1. Selene
Sentivo una luce ed un calore innaturale. Era come se avessi caldo e stessi andando a fuoco, cosa mai successa in vita mia. Aprii piano gli occhi, sentendo sotto di me qualcosa di caldo e viscoso.
Davanti a me un'intera distesa di sabbia dell'isola Posea e lo sguardo stupito delle mie amiche.
"Cosa sta succedendo?" domandai assonnata, portandomi una mano tra i capelli.. asciutti?
M'indicarono la mia coda ed abbassai lo sguardo per vedere delle gambe al posto della solita coda lilla. Gettai un urlo e mi allontanai velocemente vedendo che esse mi seguivano.
"Cosa cavolo mi é successo? Cosa sono queste?" guardai i miei capelli, vedendoli castani e non del solito argento. "E i miei capelli?"
Entrambe le mie amiche aprivano per poi richiudere subito la bocca.
"Volete spiegarmi?!"
"Sei stata colpita dal raggio di luna nella fase di eclissi" parlò finalmente Savannah, colei che non aveva paura a dirti, con molta tranquillità, che ti era morto il pesce fortunato per colpa sua. "Non ricordi niente?" guardava ancora quelle due cose per poi guardarmi negli occhi.
"So solo che sono arrivata alla grotta, ho visto una ragazza ed ho visto il fascio di luna, nient'altro" mi portai una mano sulla fronte, già stanca di quell'assurda situazione.
"Selene.."
"Cosa?" risposi arrabbiata, potevo quasi sentire i miei occhi diventare rossi.
"Abbiamo provato a riportarti in acqua, ma é stato inutile. La tua coda non ricompare e.. i tuoi occhi non cambiano colore come al solito" spalancai gli occhi, gattonando immediatamente verso l'acqua. Non succedeva nulla.
"Sei un'incosciente! Ti sei fatta vedere da un'umana e sei stata colpita dall'eclissi. Il Consiglio sa già tutto"
"Cosa?" non seppi quanti 'cosa' dissi da quando ero sveglia, ma non m'interessava. "Il Consiglio mi caccerà"
Chloe trattenne un singhiozzo, i suoi occhi erano diventati blu.
"L'hanno già fatto" mormorò con voce spezzata.
"Non potete andarvene o lasciarmi sola" la mia voce diventò un sussurro spezzato.
"Abbiamo cercato di farli ragionare ma non hanno voluto sentire ragioni. Sei stata esiliata, Selene, e tutte noi siamo costrette ad andarcene perché una ragazza ha scoperto il nostro segreto" deglutii, sentendo qualcosa agli angoli degli occhi. La voce incrinata di Savannah fece ancora più male. Ero stata esiliata perché una ragazza mi aveva vista. Ero stata esiliata perché avevo le gambe.
"E la ragazza?" riuscii a chiedere, cercando di non pensarci.
"L'hanno ritrovata quei ragazzi di ieri e l'hanno portata via"
Abbassai lo sguardo verso il mio corpo nudo e riportai lo sguardo verso le mie amiche.
"Dovrei iniziare a vivere sulla terraferma? Non potete rimanere con me? Troveremo insieme una soluzione" scossero la testa ed io iniziai a sentire delle gocce sulle mie guance.
"Non dipende da noi. Dobbiamo andare" scesero dallo scoglio e s'immersero per poi tornare in superficie a guardarmi.
"Abbi cura di te, ti vorremo sempre bene" annuii, andandole ad abbracciare e sentendo sotto le mie mani le squame che non avrebbero più avvolto il mio corpo.
S'immersero per la seconda volta ed io le osservai andare via.
Mi guardai intorno, non sapendo cosa fare. Sicuramente dovevo trovare un modo per raggiungere la terraferma, trovare quella ragazza e vedere se le fosse successo qualcosa come a me.
Entrai in acqua, immergendomi ma subito sentii mancarmi il respiro e sputai l'acqua una volta risalita.
Stesi il braccio, tenendo il palmo aperto e ruotando lievemente il polso per creare una tavola di ghiaccio, ma nulla.
Trattenni il respiro e m'immersi. Ogni volta che avevo bisogno di respirare, tornavo in superficie. Sott'acqua, tra i tanti pesci, trovai il delfino con cui mi divertivo a nuotare quando avevo la coda. Mi venne incontro ed io mi attaccai a lui, tornando in superficie.
Durante la nuotata, mi voltai verso l'isola. Non sapevo come avrei continuato la mia vita.
Arrivai velocemente a riva, vedendo un pontile con molte barche. Trovai una di queste con degli indumenti, costringendomi così a non andare in giro nuda. Presi il possibile, cercando di non farmi vedere da altri e provando ad alzarmi. Le gambe mi tremavano e rischiavo di cadere a terra. Aggiustai il cappello che avevo in testa e provai a camminare, cadendo più volte, verso la spiaggia.
Come facevano gli umani a vivere con queste cose? Sicuramente, era più facile nuotare con la coda.
L'unica cosa che riuscivo a pensare, oltre che fosse bruttissimo camminare, era che non sapevo come vivere sulla terraferma.
"Ehi, sta' attenta!" mi disse un ragazzo a bordo di una cosa, togliendosi un aggeggio dalla testa. "Guarda prima di attraversare la strada" mi guardò attentamente, mentre io continuavo ad osservare il mezzo.
"È una moto. Non ne hai mai vista una?"
Comportati come una normale umana...
"Certo, solo che non ce n'erano di questo tipo nel mio paese" decisi di chiedere a lui se conoscesse la ragazza che avevo visto nella grotta. "Senti, conosci per caso una ragazza bionda con degli occhi verdi?" Il ragazzo iniziò a ridere e non sapevo veramente cosa ci fosse da ridere. Forse il mio colore di capelli che devo ammettere fosse orribile, rispetto a quello originale.
"Ci sono tante ragazze bionde e con gli occhi verdi. Sai almeno il suo nome?" scossi la testa, continuando per la mia strada, nonostante non avessi una meta. "Ehi, dove stai andando?"
"Non sapendo la risposta alla mia domanda, sei stato praticamente inutile, quindi ciao" non sapevo che giorno fosse, non sapevo le abitudini degli umani, non sapevo praticamente niente. Mi sentivo un pesce fuor d'acqua. E lo ero veramente.
Ad un certo punto mi sentii essere presa per la vita ed essere tirata all'indietro. Guardai dietro di me e vidi il ragazzo di prima che mi osservava corrucciato.
"Non cammini molto bene e ti stavi per far mettere sotto da un auto. Devi essere più attenta" mi spostai dalle sue braccia, infastidita. Volevo tornare al più presto con le altre.
Guardai la posizione del sole e ne dedussi che fosse mezzogiorno, dato che si trovava esattamente sulle nostre teste.
"Cosa stai guardando?"
"La posizione del sole. E adesso é mezzogiorno. Che giorno é oggi?" gli domandai, vedendo il suo viso titubante. Dovevo ammettere che fosse davvero un bel ragazzo, con i capelli biondi e gli occhi azzurri.
Mi mancava nuotare nel mare.
"Domenica. Senti, adesso devo andare. Io sono Seth, tu?"
"Selene" dissi subito, sorridendo appena per non sembrare troppo antipatica. Avevo bisogno di pesce in quel momento.
"Non mi lasci il tuo numero?"
"Non dovevi andare?" Gli chiesi e lui scosse la testa, sorridendo tra sé.
"Ci rincontreremo, é una promessa" andò via, accendendo la 'moto' e ripartendo.
HOLAAAA
Come detto, ecco il nuovo capitolo. I primi quattro sono già pronti, la parte bella sarà scrivere gli altri, ovvio.
Sto tornando dal mare, il caldo sta uccidendo tutti, vabbe.
Il prossimo sarà dal punto di vista di Phoebe, quindi vedremo l'altra protagonista.
Alla prossima,
Kisses
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