Capitolo 8
《Quando hai iniziato a fare questo sogno?》le chiese Westerline Darren, capo del Consiglio dei Creatori. Cat non era più a Vancouver, con sua madre e con la sua migliore amica, ma era a New York , nella sede principale della Eather Society, in compagnia delle persone più strane in assoluto che avesse mai conosciuto. Dietro di lei, Rebecca Bate, la ragazza bionda che l'aveva accolta e aiutata. Era una Creatrice di Luce, a capo della Società del Cerchio Eterno. Con lei, suo fratello Ashton e Misty Dale completavano il gruppo. Era da appena un giorno che aveva scoperto l'esistenza di queste persone, capaci di trasformare l'energia contenuta negli elementi naturali. I severi occhi grigi del Capo del Consiglio la scrutarono per incalzarla a continuare.
《Da qualche mese...》disse, cercando di non guardarla negli occhi.
《Cosa sogni di preciso?》chiese Monika Worren, rappresentante dei Creatori di Acqua, fissandola con i suoi occhi blu cobalto. Cat raccontò per filo e per segno tutto quello che aveva sognato, cercando di riportare a parole tutto il terrore e l'angoscia provati. Tralasció solo un piccolo, minuscolo dettaglio; che la persona che era con lei fosse Ashton. Tutti i membri del Consiglio annuirono in silenzio, ascoltando la sua storia. Quando ebbe finito, il Capo del Consiglio socchiuse gli occhi , intrecciando le dita sotto il mento.
《Il Consiglio non ha più domande. Ora prenderà una decisione in merito, siete pregati di uscire. La nostra gentile assistente vi indicherà un luogo dove aspettare e vi darà qualcosa di caldo nell'attesa.》
Rebecca chinò rispettosamente la testa, così come fecero Misty e Ashton. Cat li imitó goffamente, e si voltò per andarsene, trattenendosi dal cominciare a correre. Quando arrivò alla porta, vide che Ashton si era fermato per aspettarla; la sua mano scivolò dentro la sua, e lui le sorrise.
《Cosa pensi che decideranno?》 esclamò Ashton, rompendo il silenzio di quei minuti. Cat fissava la superficie scura del suo thé nella tazza di porcellana bianca, appoggiato senza berlo sul tavolo di legno. Nella sala d'attesa dove erano stati sistemati regnava la rispettosa eleganza del resto dell'edificio, con le pareti cristalline che davano sullo spettacolare skyline newyorchese. L'assistente del Consiglio aveva portato loro del thé caldo per rendere più gradevole l'attesa: Ashton aveva trangugiato il suo in un secondo, Misty lo aveva rifiutato e Rebecca lo sorseggiava in silenzio, quasi che avesse ancora i membri del Consiglio ad esaminarla. Cat, invece, aveva rinunciato a berne più di qualche goccia, tanta era l'ansia che possedeva in quel momento. Il destino di sua madre dipendeva totalmente da quella che sarebbe stata la loro decisione, e Cat continuava a chiedersi cosa avrebbe fatto se avessero rifiutato di aiutarla. Odiava quell'attesa. Rebecca si scostó dal viso i lunghi boccoli biondi e tornò a poggiare la sua tazza, gli occhi azzurri come stelle pallide.
Improvvisamente, qualcuno bussò alla porta, ed entrò la donna vestita di grigio, sorridente come una bambola.
《Il Consiglio ha preso la sua decisione. Vogliono vedervi.》
A Cat iniziò a dolere la pancia, come quando alla Wallace aveva un'interrogazione importante e temeva di non aver studiato abbastanza. La mano di Ashton, accanto a lei, tornò a stringere la sua.
《Ci dia soltanto un secondo. Stiamo arrivando.》 disse sorridendo Rebecca, scoprendo i denti candidi come perle. L'assistente annuì rispettosamente e uscì, richiudendosi la porta alle spalle. Becca li guardò uno ad uno.
《Qualunque, e dico, qualunque sarà la decisione che ha preso il Consiglio, voglio che voi l'accettiate senza discutere e senza protestare. Voglio ricordarvi che questa è la massima autorità posseduta da noi Creatori e, in quanto tale, dovrà essere assolutamente rispettata. Fate parte della Società del Cerchio Eterno, una delle più antiche e rinomate della nostra storia, e io sono Capo Società da poco. Dovrete dimostrare che non siete dei ragazzini sprovveduti, ma veri guerrieri. Sono stata chiara?》
I tre annuirono all'unisono, e Becca sembrò soddisfatta.
《Bene, ora possiamo andare.》
L'aria nella Sala del Consiglio pareva gelida come vento invernale. Cat si aspettò quasi che i fiocchi di neve le si impigliassero fra i capelli neri, gelandole il naso e le guance. Il classico vento invernale di Vancouver, la città dove aveva sempre vissuto. I cinque membri del Consiglio erano ancora seduti dietro l'ampio tavolo metallico, fogli sparsi di fronte a loro. Il Capo Consiglio Darren la guardava senza espressione, e la cosa preoccupò Cat ancora di più. Degli altri, solo Amber Heist, rappresentante dei Creatori di Fuoco, sembrava guardarla apertamente e senza timori. I suoi occhi verde rame seguivano ogni suo passo, come a voler indovinare le sue azioni. Cat non lo aveva notato prima, ma al collo le brillava una collana con una grossa pietra rossa, pulsante come fuoco cristallino.
《Catherine Shelbourd, sei pregata di accomodarti di fronte al Consiglio per la lettura delle decisioni.》ordinò il Capo Consiglio, indicando una sedia dall'imbottitura di velluto rosso di fronte al lungo tavolo. Cat lasciò la mano di Ashton, che aveva tenuta stretta da quando erano entrati, e andò a sedersi dove le era stato ordinato. La donna prese i fogli sparsi sul tavolo, li riordinó e, con un colpetto di tosse, cominciò a leggerli.
《Io, Westerline Darren, Creatrice di Pische e Capo del Consiglio Supremo dei Creatori, ho posto il mio sigillo sulla decisione presa in collaborazione con gli altri rispettosi membri del suddetto Consiglio, ritenendola equa e giusta ai nostri interessi comunitari. Si decide, di totale e comune accordo, il trasferimento immediato della signora Nancy Shelbourd dalla sua casa di Vancouver, Canada, alla sede principale della Eather Society, sede in New York, Stati Uniti d'America. Si stabilisce altresí, l'immediato soccorso della donna nei nostri studi medici, dove verrà curata e riabilitata. Inoltre, conformi alla legge numero sette del Codice di Leggi Costituzionali del Popolo dei Creatori, datato 1825, stabiliamo l'immediato inizio di una procedura di indagine sui fatti di cui è vittima la signora Shelbourd, indagine che verrà condotta, data l'area di influenza, dalla Società del Cerchio Eterno, sede in Vancouver, Canada.》
Cat avrebbe voluto fare un salto di gioia: avrebbero salvato sua madre! E non solo, si sarebbero anche presi la briga di scoprire chi le avesse fatto del male. Era bellissimo pensare di poterla rivedere e riabbracciare. Stava per alzarsi, quando il Capo del Consiglio la fulminó con lo sguardo.
《È inoltre stabilito che, in qualità di Creatrice non registrata, Catherine Shelbourd verrà sottoposta ad esame per scoprire la sua appartenenza ad una Divisione, sia essa Luce, Tenebre, Psiche, Acqua o Fuoco. In seguito alla scoperta, ella seguirà come tutti i giovani Creatori, l'addestramento specifico per ogni Divisione, volto a potenziare le sue capacità e a renderla adatta a poter entrare in una Società.
Così, noi membri del Consiglio, rispettosi del Codice di Leggi Costituzionali che regolano la nostra vita e le nostre attività, abbiamo deciso. L'assemblea è conclusa.》
I cinque membri del Consiglio si alzarono e chinarono la testa, rispondendo al medesimo gesto di Becca, Ashton e Misty. Poi, in fila silenziosa, uscirono dalla stanza.
Qualcuno le strinse le spalle, abbracciandola da dietro. Cat si voltò, e vide il viso raggiante di Misty su di sé.
《È fantastico Cat!》 esclamò la ragazza, sorridente. Anche sul viso di Rebecca albergava un delicato sorriso, mentre Ashton era più felice che mai.
Cat non sapeva cosa dire, tanta era la sorpresa. Con quella decisione...anche lei era una Creatrice?
Misty si staccò da lei e la guardò preoccupata.
《Non sei felice per caso? Aiuteranno tua madre, e noi scopriremo chi è il colpevole.》
《Io...certo che sono felice, davvero.》rispose lei, sforzandosi di sorridere. Gli occhi neri di Misty brillarono di nuovo.
Cat, sdraiata sul piccolo letto dalle lenzuola candide, guardava il soffitto bianco della piccola camera che le era stata assegnata, al terzo piano. Non sapeva che la sede ultra moderna della Eather Society possedesse anche delle camere, e si era enormemente sorpresa quando la giovane assistente del Consiglio le aveva assegnato quella stanza, compresa di bagno e piccolo balconcino. Aveva un grosso armadio metallico per i vestiti, vuoto , un letto matrimoniale con un comodino per lato e una splendida portafinestra trasparente che dava sul piccolo balcone spoglio. La camera dava sul lato opposto all'entrata principale, e da lì era molto ben visibile Central Park, i passanti con i cani e gli appassionati di jogging che entravano nell'enorme parco pubblico per godersi qualche ora di aria pura. Non aveva più visto Rebecca, Misty e Ashton da quando l'assitente l'aveva mandata a chiamare per portarla lì. Non sapeva nemmeno se potesse uscire, o comunque ricevere qualcuno, e si sentiva piuttosto sola. Aveva provato ad addormentarsi, ma ogni volta che ci provava le ritornavano in mente le immagini di sua madre ferita, del ragazzo biondo che la minacciava, il suo sguardo glaciale su di sé. Comunque, parevano secoli che non dormiva, e pensava che un pó di sonno le avrebbe fatto più che bene. Ma, d'altra parte, non sapeva se essere felice o no per la decisione presa dal Consiglio qualche ora prima.
Sarebbe davvero diventata una Creatrice? Come Rebecca e Misty? Cat non credeva fosse possibile diventare qualcosa di cui nemmeno era mai stata a consocenza. Ma, in fondo, anche sua madre lo era, e forse lo aveva sempre saputo. Improvvisamente bussarono alla porta, e Cat balzò giù dal letto. Quando aprì la porta si trovò faccia a faccia con gli occhi verdazzurri di Ashton. Il ragazzo, i capelli scuri spettinati come al solito, la guardava appoggiato contro lo stipite della porta. La sua maglietta nera gli fasciava i muscoli tesi delle braccia e dell'addome, ma lui sorrideva allegramente.
《Ehy, ti ho disturbata?》 chiese, osservandola. Cat non si aspettava una sua visita, ma in fondo ne era felice. Quel ragazzo era lo stesso che aveva incontrato a scuola e, prima ancora, nel suo sogno ricorrente. Lo sentiva vicino quanto un amico fedele, quasi che lui potesse sentire quando lei era dubbiosa o spaventata, e fosse lì per aiutarla.
《Io... no, non preoccuparti. Stavo solo pensando.》
《Alla decisione del Consiglio?》
《Sì. Cioè, sono felice del fatto che aiuteranno mia madre, ma non sono sicura del fatto di voler davvero diventare una Creatrice come voi.》
Ashton rise apertamente.
《Tu non devi diventare niente. Tu sei già una di noi. E lo sei sempre stata. Si tratta solo di capire la tua Divisione e farti fare un po' di addestramento, nulla che tu non possa superare, te l'assicuro. 》
Ashton sembrava così sicuro, e per un attimo anche lei si sentì meglio. Poi, una domanda improvvisa le venne in mente.
《Tu a quale Divisione appartieni?》Ashton le regalò un lieve sorriso, spostandosi i capelli castani dagli occhi.
《Sono un ottimo Creatore di Acqua. Sono curioso di sapere la tua!》
Cat sorrise.
《Anche io...》
Improvvisamente, tutto sembrò imbarazzante. Il silenzio che era sceso fra loro era strano, assurdo. Cat distolse lo sguardo, arrossendo. Anche Ashton arrossí lievemente, senza dire nulla.
《Io... ecco...ero venuto per dirti che i membri del Consiglio vogliono vederti domani mattina alle nove. Ed è piuttosto tardi adesso, quasi le sette di sera. Se hai fame puoi cenare con noi.》
Cat si affrettò ad annuire.
《Certo! Dammi un secondo.》 disse, entrando in camera. Ashton appoggiò la schiena al muro, aspettandola. Non avendo vestiti, Cat si limitò a sciacquarsi il viso congestionato e a spazzolarsi i capelli neri. Non sapeva perché, ma temeva di non essere abbastanza graziosa per quella cena. Proprio lei, che graziosa non lo era mai. Uscì di nuovo e Ashton, nel vederla, fece un enorme sorriso.
《Andiamo?》disse, indicandole il corridoio. Il ragazzo si incamminó, e lei lo seguì.
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