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Capitolo 12

Cat uscì dalla vecchia stanza da letto, richiudendosela dietro le spalle. I suoi vestiti , quelli che aveva indossato dall'arrivo a New York , erano stati lavati e ripiegati dentro uno zaino rosso acceso , così come le sue scarpe da ginnastica. Nello zaino , aveva anche trovato la divisa della Cerimonia , ora bordata di rosso , magliette e pantaloni del medesimo colore e , infine , altra biancheria pulita. Cat si chiese chi avrebbe dovuto ringraziare per tutto questo.
In corridoio , le normali attività del palazzo si svolgevano regolarmente , e nessuno badava a lei. Cat camminó silenziosamente , passando anche di fronte alla porta di Ashton; sapeva del suo risultato? Perché non era stato accanto a lei mentre era praticamente in coma?
Ci aveva pensato molto.
Dopo quel bacio , si sarebbe aspettata che fosse rimasto ad aspettare che si svegliasse , seduto presso il suo letto. Se fosse stato veramente innamorato , lo avrebbe fatto.
E se proprio fosse stato impegnato durante quei due giorni , almeno sarebbe corso a vederla di nuovo sveglia , a controllare che stesse bene. Ma non lo aveva fatto. Lui , il Lui del sogno , lo avrebbe fatto.
Non poteva fare a meno di distinguerli , come se fossero due persone totalmente distinte , mentre uno era reale , e l'altro solo una sua proiezione mentale.
Non avrebbe dovuto pensarci troppo , in fondo non era affatto innamorata. No?
Ruby , la sua migliore amica , le avrebbe certamente detto di lasciar perdere. Di ignorare quel bacio , anche se era stato il primo della sua vita.
《Cat!》
La ragazza si voltò e vide Misty correre verso di lei. La giovane Creatrice di Psiche la raggiunse , sorridente. Gli occhi neri , leggermente a mandorla, sprizzavano energia , e il suo sorriso le tagliava il volto a metà.
《Ti stavo cercando. Becca mi ha detto che partirai presto...》 disse. Cat sorrise debolmente.
《Già...stavo giusto andando.》
Misty si accorse subito della sua espressione , e anche lei si fece seria.
《Non mi sembri molto felice.
Qualcosa non va?》chiese. Cat scosse la testa e si passò una mano tra i capelli aggrovigliati.
《No , no , va tutto bene. È solo che...non lo so , è ancora tutto così improvviso e strano che mi sembra incredibile , ecco.》
《Quando arriverai a destinazione sarà tutto più facile.》tentò di rassicurarla Misty , con un sorriso di incoraggiamento.
In quanto Capo dei Creatori di Fuoco , Amber Heist si occupava anche dei nuovi arrivati , inserendoli nel programma di addestramento obbligatorio. La ragazza dai capelli rossi le aveva solamente detto di prendere lo zaino già preparato , di salutare tutti e di raggiungerla all'ingresso del grattacielo della Eather Society. Sarebbero partite subito.
Cat aveva fatto quello che le aveva detto , ma nessuno del gruppo era venuto a bussare alla sua porta.
La ragazza desiderava ardentemente chiedere una sola cosa a Misty , ma si vergognava terribilmente a formulare la domanda.
Improvvisamente , Misty le gettò le braccia al collo. Sorpresa , Cat ricambió l'abbraccio , prima di sentire l'amica singhiozzare.
《Oh Misty dai! In fondo , non vado via per sempre no?》disse , cercando di rassicurarla.
《Lo so...ma mi mancherai lo stesso》rispose , staccandosi da lei e asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. Cat le fece un sorriso , scostandole i capelli dal volto.
《Anche tu mi mancherai tantissimo , lo sai.》rispose.
《Odio dovervi interrompere , ma Becca vi sta cercando. E anche il Capo dei Creatori di Fuoco.》
Jason Thorne , i capelli biondo cenere e gli occhi glaciali le interruppe , sbucando improvvisamente dal corridoio. A Cat quasi si mozzó il fiato in gola quando lo guardò , per la sorpresa di vederlo. Il ragazzo avanzò verso di loro con la sua consueta silenziosità , come un gatto in agguato alle spalle della preda ignara.
《Hai ragione Jason. Stavo giusto andando , grazie per essere venuto.》rispose Cat , imbarazzata.
Lui non rispose , limitandosi a fissarla con i suoi occhi azzurri. Misty la guardò interrogativa , ma Cat non rispose alla sua muta domanda , limitandosi a seguire Jason. Sapeva già quello che l'amica avrebbe voluto chiederle. Di Ashton nemmeno l'ombra.
I due ragazzi camminavano l'uno al fianco dell'altra , in silenzio. Poi , improvvisamente , Jason parlò.
《Quindi ora sei una Creatrice di Fuoco.》disse , con voce calma. Cat fu sorpresa di sentirlo parlare.
《Sì... o almeno , dovrei diventarlo.》rispose , abbassando lo sguardo. Jason non rispose , limitandosi ad osservare fuori dalle ampie finestre che si aprivano sulla parete sinistra del corridoio. Cat alzò gli occhi e lo guardò in silenzio; la luce del giorno si riverberava sulle ciocche biondo chiarissimo di lui , illuminandogli il viso spigoloso e candido.
Era molto diverso da Ashton , il quale sembrava l'incarnazione di quanto più chiaro e concreto esistesse al mondo; gli occhi verde foresta , i capelli castani come corteccia di albero e il sorriso aperto , sincero. Cat non seppe perché tali pensieri occupassero così tanto spazio nella sua mente , e per la prima volta benedí l'imminente partenza. Finalmente , Jason e Cat giunsero nell'ampio atrio di vetro della Eather Society; Becca e Amber , in piedi accanto al bancone vuoto della segretaria , la aspettavano visibilmente impazienti.
Jason si bloccò all'uscita dal corridoio , e Cat si voltò a guardarlo.
《Ti ho condotta da loro , ho fatto il mio dovere.》disse , quasi sussurrando. Non la guardava affatto , tenendo gli occhi piantati a terra. Cat gli sfiorò il braccio e lui alzò la testa verso di lei.
《Grazie per tutto Jason. Io...spero di poterci incontrare presto...》disse , mordendosi il labbro inferiore. Odiava il fatto che non pensasse mai prima di parlare. Che significava che voleva incontrarlo presto? Per lei era praticamente uno sconosciuto! Inconsciamente , aveva pensato che fosse la cosa giusta da dire in un momento di partenza , ma ora era certa di aver detto esattamente la cosa sbagliata. Jason , comunque , non gli diede peso , o non diede a vedere di avergliene dato.
《Andrai bene all'addestramento , ne sono sicuro.》le disse , con una smorfia che voleva essere un sorriso. Cat gli sorrise di rimando , imbarazzata. L'unica cosa che desiderava era porre fine a quella conversazione.
Il giovane Creatore , con un'ultimo cenno del viso , si voltò e tornò indietro nel corridoio , lasciandola sola. La ragazza lo osservò andarsene per un'altro istante , prima di girarsi nella direzione opposta.
Appena la vide , Becca si sbracció per farsi notare , nonostante la postazione della segretaria non fosse così lontana.
《Cat! Siamo qui!》esclamò. Amber Heist , accanto a lei , sorrise. La ragazza le raggiunse , e Becca sospirò.
《Quanto ritardo ragazza! Temevamo di doverti cercare!》
Rebecca , i capelli biondi raccolti in una coda , la guardava con un misto di severità e impazienza , le mani strette ai fianchi. Amber , invece , non aveva perso nulla della sua quasi proverbiale calma; indossava un vestito verde , che faceva risaltare i boccoli rosso fiamma che le scendevano molto al di sotto delle spalle. Con entrambe le mani , teneva stretta una borsa color crema , da viaggio.
《Mi dispiace , ma ho incontrato Misty...ho perso parecchio tempo nei saluti》disse Cat , provando a giustificarsi. Becca scosse la testa e sorrise.
《D'accordo , d'accordo. Sei perdonata. Hai preso tutto?》chiese , guardando la bretellina rossa dello zaino che la ragazza portava a tracolla. Lei annuì , mostrandolo.
《Ho controllato , è c'è veramente di tutto. Siete state davvero gentili.》rispose Cat , con un sorriso riconoscente. Non si aspettava quell'ennesimo gesto di cortesia.
《Ho pensato che , con quella partenza così improvvisa , tu non avessi avuto il tempo di prepararti bene. E ho avuto ragione , no?》disse Amber , facendole l'occhiolino. Becca controlló l'orologio al polso , le sopracciglia aggrottate.
《Direi che è ora che andiate. Mi raccomando , voglio un'Emissario appena arrivate.》
《Non vieni con noi?》chiese Cat , delusa. Becca scosse la testa , dispiaciuta.
《No , purtroppo. Questa visita improvvisa ha rallentato le attività della Società del Cerchio Eterno , e devo tornare ad occuparmene al più presto. Ma sono sicura che ti troverai benissimo.》disse , con un sorriso rassicurante. Cat annuì , cercando di sembrare convincente. In realtà , le dispiaceva davvero tanto che Becca non potesse accompagnarla; perdendo lei e gli altri della Società , si sarebbe ritrovata di nuovo completamente sola.
《D'accordo. Allora , direi che è arrivato il momento di andare!》esclamò Amber , sollevando di nuovo la sua borsa. Becca abbracciò forte Cat , quasi stritolandola.
《Buona fortuna Cat. Io credo in te.》le sussurrò all'orecchio.
Cat la strinse a sua volta , triste.
《Prenditi cura di mia madre , e scopri chi le ha fatto questo ti prego.》le disse , guardandola negli occhi. Becca annuì leggermente.
《Sì , te lo prometto.》rispose.
La mano delicata di Amber le cinse la spalla , segno che era arrivato il momento di andare. Becca si staccò da lei e Cat fece lo stesso.
《Buona fortuna anche a te , Rebecca.》disse Amber , gli occhi verdi fiammeggianti. Le due ragazze si sorrisero a vicenda , e Amber voltò le spalle all'atrio della Eather Society. Cat si affrettò a seguirla.

Il vento del mattino le faceva svolazzare selvaggiamente l'orlo della gonna e le ciocche di capelli rossi , ma Amber pareva non preoccuparsene. I suoi tacchi alti battevano sul cemento mentre camminava verso il portellone aperto dell'elicottero. Le grandi pale ruotavano velocemente , alzando un vento molto forte. Cat dovette stringere le bretelle dello zaino con forza , tanto da far diventare bianche le nocche delle dita.
《Cat! Sali , stiamo per partire!》le urlò il Capo dei Creatori di Fuoco , sovrastando il rumore delle pale in movimento. La ragazza corse accanto ad Amber , praticamente combattendo contro quel vento. Si infilò dentro una delle portiere aperte dietro , mentre Amber montó sul sedile anteriore , accanto al pilota.
《Rotta verso l'isola Ellidaey》gridò Amber al pilota che , nonostante le pesanti cuffie , parve udirla , perché mosse immediatamente le dita sui comandi. Amber si riassettó i capelli e le pieghe della gonna , socchiudendo gli occhi.
《Ti consiglio di riposare Cat. Il viaggio sarà molto lungo.》disse , tirando fuori dalla borsa una mascherina da notte color prugna e indossandola. Cat annuì , osservando New York allontanarsi da lei , con i suoi grattacieli e le sue strade affollate. Ashton non era venuto a salutarla , e sentiva il gelo allo stomaco ogni volta che ci ripensava. Ma forse era meglio così.
Meglio che fosse finita prima che a lei iniziasse davvero a importare qualcosa.
Socchiuse gli occhi , cercando di non piangere.

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