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Furia


Angolo autrice:

Ehi ehi gente. Sono tornata! Premetto che ho ricoretto la storia in alcuni punti, sistemando anche la trama. Non è cambiata drasticamente, ho solo messo a poato alcune parti che non mi piacevano più. Vi consiglio di ridare un'occhiata ai capitoli precedenti. Sahna (il bimbo che aveva interagito con Jimin) è diventato Chenle perchè 1 amo Chenle e 2 penso assomigli più a Jimin. Detto questo, buona lettura!


"Oh, Jimin" Yoongi soffia in un sospiro addolorato, gli occhi che si fanno lucidi.

Invece dell'attuale figura scura vede il sorriso gentile e gli occhi buoni dell'angelo, ricorda il pacato tono di voce e il dolce timbro, insieme con il suo coraggio e determinazione, col suo amore.

Ora tutto sembra essere svanito nel nulla: Jimin non ha più niente di quello che aveva, se non faccia e corpo a grandi linee. Da fuori, a parte i capelli, ha forse l'aspetto identico a prima, ma Yoongi, che lo conosceva bene, sa notare le differenze.

Gli occhi hanno perso il loro calore, ogni traccia di benevolenza in essi. L'angelo quasi sente il freddo del colore spento di quei occhi, scuri come la pece a volte, rossi come il sangue altre.

Nulla come la faccia impassibile che Jimin indossa anche adesso, che rende il cuore di Yoongi un maratoneta affaticato, gli toglie il respiro e lo lascia col dolore al petto.

Il biondo non può, non riesce a guardare in faccia il demone, il quale gli ricorda solo l'errore più grosso che abbia mai commesso. Errore che cancellerebbe subito se solo potesse, se potesse solamente riavere indietro il suo migliore amico.

Il dolce timbro di voce di Jimin non è più così tanto dolce, mentre saluta schivamente tutte le persone presenti in sala. Yoongi finalmente si riprende dal suo stato di trance, quando il demone usa il sarcasmo e la sua voce bassa e roca per parlare ancora: "Ne è passato di tempo, angioletti".

La voce è sinistra e spaventosa, tanto che Yoongi sente un brivido percorrergli la spina dorsale, mentre Jimin si avvicina a lui. Non vola una mosca nella grande stanza, e il rimbombo degli stivali del demone eccheggia, agitando tutti i presenti.

"Ah, che bello qui. Vi vedo tutti contenti. Riusciti a trovare una soluzione per il Trio? Sono sicuro di sì, infondo la Corte degli Angeli Superiori non ha mai fallito in niente, mi sbaglio?" Continua tenendo un tono di voce calmo e fermo, quasi inquietante.

Yoongi deglutisce, al vederlo ora davanti a lui, appoggiato con tranquillità al suo banco. Ancora non lo guarda, mentre prosegue il suo all'apparenza discorso indifferente e innocente.

"Ah... Jaehni senza dubbio coordina bene tutto no? No, aspetta... era morto, mi pare..." l'arancione continua con la sua messa in scena, mettendo un dito sulle labbra come per pensare, spostando lo sguardo verso l'altro. Poi, sospira.

"Che peccato che non sia qui con noi a godersi l'atmosfera, sono certo che gli sarebbe piaciuto molto. Chissà quanti complimenti starei ricevendo da lui..." termina, ed il silenzio di tomba ritorna.

"Sei stato tu ad ucciderlo, mostro!" Un angelo urla, e Jimin volge subito il capo verso la persona che ha parlato. Sogghigna meschinamente, dicendo con tono sinistro un "È corretto", mentre i suoi occhi perforano con lo sguardo quelli dell'angelo, ora impaurito.

Jimin apre le mani, e da esse, tra le sue dita, delle lunghe lame affilate si materializzano grazie all'energia oscura, di cui sono totalmente inpregnate.

La sala boccheggia all'unisono, mentre il demone, con solo un paio di passi e una velocità sconcertante, tira le lame in direzione dell'angelo che ha parlato, conficcando così il metallo in diversi punti del suo corpo.

Egli si butta a terra, lamentandosi dal dolore, che comincia a prosciugarlo lentamente insieme all'energia oscura. Jimin ridacchia soddisfatto, tornando da Yoongi mentre l'angelo a terra comincia ad avere dei conati di vomito a causa dell'eccessiva forza oscura all'interno del suo corpo.

Il demone ritorna da Yoongi, il quale si fa coraggio e chiede "Che gli hai fatto??!" Jimin finalmente lo guarda, e ancora ghigna. "Non perdiamoci in queste cose irrilevanti, amico mio" sussurra, avvicinandosi scaltro all'angelo.

Le loro labbra quasi si toccano, mentre in una frazione di secondo Jimin salta praticamente addosso a Yoongi, premendo con forza la mano destra al suo collo. Non che l'angelo possa soffocare, ma se il demone usasse troppa forza potrebbe staccargli la testa.

"Te la passi bene al mio posto, uh?" L'arancione sogghigna mentre aumenta sempre di più la stretta attorno al candido collo dell'altro, mani che prendono sempre di più il colore nero, occhi che perdono il castano.

"Lascialo stare Obiectum! Smettila di vivere nel passato!" Urla qualcuno da dietro di lui, e Jimin, a dir poco irritato, gira la testa di scatto mentre con la mano libera fa volare in aria l'angelo per poi sbatterlo violentemente al pavimento.

"Vivere nel passato??" Urla, furibondo, "Ho perso tutto quello che avevo, per colpa del suo egoismo" si riavvicina a Yoongi, sguardo colmo di odio che fa sentire quest'ultimo piccolo e totalmente impotente.

"È ora che tu paghi per ciò che hai fatto, hyung." L'angelo si lascia scappare una lacrima: ancora vede davanti a sè un angelo castano, che con espressione preoccupata cerca di capire se stia bene o no.

In quell'istante di tempo sorride, domandandosi se mai rivedrà il suo migliore amico. "Allora non pensavo a quello che avrei perso se avessi fatto la spia. Non ho pensato a quello che ti sarebbe successo. Ero convinto che andasse bene, che stessi agendo secondo giustizia. E ti ho trasformato in un demone Jimin, un demone. Ho trasformato il mio migliore amico in un demone. Non me lo perdonerò mai. Mi manchi, tanto. Lo sai che non esterno le mie emozioni però sento che te lo devo, anche se a te ora non importa. Mi dispiace così tanto, Jimin."

L'angelo scoppia a piangere appena finito di parlare, vedendo la faccia impassibile del demone. "Ah, Yoongi, Yoongi" sbuffa quasi incredulo Jimin, e l'altro potrebbe quasi giurare di vedere gli occhi lucidi nel ragazzo, ma dura poco.

"Se pensi davvero che queste parole sdolcinate ti salveranno la pelle, beh, ti sbagli di grosso! È troppo tardi per le scuse!!" Jimin urla, ristringendo la mano attorno al collo dell'angelo.

Neanche un secondo, e poi dei passi. Il boato generale che scoppia costringe il demone a girarsi e così vede Jungkook.

L'arancione lascia un verso divertito scappare dalle sue labbra, rivolgendosi al più piccolo "Ce ne hai messo di tempo"

L'altro demone è impassibile, mentre butta senza un minimo di cura una testa a terra. E tutti urlano "Jinyoung!!!" mentre si avvicinano all'immobile resto dell'angelo. Jungkook la guarda senza emozione, con le braccia incrociate al petto.

"Era convinto di portarci la mia di testa, qui. Sicuro che sarebbe diventato angelo superiore. Tu sapevi che c'è una ricompensa alquanto allettante per chi ci cattura, Jimin?" Il corvino si gira meschino verso l'altro demone,

Jimin stringe la mascella in odio e parla "No, non ne avevo idea. Illuminami, Dolor".

"Diventare angelo superiore. Jinyoung era talmente convinto che si è dato alla pazza gioia torturandomi." Jungkook sbuffa, fissando all'improvviso con intensità un angelo a caso davanti a lui. Quello cade a terra tenendosi il petto.

"Quale sciocco, mi ha sottovalutato"
Jimin ha i pugni serrati dalla rabbia "Addirittura la taglia su di noi adesso... ma guarda, sempre meglio voi del consiglio, uh. Vi distruggerò un ad uno, vedrete!"

L'arancione è talmente furioso che tutti nell'aula vengono scaraventati al soffitto, ai muri, al pavimento. Il demone alza con colpi secchi delle mani la mobilia della stanza, buttandola addosso alle figure ormai a terra.

Lui è in aria, mentre tra qualche urlo chiama l'altro "Jungkook!!" Lo fulmina con lo sguardo, "Aggiungiti anche tu" dice, mentre la sua faccia si contorce in ira.

L'altro chiude gli occhi strizzandoli per un secondo. Numerosi crack si sentono nella stanza, segno delle ali probabilmente rotte e spezzate.

"Non possiamo rischiare che ci intralciate i piani" Jungkook afferma, e dalle labbra di Jimin esce praticamente un ringhio, una minaccia "Ci rivedrete molto presto, è una promessa"

¤

Finalmente al punto di incontro, i tre demoni si guardano. "Ora di attuare il piano, finalmente." Jimin sussurra a denti stretti. "Tutto quello che abbiamo aspettato e desiderato, comincia ora. La gloria, il potere, ogni singola cosa parte adesso." Gli occhi del demone si tingono di rosso acceso, mentre cerca lo sguardo degli altri due. Taehyung ghigna, "Mostriamo loro di cosa siamo veramente capaci".

Fuori dal palazzo numerosi angeli attendono il tanto aspettato discorso degli angeli superiori. Secondo quanto detto, deve essere su un tema abbastanza serio, qualcosa che la gente sa che ha a che fare con la profezia.

Il balcone di marmo candido dal quale di solito vengono esposti i discorsi importanti, decisioni della Corte per esempio, è ancora vuoto. La gente fa tanto rumore, conversa, ride, scherza.

Improvvisamente tutto tace, alla vista di un anomalo nero su quel balcone. Un volto è completamente sconosciuto, ma sono in molti ad accorgersi che gli altri due hanno un qualcosa di familiare.

Ma è quando qualcuno nella folla fa i nomi, Jimin e Taehyung, che un boato di voci sconvolte scoppia. I tre guardano impassibili la confusione che si è creata sotto, gente che bisbiglia su come sia possibile che Jimin da caduto sia diventato demone, su come mica quel delinquente di Taehyung era stato espulso sulla terra?

Il diretto interessato è l'unico che sorride meschino, mentre avanza un passo e posa la mano destra sul bordo del marmo. "Silenzio, cari angeli" il più alto parte gentile "Siamo qui per finalmente annunciarvi un avvenimento molto importante, oggi."

La voce è leggera e controllata; "Avrete tutti presente la profezia proibita, e sicuramente vi sarete chiesti di che cosa potesse trattare."

Taehyung parla ancora, per poi in una frazione di secondo contorcere la sua espressione facciale in malvagia, mentre il suo sorriso sinistro si espande sulle labbra. "Innanzitutto, ho il piacere di comunicarvi che la profezia non è più proibita. Il motivo per cui il Trio Mors esiste è dovuto alla Corte degli angeli superiori."

Jimin si fa avanti "La Corte ha reso la profezia proibita e mi ha condannato a caduto perchè volevo conoscerla. Volevo conoscerla per poter difendere il Paradiso da essa." Parla con piattezza nel tono di voce, come se ormai non gliene importasse più niente.

"La Corte non è altro che un insieme di ciarlatani che farebbero di tutto pur di nascondere i problemi che sorgono, come per esempio esiliarmi sulla terra una volta scoperto il mio destino, invece di aiutarmi." Taehyung prosegue.

"Quindi" Jungkook finalmente parla, un sorrisetto stampato sulle sue labbra "Vi daremo una possibilità di cambiare le cose. Se siete stanchi di essere sottomessi e puniti per crimini che non avete commesso, schieratevi con noi e combattete."

"Youngmin, ora" Taehyung sibila autoritario, e al suo ordine la gente reclutata dal caduto si butta in mezzo alla folla e tiene dei coltelli impregnati di sangue di demone.

Gli angeli sussultano, e urla confuse si alzano quando Jimin salta giù nel bel mezzo della bolgia. Sposta con facilità le persone con qualche colpo di polso, mentre si stiracchia il collo.

"Devo chiedervi di alzare la mano, seguaci" urla l'arancione, scrutando il bianco della folla imbrattatato da chiazze nere qua e là.

"Abyssus abyssum invocat" recita lo stesso tirando le mani al cielo, energia nera che si materializza violenta e va a cercare chi ha le mani alzate.

Nel frattempo, Namjoon, Jin e Yoongi arrivano di corsa nella stanza il cui balcone si affaccia sulla folla. Namjoon si precipita su Jungkook e Jin e Yoongi su Taehyung.

Jimin alza lo sguardo verso l'alto e digrigna i denti, continuando comunque a recitare incantesimo. Non può fermarsi adesso, la trasformazione degli angeli è quasi completa.

La spada di luce di Namjoom colpisce Jungkook dritta sulla spalla, facendo uscire un urlo mostruoso dalla bocca del demone. I suoi occhi si accendono di rosso, rabbia che sale ad ogni secondo che passa.

Namjoon prova di nuovo ad attaccare ma sta volta Jungkook è preparato, e schiva il colpo. Una smorfia infastidita si fa strada sul suo viso e i suoi occhi si posano troppo velocemente sul polso dell'angelo.

Un crack decisamente forte si sente mentre Namjoon urla in dolore lasciando cadere la spada. Jungkook crea una sfera di energia nera e solleva la spada con essa. L'arma all'interno continua a riempirsi sempre di più di emergia oscura fino a quando non si spezza in mille pezzi.

L'angelo prova ad alzarsi da terra, ma non appena lo fa un calcio lo butta d'altra parte della stanza, facendogli distruggere il muro su cui va a sbattere.

Mentre il caos si scatena tra la folla, Jimin salta di nuovo su con un balzo, spostando immediatemente lo sguardo su Yoongi e Jin che con due spade di luce continuano ad attaccare Taehyung. Lui ne schiva la maggiorparte, ma qualche colpo gli arriva lo stesso.

È evidente che i due angeli siani sotto l'effetto di qualche pozione che gli permette di non eseguire gli ordini di Taehyung.

Un colpo di spada da parte di Yoongi e Taehyung vola a terra con un ringhio infuriato.

Succede tutto in un secondo, ma è sufficiente per mostrare a tutti i presenti, e specialmente a Jin, Yoongi e Namjoon quanto il Trio può essere davvero mortale.

L'energia oscura nella stanza cresce a dismisura, e in un battito di ciglia Obiectum è in aria con i piedi puntati verso Yoongi e Jin. Le sue mani si muovono verso sè disarmando i due angeli e le spade si trasformano in fretta in spade oscure mentre spunzoni spaventosi si formano su di esse.

Ora sono più tendenti ad una forma di mezza luna, con una punta aguzza e energia oscura che si propaga per centimetri dal contorno. Le lame tornano indietro con una velocità impressionante mentre Obiectum colpisce i due angeli con i piedi.

Le spade si conficcano nelle spalle dei due, e senza nemmeno comunicare con gli altri demoni, Dolor squarcia completamente la ferita di entrambi. Le urla sono strazianti e Namjoon non sa cosa fare.

Vorrebbe aiutare i suoi compagni ma non ne ha le forze. Quando crede che l'incubo sia finito, vede Mens rialzarsi ed avvicinarsi a Yoongi e Jin. Quelli, stremati, lo guardano dal basso con paura.

Il demone apre la bocca è il suo tono di voce è sinistro, grave e avvelenato. Le iridi splendono di rosso e il bianco degli occhi si tinge di venature nere.

Non l'ha mai visto così arrabbiato.

"Attaccatelo" dice il demone guardando freddo Namjoon, e il brivido che gli scorre sulla spina dorsale non promette nulla di buono.

"E tu? Cosa aspetti, contrattacca, sono i tuoi nemici" Mens si rivolge poi proprio a lui, e il suo sangue si gela dal terrore.

Neanche lui è abbastanza forte da resistere alla furia che alimenta il potere del demone e, in pochi secondi si fionda sugli altri due angeli come fossero in conflitto da secoli.

¤

"Siamo di ritorno" Jimin pronuncia solenne una volta al cospetto di Seunghyun, gli altri due demoni inginocchiati al suo fianco.

"L'impatto che avete avuto è stato impressionante. Numerosi nuovi angeli caduti, e il Paradiso non solo piange per essi, ma anche per i numerosi morti della Corte e non solo. Posso dire di essere soddisfatto del vostro lavoro, Trio Mors."

Il demone superiore si congratula e i tre rispondono con un ghigno fiero e maligno, come a mostrare che già sono consapevoli di aver fatto un ottimo lavoro.

"Ho un compito per voi, Trio. Trovate il Libro delle Verità, e portatemelo. Finalmente dopo secoli sapremo quali sono le debolezze degli angeli e potremo usarle contro di loro per diventare più forti"

Gli occhi di Jimin si spalancano, shock evidente sulla sua faccia. Il Libro delle Verità, lo stesso che aveva cercato di proteggere una volta.

"Sarà nostro" dice con convinzione l'arancione, "Gli angeli cadranno" aggiunge inoltre, facendo ridere soddisfatto anche Seunghyun.

"Sono sicuro che non fallirete" il demone superiore dice mentre nota l'energia oscura emessa da Dolor. Non ha mai sentito un'aura così potente come la sua, fatta eccezione per quella dei due compagni che si avvicina molto in termini di potenza.

Lo sguardo del corvino è glaciale e completamente illeggibile, "Dolor, c'è qualcosa che ti rende così particolarmente irritato?" Chiede poi.

"La sconfitta, signore" risponde con un pizzico di veleno nella voce, dopo aver ripensato a quanto in fretta è stato umiliato e manipolato oggi da quell'angelo.

"Quindi posso stare tranquillo che quel libro sarà nelle mie mani, non è così?" Seunghyun prosegue.

"Certamente."

¤

"Mamma, perchè mi hai mentito su Jimin?? Mi avevi detto che era caduto di proposito, non che era stato rinchiuso ingiustamente!" Chenle urla contro sua madre, sentendosi preso in giro dopo aver scoperto la verità.

La madre spalanca gli occhi in rabbia, tirando uno schiaffo al figlio "Come osi alzare la voce im questo modo a tua madre! Lui è una disgrazia per noi, non lo capisci? Sto cercando di proteggerti!!"

Chenle stringe i pugni "Odiando il tuo stesso figlio perchè stava cercando di essere ancora più altruista di quanto non lo fosse già?! È la Corte nel torto, non lui! Jimin è stato torturato e maltrattato!"

"Quello non è più mio figlio, è un mostro"

Chenle stringe la mascella mentre la rabbia e la sensazione di tradimento si fanno strada tra i suoi sentimenti.

"Non parlare così di Jimin."

"Cosa? Hai ancora il coraggio di difenderlo??!" Incredula, la madre gli urla ancora contro.

"È mio fratello!" Urla, "E non si meritava tutto quello che gli è successo. È anche colpa tua se è diventato come è oggi. Tu l'hai abbandonato"

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