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Capitolo 75

Pov Lia.

Apro gli occhi lentamente e metto a fuoco la stanza.

Un momento....

Questa non è la mia stanza...

Mi accorgo di un braccio che mi avvolge e di essere nuda sotto le coperte.

I ricordi della notte precedente riaffiorano come un fiume in piena e mi alzo di scatto a sedere emettendo un gridolino.

-Se te ne sei pentita sappi che è troppo tardi- dice un Bone piuttosto seccato ma non capisco se per la mia reazione o per il fatto che gli ho tirato via le coperte mentre mi sedevo.

-C-cosa? Io...no, non me ne sono affatto pentita è solo che...- balbetto mentre il mio viso è più rosso di un pomodoro.

-Solo che...- incalza lui.

-È I-M-B-A-R-A-Z-Z-A-N-T-E!- strillo.

-Oh no, ti prego. Non urlare di prima mattina è fastidioso e poi mi è già bastato ieri notte- si lementa mettendosi il cuscino in faccia.

-BONE!- lo schiaffeggio scandalizzata.

Deve sempre essere così...così...pervertito?!

-Io dico la verità e vengo picchiato...certo che Nemesi sembra andata in vacanza rigiardo la giustizia nel mondo...- continua a lamentarsi.

-Stupido pervertito!-
______
Pov Alexiel.

Mi sveglio praticamente distrutta.

Avrò dormito si e no tre ore e mi esplode la testa.

Non credo che andrò a scuola questa mattina.

Vado in bagno a darmi una rinfrescata per poi tornare a letto.

Sento bussare alla porta.

Non è possibile. E adesso chi è che rompe?!

Mi rialzo a fatica e vado verso la porta aprendola.

An è Jake...

JAKE?!

-Che cosa vuoi?- domando scontrosa.

-Già acida di prima mattina, mutandine color prato?- risponde lui.

-Senti non è aria, cosa vuoi?- domando nuovamente.

-Stai bene?- domanda quasi preoccupato.

-No e adesso dommi cosa...- non faccio a tempo a finire la frase che mi colpisce un forte capogiro.

Jake fortunatamente mi sostiene.

-No, decisamemte non stai bene- lo sento dire.

All'improvviso non sento più la terra sotto i piedi e guardo incredula Jake che mi prende in braccio e mi fa sdraiare a letto.

-Sei bollente- afferma dopo aver toccato la mia fronte.

-Freddo...- sossurro tremando.

-E ci credo che hai freddo! Ma ti pare una camicia da notte quella?!- replica indicando la mia camicia da notte di raso e pizzo verde smeraldo.

Io metto il broncio come una bambina.

-Mutandine color prato sei proprio un caso perso...- borbotta scuotendo il capo.

-Chiamo mia madre per avvertirla che non andiamo a scuola oggi- afferma accendendo il cellulare per chiamare la vicepreside.

Un momento...ha detto "non andiamo"?

E lui che centra?! Sono io quella che ha la febbre!

-Perchè resti anche tu? Ti diverte così tanto vedermi sofferente?- domando acida.

-Mi diverte vederti incazzata non sofferente. E mi rattrista il fatto che tu creda che io gioisca nel vederti star male- ribatte stizzito.

Dopo pochi minuti mi addormento e mi risveglio trovandolo ancora seduto sulla poltrona.

-Jake...- borbotto.

-Ti sei svegliata vedo. Hai dormito circa due ore ma la febbre non è ancora scesa- risponde camminando verso di me.

-Te lo ricordi...quando eravamo piccoli e ti è venuta la febbre molto alta? Più di quaranta- dice prima di ridacchiare al ricordo.

-Non è divertente Jake. Non sapevo quello che dicevo- replico cercando di trattenermi dal ridere.

-Dicevi che vedevi Biancaneve e i sette nani in groppa ad unicorni verde fluo con le code e le criniere rosa shocking! Hahaha!- si mette a ridere contagiando anche me.

Non era colpa mia, era colpa della febbre.

-Stai un pochino meglio...mutandine color prato?- domanda premuroso non trattenendo però un piccolo sorriso.

-Smettila di chiamarmi così!- replico nervosa.

Un giorno, quando eravamo piccoli, ci trovavamo nel parco.

A quel tempo ancora non ci conoscevamo però.

C'era vento e io indossavo un vestitino verde.

Ad un certo punto una folata di vento mi alzò la gonna e sotto indossavo un paio di mutandine verde prato.

Da quel giorno Jake mi ha sempre chiamata in quel modo odioso.

-Mai...mutandine con il pizzo verde scuro- risponde lui.

...

Coosa?!

Come va a sapere che mutande porto in questo momento?!

-Come fai a saperlo?!- domando sconvolta.

-Le ho viste mentre ti prendevo in braccio prima e poi io sono uno stregone- risponde semplicemente.

-Ma ti vesti sempre così sexy per andare a letto?- domanda incuriosito.

-NON TI SOPPORTO!-

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