dopo tre mesi che non toccavo quel romanzo, adesso che dopo un mese forse butto giù qualche parola - perché per un mese ho scritto solo a piccoli morsi, - il mondo, finalmente, gira.
lei che l'ho bramata. le dicevo: "voglio te! voglio te", ma lei puntualmente andava via, timida si nascondeva dietro qualcosa che, più grande di lei, la oscurava. lei che l'ho sognata, l'ho sognata, riusciva a muoversi con quella penna fra le mani e gli occhi luminosi, ma no, lei era impossibilitata.
adesso sto buttando giù quattro parole. é adesso che lei é con me, la sento.
in fondo, sono sempre momenti, lunghi, corti, una via di mezzo, che vuoi che sia. il dolore é sempre lì e lei non c'è se c'è lui, eppure... eppure.