20
Non chiudere mai le tue labbra a coloro che hanno già aperto il tuo cuore.
(Charles Dickens)
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Le vacanze di Natale erano ormai alle porte e questo poteva significare solamente una cosa: test e interrogazioni per tutta la settimana.
Allison aveva passato l'intero pomeriggio di Martedì a ripassare vita, morte e miracoli di Hamingway e Bukowski insieme a Jayden, e altre tre o quattro ore del Giovedì a ripassare tutto il programma di storia, dalla Prima Guerra Mondiale alla caduta di Hitler, insieme a Lynn, che scoprì fosse di una pesantezza assoluta nello spiegare quella materia. Il suo ordine e la sua organizzazione nello studio le fecero venire l'orticaria, tanto che decise di non studiare mai più con lei. La cosa difficile sarebbe riferirglielo, dato che sembrava essere già decisa a studiare con Aly per tutto il resto dell'anno.
Con Jayden invece si era trovata benissimo, come sempre. Il biondo si era anche aperto di più parlandole di cose che ancora non le aveva raccontato della sua, seppure breve, vita. Le disse che a cinque anni era caduto da un albero di mele mentre cercava di rubarne una, e che sapeva cavalcare, ma da tanto tempo non ne aveva più avuto occasione.
<<Ci andremo insieme in queste vacanze!>> esclamò allora lei, gettandogli le braccia al collo, contenta di essere ancora una volta in sua compagnia e che il loro rapporto si andasse via via intensificando sempre più. Non avevano però più accennato al fratello in Inghilterra, e lei non aveva avuto il coraggio, per quanto fosse curiosa, di chiedergli qualcosa a riguardo per non violare la sua riservatezza.
Le sarebbe piaciuto conoscere questo Jaxon per scoprire se, oltre che nell'aspetto, anche nel carattere era uguale all'amico.
Ma le ore di ripasso non erano ancora finite. Infatti quel venerdì sarebbe dovuta tornare a casa di Miles per l'imminente test di matematica del giorno dopo. Si erano messi d'accordo durante la lezione di biologia, così, ancora una volta, aveva evitato di rivelare al ragazzo il suo numero di cellulare, ricevendo da parte sua occhiate di sfida.
<<Prima o poi me lo darai>> le aveva detto prima di lasciare l'aula quella stessa mattina
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Come si può mettere un test, di matematica per di più, di sabato, era ciò che si stava domandando Aly seduta sul seggiolino dell'autobus, con lo sguardo perso fuori dal finestrino.
Una volta scesa alla giusta fermata si incamminò verso la casa dei Bailey, non del tutto pronta a incrociare nuovamente quegli occhi tenebrosi, ma allo stesso tempo, a parere suo, estremamente pieni di sofferenza.
Per un mese era andata e tornata da quella casa con il cuore sempre un po' più pieno, in quanto sia lei che Miles stavano iniziando ad accettare il fatto di doversi incontrare una volta a settimana per quelle stupide, ma utili, ripetizioni.
Tuttavia, quando varcava quella soglia aveva sempre l'impressione che sarebbe successo qualcosa, ma fino ad ora le sue supposizioni si erano rivelate infondate.
Nessuno dei due parlò dell'episodio del primo giorno, ovvero del loro quasi bacio e della presenza di un uomo in carrozzella all'interno di quelle quattro mura e del quale, lei, non aveva osato chiedere nulla.
Si limitavano solo a studiare insieme: lui a spiegare nel modo più semplice possibile, lei ad ascoltare e fare esercizi, mentre non mancava mai qualche battuta e qualche frecciatina da parte di entrambi.
Era vero, dall'inizio dell'anno Miles era cambiato parecchio nei suoi confronti.
Ma quel venerdì sarebbe stato lo stesso?
Suonò il campanello, e come sempre il ragazzo venne ad aprirle pochi secondi dopo, tenendo in mano un sacchetto di biscotti. Quei biscotti che, ogni volta che si trovavano lì insieme, finivano direttamente nelle loro pance durante la mezz'ora di pausa.
<<Oggi merenda in camera, non possiamo perdere un solo secondo. Domani devi prendere assolutamente una A, ne va della mia reputazione di bello ma secchione>> esclamò il moro incamminandosi su per le scale.
Allison scoppiò a ridere. <<Se domani prendo una A giuro che...>> si fermò perché non sapeva come continuare, e poi, il fondo schiena di Miles che le ondeggiava davanti avvolto in quei jeans così stretti, la stava distraendo.
<<Giuri che.. ? Prego, continua>>
Non si era accorta che Miles era arrivato in cima alle scale e la stava fissando.
<<Non lo so cosa giuro, non giuro niente>> brontolò gesticolando e sorpassandolo per entrare nella sua camera.
<<Ah no! Ormai hai detto che giuravi quindi...>>
Il ragazzo si prese il mento fra due dita e alzò gli occhi al cielo, stava pensando.
Ah, ma allora anche lui aveva questa capacità...
<<Se prendi una A, uscirai con me!>> sentenziò infine, dopo che le rotelle del suo cervello si furono attivate.
<<Non ci penso nemmeno!>> rispose lei incrociando le braccia.
<<Dai Allison, non ti ho chiesto di venire a letto con me. Avrei potuto, ma non l'ho fatto>>
Strano in effetti, da lui tutto si sarebbe aspettata tranne che le chiedesse di uscire insieme.
Nel frattempo Miles si era voltato per tirare fuori i libri e i quaderni dallo zaino ed Aly non poté fare a meno di abbassare, di nuovo, lo sguardo sul suo sedere.
Cazzo, ragazza, datti un contegno! la rimproverò quella vocina interiore che poteva essere soltanto la sua piccola e saggia coscienza.
<<Mio Dio, Roberts, mi stavi mangiando il culo con gli occhi. Sei patetica!>> borbottò lui ridendo di gusto una volta tornato con il busto eretto.
Aly si sentì avvampare sia per la rabbia che per la vergogna.
L'aveva colta in flagrante e se ne vergognava, ma non gli avrebbe permesso di dargli della patetica. Mai.
Corse verso di lui e gli saltò addosso, facendolo cadere con la schiena sul letto.
<<Io non sono patetica! Hai capito?>> urlò, mentre con le mani strette a pugno lo colpiva sul petto, senza smuoverlo di un solo millimetro.
Dal canto suo Miles le bloccò le mani con una sola, impedendole qualsiasi movimento.
<<Ora cosa pensi di fare, carina? Sei patetica eccome!>> ripeté accentuando la penultima parola. La voce roca e trasgressiva le fecero rizzare i peli delle braccia.
<<Smettila di chiamarmi così!>> ribatté la ragazza cercando di divincolarsi dalla sua presa.
Con un'abile mossa e senza mai mollare le mani di Aly, ancora strette nella sua, ribaltò le posizioni, finendo a cavalcioni sopra di lei.
<<Perché se no cosa fai? Mh? Non mi pare che tu possa muoverti ora come ora>> mormorò avvicinandosi col viso sempre più a lei.
La giovane era in trappola. Incastrata tra il materasso e quegli occhi magnetici che, ormai, erano a pochi millimetri da lei.
Cristo, erano stupendi.
Chiunque fosse entrato dalla porta, avrebbe sicuramente pensato che fosse in atto una sorta di gioco erotico, se non fosse che entrambi, fortunatamente, erano ancora vestiti.
<<Forse dovremmo studiare>> sussurrò poi Allison, voltando il viso per non dover sostenere quello sguardo mozzafiato.
Miles sorrise di sbieco, lo vide con la coda dell'occhio, e poco dopo le lasciò andare i polsi, spostandosi da sopra di lei.
<<Sì, se ti viene voglia di fare altro sono qua>>
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Studiarono per tre ore di fila, ripassando la teoria ed applicandola agli esercizi. Alla fine, su 30 disequazioni fatte, alla ragazza ne risultarono 28.
<<Beh, i miei complimenti. Tutto merito mio ovviamente, ma vedi di prendere una A sul serio domani perché mi sono stancato di doverti dare lezioni. Ho una vita fuori da qui>>
Miles era ironico, lo capì dal suo sorriso mentre pronunciava quelle parole.
<<Pff, ma se non vedi l'ora che io sia sul tuo letto di nuovo. O vuoi che prenda una A perchè esca con te? E comunque... non sono cieca. >>
Al moro si dipinsero le guance di rosso.
<<Che significa che non sei cieca?>>
<<Beh, significa che ci vedo, mi sembra ovvio>> rispose lei con ovvietà, alzandosi dal letto e sistemando le sue cose nello zaino.
<<Questo lo so. Intendo, cosa hai voluto dire con quella frase?>>
Aly, voltata di spalle, sorrise.
Giochiamo un po' Miles, pensò.
<<Beh, innanzitutto vedo come mi guardi, e poi, forse ti sei dimenticato che la prima volta che sono venuta qui hai tentato di baciarmi?>> lo provocò.
Lui la provocava sempre, perché non avrebbe dovuto farlo anche lei?
Miles incrociò le braccia e, sorridendo, si morse il labbro inferiore, quello che lei stessa gli aveva medicato quel giorno di ormai un mese prima.
<<Non mi sembra che tu ti sia tirata indietro però, e comunque dovresti sentirti onorata per aver chiesto a te di uscire e non ad un'altra. Sai quante ragazze vorrebbero essere al tuo posto?>>
Sempre modesto, vero Miles?
Dicendo quelle parole, avanzò di qualche passo, fino a costringere Aly ad appoggiare la schiena alla parete dietro di lei.
Sì trovò nuovamente in trappola, quando lui alzò le braccia ai lati della sua testa appoggiando i palmi contro al muro.
<<Quindi lo ammetti. Hai provato a baciarmi.>> sussurrò Allison, facendo vagare lo sguardo dalle pietre castane alle labbra rosee che aveva davanti.
Il suo respiro finì diretto sulle labbra del ragazzo. Quella vicinanza la metteva a disagio e non faceva altro che aumentarle i battiti cardiaci.
Non poteva più negarlo. Miles le faceva quell'effetto dal primo giorno di scuola e per quanto i primi tempi lo avesse detestato, non era mai riuscita ad odiarlo davvero.
<<Lo ammetto, sì>> confessò l'altro, sempre più vicino. Ormai le loro labbra si stavano sfiorando. Sarebbe bastato un piccolo, impercettibile, movimento da parte di entrambi e le loro labbra sarebbero entrate in collisione.
<<E immagino tu ci stia riprovando proprio ora, sbaglio?>>
Aveva già chiuso gli occhi. Era pronta a vivere quel momento e lo avrebbe fatto come si deve, respirando a pieno ogni cellula di quelle labbra che immaginava morbide come velluto.
Come risposta, Miles annullò del tutto la distanza tra loro, appoggiando delicatamente le labbra alle sue, dando così vita ad un bacio che da troppo tempo entrambi, nel loro profondo, sognavano.
Dalla gola del moro uscì un suono gutturale simile ad un gemito, non appena la sua lingua incontrò quella della ragazza che teneva imprigionata tra le braccia.
Con uno scatto, le mani di lei finirono tra in suoi riccioli e ne tirarono piano le punte, provocandogli una scia di piacevoli brividi dorsali.
Si staccò solo il tempo necessario per riprendere fiato, poi tornò nuovamente con le labbra sulle sue. Erano morbide, calde e umide. Quella triade di aggettivi lo fece scaldare più di quanto già non fosse. Tolse una mano dalla parete solo per appoggiarla sul fianco di Allison e alzarle di poco la maglietta. Il contatto con la sua pelle nuda, gli provocò un altro brivido, mentre, all'interno dei suoi boxer, l'erezione stava già diventando incontenibile.
Nessuna ragazza gli aveva mai fatto quell'effetto, e rabbrividì quando la mano della giovane si spostò lentamente dai suoi capelli al suo collo ed infine al bordo della sua maglia, la quale venne sollevata prima che i polpastrelli di Allison scivolassero lungo tutta la sua schiena.
<<Il tuo ragazzo non sarebbe contento di questo>> sussurrò staccandosi appena, per darle la possibilità di riprendere fiato per la seconda volta.
Stava ansimando per la foga usata, e la cosa non gli dispiacque per niente. Era anzi contento di avere anche su di lei, ragazza completamente diversa dalle altre caratterialmente, lo stesso effetto che aveva su ognuna.
<<Jay non è il mio ragazzo. Quante volte te lo devo dire?>>
Lui sorrise scuotendo la testa.
<<E lui lo sa?>> domandò stringendo con un po' più di forza il palmo sul suo fianco.
La giovane corrugò la fronte, senza capire dove volesse andare a parare.
<<Cosa intendi? Certo che lo sa, siamo solo amici Miles>>
Stava per replicare, dicendole che era visibile da un miglio che Jayden non la considerasse solo un'amica, almeno era quello che avrebbe voluto fare, prima che la voce di Bryan urlasse il suo nome come tutti i pomeriggi a quell'ora.
Si fermò quindi a guardarla negli occhi qualche secondo prima di allontanarsi, inumidendosi le labbra già bagnate.
<<Devo andare da lui, ormai penso tu lo sappia>> disse, ed Aly annuì, ignara se ciò che era appena successo si sarebbe ripetuto.
Senza aggiungere altro si diresse verso la porta d'ingresso dalla quale era entrata e se ne tornò a casa con il respiro a corto, i capelli spettinati e le farfalle ancora nello stomaco.
Me:
Una sola parola: Maly ❤
Spero che il capitolo abbia fatto gorgogliare lo stomaco anche a voi **
Secondo voi d'ora in poi come andranno le cose tra loro? E tra Jay e Aly?
Ho usato un po' troppe volte la parola labbra ma era inevitabile! Eheh!
Alla prossima girls,
Chia xx
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