Kabal percorreva la Foresta Vivente mentre disorientato guardava spesso in tutte le direzioni.

"Ma dov'è finito?"

Chiese fra sé e sé mentre cercava Kano fra gli alberi.

"Avrei preferito trovare lui invece che te".

Sly saltò giù da un ramo e sbarrò il passo al trafficante.

"Sly?!"

Kabal arretrò.

"Te l'avevo detto Kabal, ovunque, comunque e con chiunque saresti morto".

Il Lin Quai creò le lame d'erba.

"Aspetta...".

Kabal cadde con la schiena sul terreno mentre Sly si avvicinava pronto ad uccidere l'ennesima preda.

"...andiamo Sly siamo entrambi membri di due ordini di rispetto".

"È vero solo in parte, il mio ordine crede nell'onore e nella lealtà, il tuo nel guadagno e nell'egoismo".

Ribattè il Lin Quai dell'erba mentre si posizionava davanti al suo bersaglio.

"Posso darti qualcosa? Ci sarà pur qualcosa che vale la mia vita".

Sly esitò un istante...poco dopo sorrise.

"La testa di Kano".

"Come?"

Chiese il trafficante.

"Hai sentito benissimo, la testa del tuo capo recisa con le tue mani...è il mio prezzo".

Kabal restò in silenzio mentre Sly puntava la sua lama sinistra sul suo collo.

"Non posso...io sono devoto a Kano".

Rispose con coraggio il trafficante.

"La vera devozione era destinata a Daegon".

Sly ebbe solo il tempo di sollevare entrambe le lame così da formare una croce, prima di venire scaraventato a terra inspiegabilmente.

"Ma cosa?"

Il Lin Quai venne trattenuto a terra, sembrava che una forza invisibile facesse pressione sul suo corpo.

Il ragazzo con la voglia nera iniziò a dare pugni a vuoto, e uno di questi urtò qualcosa di metallico.

Il Lin Quai dell'erba afferrò il guerriero invisibile e riuscì a scaraventarlo contro un albero, fu in quell'istante che apparve un cyborg dal metallo rosso.

"Hai l'ordine di tornare al Grande Tempio".

Disse il robot con una voce metallica e rauca.

"Sektor".

Sussurrò il Lin Quai dell'erba.

Il robot rosso tornò ad essere invisibile, Sly restò in silenzio e cercò di concentrarsi il più possibile...ma ciò non bastò a fargli evitare un colpo del cyborg.

Il Lin Quai si ritrovò a terra e grazie ai passi profondi del nemico, evitò un calcio di quest'ultimo.

Sly afferrò la caviglia metallica di Sektor e buttò a terra l'avversario poco dopo creò delle liane e intrappolò il cyborg.

"Perché ti ribelli ad un fratello?"

Chiese Sheeva mentre si avvicinava al Lin Quai.

"Chiunque abbia volutamente scelto di essere una macchina non è più mio fratello...io sono un umano e sono fiero di esserlo".

"Non sei umano ragazzo".

"Non giudicarmi dalla voglia Shokan".

Disse il Lin Quai mentre indicava la sua voglia nera.

Sheeva partì all'attacco e mancò il suo bersaglio, Sly invece scattò alle spalle del Shokan e centrò la sua spina dorsale con un calcio.

Lo Shokan cadde a terra e non si rialzò più.

"Che delusione".

Disse il Lin Quai prima di voltarsi e di notare la vera delusione.

Le liane usate per catturare Sektor erano strappate e del cyborg nessuna traccia, anche Kabal era scomparso.

"Prima avevo due piccioni con una fava, ora non ho né i piccioni né la fava, ho solo una cretina con quattro braccia...perfetto".

Disse fra sé e sé il Lin Quai dell'erba frustrato, poco dopo sentì un urlo femminile alle sue spalle.

Sheeva, in procinto di colpire alle spalle Sly, cadde colpita da una scarica di fulmini mentre Raiden si avvicinava al Lin Quai.

"Sly Raccon".

"Raiden".

"Quindi quando sei frustrato parli da solo".

Fece notare Cage.

"Se lo dici a qualcuno ti metto nella mia lista dei bersagli".

Ribattè Sly con tono freddo.

"Unisciti a noi "Procione d'Erba"".

Propose il dio.

"Senza offesa Raiden, ma ho una caccia da portare a termine".

Rispose il Lin Quai mentre si avviava.

"Raccon non sei nato per questo, ricorda non sei una bestia".

Il Lin Quai si fermò un istante dopo che il dio anziano parlò e poco dopo riprese il suo cammino.

CIAO A TUTTI spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU.