🔫Kit.

Ore 10:11

Kit scese dal taxi, passando al vecchio autista indiano una banconota da trenta dollari.
Si tolse la Giacca di Jeans e aspettò che l’auto si allontanasse.
Faceva caldo, quella mattina. Le ciocche scure e ricce gli si Erano appiccicate sulla fronte sudata.
Si guardò intorno disorientato, notando che non c'era nient’altro intorno a lui, fuorché il motel e il benzinaio.
Provò nuovamente a chiamare Mel. Era in ritardo, ma aveva avuto un contrattempo.
Il cellulare squillò a lungo, ma Mel non rispose, e lui pensò subito che si fosse suicidata in preda alla crisi d'astinenza.
Aveva scelto lei quel posto per incontrarlo. Lui era di strada, perciò non era un problema.
Sperava solamente di non aver fatto un viaggio a vuoto, visto che spesso era costretto a farle credito.
Non faceva credito a nessuno, lui, ma con Mel era diverso. Gli faceva pena ed era una bella ragazza.
Dopo la milionesima chiamata senza risposta, decise di entrare nel Motel. Sapeva che era rischioso entrare in un posto pubblico con la meth nelle tasche dei jeans, ma voleva trovare Melrose.
Le pareti rosso scuro facevano sembrare quel motel ancora più buio. Si avvicinò alla reception, dove ad attenderlo c’era un signore, anziano, con un bruttissimo maglione natalizio, anche se si stava avvicinando sempre di più l'estate.
-Benvenuto al motel! Come posso esserle utile?-
-Devo incontrare una mia amica, alloggia in questo hotel. Si chiama Melrose Adams.-
-É sicuro di volerlo fare?-