Capitolo 50
-Lo sai che ti succede se ti beccano quì?- domando ad Amelia nascoste stra gli alberi, lontano da occhi indiscreti.
-Oh cara, poco m'importa. Sono quì per aiutarti, invece- risponde lei facendo un gesto vago con la mano.
-Aiutarmi?- domando stranita.
-Oh tesoro, sai perfettamente che io tra tutti sono la tua informatrice e spia migliore- si vanta in risposta.
-Bene, che informazioni hai per me?-
-Parecchie a dire il vero. Ti ho osservata molto attentamente, e mi compiaccio del fatto che tu sia riuscita a recuperare anche il secondo pezzo di quello stupido diario. Ti tengono nascoste le cose quando invece sarebbe molto più sbrigativo dirtele. Cordelia l'Absolute Devil Peccato è la tua nemica, ovviamente nessuno si è mai accorto di nulla ma ti tiene d'occhio da quando frequentavi la scuola per angeli e demoni. Per una spettatrice passiva come me è più facile vedere certe cose- mi informa.
-Ma...-
-Non eri il suo bersaglio prima che iniziassi a passare il tempo con Erik, Luxifer come vuoi chiamarlo. Il suo scopo è ambire al potere e al trono di Lucifero...lei è la madre di Eve- rivela sedendosi su una panchina.
-La madre di Eve? Ecco perchè...-
-Voleva ucciderti? Si. Il loro scopo è il potere, per ciò ha fatto in modo che Eve fosse in una posizione tale da riuscire ad arrivarci. Ah giusto, dimenticavo di dirti che anche quel ragazzo che avete incontrato all'hotel, Eliah, è suo figlio. Ti consiglio di stare attenta. Eliah, tramite la tua amica Lilith, voleva arrivare a te. Non credere che Cordelia voglia solo il potere di Lucifero, vuole anche quello di Michele e di tuo padre. Fortunatamente ti ho strappata alle sue grinfie, quando eri piccola. Ma non ho idea delle sue mosse in Paradiso- credo di aver capito da dove viene il mio vizio di interrompere.
-Sapevo di non dovermi fidare di Eve, ma non avrei mai pensato che fosse così pericolosa- dico dando voce ai miei pensieri.
-Cordelia ama il peccato della lussuria quanto Eris ama il cioccolato, è quasi normale che utilizzi sua figlia in questo modo...se capisci che intendo- dice ammiccando.
Arrossisco pensando al fatto che probabilmente quei due hanno...
Il solo pensiero mi fa diventare come un peperone.
-Hahaha! Mia cara hanno entrambi diciannove anni e sono demoni, cosa credevi? Ad ogni modo ora ti ho avvertita. Cordelia mi ha chiesto più volte di unirmi a lei nella ricerca del potere. Ma non è quello ad interessarmi...- dice l'ultima frase incupendosi.
Forse è arrivato il momento di mantenere la promessa.
Cerco nella borsetta e tiro fuori una chiave e una mappa.
-Tieni, una promessa è una promessa- le porgo i due oggetti e lei li guarda con gioia.
-Mio padre lo ha reso un fantasma, e nel punto cerchiato si trova il tuo amato. E questa è la chiave- le spiego.
Dopo tutto è l'unica cosa che di cui le importi qualcosa...rivederlo.
-Un giorno, quando salirai al trono di tuo padre, io sarò al tuo fianco e ti chiederò di poter restare nella Città di Halloween per aiutarti a governare- dice con una lacrima di gioia allangolo dell'occhio.
-Quando quel giorno arriverà...sarò felice di accettarti come una di noi- dico sincera.
-Ah basta! Questi momenti toccanti non fanno per me. Dimenticavo qualcosa?- si riprende dopo due secondi.
-Ah giusto! Dove posso trovare Nemesi? Tu sai dov'è?- domando speranzosa.
-Certo. Si trova a Londra, anche lei donna in carriera, gestisce un'importantissima azienda di cosmetici e lavora a Scotland Yard. Altro?- una donna abbastanza influente insomma...
-Beh si...mi serve un aiuto per stare nuovamente sola con Erik e parlargli- dico un po scoraggiata.
-Ah è cosa impossibile. Ti hanno detto di stargli lontana ma io non te lo dirò, tanto sarebbe fiato sprecato. Ma comunque ora come ora è impossibile- risponde alzandosi dalla panchina.
Lampo di genio malefico improvviso....
-A meno che...tu non crei un po di scompiglio- dico maligna.
-Quando...-
-Domani. Non mi interessa cosa farai pur che non crei troppi danni, devi creare scompiglio a noi mostri. Io proporrò a mio padre di fare una riunione di emergenza da noi e che si fermino anche a dormire- dico eccitata per il mio splendido, splendido piano, geniale direi!
-Ma perchè ho chiesto...- risponde piagnucolando.
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