Capitolo 45
-Però...mica male- commenta Alexiel prendendo in braccio Bone che appoggia la testolina al suo petto.
Ho uno strano presentimento...
-Buona sera!- James spalanca la porta facendoci trasalire.
-Hai intenzione di liberarti subito di me tentando di uccidermi?!- sbraita furiosa Operetta la quale, come noi, deve aver preso un colpo.
-Esagerata...- le risponde mio cugino dandole un bacio tra i capelli e sedendosi affianco a lei.
-Non abbiamo trovato nulla di chè eccetto...ei ma questo è il tipo che abbiamo visto nel quadro e in alcune cornici!- esclama William.
-...perchè...fa le boccacce?- domanda Erika confusa.
-È luuuuunga la storia da spiegare- dice Rainbow.
-Però zia Eris deve tenere particolarmente a lui- commenta Alexiel con un luccichio malizioso negli occhi, mentre accarezza Bone, il quale sembra irritato per qualcosa.
Guardo Lia e pure lei è nervosa.
-E quel quadro che vi siete portate dietro a che serve?- domanda William.
-Devi andare da tua madre- dice Lia rivolta a me con voce cattiva.
-Ma ha detto che non ci avrebbe nè ostacolato ma neanche aiutato- ribatto io.
-Fa come ti diciamo Charlotte- risponde duramente Bone.
-Ho sospetto che voi due siate...- comincia Lilith.
-I due ragazzi di cui parla mio padre alla fine del diario- concludo io.
La stanza cade in un silenzio di tomba.
James, William ed Erika ci guardano non capendo di che parliamo.
-Si, siamo noi- rivela Bone dopo interminabili minuti.
Alexiel smette di accarezzarlo.
-Ed ora, ti prego, vai da tua madre e portale quel quadro- dice Lia.
Ci affrettiamo tutti nella sala del trono e nel frattempo Twlight fa un riassunto di ciò che abbiamo scoperto per James, William ed Erika.
-Madre- dico entrando nella sala del trono.
-Tesoro...ah, lo hai scoperto vedo. Mi congratulo con voi ragazze- dice guardando il quadro che Lilith tiene in mano.
-Ora però facci tornare nelle nostre vere forme- dice Lia supplichevole.
-Ve l'ho detto. Solo una persona può farlo. Beh si, potrei farlo anche io ma voglio che lo faccia Lottie- dice alzandosi dal trono.
-Io?- domando incerta.
-Novità durante il recupero del diario?- domanda poi a Bone e Lia.
-Si sta risvegliando- risponde Bone.
-Sia come discendente diretta di Reaper che tua- aggiunge Lia.
-Eccellente! Sarà lei a farvi tornare normali- dice entusiasta mia madre.
-Come?- domando incerta.
-Leggendo quella scritta. La scritta del comando- risponde con orgoglio.
-Ah perchè è una scritta?- domanda James guardando il quadro.
In effetti non sembra una scritta, sembrano più tanti scarabocchi messi a caso.
-È una lingua poco conosciuta- risponde lei sbrigativa.
-E io come farei a leggerla?- domando scettica.
-Perchè ce l'hai dentro. Quella lingua fa parte di te- risponde lei.
Più guardo il quardo più mi sembra solo uno scarabocchio.
-Come hai fatto a liberarti nel mio ufficio?- domanda zia Eris.
Emm...non lo so e comunque non credo siano state le parole di...Erik.
Ah quel dannato demone!
Perchè ce l'ho sempre in mente?!
Forse perchè...un pochino...tengo a lui...
Anche se mi ha mentito un sacco di volte, non scorderò mai tutte quelle che, invece, mi ha fatto ridere.
I piani per rendere William più forte, quando abbiamo cercato di far stare insieme Lilith e Damien, e tutte quelle volte che sfondavo la porta della sua stanza e addirittura quella del bagno.
Non scorderò mai le volte in cui l'ho visto preoccupato per me, e quella volta in cui mi ha assalita in collera per non ho idea di cosa.
Io...voglio rivederlo perchè...
VOGLIO RIVEDERE QUELL'IDIOTA PER TIRARGLI UNA SBERLA CHE NON SE LA SCORDERÀ MAI PIÙ!!
All'improvviso la stanza diventa di colore viola e poi torna normale.
-Che...è successo?- domando stranita.
-Lottie...- sussurra Operetta guardandomi ad occhi sbarrati.
-I tuoi occhi...- aggiunge Lilith.
Vado verso uno degli specchi e rimango immobile.
Al posto dei miei occhi color zaffiro ora ci sono un paio di occhi viola.
-Allora non era solo un'impressione quella di quando eri appena tornata questo pomeriggio- commenta zia Eris.
-Avevi davvero gli occhi viola. E scommetto che li avessi anche quando ha superato la prova- dice mia madre.
-Si, aveva gli occhi viola. Infatti ci siamo stupiti non capendo come avesse fatto a liberare i suoi poteri da sola- risponde Lia.
-Oh ma questa è solo una minima parte dei suoi reali poteri- risponde Mandy con malignità nella voce.
Si avvicina a me e quello che vedo al posto dei suoi soliti occhi cremisi sono un paio di occhi viola identici ai miei.
-Finalmente ti stai risvegliando, figlia mia-
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