8. Phoebe
Dopo aver lasciato Selene, entrai a scuola, dirigendomi al mio armadietto. Presi il libro di letteratura, andando poi in classe. Il professore non era ancora arrivato, così presi velocemente posto in un banco in seconda fila. Non appena mi sedetti, vidi entrare Jordan, con un'aria abbastanza corrucciata. Si guardò intorno, scorgendomi e avanzando verso di me. Si accomodò al mio fianco ed io lo salutai, felice che vicino a me ci fosse qualcuno che conoscessi. Ricambiò a malapena il mio saluto, portandomi a chiedergli cosa stesse succedendo.
"Niente, solo che é tornata mia sorella. Abbastanza ingestibile, lo ammetto. Hai visto Seth?" mi domandò ed io scossi la testa. Non mi ero neanche accorta della sua assenza. Tra Jordan che non era come al solito e Selene sola chissà dove, era abbastanza difficile rimanere concentrata su più cose.
Ad un tratto dalla porta entrò una ragazza con i capelli scuri e gli occhi azzurri. Camminava sicura di sé, consapevole di essere bella e apprezzata e per un attimo mi ricordò Selene, con il suo sguardo fiero. Venne verso di noi, fermandosi al nostro banco e puntando i suoi occhi chiari su di me, per poi distogliere lo sguardo e guardare Jordan.
"Seth?" il ragazzo accanto a me alzò le spalle, inconsapevole di dove fosse. La ragazza sconosciuta davanti a noi sbuffò, ripuntando poi i suoi occhi su di me.
"Alzati e va' da un'altra parte" il tono fermo e il suo sorriso fintamente gentile non erano qualcosa che andavano bene insieme. Jordan rispose per me.
"Eva, prendi posto da un'altra parte, Phoebe rimarrà qui" lo scambio di sguardi che si stavano dando i due avrebbe potuto uccidere chiunque. Eva distolse lo sguardo e Jordan sospirò.
"Va bene. Ma non finisce qui" mormorò, spostandosi da un'altra parte.
"Non c'era bisogno. Veramente" sussurrai al ragazzo accanto a me, che spostò lo sguardo dal banco a me. Aveva degli occhi così sinceri e così chiari, che quasi arrossii per la loro intensità.
"Eva é fatta così, c'é sempre bisogno di qualcuno che le metta dei limiti. Volevo che rimanessi accanto a me, ecco perché l'ho mandata via. Saremo anche fratellastri, ma a volte non la sopporto"
"Fratellastri?"
"Figli della stessa madre. é riuscita ad anticipare di un anno" spiegò, poggiandosi pigramente col braccio sul banco e la testa sulla mano aperta. "E tu? Hai fratelli o sorelle?"
"Un fratello più grande che va al college" gli risposi, quando vidi la sua mano indirizzarsi verso il mio viso. Spostò una ciocca di capelli e questo gesto mi fece arrossire violentemente. Aveva gli occhi quasi ipnotizzati sul suo gesto, mentre io rimanevo incantata a guardare il suo viso.
Jordan non era per niente un brutto ragazzo, anzi. Vedevo come le ragazze che non impazzivano per Seth, lo facessero per lui. Aveva il viso di un ragazzino, i capelli castani tirati su in un ciuffo, gli occhi azzurro-grigi, le labbra rosee, la carnagione così chiara. Alto, fisico non da palestrato, però che non toglieva nulla alla sua bellezza.
"Avevi qualcosa tra i capelli" mormorò, distogliendomi dai miei pensieri. Non mi ero accorta che avessi cominciato a respirare più velocemente del solito.
Cercai di calmarmi nell'esatto momento in cui entrò il professore in classe.
***
Cinque ore di lezione riuscivano a prosciugare le energie di chiunque, soprattutto se tra queste c'era un compito in classe. Mi trascinai con il vassoio pieno verso un tavolo vuoto, domandandomi cosa stesse facendo Selene in quel momento. Presi a mescolare nel piatto che avevo davanti con sguardo assorto, fino a quando non sentii qualcuno sedersi davanti a me. Alzai la testa, trovandomi gli occhi chiari di Jordan scrutarmi.
"Spero che non ti dispiaccia. Ti ho vista sola ed ho pensato di venirti a fare compagnia" sorrisi, scuotendo la testa e ricominciando a giocherellare con il cibo nel mio piatto.
"Alla fine come ti é andato il test di francese che avevi?"
"Bene, pensavo peggio. Fortuna che prima che arrivasse la professoressa ho avuto tempo di aprire il libro e dare una sbirciata veloce" rispose, addentando una mela. Distolsi lo sguardo, per non rischiare di incantarmi davanti ai suoi gesti. "Non mangi?"
"Non ho molta fame, a dir la verità. Sono preoccupata per Selene, é da sola a casa e non so cosa potrebbe fare" ammisi sinceramente, domandandomi poi se fosse veramente tornata a casa.
Jordan stava per dire qualcosa, ma venne interrotto dalla presenza di tre persone al nostro tavolo. Alzai lo sguardo, trovandomi addosso, ancora una volta quel giorno, quello ghiacciato di Eva. Al suo seguito c'erano due ragazze che avevo incrociato varie volte nei corridoi e che seguivano pochi corsi con me.
"Jordan, avevi promesso di pranzare con me" disse con un finto sorriso la ragazza dai capelli scuri. Jordan aggrottò le sopracciglia ed io mi sentii di troppo.
"Se volete posso and-"
"No, rimani qui" Eva si girò subito, fermando qualsiasi mio movimento "Ormai siamo qui, possiamo mangiare tutti assieme" affermò con falsa felicità ed io mi domandai cosa avesse in mente.
Lei e le sue amiche si accomodarono al nostro stesso tavolo, spostando lo sguardo da me e Jordan e viceversa. Il ragazzo sbuffò, portandosi una mano tra i capelli. I suoi occhi si soffermarono su di me, chiedendomi quasi scusa con lo sguardo. Scossi la testa leggermente, sorridendogli, facendogli capire che non fosse colpa sua.
"Allora, Jordan, non ci presenti la tua.. amica?" domandò la sorellastra del ragazzo davanti a me.
"Mi chiamo Phoebe" risposi prima che Jordan potesse dire qualcosa.
"Non ricordo della tua presenza nella scuola" mi squadrò attentamente, facendomi sentire inferiore sotto i suoi occhi di ghiaccio "Ma posso capire il perché" non risposi al suo commento, limitandomi ad abbassare la testa.
"Eva, smettila" sibilò Jordan, guardando quasi arrabbiato la sua sorellastra.
"Dico solo la verità, Jordy" sorrise quasi meschina "E dovresti accorgertene anche tu. Non dovresti perdere tempo con persone del genere. Se Seth-"
"Tu e Seth non decidete di chi io voglia essere amico, d'accordo?" mi sentii di troppo e non volevo mettere ulteriore litigio tra i due fratelli. Così mi alzai, rivolgendomi al mio amico.
"Jordan, non c'é bisogno che discuti con tua sorella per me. Devo andare"
"Ma Phoebe-"
"Non ne vale la pena" dissi, prima di andare completamente via da scuola. Stava succedendo fin troppe volte che saltassi le lezioni del pomeriggio, ma in quel momento avevo bisogno di sentirmi libera.
***
Avevo nuotato velocemente, con tutta la forza e la potenza che potevo avere, con tutta la velocità che potevo raggiungere. Avevo sfrecciato tra le alghe e i coralli, tra gli scogli bassi e contro i pesci, trovandomi finalmente nella cavità di Posea. Mi appoggiai contro la roccia, chiudendo gli occhi e pensando a tutto ciò che era successo prima.
Non volevo che Jordan si mettesse contro sua sorella per colpa mia, non volevo essere la causa della rottura del rapporto di nessuno. Per passare il tempo, creai una bolla d'acqua, che passai da una mano all'altra, come se fosse una palla. Ad un tratto, la sfera tra le mie mani divenne di ghiaccio, quando avevo steso il palmo della mano in verticale. Scagliai la palla contro la roccia, vedendola distruggersi e sgretolarsi.
Scossi la testa, cercando di scacciare qualsiasi pensiero negativo, cominciando poi a muovere la mia coda verde smeraldo per andare sott'acqua e tornare.
Una volta tornata ed asciugata, mi diressi verso casa, con solo la voglia di mettermi a letto e dormire. Davanti il cancelletto, trovai Jordan ad attendere, portandomi a chiedere che ci facesse lì.
"Ehi Jordan"
"Phoebe" si avvicinò a me, mentre io mi dirigevo verso la porta di casa.
"Aspettavi qualcuno? Hai bisogno di qualcosa? Vuoi entrare?" le domande mi uscivano a raffica senza che le potessi controllare e mi ritrovai quasi ad arrossire per l'imbarazzo. Jordan sorrise teneramente, portandosi una mano alla base dei capelli, dietro il collo.
"Stavo aspettando proprio te. Non c'é bisogno di entrare, tranquilla. Sono venuto per dirti che mi dispiace per prima, ma Eva ha questa strana concezione che i 'popolari' dovrebbero stare solo con i loro simili, manco fossimo animali. Beh, io non sono d'accordo con lei e mi piace la tua compagnia, quindi non voglio che tu ti senta in imbarazzo per colpa sua. Noi possiamo essere amici, se lo vogliamo"
"Non voglio che tu abbia dei litigi con tua sorella" ammisi.
"Non ti preoccupare. Abbiamo discusso molte volte su questo argomento io e lei, anche prima di te. Non ti devi assolutamente sentire inferiore a ciò che dice. Tu, come tutti, hai il tuo valore, non lasciarti condizionare da lei"
Sentendo quelle parole che trasudavano sincerità e bontà, lo abbracciai di slancio, cogliendolo di sorpresa. Pian piano, lui avvolse le sue braccia attorno a me, tenendomi stretta, facendomi sentire seriamente apprezzata, per una volta.
"Grazie" gli sussurrai.
Forse, questa volta, sarebbe andata meglio.
HOLAAAA
Puntuale, oh mio Dio.
Jordan è un amore, basta. Non ho nient'altro da dire, solo che l'estate sta finendo ma io sono ancora convinta che sia giugno.
Chi preferite tra Selene e Phoebe? E Seth e Jordan?
Seth+Selene?
Phoebe+Jordan?
Jordan+Selene?
Seth+Phoebe?
Eva+Seth? (Tanto per mettere insieme due stronzi)
Voi cosa ne pensate?
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Alla prossima,
Kisses
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