IL GUERRIERO SENZA OCCHI
Il Lin Quai e l'imperatore si fissarono per istanti interminabili, ma quando l'incontro stava per avere inizio sei cyborg accerchiarono Alex e lo bloccarono con la scossa elettrica.
"CHE INSOLENZA È QUESTA!"
Tuonò l'imperatore mentre sbatteva con forza il martello sul terreno, il Gran Maestro si presentò davanti a lui con un leggero inchino.
"Shao Khan ti ricordo il nostro patto, la lealtà e i servigi dei Lin Quai in cambio della più bianca delle carte per catturare tutti i ribelli".
"AVETE INTERROTTO UN MIO INCONTRO!"
Shao Khan fissò l'alleato.
"L'imperatore non verrà meno alle promesse fatte spero".
Ribattè l'uomo vestito di rosso, l'imperatore sospirò contrariato.
"Molto bene è vostro".
Alex cercava invano di muoversi mentre il Gran Maestro si avvicinava a lui.
"Guardalo "Lupo Rovente", chissà che aspetto avrai da cyborg".
Il Lin Quai del fuoco fissò con odio l'uomo davanti a sé.
"Perché non fai togliere questi fantocci e mi affronti".
Disse a fatica a causa delle scosse.
"Non riesci nemmeno a parlare quindi non potrai combattere".
"Hai solo paura di finire arrosto".
Il Gran Maestro fissò il ribelle con un leggero disprezzo.
"Portatelo via".
Fu allora che un urlo acuto seguito da onde soniche viola colpì i cyborg facendoli a pezzi.
Beatrice lanciò altre onde contro il Gran Maestro e l'imperatore stordendoli momentaneamente, Alex tramite una colonna di fuoco teletrasportò tutti e tre via.
Solo quando il suo elemento si dissolse si accorse che al fianco di Beatrice c'era un uomo: aveva i capelli castani e corti, portava una benda rossa sugli occhi e sulla schiena aveva una katana incastrata nel fodero.
"E quello chi è?"
"Lui è Kenshi...".
"Posso presentarmi da solo".
Avanzò sorridente il castano per poi tendere la mano, Alex invece di stringerla passò la sua davanti alla benda rossa.
"Si sono cieco o meglio mi ci hanno fatto diventare".
"Eppure vedi così bene, be cioè...insomma hai capito".
Il guerriero rise leggermente.
"Mi ha insegnato Beatrice, mi ha istruito sull'arte del suono e io l'ho modificata per adattarla a me".
Kenshi si mise poco lontano e poggiò la mano destra sulla tempia e agitò la sinistra, una copia fatta totalmente di energia blu comparve dal nulla e lanciò diversi colpi nel vuoto.
"Bella spazzatura".
Baraka avanzò verso i tre.
"Parla quello che quando si vede allo specchio si spaventa".
Alex stava per mettersi di fronte al Tarkatan ma Kenshi lo precedette.
"Sono il più bello dei Tarkatan e sono ambito da molte donne della mia razza".
"Tu che sei voluto in quel modo, ora si che sono preoccupato".
Baraka sfoderò le sue lame e corse verso il guerriero che si abbassò e colpì con l'elsa della katana il ventre dell'avversario, quest'ultimo si abbassò e si voltò le sue lame sfiorarono la benda rossa.
Il Tarkatan proseguì con un affondo della mano sinistra le lame si incastrarono nella spada di Kenshi, con la mano destra cercò di colpire il guerriero ma riuscì solo a graffiargli la gamba sinistra prima di ricevere un calcio in faccia ed essere atterrato per poi finire nel Mondo dei sogni con uno stivale rosso in faccia.
"Battuto da un cieco vediamo se le tue cosiddette spasimanti ti noteranno ancora".
Kieran seguiva Sub-Zero e Sakura verso il Colosseo, forse Raiden era lì ma fu allora che lo vide.
Shang Tsung.
Si aggrava in modo furtivo e alquanto sospetto ma ciò non interessava al cane, voleva ucciderlo come aveva sempre voluto.
"Voi andate avanti io vi raggiungo subito".
Il Lin Quai non diede il tempo agli altri di rispondere che si era già dileguato.
CIAO A TUTTI spero che il capitolo vi sia piaciuto se avete domande o curiosità scrivetele nei commenti e ci vediamo al prossimo capitolo CIAU.
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