Svegliarsi
Non sento i colpi di Katsuki sul mio corpo. Non sento i calci, i pugni, non sento niente.
"Perché non ti butti dal tetto e preghi di rinascere con un quirk nella prossima vita?"
L'ha detto? Non capisco, potrebbe essere un ricordo, o potrebbe essere appena successo. Mi sembra di essere in una bolla, sento solo il rumore delle ossa che si spezzano a ritmo del battito del mio cuore. Sento un respiro, sono veramente io? Non è qualcosa che posso controllare. Sembra un respiro tanto lontano. Guardo quegli occhi rossi colmi di ira e tristezza, nonostante le labbra siano curve in un sorriso sprezzante. Li sto veramente guardando? O sto immaginando?
Continua a colpirmi, o così immagino sentendo quel familiare sapore metallico in gola.
Sto per svenire, può essere solo questo.
No aspetta, sono già svenuto forse, ma per quanto? Non mi ero accorto di aver chiuso gli occhi, eppure ora devo riaprirli.
Mi fischiano le orecchie, comincio a risentire dolore in tutto il corpo, eppure non mi sento realmente presente.
"Perché non ti butti dal tetto e preghi di rinascere con un quirk nella prossima vita?"
Mi giro quasi aspettando un altro pugno, ma lui non c'è. Non c'è nessuno nel corridoio adesso. L'ho pensato? Aspetta, quando mi sono alzato? Non ricordo.
"Amore oggi faccio la notte a lavoro, mi raccomando fai il bravo".
Mamma sei qui? No, questa frase me l'aveva detta stamattina. Le occhiaie sul suo viso e il sorriso tirato.
Tutti questi straordinari solo per me. Tutta questa stanchezza solo per me.
"Perché non ti butti dal tetto?"
"Amore oggi faccio la notte al lavoro"
"Papà non tornerà più"
"Perché non ti butti dal tetto?"
"Quirkless"
"Diventare un eroe?"
Perché sono sul tetto adesso? Non ricordo di esserci arrivato, eppure la scia di sangue a terra deve essere la mia. Lo è davvero? Tossisco, sputo ancora sangue.
All'improvviso rabbrividisco, cosa ci faccio qui? Io non voglio morire, non voglio suicidarmi. Giusto?
Mia madre mi ama.
E soffre per questo.
Io... io voglio diventare un eroe.
Ma non hai un quirk.
Io aiuto le persone, ho sempre provato.
E hai sempre fallito.
Ho ancora quindici anni, la mia vita è appena cominciata.
E sei già un peso per tutti.
Solo.
Senza un amico al mondo.
Tuo padre ti ha abbandonato perché non hai un quirk.
Tua mamma è sola perché non hai un quirk.
Mia mamma mi ama.
Eppure da quando papà è andato via a causa tua, ha preso peso, ha pianto e non ti ha mai sostenuto. È giovane, potrebbe trovare qualcun altro.
Io non le ho mai impedito di rifarsi una vita.
Ma lei lavora troppo solo per te.
Ma nessuno vuole un figliastro, soprattutto quirkless.
Sei un peso.
"Perché non ti butti dal balcone?"
Apro gli occhi, come ho fatto a finire sul cornicione? Mi sento in trans.
Perché non ho più paura?
Il vento mi sfiora i capelli, il vento mi impedisce di piangere. Mi sento dentro un sogno, sì, forse è un incubo, forse la vera vita non è questa. Devo svegliarmi, aprire gli occhi, rompere questa bolla. Magari, nella vita vera, Kacchan non sarebbe più così triste guardandomi, non sarebbe più così deluso.
Guardo il palazzo accanto.
Con un quirk potrei saltare. Con un quirk potrei volare.
All might volerebbe, Kacchan salterebbe.
Eppure posso ancora fare qualcosa: sparire.
Prima di rendermene conto, i miei piedi stanno precipitando.
Eccomi, vita. Mi sto per svegliare.
————
Spazio autrice:
Boh raga mi andava di buttare su qualcosa oggi, sono in ansia e mi va di scrivere, cosa rara. Non credo sarà la mia opera più bella perché non ho una scaletta in mente già pronta, nulla di nulla, non so se sarà incentrata su una ship o su più di una. (Mi piacciono le ship gay quindi a vostro rischio e pericolo), procederò a tentoni cercando di analizzare quanto la morte di Izuku sarebbe stata incisiva su Katsuki e quanto sarebbe stata diversa la vita dei personaggi. Se Izuku sarà realmente morto questo è un altro discorso.
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