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Siamo tutti impostori in questo mondo, noi tutti facciamo finta di essere qualcosa che non siamo.
(Richard Bach)
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Gran parte degli studenti della scuola si erano riuniti in semicerchio intorno a loro.
Allison e Jayden tenevano gli occhi puntati sul presuntuoso ragazzo di fronte a loro, che, dal canto suo, non faceva altro che passarsi la palla da basket da una mano all'altra, senza smorzare quel sorriso sfacciato che aveva dipinto sulle labbra, e che, secondo la ragazza, gli donava un'aria ancora più enigmatica e allo stesso tempo odiosa.
<<Vi conoscete?>> chiese sottovoce il biondo, rivolgendo un'occhiata fugace e incredula alla nuova arrivata.
Si chiedeva come una ragazza appena giunta in una nuova città, potesse già conoscere il più cretino della scuola, ma poi si ricordò che era di Miles Bailey che stava parlando.
<<Non proprio>> rispose lei soltanto, prima di rivolgersi al ragazzo di fronte. <<Qualche problema?>>
Gli sguardi di tutti gli studenti presenti si spostarono velocemente dalla sua figura a quella di Miles, il quale alzò le spalle e serrò entrambe le mani attorno al pallone arancione a strisce nere.
<<No, ma sai, ragazza senza nome, forse dovresti sceglierti amicizie, o ragazzi, migliori>> mormorò lui con un sorriso malizioso passandosi la lingua sulle labbra.
Quel gesto fece deglutire Aly, tanto che pensò a quanto fosse sexy e allo stesso tempo estremamente insopportabile.
<<Oh, e per migliori intendi... Te?>> replicò lei. <<Mm, moro, alto circa 1,80, arrogante, giocatore di basket...>> disse mentre si avvicinava a lui con una mano sul mento. Si fermò a meno di un metro da lui e lo fissò con insistenza negli occhi.
<<È davvero un peccato che mi piacciano biondi, non tanto alti e gentili. E poi odio il basket. Perciò, siccome la tua è solo pura voglia di rimorchiare per farti applaudire da tutti i presenti, guardati intorno>> disse Aly guardando a destra e sinistra <<questa scuola è piena di ragazze che te la darebbero volentieri. Ma sono sicura che ti basti schioccare le dita per avere quello che vuoi, vero? Quindi non vedo perché dovresti perdere tempo con me, ma soprattutto con Jayden, che sicuramente è più maschio di te, viziato figlio di papà>>
Quando ebbe terminato, il corridoio era caduto in un silenzio tombale, e per un attimo si sentì in imbarazzo.
Cosa le era preso? Non aveva mai reagito così prontamente in vita sua. Eppure il fatto che quel ragazzo semi sconosciuto e spocchioso facesse la sua scuola e avesse preso di mira l'unica persona che si era mostrata gentile con lei, l'aveva fatta innervosire.
Ma poi, come osava dirle quali amicizie scegliere? Non aveva bisogno dell'approvazione di nessuno, tanto meno di un bamboccio.
Fece un respiro, mentre Miles la fissava ancora interdetto.
Ben ti sta, stronzo, pensò sistemandosi meglio lo zaino sulla spalla, facendo poi dietro front in direzione di Jayden che la stava guardando a bocca aperta e con gli occhi sgranati.
<<Forza, andiamo!>> disse una volta averlo raggiunto e, voltandosi per l'ultima volta indietro, verso il ragazzo che aveva appena sconfitto, mise un braccio sulle spalle di quello al suo fianco, che, dopo un momento di perplessità e confusione, fece altrettanto, posandole una mano in fondo alla schiena.
<<Sei stata grande prima, lo hai praticamente zittito e nessuno aveva mai osato mettersi contro Bailey>> la informò Jayden una volta davanti all'aula di storia. <<Ma devo metterti in guardia su una cosa. Miles non te la farà passare liscia, quindi sta attenta, okay?>>
<<Non ho paura di lui, ma grazie dell'avvertimento, terrò gli occhi aperti>> rispose Aly, e fece per entrare in classe quando la voce di Jayden la fermò.
<<Pranziamo insieme più tardi?>> domandò, scrutando con dolcezza gli occhi verdi della ragazza.
Lei annuì soltanto e, dopo avergli rivolto un sorriso sincero, entrò in classe.
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<<Ora ho capito perché la chiamano Balenottera Azzurra>>
Erano in mensa, in fila per prendere qualcosa di commestibile - sempre che ci fosse qualcosa di commestibile lì dentro - da mettere sotto i denti dopo sei snervanti ore di lezione.
Jayden rise leggermente. <<Peserà un quintale e si veste sempre di blu da quando è arrivata in questa scuola>>
<<Magari è il suo colore preferito, che vuoi farci?>> disse Aly ridendo subito dopo insieme all'amico.
Con i vassoi stra colmi delle stesse identiche pietanze - un panino al formaggio, un po' di insalata e un succo di frutta - si incamminarono alla ricerca di un tavolo vuoto all'interno di quella, non tanto grande, mensa scolastica.
Una volta avvistato un tavolo vuoto, vi presero posto ed iniziarono a conversare animatamente.
<<Quindi abiti coi nonni in riva al mare? Fico!>> esclamò Jayden entusiasta.
<<Sì è stupendo. Sentire le onde del mare prima di addormentarsi e appena ti svegli non ha proprio prezzo>> mormorò lei sognante.
<<Da quanto sei qui? A Monterey, intendo>>
<<Fine Agosto>> rispose lei addentando il panino e iniziando a masticare con quanta più grazia possibile, per non sembrare un bisonte.
<<E prima abitavi a San Francisco, giusto?>> chiese il biondo scrollando le spalle. <<Mh, nah, troppo caotica, non fa per me>>
<<In realtà, una volta che ti ci abitui, non è male>> rispose la ragazza bevendo un sorso di bevanda gialla. Ananas, constatò una volta che il liquido raggiunse le sue papille gustative.
<<A te piace la tranquillità?>> domandò poi.
Jayden annuì senza guardarla, intento ad addentare il suo panino.
Aly stava per replicare, ma due grandi mani sbatterono con forza sul tavolo, facendola sobbalzare.
Quando alzò lo sguardo, ruotò gli occhi al cielo e sbuffò.
<<Non sono stata abbastanza chiara prima? Sei sordo per caso?>>
Gli occhi di Miles, che ora grazie alla loro vicinanza poté notare fossero quasi neri, erano ridotti a due fessure. Probabilmente quello era il suo sguardo minaccioso.
<<Se osi ancora parlarmi in quel modo mettendomi in ridicolo davanti a tutti, io...>>
<<Sai, Miles, qualcuno doveva pur farlo. E poi, cosa vorresti fare, sentiamo...>>
I loro occhi si incastrarono in un gioco di sguardi che sembrava non aver intenzione di finire. Allison osservò ogni lineamento del suo viso, lentamente, come a studiarne ogni particolare per poterlo memorizzare; e lui fece altrettanto. Per un attimo le sembrò che il suo sguardo da duro, con la mascella contratta, si rilassasse per un istante, rapito e incantato dai suoi occhi smeraldini.
Con uno scatto, Miles si risvegliò da quel limbo in cui era caduto, e con forza disumana, spinse il vassoio di Aly fuori dal tavolo, facendolo cadere con un rumore assordante.
<<Razza di idiota!>> urlò lei rivolgendogli un'occhiata feroce.
<<Ehi! Che cosa succede qua?>>
Oh no, il professor Burns no.
L'affascinante uomo dai capelli castani e il sorriso smagliante, nonché suo professore di letteratura da meno di un giorno, fece lo slalom tra i tavoli prima di raggiungerli.
<<Questo... >> iniziò Aly indicando Miles senza trovare la parola giusta, giusta da dire davanti al professore s'intende, << questo stupido, mi ha fatto cadere il vassoio!>> spiegò.
<<Lei mi ha offeso davanti a tutta la scuola!>> si difese l'altro.
<<Basta! Non è successo nulla di grave, ma siccome la scuola è un luogo in cui imparare anche a vivere civilmente tra di voi, farete due ore di detenzione dando una mano in palestra per la preparazione della festa di inizio anno scolastico>>
Cosa? Passare due ore insieme a quel deficiente?
I due si guardarono scioccati, ma nessuno osò proferire parola.
Era in quell'edificio da meno di sette ore e già l'avevano messa in punizione.
Il suo anno scolastico a Monterey non poteva partire in modo peggiore.
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