Giudicando cose -ma bene-
Per una volta in fondo c'è una cosa sensata e importante. Giusto per farvelo sapere.
Sto detestando con tutto il cuore la gente che pretende di scrivere libri seri -in questo caso sulle creepypasta- quando in realtà tale cosiddetta serietà è malamente affogata in qualche anfratto dell'incoerenza.
Mettiamo una cosa in chiaro.
Nessuno ti paga per scrivere su Wattpad, quindi ha senso se lo fai per divertirti o ancora ancora per avere il successo. Non sto dicendo che è giusto o sbagliato, sono solo i motivi per cui uno potrebbe sbattersi a scrivere qui.
Ecco, sbattersi.
Ma se tu mi intasi Wattpad di notifiche quando sui tuoi capitoli c'è scritto solo "ciao" cominciano anche a girarmi le palle, eh.
Una parola o un'emoticon messe lì a cavolo giusto per raccogliere un po' di voti dovrebbero far ridere?
Ah. Interessante.
Insomma, giusto per ripetermi, nessuno ti costringe a pubblicare, perciò se non hai idee puoi benissimo piantarla lì e nessuno ti verrà a piazzare una bomba sotto casa, piccolo inciso.
Se non hai idee non scrivere. Punto.
Poi.
Se tu metti nella descrizione del tuo libro che ci saranno battute/curiosità/headcanons o quello che è, fammi il santo piacere di essere coerente con te stesso.
Non puoi mettere curiosità per due capitoli e poi continuare con degli scleri senza senso che possono essere capiti e trovati divertenti solo da una cerchia ristretta di fedelissimi che partecipano alle tue role.
O scrivi cose che possono capire tutti e che riguardano il fandom in generale, se no fai prima a cambiare soggetto al libro.
Proseguiamo con una cosa che ho visto spessissimo: quelli che scambiamo le informazioni ufficiali -canoniche- per headcanons.
Per una volta non intendo fare troppo la bacchettona, primo perché so per esperienza che nessuno ti spiega la differenza tra headcanon e canon, in quanto cosa scontata, secondo perché le due cose tendono spesso a mischiarsi, tanto che anche i veterani del fandom finiscono per confondersi.
Chiariamo una volta per tutte: le informazioni canoniche sono quelle ufficiali, comunicate dall'autore.
Ad esempio, è canonico che Toby abbia la Sindome di Tourette, perché è stata Kastoway a dirlo.
Il fatto che sia ossessionato dagli waffles è, oltre che una gran cazzata, un'headcanon, ovvero una cosa creduta da uno o più fan.
Quindi, riassumendo: canonico è ufficiale, headcanon non lo è, facile.
Detto ciò, riprendiamo a fare i bacchettoni, anche se non troppo.
Credo.
Se pretendi di scrivere un libro di curiosità su qualcosa, qualunque cosa, non dico che devi essere un esperto al quale non si può più insegnare niente, ma dovresti almeno conoscere la differenza tra queste due cose.
Non lo dico solo perché scocci me personalmente vederle confuse: se vai a cercare curiosità in siti stranieri o simili, per portare sul tuo libro contenuti ufficiali e interessanti, non puoi tradurre cose sulla fiducia senza sapere cosa cavolo significa "headcanon", perché di quelle se ne trovano valanghe, e spesso si contraddicono pure, perché naturalmente i fan non sono tutti uguali e credono cose diverse.
Poi devi calcolare che la gente che legge il tuo libro nella maggior parte dei casi ti dà totale fiducia, perciò fatti un pensierino sull'influenza che avrai sugli altri e fai più attenzione.
Anche perché mi dà abbastanza fastidio trovare persone convintissime di cose non vere, e che si rifiutano pure di farsi correggere perché per loro headcanon è sinonimo di "curiosità ufficiale".
Passiamo alle persone che sembrano dare per scontato di aver scritto tutto giusto.
Ye, posso smetterla di essere pseudo gentile.
È normale che per la fretta la prima stesura sia piena di errori, ed è normale trovarne qualcuno anche nella "bella copia": insomma, rileggendo tante volte un capitolo può capitare di non vedere un verbo o una parola scritti male.
Io nelle mie storie ho corretto errori a distanza di mesi, perché nella mia testa avevo già formulato la frase e davo per scontato di averla scritta bene pure su carta, quando invece una parola come "possibile" l'avevo storpiata in "possbile".
E io mi vanto di controllare le cose mille volte.
Comunque.
Se nel tuo capitolo vedo non so quante parole mancanti, storpie, verbi che non avrebbero diritto di cittadinanza manco in un'altra galassia, mi spieghi dove ti sei ficcato il concetto di rileggere e correggere?
Ci fai anche una figura di emme, perché dai l'impressione di non provare nemmeno a impegnarti per scrivere qualcosa di decente.
E questo, smettendo di accusare gente, è un peccato: ho visto tante storie con una trama dal grande potenziale venire rovinate dalla sintassi e dall'ortografia scadenti.
Io, per principio, tendo a non dare troppa fiducia -e voti- a gente che non fa attenzione a cose come queste, perché molto probabilmente finirà per sviluppare male anche la trama più interessante.
La cura dei dettagli può dirti tanto su una persona -che poi la grammatica e compagnia bella non sono proprio dettagli, siccome una storia deve essere anche piacevole da leggere, non farti sobbalzare a ogni riga per via di verbi, vuoti e parole di origini ignote-
Parlando di parole, nello specifico.
Chi ha letto la recensione della fan fiction su Jeffoh in cui Martina mi piazzava i punti di domanda dopo le parole che non sapeva come scrivere capirà meglio.
Se non sei sicuro dello spelling di una parola ma la vuoi scrivere lo stesso, ci può anche stare che tu ci metta dietro un punto di domanda per far capire che eventuali errori non sono voluti eccetera.
Ma questo in un avviso, in una story di Instagram, massimo massimo in due battute demenziali messe lì per far ridere.
Non in una storia che intendi presentare come seria.
Così come fai ricerche -o almeno, si presume che tu le faccia- sui luoghi, le malattie e quel che serve alla tua trama, così devi fare attenzione alle parole.
Cercale su internet, guarda sul vocabolario, chiedi a qualcuno, perché in una storia non esiste mettere punti di domanda a caso, anche se è solo una fan fiction.
A parte che è bruttissimo da vedere, sembra di nuovo che tu stia scrivendo tanto per, e che non ti importi nulla di fare un bel lavoro.
E la cosa è deprimente, soprattutto perché succede spessissimo.
Nota dell'autrice:
Scommetto che queste note non se le fila nessuno.
Probabilmente le leggete con lo stesso entusiasmo con cui si affronta una ricerca su un elenco del telefono.
Però per me hanno un valore, perché così parlo un pochino con voi, come persona normale, non pazza sclerotica che demolisce cose e persone.
Sapete, questi capitoli hanno un modo tutto loro di mettermi in crisi.
Io ho delle idee ferme e la volontà di farle sapere agli altri, ma faccio una fatica immensa a mettere le cose in ordine e argomentare senza mille giri di parole e con efficacia.
Cerco di migliorarmi, ma diciamo che non sono proprio portata per questo, e se continuo a farlo è soprattutto perché
Uno: mi sono affezionata a voi e ai vostri commenti diversamente sani
Due: ci tengo a dire quello che penso, anche se faccio fatica a farlo bene
Ed è anche un modo per migliorare, perciò se avete delle critiche costruttive non fatevi scrupoli e non usate i guanti: dite le cose come stanno -in modo civile, sì, ma come stanno-
Non sono il meglio, avrò delle argomentazioni più deboli rispetto ad altri, ho un senso dell'umorismo strano e articolato, ma nonostante questo vedo che molti riescono comunque a capire e ridere e si divertono.
E questo mi gasa. Tipo tanto.
Grazie, quindi.
Tutto questo non per farvi sapere che sono una persona dalla bassa autostima e bla bla bla, ma una persona che sa bene di non essere il meglio, che non è così sicura come sembra e che ha tanto bisogno di migliorare.
Per me il sapersi spiegare bene è una cosa più importante di come l'ho scritta, e non sapendolo fare molto per dei mesi è stato come avere qualcosa da dire e che non riuscivo a formulare nel modo giusto.
Neanche adesso credo di esserci riuscita del tutto, ma mi pareva giusto dirvelo.
Amen.
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