21
Non siamo chi vediamo allo specchio, siamo chi brilla nello sguardo altrui.
(Tarun J. Teipal)
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Aspettò un suo messaggio per tutta la sera, eppure a mezzanotte non aveva ancora ricevuto niente.
Si maledisse più volte da sola per aver anche solo pensato, per un singolo istante, che quel bacio pieno di vibrazioni e passione avesse potuto davvero significare qualcosa per uno come Miles. Ormai avrebbe dovuto capire che tipo era: un incantatore, ecco la verità.
<<Ti incanta con il suo bel faccino e il suo addome da palestrato, ti bacia e poi? Puff, non si ricorda nemmeno più chi sei>> borbottò tra sé e sé sdraiata sul suo morbido letto nell'attesa che Morfeo la conducesse nel mondo dei sogni.
Ma non c'era già in un sogno? L'aver baciato Miles, con quelle labbra morbide da far girare la testa e quei capelli setosi, non era già forse un sogno quello?
Si ritrovò a chiudere gli occhi e poi a sospirare con espressione da 'sono al settimo cielo', ma subito dopo li riaprì di scatto.
<<No! Basta! Non devo pensare a lui, lo devo a Jayden che è sempre stato il bersaglio delle sue malefatte. Come ho potuto baciare quel pezzo di...>>
Parlò da sola, chiaro segno di pazzia, è vero, eppure non poteva fare a meno di pensare a quel pomeriggio e a quanto fosse stata bene in compagnia di quel ragazzo che, ancora, non era riuscita a capire se avrebbe dovuto allontanare o, al contrario, scoprire.
Si alzò di colpo col busto rimanendo però seduta sul materasso e iniziò a mangiarsi una delle tante pellicine che circondavano le sue unghie senza smalto.
Prese il cellulare e digitò un sms.
A Jayden:
Sono un'idiota.
Sperava che il suo amico non fosse già andato a dormire. Doveva dirgli tutto altrimenti non sarebbe riuscita a chiudere occhio quella notte.
Per fortuna, dopo qualche minuto, lo schermo del suo Iphone si illuminò, mettendo così in evidenza il nome del chiamante.
<<Che succede Roberts?>>
La voce del biondo era assonnata, probabilmente stava già dormendo e lei, con le sue scemenze, lo aveva svegliato. Si morse il labbro per questo.
<<Ehi Jay... Come va?>> chiese tamburellando con le dita sul ginocchio, fingendo che quella chiamata fosse del tutto inaspettata.
<<Aly, è mezzanotte e un quarto, vedi di sputare il rospo subito. Cosa hai combinato?>> mormorò, facendo seguire a quella domanda un sonoro sbadiglio.
<<Oh, ehm, sì. Allora...>>
Gli raccontò tutto, dalle ripetizioni a casa di Miles, imposte dal professor Allen a causa del loro errore -o meglio, errore del moro- fino al fottuto bacio di quel venerdì pomeriggio.
Quando terminò di parlare, intorno a lei cadde il silenzio. In un primo istante pensò fosse caduta la linea senza nemmeno essersene accorta, poi pensò addirittura che Jay si fosse addormentato per via della noiosità dell'argomento, ma alla fine un suono simile ad una pernacchia -che poi scoprì essere una risata gutturale- le entrò nelle orecchie.
Jayden stava ridendo.
<<Dimmi che è uno scherzo ti prego. Dio, Allison non potevi aspettare domani in classe?>> sbuffò divertito. <<In ogni caso, bello, ci ho quasi creduto>>
Cos...? Già era stato difficile per lei raccontargli tutto per filo e per segno per evitare che pensasse chissà che cosa, ed ora si metteva anche a fare lo spiritoso?
<<No Jayden, ho davvero baciato Miles oggi!>> ripeté con voce decisa e seria, questa volta per convincerlo subito.
Tra di loro cadde di nuovo un silenzio tombale, quasi inquietante.
<<Sì, sei un'idiota>>
Ed eccola di nuovo, la voce di Jay che scompariva e tornava come la corrente elettrica durante un temporale.
<<Oh, beh, grazie tante!>> esclamò la ragazza abbandonandosi, un po' troppo forte, con la schiena alla testiera del letto.
<<Okay, okay, scusa non sei un'idiota. Solo... perché lo hai fatto? Cioè potevo aspettarmelo da lui, in fondo ci prova con tutte, ma tu..>>
<<Ehi, ehi, frena un secondo, forse non mi sono spiegata. Lui mi ha baciata, io ho solo... beh, io ho solo ricambiato ecco>> spiegò Aly attorcigliandosi una ciocca di capelli attorno all'indice.
<<Oh beh, allora si spiega tutto>>
<<Jay, ti prego. Cerca di capirmi...>>
<<Cosa dovrei capire Aly? Che sei esattamente come tutte le altre ragazze della scuola? Basta che Miles ti si avvicini e vai in brodo di giuggiole. Credi che non me ne sia accorto di come lo guardi quando lo incroci in mensa o in corridoio?>>
La voce del biondo adesso era pungente. Se prima Aly aveva pensato di potersi sfogare con lui, ora si sentiva giudicata dall'unica persona di cui si fidava e con la quale aveva avuto voglia di aprirsi.
<<Quando sei arrivata a scuola il primo giorno, ho pensato subito che fossi diversa dalle altre ragazze. Il tuo avermi difeso da Miles davanti a tutti, ti ha reso ai miei occhi la ragazza più tosta che avessi mai conosciuto, tant'è che ho pensato: non cadrà mai ai piedi di Bailey, gliene farà passare di cotte e di crude ed invece... mi sbagliavo. Sei caduta anche tu nella sua trappola>>
Aveva le lacrime agli occhi. Aveva tradito le aspettative di Jay e per questo si sentiva a pezzi. Non che avesse mai dovuto dimostrargli qualcosa ma sentirgli pronunciare quelle parole la fecero sentire uno straccio.
<<È stato solo un bacio e scusa se ho voluto parlarne con te che sei il mio migliore amico. Pensavo mi avresti potuto aiutare a capire cosa fare quando mi troverò davanti a lui domani a scuola, ma sai.. non importa. Grazie lo stesso e scusa se ti ho deluso>>
Una volta riattaccato, Allison si portò le ginocchia al petto e scoppiò in un pianto liberatorio.
Avrebbe dovuto immaginare che Jayden non l'avrebbe presa bene, ma avrebbe preferito un 'hai sbagliato a baciarlo' o un 'è meglio se d'ora in poi lo ignori'. Invece no, avevano discusso e per di più l'aveva paragonata a tutte le altre ragazze della scuola.
Era incazzata nera con sé stessa, anche se, da una parte, il biondo aveva ragione. Il suo iniziale comportamento nei confronti di Bailey era stato tutto fuorché amorevole, anzi se avesse potuto, lo avrebbe schiaffeggiato più volte, se non fosse stato per la sua bellezza platonica.
Miles era uno stronzo, lo sapeva molto bene, eppure quando era da sola con lui, in più occasioni aveva notato una scintilla in quegli occhi scuri e magnetici. Era come se il moro, solo davanti a lei, fosse un'altra persona rispetto a quando, invece, era davanti al resto della scuola.
Ma perché si comporta così?
Era questo che Allison si chiese per tutta la notte, e quando il mattino dopo i caldi raggi del sole filtrarono dalla finestra, non aveva ancora trovato una risposta soddisfacente.
Ma di una cosa era certa. Se Miles era quello che era, in minima parte era colpa della morte prematura della madre. Sapeva quanto la mancanza della figura materna fosse una cosa tragica anche in età adulta, ma si chiese se, anche per lei, la morte di sua madre avrebbe potuto significare un evento devastante.
E si ritrovò a pensare a sua madre, a suo padre, al loro divorzio e a lei, un'Allison appena quattordicenne, con, dentro di sé, la consapevolezza del fatto che, se i suoi genitori non si amavano più, era tutta colpa sua.
Scacciando quei pensieri, si alzò dal letto e scese a fare colazione, dove Nonna Rose e Nonno Ben stavano guardando il notiziario delle 7.00 bevendo una tazza di caffélatte fumante.
Almeno la mattinata l'avrebbe iniziata bene, era il resto del giorno che la preoccupava.
**
Quando arrivò a scuola, per prima cosa andò sul retro dell'edificio dove dall'inizio dell'anno si incontrava con Jayden prima che la campanella suonasse.
Una volta giunta al luogo dell'incontro però, ebbe una brutta sorpresa. Jayden era lì, ma parlava con un ragazzo frequentante il corso di teatro del biondo e, cosa che più la scioccò, stava fumando una sigaretta.
Non aveva mai visto Jayden parlare con qualcuno al di fuori di lei, ma non erano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro, quindi poteva benissimo essere che avesse stretto amicizia anche con qualcun altro oltre a lei, ma soprattutto non lo aveva mai visto fumare. Non che fosse una cosa così grave, anche lei aveva fumato più volte in compagnia, ma non se lo sarebbe mai aspettata.
Decisa a parlare con lui, si avviò verso la sua direzione, ma quando Jay voltò il viso e i suoi occhi caddero sulla sua persona, si allontanò, lasciando lei e l'altro ragazzo imbambolati uno di fronte all'altra.
Non poteva crederci. Era davvero così incazzato da non rivolgerle nemmeno la parola? E tutto solo per uno stupido bacio dato a Miles?
Scosse la testa e sorrise amareggiata.
Aveva il diritto di fare quello che voleva o no? Se aveva baciato Miles era perché, per quanto fosse stato, forse, un comportamento stupido, in quel momento era quello che si sentiva di fare, e Jayden, per quanto fosse stato deluso, avrebbe dovuto accettarlo.
Era vero, in un certo senso con quel gesto si era schierata dalla parte del nemico e questo sicuramente non era piacevole per il biondo. Ma non conosceva Miles come lei. Lei, oltre a vedere la sua parte stronza, menefreghista e arrogante, standogli accanto tra le lezioni di biologia e le ripetizioni di matematica, era riuscita a vedere il suo vero essere.
Giunse alla conclusione che Miles fosse proprio un ragazzo come tanti altri, con dei problemi alle spalle che lo obbligavano a nascondersi dietro ad una maschera.
Non poteva avercela con lui se, a causa della perdita della figura materna, si ritrovava solo con un padre instabile e un ragazzo disabile a cui tenere dietro.
Provò compassione per lui, tanto che, assorta nei suoi pensieri, sobbalzò nel sentire il suono stridulo della campanella che la invitava fastidiosamente a muovere le chiappe e ad entrare.
E fu proprio in corridoio che vide colui a cui, sin dalla sera precedente, erano rivolti i suoi pensieri.
Miles era appoggiato al suo armadietto, vestito con la divisa della squadra, e stava parlando con una ragazza dai capelli biondi e ondulati, raccolti in una perfetta coda di cavallo.
Allison sentì una fitta al petto, che riconobbe essere gelosia.
Lo aveva sempre visto in giro con ragazze diverse, ma questo non le aveva mai dato fastidio.
Fino ad oggi.
Era sicura che si fosse già dimenticato di lei, d'altronde si stava parlando di Miles e della sua corazza da duro, giusto?
Lei era sempre stata tosta, acida e scontrosa. Era stata molte volte menefreghista, ma ora non sopportava l'idea che qualcuno le avesse rubato quel ruolo. E quel qualcuno era proprio Miles.
Così, con passo deciso e un sorriso stronzo sulle labbra, si diresse verso di loro.
<<Ciao Miles!>> esclamò appoggiandosi anche lei all'armadietto lì a fianco.
Il moro spostò lo sguardo dalla bionda ossigenata a lei e le fece un cenno col capo.
<<Allison>>
<<Interrompo qualcosa? Mi spiace. È una delle tante ragazze chi ti fai? Carina, davvero molto graziosa>> disse guardando la Barbie. <<Tesoro ti do un consiglio: non fissarti troppo su di lui. Sai, gli piace cambiare ragazze come le mutande>> esclamò, internamente fiera di sè e senza lasciare il tempo a nessuno dei due di rispondere. <<Oh beh, vi ho già rubato abbastanza tempo, devo proprio andare in classe adesso. Adios!>>
E così dicendo si avviò verso la classe di informatica trattenendo a stento le risate.
**
Quando la campanella suonò, per la settima volta quella mattina, Allison si diresse lentamente verso il suo armadietto, prima di uscire in cortile dove avrebbe dovuto incontrarsi con Jayden.
Durante la pausa tra storia e matematica, gli aveva mandato un sms chiedendogli di vederlo. Non sopportava l'idea che lui fosse arrabbiato con lei solo perché aveva ricambiato il bacio datole da Bailey. Sapeva quanto Jayden fosse contrario ad un qualsiasi tipo di avvicinamento con il moro, ma d'altronde quella era la sua vita, e lui, da migliore amico, avrebbe dovuto supportarla in ogni caso, giusto?
Forse. Era confusa su questo.
Si sentiva in parte una stronza per aver tradito la fiducia dell'amico, ma dall'altra parte sapeva che Miles, sotto sotto, era un tipo a posto, che aveva preso di mira Jay solo per mettersi in mostra, non perché ce l'avesse davvero con lui.
<<Ehi tu!>>
Sentendo quell'esclamazione, ma soprattutto quella voce graffiata, alle sue spalle, la giovane si voltò di scatto, sbattendo violentemente la schiena con l'armadietto ancora aperto.
Oh no! Sarà sicuramente venuto a cercarmi per quello che ho detto questa mattina alla sua amichetta, pensò mordendosi inconsapevolmente la lingua.
Perché faceva sempre le cose senza pensare?
Non doveva perdere la calma.
<<Ehilà Miles!>> esclamò allegra cercando di mascherare la sua precedente espressione preoccupata.
<<Cos'era quella cosa di stamattina?>> chiese l'altro alzando un sopracciglio e stirando le la labbra in una specie di sorriso.
Sembrava... tranquillo? Non era arrabbiato con lei?
<<Io..>>
Cosa avrebbe dovuto dire? Che lo aveva fatto perchè era gelosa?
<<Io l'ho solo messa in guardia. Non vorrei che si illudesse troppo ecco, era una buona azione lo giuro>> rispose Aly mettendosi una mano sul cuore per continuare la sua recita.
Miles la guardò per un breve istante poi scoppiò a ridere.
<<E poi non vuoi che ti dia della patetica Roberts?>>
La ragazza arricciò le labbra. Non ci aveva creduto.
Beh ovvio, era palesemente chiaro che fosse una grandissima cazzata.
<<Comunque..>> sussurrò Miles avvicinandosi sempre di più al suo viso, <<sta tranquilla, le stavo solo dicendo che non ho più voglia che mi giri attorno. Né lei, né le sue amiche>>
Oh. Questo non se lo aspettava proprio.
Si schiarì la voce prima di rispondere. Gli occhi di Miles erano puntati nei suoi.
<<Capisco. E perché mai?>>
Miles posò una mano sul suo fianco e iniziò ad accarezzarle la stoffa della maglietta che indossava. Per istinto Allison abbassò il viso in quella direzione.
<<Beh, sono troppo impegnato tra gli allenamenti, i compiti, Bryan, le tue ripetizioni. A proposito come è andato il test di matematica? Ti ho visto concentrata>>
<<Oh, ehm, sì, sì lo ero. Credo sia andato bene>> balbettò.
Perché balbettava adesso? Con lui era sempre stata arrogante ed acida, perché ora si sentiva il respiro mancare e il cuore galoppare?
<<Bene, perché mi devi un'uscita>> sussurrò lui al suo orecchio, costringendola a chiudere gli occhi.
Cazzo, perché le faceva quell'effetto?
Forse perchè ha una voce sensuale ed è tremendamente sexy? si rispose.
Miles le sorrise e sentì un tuffo al cuore. Erano troppo vicini. O adesso o mai più.
<<Il bacio di ieri non ha significato nulla>>
Lo disse tutto d'un fiato, tanto che il ragazzo spalmato addosso a lei fece un passo indietro. Si guardò attorno come per constatare che non ci fosse nessuno nei paraggi, poi tornò con lo sguardo fisso su di lei.
<<Se è questo che vuoi...>> rispose lui dopo aver posato lo sguardo sulle sue labbra per un secondo.
Che cavolo significava quella frase?
Quindi dipendeva solo da lei?
Non fece in tempo a domandarglielo perché, mentre lui ancora la stava guardando, vide un'ombra sbucare da dietro l'angolo e fermarsi proprio al centro del lungo corridoio, a poca distanza dai due.
Jayden era lì.
Me:
Okay, spero non sia stato troppo palloso e mi scuso se ci sono errori (nel caso fatemeli notare).
La nostra Aly è piuttosto confusa, vero? In realtà, come penso abbiate capito, sa benissimo quello che vuole ma non sa sia giusto oppure no.
Ditemi cosa ne pensate, se volete.
Alla prossima,
Chia xx
Ps: nel prossimo capitolo, molte di voi intoneranno un alleluja, già lo so ahah
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