NEMICO COMUNE
Il silenzio regnò nell'arena.
L'uomo che aveva appena parlato, avanzò fino al ring di pietra.
Su di lui posavano gli sguardi furiosi degli ex Lin Quai.
Era un uomo, che loro conoscevano bene.
Era un uomo, che un tempo rispettavano.
Era un uomo, che un tempo chiamavano Gran Maestro.
"Sono qui per vedere dei vecchi amici".
Disse l'uomo che indossava un'armatura nera e rossa, e teneva il volto coperto da un elmo degli stessi colori.
"Non siamo amici tuoi".
Alex era alle spalle del Gran Maestro.
""Lupo Rovente", da quanto tempo".
Disse l'uomo come se parlasse ad un amico.
"Non sei degno di chiamarmi così".
Rispose il Lin Quai del fuoco.
"Perché sei qui?"
Chiese Sly appena salito sul ring.
"Ve l'ho detto, volevo vedere dei vecchi amici".
Rispose il Gran Maestro con un tono divertito.
"E io te l'ho detto, non siamo amici tuoi".
Ripetè il Lin Quai con addosso un'armatura grigia e con un cappuccio rosso sulla testa.
"Quanta arroganza Alex, non sono stato io ad accogliervi?"
Chiese con risentimento.
"Accoglierci o tradirci?"
Kieran spuntò dalle spalle dello stregone, era evidente che l'odio che provava l'uomo cane per il Gran Maestro, fosse uguale a quello che provava per lo stregone.
"Kieran, sospettavo che anche tu fossi qui, il tuo odio per Shang Tsung non ha limiti".
Disse l'uomo con l'armatura mentre rideva.
"Attento a te".
Disse l'uomo cane mentre mostrava i denti.
Poco dopo il Lin Quai del veleno scattò verso il Gran Maestro, ma venne colpito nuovamente da un attacco velenoso di Reptile.
"Una sfida, Kieran contro Reptile".
Disse lo stregone mentre sorrideva.
"Stavolta colpirò più forte".
Disse Kieran per poi lanciarsi contro il Sauropode.
Reptile indietreggiò, e lanciò la sua lingua lunga verso l'uomo cane.
Tuttavia Kieran afferrò la lingua dell'uomo lucertola, poi come se fosse una corda lo tirò a se tramite la sua stessa lingua e iniziò a colprigli il volto.
Al decimo pugno l'uomo cane afferrò il Sauropode per il collo.
Lo sollevò e lo scaraventò a terra, ripetè questo procediemento circa sette volte, poi lo lasciò incastrato nel pavimento e con un calcio ben assestato in faccia, lo mandò al tappeto.
"Così non disturberai per un pò".
Disse l'uomo cane per poi voltarsi verso il Gran Maestro.
"Notevole".
Disse l'uomo.
"A te farò di peggio".
Ribattè Kieran.
"Non c'è bisogno di essere così violenti".
Disse il Gran Maestro con tono calmo.
"Come osi? Ti sei già dimenticato cosa mi hai fatto?"
Alex si coprì di fuoco.
"Era necessario".
Rispose il Gran Maestro.
"Come ridurci in macchine?"
Iteza avanzò fino al ring.
"La mia meccanica, sei più intrapendente adesso".
Il Gran Maestro non perdeva il suo tono.
"Non cambiare discorso, tu mi hai usata, mi hai usata per quella cosa".
Disse il Lin Quai del metallo con odio e allo stesso tempo rimorso.
"Io sono il Gran Maestro, scelgo io per tutti i Lin Quai".
"Non per noi".
Ribattè Sly.
"Come osi parlare, ti sei unito ai criminali".
Il Gran Maestro indicò Sly come per accusarlo.
"Meglio il Dragone Rosso dei Lin Quai, almeno hanno un codice che rispettano sempre e comunque".
Rispose fiero il Lin Quai dell'erba.
"L'unico codice che esiste è il mio".
"Vero, dopotutto solo i maschi contano, come quel debole di Sektor".
Kurenai, del tutto amareggiata nel vedere il Gran Maestro, salì sul ring.
"Quello scontro non era ufficiale".
Rispose il Gran Maestro.
"Ma comunque hai dato la vittoria a lui".
Rispose irritata il Lin Quai della pittura.
"Non potete giudicare, siete dei ninja non dei maestri".
Disse l'uomo ormai circondato.
"E tu invece? Chi ti dà l'autorità per farlo?"
Chiese Mathias a braccia conserte.
"Ci sei anche tu".
"Rispondi traditore".
Disse il Lin Quai del plasma con odio.
"Osi darmi del traditore Summers? Non ho lasciato io l'ordine".
Rispose il Gran Maestro.
"Se non l'avessimo lasciato a quest'ora ci avresti..".
"Akira".
L'uomo guardò con rabbia il Lin Quai dell'aria.
"Tu mi hai deluso più di tutti".
Disse il Gran Maestro con uno sguardo feroce.
"No, tu hai deluso me".
Ribattè Akira.
"Quella più delusa sono io".
Guang era alle spalle dell'uomo con l'armatura.
"Guang, finalmente una faccia amica".
Alle parole del Gran Maestro, il Lin Quai della luce scosse il capo.
"Non sono tua alleata, dovevo andarmene insieme a loro, ma speravo che tutto cambiasse, ora anche Cyrax abbraccia le tue idee egoiste".
Disse amareggiata la ragazza bionda.
"Accetta solo le mie idee, non dargli colpa".
Rispose con naturalezza l'uomo al centro.
"E chi non lo fa? Ricordi cosa gli hai fatto?"
Akira guardò il Gran Maestro con disprezzo.
"Era necessario".
Disse l'uomo con l'armatura.
"Solo questo sai dire?".
Chiese Akira con dolore.
"Certo, anche perché le cose necessarie per lui sono cose inutili e che portano benefici solo a lui, Edenia era troppo diversa o sbaglio?"
Chiese Aurora con odio.
"Edenia era perduta".
Si giustificò l'uomo.
"La Terra no però, eppure ti sei alletao con il Regno Esterno, ti sei alleato contro il tuo stesso Regno".
Accusò Hannah.
"Scelgo il vincitore".
Disse leggermente irritato.
"Hai scelto male".
Ribattè Alex.
"Concordo, non sei molto astuto".
Disse la donna misteriosa.
"Chi sei?".
Chiese il Gran Maestro.
La donna tolse il manto marrone.
"Alika, la mia stratega".
Disse l'uomo mentre fissava il Lin Quai degli scacchi.
"La tua ex stratega, quando non ti sarei più servita mi avresti gettata via".
Disse furiosa la ragazza con i capelli castani.
"Faccio solo ciò che è giusto".
Rispose l'uomo.
"Per te".
Il Lin Quai del suono salì sul ring.
"Beatrice".
"Si può dire che ci siamo tutti".
Max indicò tutti i Lin Quai, ognuno di loro era furioso con l'uomo al centro.
Se la cosa fosse continuata così, sarebbe scoppiato il caos.
"Non serve ragazzi ho un'idea".
Disse Alika.
CIAO A TUTTI che idea avrà avuto Alika? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo, CIAU.
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