Capitolo 58
-"Dio creò Lucifero, il suo figlio prediletto. Egli era perfetto sotto ogni aspetto. E tanta perfezione doveva avere qualcuno al suo fianco per condividerla.
Così Dio creò la compagna per il suo amato figlio; la rese bella e divina quanto lui con una grande mente, ma quando fu il momento di donarle la natura angelica...qualcosa andò storto.
La creatura appena ricevuta la ragione si ribellò senza spiegazione. Essa si rivelò cinica e malvagia facendo tramutare la sua potente natura angelica in qualcosa di oscuro e fuori controllo.
Dalla sua schiena fuoriuscirono un paio di ali senza piume, una massa informe di colore verde e nero e oscuri tentacoli mortali, i suoi occhi invece, diventarono viola.
La creatura perfetta per Lucifero si tramutò in un essere oscuro chiamato "Demone".
Ella fu confinata in un luogo di disperazione e solitudine: L'Abisso della Disperazione.
Il nome di questa prima specie di Demone? Mandy"- leggo il nome e mi sento quasi male.
Mia madre e Lucifero avrebbero dovuto essere compagni per tutta la loro vita?
Anche i tre figli di Lucifero sono sconcertati quanto me.
-"Nell'Abisso Mandy era completamente sola, così il Padre decise di inviarle qualcuno per farle compagnia, un fratello. Egli era biondo come la sorella e aveva occhi viola come lei per vedere nell'oscurità dell'Abisso.
Ora, io non voglio criticare il Padre, per carità ma...proprio un'essere del genere doveva creare?! Un buffone! L'essere più vanitoso che il mondo abbia mai visto! Si, sto parlando proprio di quel pagliaccio del Maestro delle Armi, Alan.
Lui non era Demone come la sorella, bensì un angelo destinato a vivere nell'oscurità e le sue ali, con il tempo trascorso nell'Abisso, persero tutte le piume a causa della disperazione si quel luogo.
Mandy aveva un alleato, ed era determinata ad uscire da quel tenebroso luogo. Con i suoi poteri iniziò a creare scompiglio, così il Padre fu costretto a creare un essere che avrebbe controllato l'Abisso e le porte per arrivare ad esso.
Nacque così Lia, la Guardiana dell'Abisso, il cui aspetto era strambo come quel luogo.
Ma Mandy non è mai stata una che rimaneva buona ad ascoltare le regole.
Dio capì che lei e il fratello avevano bisogno di qualcuno che li controllasse ma che fosse qualcuno di famiglia.
Nacque così Bone, il Ragazzo venuto Dall'Abisso, il fratello minore di Mandy ed Alan, destinato ad avere sempre l'aspetto di un ragazzo, esattamente come Lia."- oh per tutti i mostri.
-Per tutte le canne ma allora...!- esclama Operetta bloccandosi.
-Bone è...- dico incredula.
-Bone è tuo zio?!- gridano tutti in coro guardando prima me, e dopo lui cosa che faccio anche io.
-Esattamente bellezza...sono proprio tuo zio- sussurra al mio orecchio.
Aaah! Oh cielo! Uno zio perverso e terribilmente sexy e giovane è terrorizzante!
-Questa tra tutte le cose possibili e immaginabili non l'avrei mai pensata- commenta Daminen facendo annuire Lilith.
-Continui la storia?- domanda Lilith.
-"Caro diario, ora ti dirò come ho incontrato quel Demonio di mia moglie.
Era un giorno di pioggia e stavo svolgendo il mio lavoro come ogni brava persona lavoratrice.
Nel bosco che stavo attraversando udii delle voci e mi avvicinai di nascosto.
C'erano una donna, un uomo e due ragazzi, non avevo idea di chi fossero e inizialmente mi sembrarono una famiglia.
Ma poi mi accorsi che quelli non erano esseri umani.
La donna, la più bella che avessi mai visto, continuava ad urlare contro agli altri tre.
Pensai di andarmene e tornare a casa da mio fratello, quel giorno avremmo avuto a cena Eris e Nemesi.
-Ei tu!- disse la donna.
Ero girato di spalle e non credevo che mi avessero visto, quindi pensai che non stessero parlando con me.
Continuai ad avantare fino a quando un albero sradicato volò sopra la mia testa e mi voltai immediatamente.
Nel vedermi i due ragazzi e l'uomo rimasero sorpresi, ma la donna non ri scompose minimamente.
-Chi sei tu?- mi domandò con un tono di voce che non ammetteva nessuna discussione.
-Grim Reaper, l'Angelo della Morte. E voi chi siete?- risposi sospettoso.
-Esseri provenienti dall'Abisso della Disperazione. Ne avrai certamente sentito parlare no?- rispose la donna.
Certo che ne avevo sentito parlare.
In quel momento non sapevo però che Dio aveva concesso loro del tempo fuori da quel temibile luogo.
E dunque era proprio la Demone che si stava rivolgendo a me.
-Bene. Portaci dove vivi inutile mucchio d'ossa e poi aggiornaci sulle ultime novità accadute- ordinò la Demone.
-Scordatevelo- risposi per poi girarmi.
Non mi aggradava essere definito un mucchio d'ossa...mi faceva sentire malinconico.
Un albero sradicato mi colpì in pieno e mi smembrai.
-Ora fa come ti ho ordinato...maschio- ordina la donna.
Fu da quell'infausto giorno, che la mia vita monotona cambiò radicalmente..."-
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