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Capitolo 74

Pov Bone.

È appena terminata la "riunione" e mi sto dirigendo verso la mia stanza per farmi un bel bagno caldo prima di andare a letto.

Chi si sarebbe mai aspettato che sarebbe riaccaduta una cosa simile, e per mano di quella donna...

Mi immergo nella vasca.

Che tensione...ma nulla che un bagno caldo non possa alleviare.

Mi asciugo e metto un asciugamano attorno alla vita, mentre con un'altro mi asciugo i capelli.

Qualcuno bussa alla porta.

E adesso cosa c'è?

Mi avvicino svogliato alla porta e la apro appoggiandomi ad essa.

È Lia.

Appena posa il suo sguardo su di me arrossisce e i suoi capelli e le orecchie da conignio diventano rosa.

-Sai...tutto mi sarei aspettato ma non che tu venissi di sua spontanea volontà nella tana del lupo cattivo- dico sorridendo beffardo riferendomi a me stesso.

-I-io emm ecco...f-forse è meglio c-che...ripassi più tardi- dice per poi girarsi e cercare di scappare via.

-Dove corri, scema- dico afferrandole le lunghe orecchie da coniglio e bloccandola.

-Emm...io...- non riesce nemmeno a parlare da quanto è imbarazzata e a stento mi trattengo dal ridere.

-Se sei venuta quì significa che ciò che devi dirmi è importante, no? Aspettami li, torno subito- rispondo indicandole una delle poltrone presenti nella stanza.

Prendo un pigiama e torno in bagno.

Non so se fa apposta a non accorgersi che è terribilmente provocante con quella camicia da notte di un tessuto quasi trasparente...beh non che non lo sia sempre.

Terminato di prepararmi esco dal bagno e la trovo seduta sul bordo del letto, a guardare in basso ancora imbarazzata.

-Dunque? Cosa succede?- domando con uno dei miei soliti ghigni ma sinceramente incuriosito.

-Beh ecco io...io...insomma, ecco io...ho paura- rivela torturandosi un lembo della camicia.

-Paura?- domando confuso.

-Si. Ho paura che questa volta non riusciremo a fermare Cordelia. Ho paura che qualcuno si faccia del male. Ho paura che, se anche riuscissimo a fermarla, lei ritorni...ho tanta, tanta paura- dice guardandomi negli occhi solo alla fine del suo discorso.

-E...ed è tutta colpa mia- continua a ripetere distogliendo lo sguardo.

-No Lia. Non è affatto colpa tua. Non potevamo prevederlo- ribatto prendendole il mento con le dita, costringendola a guardarmi.

La luce della luna rende ancor più trasparente la sua camicia da notte e mi vedo costretto a distogliere lo sguardo.

-Che succede?- domanda lei confusa.

-Sei proprio senza speranza...- borbotto scuotendo la testa facendo un piccolo sorriso.

-Aah sei proprio antipatico!- sbraita in risposta.

-Si, si lo so. Me lo ripeti da secoli- rispondo alzandomi.

-Bone...- mi chiama sussurrando.

-Si?-

-Posso...posso...posso dormire quì con te? Solo per questa sera. Sento che non riuscirei a chiudere occhio dalla preoccupazione- domanda evitando in tutti i modi di guardarmi.

Che...?!

Lei?!

Dormire quì con me?!

Ah nononono!

È già faticoso resisterle normalmente, figuriamoci se siamo entrambi nello stesso letto!

Assolutamente no! Non credo che mi sarebbe possibile controllare le mie azioni!

-Va bene...- rispondo.

Ma che cosa ho fatto?!

Saremo anche due esseri provenienti da un Abisso di pura disperazione ma io sono pur sempre un ragazzo e lei è una delle ragazze più sexy e incosciamente provocanti che io abbia mai incontrato!

-Grazie...- rispone grata.

Entrambi ci mettiamo sotto le coperte e lei si gira dandomi le spalle.

Il suo profumo di rosa e gelsomino sta già cominciando a farmi perdere la testa.

Non ha solo il potere e il compito di controllare l'Abisso, ma anche di farmi perdere la testa come nessun'altra.

Il che è frustrante ed eccitante allo stesso tempo.

I suoi capelli sembrano così morbidi e setosi...

Mi avvicino e metto un braccio attorno alla sua vita.

Lei si irrigidisce all'istante.

È così morbida...

-Sei così morbida...come un coniglietto- sussurro sensuale al suo orecchio.

Il suo cuore batte così forte che è impossibile non sentirlo e la cosa mi diverte non poco.

Sposto il braccio e con una mano le accarezzo una coscia provocandole i brividi.

-Bone...che stai facendo?- domanda intimorita.

-Sai...era da secoli che volevo farlo- sussurro baciandole il collo mentre continuo ad accarezzarle lentamente la coscia.

Lei si lascia sfuggire un sorpiro.

A questo punto è inutile mentire o cercare di nasconderlo.

Io sono innamorato di Lia.

-Ah si? E io era da secoli che volevo fare questo...- sussurra voltanndosi e poggia dolcemente le sue labbra sulle mie.

-Interessante...- sussurro prima di baciarla.

Lei mi spinge lentamente e si appoggia sopra di me, continuando a baciarmi.

Metto le mani intorno ai suoi fianchi e la stringo dolcemente a me.

-Ti amo, Lia...-

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