Non potevo accettare che Selene rimanesse sola a Posea. Avevo paura che le potesse accadere qualcosa, che potesse morire e che nessuno le sarebbe potuto stare accanto. Quindi, non avrei accettato i suoi 'no'.

Era quello il motivo per cui mi stavo dirigendo verso la casa di Seth. Era pomeriggio ed avevo intenzione di riportare Selene a casa entro quella sera. Suonai al campanello e mi venne ad aprire una cameriera.

"Salve, scusi il disturbo, ma volevo sapere se Seth é in casa" chiesi con gentilezza, vedendo la donna annuire.

"Sì, il signorino é nella piscina in giardino. La posso accompagnare" mi fece entrare, chiudendo la porta principale ed accompagnandomi verso il retro. Mi guardai attorno, vedendo l'ambiente moderno di cui era costituita la casa. Era veramente grande e mi domandai come facessero a viverci effettivamente solo due persone. Sapevo che Seth non aveva più la madre, che era morta in seguito ad un incidente, di cui lui non aveva mai parlato.

Arrivammo velocemente sul retro, in cui trovai Seth disteso su un materassino in piscina. La cameriera si congedò dopo il mio 'grazie', ed io chiusi la porta che divideva l'interno dall'esterno, non prima di aver tirato le tende. Non volevo che qualcuno vedesse qualcosa.

"Seth" dissi ad alta voce, facendo spaventare il ragazzo che si era appisolato, dato che aveva gli occhi chiusi. Cadde in acqua con un tonfo, facendo schizzare verso il bordo. Io mi tenni a debita distanza, tanto mi avrebbe ascoltato lo stesso, anche contro la sua volontà.

"Phoebe, Dio santo, mi hai spaventato" disse, una volta essere riapparso dal fondo. Un tempo mi sarei sentita in imbarazzo a stare davanti a lui, mentre goccioline d'acqua ricoprivano il suo petto, ma i tempi erano ormai cambiati. Quella situazione mi era indifferente e mi stupii anche che un tempo non gli avrei parlato di certo come volevo fare in quel momento. "Cosa ci fai qui? Jordan non c'é, viene tra un po'"

"Non sono qui per Jordan" mormorai con fermezza, vedendo subito i suoi occhi azzurri posarsi frettolosamente su di me.

"Non dirmi che sei venuta qui per provarci con me, perché non sono disponibile e, anche se lo fossi, non lo farei mai per rispetto a Jordan" sorvolai sulla sua ultima frase, al massimo gli avrei chiesto spiegazioni in seguito.

"Sono qui per Selene" l'azzurro degli occhi di Seth s'incupì, diventando quasi grigio.

"Ha fatto la sua scelta. Mi ha detto più volte che non le interesso e che sono un evidente peso per lei. Te l'ho già spiegato. Quindi, perché non mi lasci stare con questa storia?"

"Sta morendo, Seth. Non posso lasciarla sola"

"Ha fatto la sua scelta. Se tanto ci tieni, prova tu a farla tornare" fu uno scatto, un momento di rabbia, un guizzo che fece cambiare il colore ai miei occhi, perché lo sentii. Stavano diventando rossi ed in un attimo il mio braccio fu teso verso di lui. Lo feci volare fuori dalla piscina, fino a farlo cadere sull'erba, non gli diedi neanche il tempo di riprendersi, che una mano d'acqua lo teneva fermo per la gola.

"Non accetto la sua scelta, okay? Sta morendo e tu, forse, sei l'unico che ascolterebbe, che riuscirebbe a farla ragionare. Dannazione, non ti fermare alle apparenze, lei con te non l'ha fatto. Dimenticati delle sue parole, é una sirena, tende a fare così per difendersi, non conosce sentimenti come l'amore o il bene. Non pensare a te e a ciò che ti ha detto o fatto, ma pensa al fatto che, se dovesse morire, sarebbe circondata dalle persone che più la amano. Non m'importa di ciò che potrebbe dire o fare Eva, sono pronta ad affrontarla. Ma ti scongiuro di non lasciarla sola" vidi il guizzo che passò per i suoi occhi, che lo fece smettere di combattere contro la mia mano, che lo portò ad ascoltare le mie parole e a pensarci su. Perché sapeva che avessi ragione, solo che non voleva un ennesimo rifiuto o, peggio, essere abbandonato. Ecco perché si circondava di persone che dimostravano di amarlo o di adorarlo, ecco perché stava con Eva. Lei gli era così attaccata, che non lo avrebbe lasciato mai.

"Phoebe" sentii la voce di Jordan richiamarmi e la sua mano sul mio braccio. Mi calmai all'istante, quasi rendendomi conto di quello che stavo facendo. La mano d'acqua scomparve dalla gola di Seth e lui cominciò a massaggiarsela.

Quando mi voltai, gli occhi chiari di Jordan mi scrutavano, mentre, incantato, vide i miei tornare del loro colore naturale.

"Va bene, ti aiuterò" le parole di Seth furono un sollievo per me, perché forse c'era ancora la speranza che Selene potesse tornare a casa. Lui rientrò in casa per cambiarsi, mentre io e l'amico rimanemmo fuori. E lo sguardo, insieme al sorriso, che mi dedicò, fecero battere più forte il mio cuore.

***

Quando fummo a Posea, tutti e tre ci dirigemmo verso l'entrata terrena della grotta, facendo entrare solo Seth. Io e Jordan rimanemmo fuori, dando loro un po' di privacy, non troppa, per poter sentire cosa si stessero dicendo.

Selene, ovviamente, lo rifiutò, utilizzando il suo meccanismo di difesa, ma la sua debolezza la portò a costringere se stessa ad ascoltarlo. Non poteva fare molto, non poteva scappare ed era costretta a rimanere lì seduta, a sentire le sue parole. E Seth la rassicurò, le disse che l'avrebbe aiutata a togliere la coda ad Eva, che era preoccupato, che, nonostante non stesse bene, la vedeva comunque bellissima.

Quasi mi emozionai a sentire quelle parole, così decisi di allontanarmi un po', perché cominciavo a sentirmi in colpa ad ascoltare quei pensieri così privati.

"Ehi, dove vai?" Jordan mi fu subito dietro.

"Non volevo continuare a sentire la loro conversazione. Mi sono sentita un po' in colpa" ammisi, abbassando lo sguardo verso il terreno che stavamo percorrendo. "Non sembra, ma Seth saprebbe dare amore come pochi. Selene é fortunata a riceverlo"

"Vorresti riceverlo anche tu?"

"Chi non vorrebbe?" chiesi di rimando, fissando il mio sguardo nel suo. Rimase un attimo in silenzio, leccandosi poi le labbra.

"Non so se il mio amore é allo stesso livello di Seth, ma lo provo, Phoebe. E lo provo per te. Sono innamorato di te, Phoebe Sullivan. Sono innamorato di te dal primo giorno che ti ho vista, così bella e timida, che non riuscivi a parlare con nessuno. Ti ho guardata da lontano, mentre rimanevi chiusa nel tuo guscio e non ho mai avuto il coraggio di avvicinarmi, soprattutto perché mi ero accorto che ti piacesse Seth, nonostante lui ti facesse stare male. Non ho smesso di amarti nemmeno quando sono stato via per un anno, perché, quando sono tornato e ti ho rivista, ho sentito il mio cuore tornare a battere più forte. E sono stato io a portarti nella tua stanza la notte dell'Eclissi ed io a scriverti quei bigliettini ridicoli. Devo ringraziare Selene se ti ho potuta conoscere da vicino. Ti amo, Phoebe, che tu sia una semplice umana o una sirena, amo tutto di te, dai tuoi occhi che cambiano colore a come hai affrontato Seth prima. Mi sei sembrata così bella, sexy e determinata. Ti vorrei tutta per me, ma accetto un tuo probabile rifiuto e non rinuncerei all'opportunità di starti accanto per il mio sentimento per te. Al massimo cercherei di farti innamorare di me ogni giorno"

Mi presi un momento per osservare Jordan, dai suoi bellissimi occhi alle labbra carnose, ogni dettaglio del suo volto. Non avrei mai potuto dirgli di no, perché lui mi aveva conquistata, perché mi aveva davvero fatta innamorare ogni giorno.

"Non ce n'é bisogno. Sono già innamorata di te" gli sorrisi, dopo aver visto nascere sulle sue labbra un grosso sorriso smagliante. Fece uno scatto verso di me e congiunse le nostra labbra. Mi aggrappai al suo collo e approfondii il bacio, sentendomi protetta tra le sue braccia.

E, in quel momento, pensai che avrei fatto di tutto per far avere un lieto fine a tutta quella storia.

HOLAAAAA

Oggi Premio Nobel per me che aggiorno un'altra storia, un applauso.

Jordan è un cuore, lo adoro. Io non perché non riesca a creare maschi stronzi, boh, tutti teneteli.

Phoebe che esce fuori la sua grinta la adoro.

Non ho molto da dire, nel prossimo ci sarà la luna piena, quindi aspettatevi di tutto.

Alla prossima,
Kisses