Capitolo 77
Pov Flora.
Sono tutte felici oggi, dato che passeranno un'intera giornata con i loro ragazzi, persino Bone e Lia.
Beh dai, almeno ieri Alexiel e Jake si sono finalmente messi insieme.
Certo che ne è voluto di tempo...
Io e Rainbow non siamo ancora fidanzate perciò oggi io starò con Lottie e mentre la pazzoide si allenerà per il torneo di calcio scolastico.
-Ei ragazze sono arrivati!- eslama Alexiel richiamando la nostra attenzione.
Vediamo arrivare Kevin, Damien, Demon e Hunter...
Demon e Hunter?!
Che ci fanno quì?!
-Ciao ragazzi, come mai anche voi qui?- domanda William.
-Lucifero vuole che facciamo da guardie del corpo al Principe Damien...- spiega Hunter demoralizzato.
-Ma non lo farete perchè io non vi voglio tra i piedi oggi- dice Damien incenerendoli con lo sguardo.
Dopo una mezzoretta tutte le coppie se ne vanno per i fatti loro e io vado a far compagnia a Lottie.
-Che noia...- si lamenta lei.
-A chi lo dici- rispondo.
Entrambe sospiriamo contemporaneamente.
-Senti, io ho un po di fame. Vado in cucina a preparare una torta, vuoi venire con me?- domando sperando che lei dica di si.
-No, non mi va di uscire...- risponde.
-Va bene...- dico alzandomi e andando in cucina.
Bene, che dolce portei fare?
Mmh...
Ci sono! Il salame al cioccolato!
No, aspetta. Troppo tempo.
Massi dai, faccio il salame al cioccolato e i biscotti.
Comincio a preparare entrambi contemporaneamente, così mentre aspettiamo il salame al cioccolato mangiamo i biscotti.
Dopo un po di tempo sforno i biscotti.
Mmmh che buon profumo...
-Mmmh che profumino invitante di biscotti...- esclama una voce alle mie spalle.
Mi volto e vedo Hunter entrare in cucina.
-Che ci fai qui?- domando seccata.
-I biscotti mi hanno chiamato e io non volevo lasciarli in attesa- risponde sedendosi davanti al tavolo.
-Nonono! Non se ne parla! Questi non sono per te!- dico allontanandoli da lui.
-Uffi solo un biscottino! Magari anche due...- ribette mettendo il broncio.
-Goloso!- lo rimprovero.
-Si beh è il mio peccato capitale preferito...adesso mi dai un biscotto?- domanda isistente.
-Sei proprio un bambino! Preparateli da solo!- rispondo io.
-....emm, e come si fanno?- domanda.
Non ci posso credere...
-Beh dai non sarà tanto difficile- esclama guardando le pentole.
L'ultima volta Lottie ha fatto esplodere la cucina...
-Non se ne parla! Tu non farai nulla da solo nella mia cucina! Ti insegno io- dico preoccupata per ciò che potrebbe accadere se lo lasciassi in balia della sua scarsa conoscenza in cucina.
-Ma questa sarebbe la cucina di Lottie...- afferma perplesso.
-È la mia cucina!- sbraito.
-Si signora!- si mette sull'attenti.
-E farai quello che ti dirò io!- continuo.
-Si signora!-
-Signorina, imbecille!-
-Si signorina signora!-
Si prospetta una giornata impegnativa...
Iniziamo a preparare l'impasto.
-Ci hai messo troppa acqua!- lo rimprovero.
Lui prende della farina e apre il sacchetto facendolo esplodere.
Siamo ricoperti di farina dalla testa ai piedi.
-Guarda che hai combinato pasticcione!- lo accuso.
Lui in un primo momento rimane immobile e poi scoppia a ridere.
-Incompetente, tu pensa alle uova e vedi di fare attenzione. Io intanto do una ripulita- dico già stanca.
-Va bene così?- domanda.
No, decisamente no.
-Guarda che combini!- lo sgrido.
-Ma non è colpa mia!- si giustifica lui.
Dopo un po non so come ci mettiamo a fare una vera e propria guerra.
Volano farina, uova, latte, acqua e tanto altro.
-Basta! Basta!- urlo.
-Che disastro...- commenta lui osservando la cucina.
-È tutta colpa tua pasticcione!- lo sgrido continuando a sorridere.
-Ti sei divertita?- domanda riprendendo fiato.
-Beh...si- ammetto arrossendo leggermente.
-E...sei ancora arrabbiata con me?- domanda.
-Per il fatto di aver cercato di sedurmi alla scuola per angeli e demoni...o per aver fatto un disastro in cucina?- domando accusatrice, ma solo nell'ultima frase.
-Entrambe- risponde ridacchiando continuando a guardare ciò che ha prodotto la nostra battaglia.
-No...non sono arrabbiata. Beh per la cucina però si- rispondo sincera.
È un pasticcione di prima categoria, ma da quando ci siamo rivisti dopo i due anni ha sempre cercato in tutti i modi di farsi perdonare.
E non è un un comportamento frequente tra i demoni.
-Ne sono felice...beh ecco io cioè si. Allora: io ho pensato molto a quello che è successo ultimamente, tralasciando la parte della cucina, e si beh ecco insomma...aspetta che guardo il bigliettino- balbetta imbarazzato.
-Bigliettino?- domando stanita.
-Si beh no, non è un bigliettino, è una lettera che ho preparato ieri, che dice che si ecco: che tu mi piaci, che io sono un demone e non è una cosa semplice da ammettere, che sei terrificante, in senso buono...oh no non dovevo leggerlo! Aspetta ricomincio!-
Io gli piaccio?
Beh...lo avevo capito.
Ma quanto parla questo qui.
-Allora...- non lo lascio continuare e lo bacio.
Lui rimane interdetto ma poi ricambia.
Guardo il foglio che tiene in mano e leggo le ultime due parole:"Ti amo".
-Anche io ti amo, pasticcione-
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