CONFUSIONE
⏯ MYSTERY OF LOVE, Sufjan Stevens
Quando mi sveglio grazie alla luce che filtra dalla vetrata che da sul porto mi accorgo che Jas è stretta a me. Subito mi viene in mente quello che è successo ieri sera ed è la prima volta che mi sveglio con la stessa ragazza della sera prima. Guardo fuori il porto e deve essere mattina presto visto che la luce non è poi così forte.
In qualche modo riesco ad alzarmi e senza fare rumore mi vesto lasciando sul comodino i pantaloni della tuta di suo fratello ed esco dal suo appartamento.
Mi incammino verso l'albergo visto che ieri ero venuto a piedi per dare meno nell'occhio e mi lascio coccolare dall'atmosfera di Monte Carlo ancora avvolta nel silenzio anche se è lunedì mattina. Dopo venti minuti sono già in ascensore che raggiungo la mia camera mentre penso se ho fatto la cosa giusta ad andarmene da lei. Certo non stiamo insieme ma mi hanno sempre detto che non si lascia mai una ragazza da sola la mattina dopo che si è fatto l'amore. Fare l'amore poi, era proprio questo che era successo?
Il bling dell'ascensore mi distoglie dai miei pensieri e mi incammino verso la mia stanza ma non faccio in tempo ad aprire la porta che questa si spalanca.
Callum mi guarda come se avessi fatto il più grosso dei guai.
"Vedo che hai ascoltato alla lettera quello che ti ho detto ieri", mi rimprovera ed entro in stanza mentre chiude la porta.
"Che ci fai già sveglio?", chiedo visto che guardando l'ora sono solo le 7.
"Ho il volo tra due orette circa, torno a casa"
Annuisco e mi cambio mettendomi roba tecnica per andare a correre mentre Callum è pronto per partire.
"Vai a correre?", chiede come se non fosse evidente.
"Sherlock che occhio", rispondo sarcastico e mi guarda male - "Si comunque perché ho bisogno di schiarirmi la mente"
"Vedi di non combinare casini, chiamami per qualsiasi cosa okay? Ci vediamo a Baku"
Ci scambiamo un veloce abbraccio e apre la porta.
"Mick", dice.
"Dimmi"
"Segui il tuo cuore" e con questo sparisce dietro la porta lasciandomi ancora più confuso motivo per il quale prendo telefono, cuffie e tessera della stanza e mi fiondo fuori dall'albergo.
Dopo più di mezz'ora mi fermo a prendere fiato e osservo il mare, calmo e piatto non come il turbine di pensieri che mi gira per la testa.
"Mick", sento chiamarmi e mi giro trovandomi Max Verstappen - "Non ti facevo così mattiniero"
"Avevo bisogno di schiarirmi le idee", rispondo forse troppo freddamente.
Mi guarda perplesso.
"Scusami è che.. lascia perdere", sbuffo tornando a guardare il mare.
"Lo so che non siamo amici Mick", afferma lasciandomi di stucco e per questo mi rigiro verso di lui - "Per il semplice fatto che una delle mie migliori amiche è Jas ma se vuoi parlarne, ti ascolto e forse darti qualche consiglio visto che non ti conosco per niente"
E così gli racconto tutto senza capire cosa mi spinge a fidarmi. Mentre proseguiamo la nostra camminata lungo il mare, mi ascolta senza dire niente e solo quando ho finito, sedendoci su una panchina, prende parola.
"Sono sorpresa ma non più di tanto. Vi ho visti andare via insieme la sera del gala e ti osservato tutta la sera per come la guardavi. Poteva sembrare che volessi solo portatela a letto, cosa che avete fatto tra l'altro, ma il tuo sguardo era tutta un'altra cosa. Ti piace Mick?"
"Arrivati a questo punto penso di si, mi attrae fisicamente principalmente ma quei pochi momenti che abbiamo passato senza battibeccare, mi sono sentito bene"
"Amici con benefici potrebbe essere una soluzione ma non so quanto possa durare"
"No no ti prego che poi finisce che uno dei due si innamora alla fine", guardo il mare assorto nei miei pensieri.
"L'ultima cosa che ti posso dire è, scusami ma devo correre a casa se no Kelly chi la sente, segui il tuo cuore"
"Grazie Max, sul serio"
"Figurati"
Con questo si incammina verso casa mentre io rimango seduto a contemplare il mare o meglio capire cosa sta succedendo al mio cuore.
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