendo beatamente ignorata, direi che se lo meritano.
4: è da un paio di anni che so di non essere etero, e la cosa mi garba solo fino a un certo punto.
Non per fare la vittima, ma a volte è difficile non potersi esprimere, sentendosi in difetto e sbagliati.
A volte vorrei poter chiaccherare con qualcuno senza pregiudizi, spiegando cosa mi fa male, cercando di capire quel che provo e farmi aiutare un pochino da persone più cresciute e navigate.
Sì, perché, a differenza di qualche tempo fa, mi viene più difficile accettarmi. Deriva soprattutto dalle opinioni che chi amo esprime sulle persone non etero.
Vorrei che così non fosse, desidero poter vivere tranquillamente e sentendomi autorizzata ad amare, but here we are.
E mi rendo conto che certe ragazze mi piacciono troppo per dire "vorrei essere nata etero". Non sarei del tutto sincera.
Ma alla fine se avessi una ragazza non mi farei tutti questi problemi, sarei solo contenta.
A un certo punto penso che la sessualità vada accettata e basta, senza mettersi a fare tante storie sull'essere incompresi.
E comunque basta con sti paragrafi deprimenti, per quanto veri: mi sono innamorata seriamente una sola volta in vita mia, l'ultima crush è una ragazza e sono felice così -nel caso ve lo steste chiedendo, la crush non seria è stata solo una, e si intuiva dal singolare-
Non noto che è una ragazza. Cioè, sì, ma non penso che sia sbagliato perché io sono femmina e lei non è un ragazzo.
Insomma, sento di poter stare bene anche così.
Spero che questa rivelazione non cambi nulla per voi.
5: sono pigra, e parecchio, anche se non vorrei. In compenso la mia attività cerebrale è sempre e comunque molto elevata.
Ecco spiegato perché aggiorno poco: semplicemente mi faccio mille pensieri, complessi, problemi, prove, non ho voglia, provo, riprovo, butto giù qualcosa, lo rileggo quattromilacinquecento volte con l'intento di migliorarlo ma in realtà non riuscendo a fare un caz e ve lo propino. Fine :D
In realtà ci tengo solo a fare le cose per bene e mi faccio un sacco di problemi, tutto qui.
6: le creepypasta mi affascinano particolarmente perché ho sempre trovato molto interessante la psicologia dei cattivi.
In ogni libro/film/storia/serie/anime/quelchevipare ho quasi sempre il mio "best cattifoh supremo", tipo una waifu.
7: mi reputo una persona collerica e discretamente insopportabile, ma, come le Mary Sue, sono anche sensibile, emotiva e mi importa terribilmente dell'opinione degli altri.
Per fortuna questo non mi impedisce di dire quel che penso e mi pare di essere migliorata rispetto agli anni scorsi, ma sono sempre un affare dalle lune strane e soprattutto storte.
8: avete presente "Mission Impossible"? Ecco, dimenticatevelo.
Starmi antipatici è molto ma molto più difficile.
A parte gli scherzi, credo sia perché, nonostante mi arrabbi spesso e tanto con parecchie persone, pensandoci bene mi rendo conto che non ha senso sprecare più fiato del necessario e mi do una calmata.
Non è nella mia natura passare tutto il tempo a odiare. Mi limito agli scleri.
9: al Lucca Comics andrò vestita da Max Caufield di Life Is Strange.
E nel caso ve lo steste chiedendo: Pricefield OTP. Su questo non discuto.
Sono super in ansia -e non dovrei- perché questo sarà il mio primo comicon e secondo cosplay che farò in pubblico -il primo in assoluto è stato quello di Beniamino Affogato, ma nessuno l'ha visto, mentre nel primo che ho mostrato ad altri ero Joker-
10: vorrei dare la voce a qualche personaggio, in futuro. Non necessariamente anime: film, cartoni animati, tutto ciò che potrebbe servire a fare esperienza come doppiatrice.
È un'altra mia ossessione: mi alleno spesso con varie emozioni e personaggi. Ho provato spezzoni di anime che mi piacevano, voci di creepypasta -alla mia portata, non tizi come Offenderman-.
Siccome vado troppo veloce nella parlata voglio iscrivermi a un corso di dizione o qualcosa del genere e dopo aver saputo che i doppiatori giapponesi -o tutti, io ho sentito di quelli giapponesi, che tra parentesi sono sempre bravissimi- devono anche saper cantare, improvvisare o cose del genere, mi alleno anche con quello.
Non è un allenamento mastodontico, lo faccio più che altro per passione, ma mi piacerebbe davvero provare a doppiare, in futuro.
Però meglio che si risparmino le improvvisazioni: lì sono pessima. Devo sempre pensare per bene e a lungo prima di parlare, ed è anche per questo che solo scrivendo riesco a esporre opinioni sensate.
Credo di aver cominciato a interessarmi dopo aver visto il doppiaggio italiano del Joker di "Batman: The Dark Knight", che mi era piaciuto tantissimo e mi era sembrato molto ben fatto, vero.
Ho iniziato a interrogarmi su come fare per esprimere i sentimenti in modo credibile, scandire bene le parole, immedesimarsi, credere nel proprio personaggio e tutto il resto, per poi provare a farlo io stessa per curiosità.
Se volete -no, io vi sto scongiurando- fatemi delle domande. Di qualunque tipo, anche più di una per ogni persona. Ho voglia di rispondere a delle domande.
Se ce ne saranno, le metterò alla fine del prossimo capitolo che pubblicherò.
Spoiler: molte delle storie ad oc che ho creato prima o dopo finiranno per essere strettamente intrecciate.
Barzelletta: c'è gente che quando critico qualcosa con ironia
pensa che io stia scherzando e mi risponde con un "HAHAHAHAHAHA".
Ridete.
Tag: Come ho già detto, causa Wattpad non posso offrire a questa challenge ventotto vittime sacrifical-persone. Volevo dire persone.
Ho assolto i miei doveri, ci si vede.
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