Capitolo 72
Pov Lilith.
Ho chiesto a Damien di incontrarci al cimitero della città di Halloween...dovrebbe essere quì a momenti.
Mi chino per raccogliere un fiore appassito...
È un cimitero così lugubre, e di notte lo è ancora di più...mi piace da impazzire.
-Scusa il ritardo. È da molto che aspetti?- domanda una voce alle mie spalle.
Non sembra la voce di Damien...
Mi alzo e mi volto rimanendo però pietrificata.
Eliah!
-Eliah, ma che...- questa è bella.
-Non fingere di non sapere chi sono, risparmiamelo. Sono quì per te, per aiutarti. Mia madre vuole fare qualcosa di terribile, ma non vuole rivelarmi cosa. Sono venuto per mettervi in guardia sul suo prossimo obbiettivo da rapire- continua Eliah.
Sembra sinceramente preoccupato.
-Ti prego, voi dovete aiutarmi a fermarla. Lei e anche mia sorella. So che sta facendo qualcosa al Principe Luxifer- continua implorante.
-Non so se posso fidarmi...- dico guardandolo scettica.
-Come posso dimostrarti la mia lealtà? Sono quì per dirti chi sarà il prossimo obbiettivo di mia madre. La sto tradendo a favore dei suoi nemici, Lilith- risponde avvicinandosi a me.
-Chi sarebbe il suo obbiettivo?- domando.
-Tu, Lilith. Sei tu il suo obbiettivo- rivela.
-Io?- domando incredula.
-Sei la figlia del primo mostro ad essere stato creato da Jack Sckeletron e sei molto più potente di James...- spiega guardandomi negli occhi.
-Ora Lilith guardami negli occhi e dimmi se mento. Ho paura Lilith. Ho davvero paura di ciò che mia madre ha in mente di fare. Perchè se anche non conosco con esattezza i suoi piani...so che non porteranno nulla di buono- dice implorante, prendendomi la mano.
I suoi occhi sono sinceri.
I suoi sogni sono tormentati dalla paura di ciò che potrà accadere, lo sento, li percepisco attraverso il contatto fisico.
-Eliah non devi temere. Riusciremo ad impedire a tua madre di mettere in atto il suo piano...CIRCONDATELO!-
Ombre nere e maligne si riuniscono intorno a noi.
In questo cimitero non sono presenti solo zombie, scheletri e fantasmi...ma anche ombre.
Ombre nere che rappresentano paure e angosce di chi le possedeva...quando era ancora in vita.
-Ti devi essere allenato molto, e devi essere anche un bravo attore per aver manipolato così bene i tuoi sogni e le tue emozioni...peccato che sia stata proprio la tua ombra a tradirti- affermo con rabbia.
Gli occhi sono lo specchio dell'anima...ma anche le ombre lo sono.
Per quanto uno possa riuscire a manipolare le proprie emozioni, le ombre sono impossibili da controllare a meno che non si tratti dell'Uomo Nero...o di sua figlia.
Eliah rimane immobile a guardarmi stupito come se avessi tradito la sua fiducia.
-Lilith...- è un sussurro ma basta e avanza per farmi voltare verso colui che ha pronunciato il mio nome.
-Damien...- ricambio.
La sua espressione è dura e fredda come non lo è mai stata mentre stringe Teddy tra le sue braccia.
-Cosa ci fa lui quì?- domanda gelido e innervosito dalla presenza di Eliah, come se lo conoscesse e odiasse da tempo.
-Tu...lo conosci?- domando leggermente stupita.
-Si. È il figlio di quella donna- afferma duramente ma i suoi occhi traboccano di follia e la sua ombra è irrequieta.
-Ha cercato di guadagnarsi la mia fiducia...ma ha fallito miseramente come un verme- affermo.
-Non ti avvicinare a lei- ordina assottigliando gli occhi, ignorandomi completamente.
-Oh altrimenti cosa mi fai- ribatte Eliah sfidandolo beffardo.
Damien perde il controllo ed inizia ad urlargli contro.
Eliah risponde ed iniziano a litigare non facendomi capire una parola di ciò che dicono.
-Non ti avvicinare a Lilith!-
-Oh puoi anche tenertela la stronzetta. Ma goditela finchè puoi, perchè un giorno sarà mia!- ribatte Eliah.
......
Che ha detto?
Damien perde il controllo ed iniziano a picchiarsi.
Sono veloci ed agili, e sembrano avere entrambi uno stampo militare.
Una volta ho visto la guardia personale di Lucifero combattere...e il suo stile di combattimento è quasi uguale a quello di Damien ed Eliah.
Magari sono entrambi stati addestrati proprio da lui.
Che dilettanti...
-Vostra grazia, mi sono preso la libertà di portarle le sue armi favorite- dice un'umbra porgendomi le mie armi.
Due asce non molto grandi con l'impugnatura in ossidiana e con un'ametista.
-Siete dei dilettanti!- dico ai due che si stanno azzuffando richiamando l'attenzione su di me.
Faccio roteare le asce e poi mi metto in posizione di attacco.
-Eliah ti assicuro che non uscirai vivo da questo cimitero- sussurro
Sento il mio autocontrollo andarsene molto velocemente.
-Bene allora, vediamo che sai fare- mi sfida in risposta sfoderando due pugnali.
Mi avvicino con uno scatto fulmineo e in cinque secondi lo disarmo.
Mai mettersi contro di me...mai.
Vedo una goccia di sangue sul suo braccio e perdo il controllo mettendomi a ridere istericamente.
-Ascolta Lil...!- Eliah non ha in tempo di finire che sia io che Damien lo trafiggiamo con espressioni di pura follia dipinte in volto.
Infilzo la mia mano sul suo stomaco e poi gli taglio un braccio e metà gamba.
-Addio bastardo- dice Damien con rabbia.
Un'ombra ci porta un candelabro con tre candele.
Io le accendo e Damien lo avvicina al corpo agonizzante di Eliah che comincia a bruciare scatenando le gue deliziose grida di dolore e disperazione.
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