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Capitolo 18

Nonostante avesse esclamato più e più volte di stare bene e non aver bisogno di cure, Cat venne fatta sdraiare su un letto del reparto Emergenze, nel Palazzo della Eather Society. Tutti i Creatori coinvolti nella battaglia al Castello Rosso erano stati curati e accolti nel reparto, assistiti da medici e infermiere messi a disposizione dal Consiglio, Cat compresa.
Fortunatamente, l'unica ferita che aveva era un piccolo taglio accanto al sopracciglio destro, prontamente disinfettato e chiuso da un cerotto.
Appena li avevano ritrovati, al lato sud dell'isola dopo aver sconfitto la Creatura che aveva provato ad ucciderli, le avevano strappato Jason dalle braccia dopo aver capito la gravità delle sue ferite; lui e Westerline Darren erano immediatamente risaliti a bordo dell'elicottero ed erano tornati a New York. Era rimasto un'unico pilota indenne, con ancora abbastanza forza da riuscire a pilotare, che li aveva riportarti al Palazzo.
Cat e gli altri, stremati dalle fatiche della battaglia, erano rimasti nell'isola in attesa dei soccorsi; una buona parte dei Creatori con ferite di media gravità, erano rimasti a farsi curare nell'infermeria del Castello Rosso, tornato sotto la presidenza di Amber Heist.
La donna aveva insistito a lungo perché Cat rimanesse con loro all'isola, ma lei aveva rifiutato, dicendo di voler tornare a New York per stare accanto a Jason.
Aveva promesso al ragazzo di rimanergli accanto, e il Capo dei Creatori di Fuoco aveva ceduto, offrendole la possibilità di andare con i feriti più gravi a New York tramite un Buco Nero.
Appena arrivata, invece, non erano servite tutte le rassicurazioni sul fatto di stare bene, perché le era stato assegnato un letto nel reparto e una pillola di antidolorifico che si era rifiutata di prendere.
Nella stanza 35C del reparto, erano ospitati circa otto feriti, assistiti da infermiere in divisa e medici preoccupati, intenti a fasciare e ricucire ferite.
Cat aveva passato la notte lì, costretta a letto, ma ora si sentiva meglio, più riposata e in forze. Anche se non voleva darlo a vedere, ciò che aveva fatto alla Creatura l'aveva stancata terribilmente.
Alle prime ore del mattino, approfittando del fatto che tutti i pazienti della stanza dormivano, Cat si era alzata e aveva indossato i vecchi vestiti del giorno precedente; la divisa rossa con la gonna, la giacca e le scarpe, era piuttosto ben messa, anche se stropicciata. Era uscita dalla stanza 35C e si era avventurata per i corridoi del reparto Emergenze, buttando un occhio in ogni stanza alla ricerca di volti familiari.
Non era riuscita a trovare nessuno; Rebecca, la signora Darren, i membri del Consiglio...nessuno.
Aveva sperato di trovare qualcuno per chiedere di Jason, in quale stanza fosse, quali erano le sue condizioni.
Gli aveva promesso che gli sarebbe rimasta accanto.
Si lasciò cadere su una panca di legno nel corridoio, tenendosi il volto tra le mani, affranta.
《Tutto bene cara?》le disse un'infermiera dal viso pieno e sorridente, intenta a spingere un carrello metallico colmo di medicine.
《Sì grazie, non si preoccupi》la rassicuró Cat con un piccolo sorriso.
La donna le sorrise a sua volta, tornando a spingere il carrello dei medicinali lungo il corridoio.
Poi, improvvisamente, ebbe un'intuizione; si alzò dalla panca e corse dietro all'infermiera, fermandola.
《Mi scusi!》
La donna si voltò di nuovo e le sorrise, sorpresa.
《Hai bisogno di qualcosa?》
《Beh...veramente si. Può dirmi dove posso trovare un paziente? È un mio amico, si chiama Jason e ha i capelli biondi. Era ferito, e non riesco a trovarlo》
L'infermiera incroció le braccia al petto, pensosa.
《Jason, dici? Non ricordo...mi dispiace, ma credo dovresti domandarlo alla caposala Henderson》
《Dove posso trovarla?》
《Nel suo bancone, immagino. È laggiù, in fondo al corridoio nella stanza a destra. Ha il registro dei pazienti ricoverati nel reparto Emergenze, sicuramente potrà dirti di più》
《Grazie infinte》rispose Cat, con un grande sorriso.
Finalmente avrebbe saputo dove si trovava Jason. L'infermiera le sorrise di rimando e se ne andò, continuando a spingere il carrello.
Cat, invece, non perse tempo; attraversò velocemente il corridoio e piombó come un fulmine nella stanza.
Il bancone stava al centro della stanza, insieme a parecchie sedie pieghevoli occupate da una decina di persone. Un'anziano leggeva il giornale con gli occhiali appoggiati sulla punta del naso, mentre una bambina accanto a lui mangiava un lecca-lecca, staccando con i denti grossi pezzi di caramella colorata.
Una donna beveva caffè dalla macchinetta automatica assieme ad altre tre persone in camice, discutendo del più e del meno senza che Cat riuscisse ad afferrare una sola parola.
La caposala Henderson, in camice, sedeva dietro al bancone con una rivista di cinema in mano, grattandosi i capelli riccioluti trattenuti da un fermaglio color carota.
Perplessa, Cat si avvicinò al bancone e osservò la donna. Questa, sentendosi osservata, alzò finalmente lo sguardo dalle pagine.
《Che vuoi?》
《Ehm, scusi il disturbo, ma volevo sapere dove si trova un paziente, un mio amico》
La donna sbuffó e richiuse la rivista, digitando qualcosa sulla tastiera del computer.
《Come si chiama il tuo amico?》
《Jason Thorne. È un Creatore di Tenebre che ha partecipato alla battaglia del Castello Rosso》
La donna osservò il monitor di fronte a lei con le sopracciglia aggrottate.
《Allora? Può dirmi dove si trova?》la incalzó Cat, impaziente.
《Qui c'è scritto che nessun Jason Thorne è in cura》
Le gambe di Cat tremarono, e lei dovette reggersi al bancone per restare in piedi.
《Cosa?》
《Non è qui al reparto Emergenze》
《Magari è stato guarito ed è andato via?》ipotizzó Cat, preoccupata. La donna dietro al bancone scosse la testa, decisa.
《Il database annota sia le degenze che le dimissioni, e nessun Jason Thorne è transitato qui, mi dispiace》
Cat era assolutamente senza parole. Tutti i Creatori feriti durante la battaglia si trovano lì, e Jason era stata portato in ospedale direttamente da Westerline Darren.
《E la signora Westerline Darren, il Capo del Consiglio?》
《Nemmeno lei è qui》
《Non c'è nessuno qui? Come è possibile?》esclamò lei, con voce rotta. La caposala la guardò infastidita.
《Se non hai altro da dire, devo chiederti di tornare nella tua stanza》
《E Rebecca Bate? È qui?》Cat non demorse.
La caposala Henderson scrisse il nome sul computer.
《Stanza 23D》
Cat sospirò, parzialmente sollevata; perlomeno, c'era ancora qualcuno con cui parlare.
《Grazie mille》
La caposala non rispose, limitandosi ad un cenno del capo.
Cat uscì dalla sala e tornò nel corridoio, cercando la stanza 23D.
Quando la trovó, Cat si affrettò ad entrare, voltando la testa in tutte le direzioni prima di riuscire ad individuarla.
Rebecca era sdraiata su un letto e guardava distrattamente il pendaglio con la pietra gialla che indossava sempre. I capelli biondi erano semplicemente sciolti sulle spalle, privi di qualsiasi ornamento, così come il viso pallido, senza trucco.
A Cat sembrò triste, quasi disperata, e le si spezzò il cuore.
《Rebecca...》sussurrò, avvicinandosi. La ragazza alzò lo sguardo e la vide, regalandole un dolce sorriso.
《Cat! Sono felice di vederti》
La ragazza si avvicinò a Rebecca e si sedette sul materasso. La gamba destra di Rebecca era distesa sul letto, fasciata fino alla coscia.
《Sei ferita... cosa è successo?》
Becca agitó distrattamente la mano destra, come a scacciare idealmente quel che era accaduto.
《Oh, niente di grave. Tu, piuttosto, stai bene?》
《Sì, sto bene. Io...cercavo Jason, ma mi è stato detto che non è stato mai portato qui》
Rebecca la guardò, sorpresa.
《Come non è qui? Credevo fosse in sala operatoria per quella sua ferita, o in qualche sala di isolamento...》
《La caposala del reparto Emergenze ha detto che non è mai stato qui, e nemmeno Westerline Darren》
Gli occhi azzurri della ragazza la guardarono, cercando una qualche possibile risposta che lei non possedeva.
《Non...non credevo, non immaginavo. Ho chiesto di loro, ma nessuno mi ha mai risposto》
Cat aveva quasi sperato di trovare una risposta chiedendo a Rebecca, ma a quanto pare non era l'unica a non sapere assolutamente niente.
《Dove possono essere? Era intenzione della signora Darren portare Jason qui, vista la gravità della sua ferita...》sussurrò Cat.
《Non ne ho la più pallida idea. A quanto ne so, tutti i Creatori feriti in battaglia sono qui》
Jason era ferito molto gravemente e, purtroppo, non sarebbe andato troppo lontano con quel taglio e tutto quel veleno in corpo.

《Dov'è? Voglio sapere dove si trova!》
《Signore, mi dispiace, ma le ripeto che non è possibile vederla》
Lo sguardo di sufficienza malcelata della segretaria lo riempì di rabbia ancora di più.
《Il Capo del Consiglio è al servizio di ogni Creatore che intenda parlare con lui》aggiunse Misty, irritata.
《Conosco bene la Legge signorina》
《E allora ci faccia passare!》esclamò Ashton, furioso.
La segretaria alzò gli occhi al cielo, spazientita.
《Telefoneró di nuovo all'Ufficio Interno. Attendete e accomodatevi pure》
Ashton e Misty si lasciarono cadere sopra uno dei molli divani bianchi, entrambi ugualmente affranti.
Dopo la battaglia che erano stati costretti ad intraprendere contro una Creatura piombata alla Villa della Società del Cerchio Eterno, i due erano finalmente riusciti ad aprire un Buco Nero per trasportarsi fino al Palazzo del Consiglio, nonostante l'inquietante perdita dei Poteri che avevano subito per diverse ore.
Al momento, Ashton sentiva di nuovo la forza dell'Acqua dentro di sé, segno inequivocabile del Potere riacquisito.
Ancora non riusciva a dare una spiegazione soddisfacente al fatto di non aver potuto usarli durante la battaglia contro il mostro, e quella debolezza avrebbe potuto essere fatale.
Con un colpo di fortuna, era riuscito ad uccidere la Creatura e a salvarsi la vita, sia la sua che quella di Misty.
《È successo qualcosa di grave...》sussurrò Misty, stropicciandosi le mani in grembo. Gruppi di Creatori affollavano l'atrio, parlando con le segretarie e discutendo animatamente.
In genere, il Palazzo del Consiglio era un posto piuttosto tranquillo; raramente i Creatori avevano bisogno di un'intervento della Legge, perché generalmente erano un popolo pacifico e dedito a vite normali. Ora, invece, quel posto era quasi sovraffollato.
《Temo che tu abbia ragione, per questo dobbiamo incontrare immediatamente Westerline Darren. Credo che sappia cosa sia successo a Rebecca》rispose Ashton, dopo essersi guardato intorno a lungo.
Misty non rispose, limitandosi ad osservarlo preoccupata.
Improvvisamente, la segretaria fece loro cenno di avvicinarsi, e i due balzarono immediatamente in piedi.
《Allora? Cosa può dirci?》esordì Misty, con voce tremante.
《Lei è Ashton Bate, giusto?》rispose la segretaria, guardando Ashton.
《Sì, sono io》confermò lui, con un senso di lieve ansia nel cuore.
《Sono spiacente nel dirvi che, purtroppo, non potrete conferire con la signora Darren. Ma, potreste fare qualcos'altro. Nel reparto Emergenze, è in degenza sua sorella, Rebecca Bate》
Il cuore di Ashton perse un battito.
《Cosa? E perché?》
《È rimasta ferita durante la battaglia del Castello Rosso》
La mente di Ashton si annebbió completamente; il Castello Rosso, la battaglia, sua sorella... Cat.
Cat si trovava lì, per seguire il suo addestramento.
《Voglio vederla immediatamente》
La segretaria annuì, abbassando lo sguardo.
La mano di Misty stringeva la sua, come a impedirgli di crollare.
Ashton le fu grato.
《Stanza 23D, al piano -2》
《La ringrazio molto》
I due ragazzi si lanciarono verso la porta metallica dell'ascensore, soffiando all'ultimo minuto il posto ad una coppia di Creatori; si infilarono dentro, ignorando le loro proteste, e Misty premette il pulsante -2.
La cabina si mosse immediatamente verso il basso, non abbastanza veloce secondo Ashton, a velocità normale secondo Misty.
《Ash, non farti prendere dall'ansia. Sono sicura che starà bene》
《È nel reparto Emergenze》sussurrò lui, appoggiando le mani sul vetro.
《Non vuol dire niente. Sta bene, e la vedremo immediatamente》
《Io...》
Ashton rinunciò a ciò che stava per dire, a ciò che voleva dire.
Non voleva assolutamente ammettere di avere paura, nonostante si trovasse di fronte ad un'amica fidata.
Per lui, era una vergogna anche solo pensare di essere spaventato. Per fortuna, Misty capì tutto senza bisogno che lui dicesse qualcosa; la stretta della sua mano contribuí a rinsaldare il suo coraggio.
Finalmente, dopo minuti che sembrarono ore, la porta dell'ascensore si aprì e i due sgusciarono fuori, evitando un'infermiere che trasportava un uomo in barella.
Il reparto Emergenze fremeva di attività; ovunque medici in camice, infermieri e degenti in pigiama affollavano il corridoio, in un continuo fare spazio e scusarsi.
Ashton voltò la testa in tutte le direzioni, finché non vide una sala contrassegnata come 40D.
Percorse il corridoio a ritroso con Misty al fianco, leggendo ogni numero e guardando in ogni sala fino alla 23D.
Quando la videro, i due si guardarono, preoccupati.
Poi, dopo un grande respiro, entrarono.

Sua sorella, la massa di riccioli biondi sparsi sul cuscino, era sdraiata dentro un letto, e osservava la fanciulla seduta accanto a lei.
Ad Ashton parvero entrambe una visione; sua sorella era illesa, tranne che per la gamba destra, accuratamente fasciata e distesa sul materasso sotto un cuscino.
La ragazza che parlava con lei aveva il viso dolce dei suoi sogni, gli occhi luminosi e i capelli neri come una notte senza stelle, tirati dietro le orecchie per guardare meglio Rebecca.
Cat era la visione alla quale non credeva più di assistere, lo spettacolo per il quale non aveva comprato il biglietto.
Era lei, meravigliosamente ed assolutamente lei.
Lei si voltò e allargó le labbra in un sorriso, felice e rilassato.
Quelle medesime labbra che lui aveva baciato tempo prima, morbide come petali, ora sorridevano per lui, per il suo ritorno.
《Ashton! Misty! Ragazzi, siete qui!》esclamò Cat, alzandosi dal letto. Misty le corse incontro e l'abbracció, stringendola forte.
《Cat! Come stai?》
《Bene, direi. E voi? Tutto ok?》
Misty annuì e si staccò da lei, avvicinandosi al letto di Becca.
《Cosa è successo alla tua gamba?》disse, preoccupata.
《Sono semplicemente caduta e mi sono fatta male, ma non è grave, sta tranquilla》rispose lei, cercando di sorridere. Suo fratello, che era rimasto in piedi sulla porta, si avvicinò.
《Cosa è successo? Ho provato a chiamarti, ma non rispondevi. E questo reparto è pieno di persone》
《C'è stato un attacco al Castello Rosso》borbottó Rebecca, abbassando lo sguardo.
《Un attacco?》esclamò Misty, sorpresa.
《Sono penetrate diverse Creature, almeno un centinaio》rispose Cat. Ashton notò che stringeva l'orlo del lenzuolo, talmente forte da far sbiancare le nocche.
《Già. E il Consiglio è intervenuto con le poche difese che possedeva, ossia unicamente la squadra emergenze. Cinquanta Creatori contro centoventi Creature》continuò Rebecca, evidentemente arrabbiata.
《Non...non abbiamo saputo assolutamente niente. Avremmo potuto aiutare》disse Ashton, incredulo.
Cat scosse la testa.
《Dopo la battaglia nessuno era abbastanza in forze nemmeno per evocare un Emissario. Avevamo troppo di cui occuparci, inoltre》
Ashton si meravigliò di come quei pochi giorni passati tra i Creatori di Fuoco avessero prodotto un cambiamento così radicale in lei; sembrava una vera Creatrice, determinata e coraggiosa.
《Quel che è fatto è fatto. Voi, invece? Ci sono stati problemi durante la mia assenza? 》chiese Rebecca, osservandoli.
Misty e Ashton si guardarono a vicenda, indecisi su chi dovesse raccontare l'accaduto.
《Anche noi abbiamo avuto la nostra battaglia》disse infine Ashton.
《Una Creatura è piombata alla Villa》aggiunse Misty.
《Solo una? Immagino ve la siate cavata alla grande, se siete qui e illesi》
《Beh, non proprio alla grande》borbottó Ashton, abbassando lo sguardo. Rebecca aggrottó le sopracciglia, guardandoli entrambi.
《Cosa intendete dire?》
《Non abbiamo potuto utilizzare i Poteri》esclamò Misty.
《Non riuscivamo a fare assolutamente niente. Eravamo privi di difese》le fece eco Ashton, furioso.
Rebecca li guardò piena di sorpresa.
《Come è possibile?》
《Non ne abbiamo assolutamente idea. Abbiamo perso i Poteri per circa tre ore, ma al momento sembra tutto normale》
《Siamo riusciti anche ad aprire un Buco per venire qui》aggiunse Misty.
Rebecca portò le mani alle tempie, chiudendo gli occhi come per pensare.
《Credo che avremmo tempo per pensare più tardi. Ora è il momento di riposare e rimettersi in forze》disse Cat, rimasta ad ascoltare per tutto quel tempo.
《Voglio assolutamente conferire con Westerline Darren. Deve dirmi dove ha portato Jason》borbottó Rebecca, aprendo di nuovo gli occhi.
《Jason? Che ne sa il Capo del Consiglio di dove si trovi Jason?》domandò Ashton.
《Quell'incosciente mi ha seguito fin qui, ed è venuto con me all'isola di Ellidaey》rispose Rebecca. E, dicendo questo, ebbe un tremito. Guardò Cat, rimasta accanto a lei, in piedi presso il letto.
《Cat, prima di tutto, credo che tu debba sapere una cosa》

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