12. Phoebe
Il lunedì dopo il weekend della luna piena, tutto mi sembrava ancora strano.
Selene mi aveva detto che entrambe ci eravamo ritrovate a sottostare al potere della luna, che le era ricomparsa la coda e che avevamo nuotato e cantato per tutto il tempo. Non ricordavo molto di ciò che era successo e mi spiegò anche che questo era un effetto collaterale, come quando ero stata trasformata. Prima o poi ci avrei fatto l'abitudine.
Io continuavo a sentirmi strana. Selene non aveva ripreso i suoi poteri, nel momento in cui si era bagnata, non le era comparsa la coda, i suoi capelli erano rimasti castani e i suoi occhi non si erano schiariti. Per quanto riguardava me, io avevo scoperto che, quando cercavo di controllare l'acqua, mi arrivava una raffica di vento, quando provavo a far evaporare l'acqua, usciva il fuoco dal nulla e che avevo ghiacciato mezza cucina. Così, dopo la delusione che Selene aveva avuto riguardo la sua coda, avevamo passato la domenica a cercare di controllare quel nuovo potere, facendomi focalizzare sul mio gesto e su cosa volessi fare.
Avevo sentito Selene piangere quella notte, ma non avevo accennato ad avvicinarmi, sapendo che non avrebbe voluto farsi vedere in quel modo. L'avevo sentita parlare in una lingua strana, forse antica o semplicemente straniera.
Quel lunedì cercai di trascinare il mio corpo a scuola, provando a mantenere il mio cervello concentrato e focalizzato sulle lezioni. Mi riuscì abbastanza difficile come cosa, ma riuscii ad arrivare al pranzo senza che venissi ripresa per distrazione o altro. La mia mente era continuamente invasa dalla situazione che si era creata nella mia vita, da Selene che si era ritrovata senza coda e che le mancava casa e a me che non avevo il controllo su nulla.
Per tutto quel tempo ero stata egoista, poiché credevo che quella nella situazione peggiore fossi io, nonostante avessi Selene vicino a me e sapessi quanto lei desiderasse tornare a nuotare. Non mi ero resa conto che lei soffrisse più di me, solo perché non lo mostrava, non avevo pensato al fatto che per lei la situazione dovesse essere frustrante, all'abbandono delle sue compagne e che lei fosse sola o almeno si sentisse così. Credevo che, perché c'ero io, lei avrebbe avuto qualcuno, ma molto probabilmente mi vedeva per la persona che le aveva rovinato la vita, che le aveva tolto tutto quello che aveva.
Erano questi i pensieri che si aggiravano nella mia mente, quando decisi di prendere semplicemente un frutto, poiché lo stomaco era ormai chiuso. Andai nel giardino della scuola, in cui si potevano trovare alcuni tavoli e mi sedetti ad uno che trovai libero. Presi il libro di chimica, per ripetere qualcosa, evitando interrogazioni a sorpresa in cui poi non sapevo nulla, e mi concentrai sulla lettura.
Quasi non mi accorsi della figura che si era seduta davanti a me, fino a quando non notai qualcosa poggiarsi sul tavolo. Alzai lo sguardo, incontrando gli occhi chiari di Jordan, che mi osservavano accigliato. All'improvviso mi venne in mente che io ero con lui quando eravamo andati in spiaggia e mi domandai subito cosa avesse visto o cosa fosse effettivamente successo.
"Ehi" la mia voce era carica di imbarazzo, poiché i suoi occhi mi scrutavano indagatori, come se avesse voluto leggere nei miei tutti i segreti più nascosti che avevo.
"Ciao" rispose, staccando un attimo gli occhi da me e notando il mio libro "Cosa ripeti?"
"Chimica, non si sa mai qualche domanda o un'interrogazione a sorpresa" dissi, sperando che da lì avremmo intrapreso una delle nostre solite conversazioni. Annuì, rimanendo poi in silenzio.
"Che fine hai fatto sabato? Anche Selene é sparita, non sapevamo dove foste e Seth aveva creduto che lei fosse morta annegata. L'ha vista mentre si tuffava in acqua e non risaliva più in superficie" presa dal panico, presi il mio libro e lo zaino e cercai di allontanarmi, mormorando un 'devo andare', non sapendo come gestire la situazione.
Feci qualche metro nel giardino, quando sentii che il mio braccio venne strattonato all'indietro per farmi girare.
"Phoebe, rispondimi, ti prego. Mi sono preoccupato per voi due, cos'é successo? Siete praticamente sparite. Dov'eravate? E Selene? Com'é che Seth non l'ha vista risalire in superficie? Perché ti comportavi in modo strano alla festa? All'inizio andava tutto bene, poi hai cominciato ad avere atteggiamenti non tuoi" mi disse tutto ciò che pensava, tutte le domande che gli frullavano per la testa e mi sentii dannatamente in colpa. Non volevo vedere quel cipiglio sul suo volto, volevo che tornasse il ragazzo allegro che era, che mi coinvolgeva in qualsiasi cosa. E mi sentii così falsa, così manipolatrice della situazione che continuavo a mentirgli e a prenderlo in giro. "E perché i tuoi occhi sono diventati... gialli?"
Spalancai le palpebre, udendo le sue parole, quando sentii uno scatto alla mia destra. All'improvviso gli irrigatori si avviarono automaticamente, schizzando un po' me e Jordan. Spalancai gli occhi a cosa fosse appena successo, andando in panico. Guardai Jordan, che attendeva le sue risposte, ma non potevo rimanere lì.
"Devo andare. Ti spiegherò, promesso" non sapevo ancora se gli avrei detto una verità o una bugia, ero solo consapevole del fatto che in quel momento stessi correndo veloce, come non avevo mai fatto nemmeno in educazione fisica. Mi rintanai ancora una volta nello sgabuzzino, nell'esatto momento in cui comparve la mia coda. Cercai di calmare il mio respiro, di provare a rimanere calma e mi concentrai sulle mie azioni, cominciando ad asciugare la coda, non accorgendomi delle lacrime che, mano mano, si stavano formando all'angolo dei miei occhi. Gocce salate scivolarono sulle mie guance, liberando tutto ciò che mi attanagliava fino a quel momento. Piansi singhiozzando, provando ad asciugare le mie lacrime che scendevano ancora di più.
Non era una situazione adatta a me, io non ero fatta per quella vita. Non volevo la coda, non volevo mentire agli altri, scappare per ogni cosa o essere la causa della rovina di un'altra persona, non volevo tutto quello. Così mi dissi che avrei provato a rimediare ai miei errori, decidendo, come prima cosa, di raggiungere casa.
Non ci misi molto, soprattutto perché non volevo perdere tempo ed ero motivata da un nuovo obiettivo. Quando arrivai, trovai Selene che faceva ricerche sul mio computer, che ormai aveva imparato ad usare bene.
Si voltò di scatto verso la porta d'ingresso, accigliandosi a vedermi lì prima della fine dell'orario scolastico.
"Ti aiuterò con le ricerche. Risolviamo questa situazione"
HOLAAAA
E Selene, in realtà, non ha recuperato la sua coda. Solo con la luna piena, a quanto pare, lei recupera i suoi poteri.
Si capisce un nuovo lato di Selene, quello ancora più debole dei suoi pensieri. Jordan comincia a fare domande e chissà se Phoebe gli racconterà la verità.
A me sembra l'alba, ma io ho troppo sonno, quindi adesso vado, cercando di godermi questa domenica direttamente collegata al lunedì. Maledetta.
Instagram: _xjustingx
Alla prossima,
Kisses
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