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NON PERDERTI

Max era seduto davanti al lago.

Osservava l'acqua e pensava.

Pensava che il corso dell'acqua, non fosse diverso dal corso del tempo.

Il tempo come l'acqua sgorgava senza sosta.

Il tempo come l'acqua, aveva una sola direzione, ma si poteva deviare con l'ingegno.

Il tempo come l'acqua, segnava la morte o la vita di qualcuno.

"A cosa pensi?"

Chiese Kidori.

"Nulla".

Rispose il Lin Quai della sabbia, mentre si alzava.

"Il Mortal Kombat sta per finire, abbiamo combattuto bene ma è meglio non abbassare la guardia".

Aggiunse il Lin Quai vestito d'ocra e d'indaco.

Il Lin Quai del fulmine annuì.

"Forse è meglio che mi consulti con Raiden".

Stavolta fu Max ad annuire.

Kidori si teletrasportò tramite il fulmine.

Quando Max fu da solo, Kitana uscì allo scoperto.

Il Lin Quai capì subito dalla camminata, che l'assassina vestita di blu voleva attaccarlo.

Max parò entrambi i pugni dell'assassina per poi spingerla indietro.

Kitana riuscì a restare in equilibrio, e poco dopo partì nuovamente all'attacco.

Il Lin Quai deviò con la mano il colpo dell'assassina e con un calcio la spedì nuovamente lontano.

Kitana, con più fatica, riuscì a restare nuovamente in piedi.

"Non male".

Disse il Lin Quai Shaolin.

"Non devi sottovalutarmi".

Rispose Kitana prima di tornare all'attacco.

Nel frattempo sul ponte, Alex era in ginocchio.

La sua mano destra tastava la pietra.

E il suo sguardo era triste e nostalgico, anche se con una piccola sfumatura di collera.

Mileena avave appena iniziato ad avvicinarsi al Lin Quai.

"Osi disturbarmi Mileena?"

Chiese Alex per poi alzarsi.

"Oso eccome".

Rispose l'assassina prima di scattare verso il ragazzo incappucciato.

Il Lin Quai afferrò l'assassina per il volto e la buttò a terra.

"Guai a te se ci riprovi".

Il Lin Quai si voltò, e fu allora che l'assassina vestita di fucsia saltò su di lui.

Le braccia della ragazza mora con i capelli a caschetto, strinsero il collo del ninja incappucciato.

Nelle prigioni invece, Black era seduta con gli occhi chiusi.

"Carmen che stai facendo?"

Chiese all'assassina vestita di giallo, quest'ultima era alle sua spalle.

"Mi hanno ordinato di ucciderti".

Rispose Carmen.

Black si alzò.

"E chi te l'ha ordinato?"

Chiese mentre fissava l'assassina dritto negli occhi.

"Il mio signore".

Rispose Carmen.

Nel lago invece, Kitana finì nella distesa d'acqua.

Max restò fermo ad aspettare che uscisse.

Dopo pochi istanti, un'enorme colonna d'acqua travolse il Lin Quai.

Kitana ripose i suoi ventagli, mentre il Lin Quai della sabbia si alzava del tutto fradicio.

"Senza la tua sabbia, non sei nulla".

Disse l'assassina.

"Ma se non l'ho usata nemmeno una volta".

Ribattè il Lin Quai.

Kitana si fiondò sul Lin Quai della sabbia.

Bastò un solo pugno.

Max aveva colpito l'assassina nel ventre.

Quando il Lin Quai tolse la mano, Kitana si chinò dolorante.

"Dotata, peccato che sei dalla parte sbagliata".

Disse Max mentre osservava l'assassina tenersi il ventre.

"Adesso mi ucciderai?"

Chiese l'assassina vestita di blu al Lin Quai.

"Perché dovrei?"

Chiese Max mentre sorrideva.

"Mi hai sconfitta, devi uccidermi".

Ribadì l'assassina.

"No, sei la mia avvesaria, e scelgo di non ucciderti".

Concluse Max prima di andarsene.

Kitana osservò il Lin Quai mentre si allontanava, restò a guardare in quella direzione anche quando Max non era più nel suo campo visivo.

Sul ponte invece, Alex buttò a terra Mileena.

L'assassina si alzò subito, e scattò nuovamente verso il ragazzo.

Tuttavia il Lin Quai le bloccò la mano destra, e con la mano libera le colpì il ventre e la mandò nuovamente a terra con un pugno in faccia.

"Vediamo se hai ancora il coraggio di alzarti"

Alex lanciò uno sguardo di disprezzo all'assassina, poi si voltò.

"E' morta a causa tua..".

Il Lin Quai si fermò a quelle parole.

"..l'hai uccisa tu, l'hai portata via da noi, sarebbe ancora viva se..".

Mileena non finì di parlare, Alex l'afferrò per il collo e iniziò a stringere.

L'assassina scalciava e cercava di respirare, ma il Lin Quai non allentava la presa.

Il suo sguardo era fisso sull'assassina fucisa, l'assassina che aveva osato troppo.

Poco dopo il Lin Quai...lasciò la presa.

Mileena cadde con violenza sulla pietra, tossiva mentre metteva una mano sul suo collo.

"Se sei ancora viva, è solo perché lei non avrebbe voluto, ora sparisci feccia".

Disse Alex freddo.

Mileena si alzò e con difficoltà si dileguò.

Nelle prigioni, Carmen e Black non avevano ancora iniziato a combattere.

"Perché?"

Chiese Black delusa.

"Te l'ho già detto io..".

"E io te l'ho già detto, Shao Khan è un tiranno".

Disse Black alla sua vecchia amica.

"Ma ora comanda lui Edenia".

Ribattè l'assassina vestita di giallo.

"No, lui ha usurpato il trono".

Black si avvicinò a Carmen.

"Ma sono legata ad Edenia".

Disse Carmen con il respiro tremante.

"Edenia non c'è più, ma possiamo difendere la Terra, insieme".

Black stava per stringere la mano all'amica, ma quando mancava poco al contatto il Revenat chiuse in cella l'assassina.

"Ma cosa?!"

Carmen guardò il Lin Quai dell'ombra.

"Fidati di me".

Black sorrise all'amica e poi se ne andò.

"BLACK!"

Black si voltò e le sorrise nuovamente.

"Non perderti, non perderti nelle menzogne di Shao Khan, resta vigile amica, non appena sarà il momento ti tirerò fuori da questa schiavitù".

Disse il Lin Quai per poi voltarsi nuovamente.

Sapeva che in quel momento era la cosa più giusta da fare.

CIAO A TUTTI, spero che il capitolo vi sia piaciuto, se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo, CIAU.


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