L'unica cosa a cui riesco a pensare è: che cosa farebbero le mie amiche se fossero al mio posto?

Beh la domanda è semplice, così come la risposta: Lilith lo torturerebbe nella sua stanza dei giochi finchè non muore, Rainbow lo ucciderebbe com la sedia elettrica, Flora lo affogherebbe(e una volta credevano che fosse timida), Alexiel lo sbranerebbe in forma di lupo mannaro, Twilight succhierebbe il sangue fino ad ucciderlo e Operetta gli domanderebbe se se si fa le canne e poi seppellirebbe vivo dentro una bara.

-Mi sembrava di essere stata chiara l'ultima volta- dico fredda.

-Te lo sei semplicemente portato via- ribatte lui.

-Lo avresti fatto anche tu- rispondo inviperita.

-Mantengo sempre le promesse, quindo non lo avrei fatto-

-E quando ti ho detto che ero sia angelo che demone ti ho fatto promettere di non dirlo a nessuno, e tu sei andato a spifferarlo a tuo padre!- dico alzandomi furiosa.

-Lo avevo promesso prima a lui- risponde con quella freddezza che odio profondamente in lui.

-Non avrai mai William- dico assottigliando gli occhi.

-Non sono della stessa opinione-

Vedo Eve cercare qualcosa in lontananza. Evidentemente Erik.

-La tua fidanzata ti cerca, idiota. Pensa a ciò che è tuo invece di pensare a ciò che è mio- dico risiedendomi e accavallando le gambe.

-Non sarai mica innamorata di lui- dice guardando inespressivo Eve che lo sta cercando.

-No, idiota. Non sarai mica geloso- dico deridendolo.

-Ma per favore. Di te? Figurati, certo che no- risponde sbuffando.

Mi giro verso di lui guardandolo storto e facendogli cenno di andare da lei.
Lui prende il mio bicchiere, ormai vuoto, e va nella direzione di Eve.

Rimango da sola a pensare a quando io ed Erik eravamo i sempiterni di William.
Era divertente, allora.
Ma se era tutta finzione, perchè rivuole William?
Forse per orgoglio, magari non gli è andato a genio essere battuto da una ragazza.

-Allora ti sei decisa a darmi William?- dice con tono sarcastico tornando con due bicchieri.

-Non sei suo padre- rispondo prendendo il bicchiere che mi porge.

-Mi arrendo- dice e io rischio di strozzarmi con il chinotto.

-Davvero?- domando incredula.

-No- risponde lui.

Lo odio.

-Ho intenzione di rapirlo...- dice. Ma la sua voce si fa sempre più lontana.

-...Come sto per rapire te...- chiudo gli occhi e vedo buio.

-....Dovresti stare attenta ai sonniferi, Charlotte...- è l'ultima cosa che riesco a sentire prima di addormentarmi.
________

Mi sveglio con la sensazione di non aver sognato assolutamente nulla.
Ho detto un sacco di volte ad Operetta di non darmi i sonniferi nel mio cassetto dette emergenze, ma lei non mi vuole mai ascoltare!
Un momento...

Le immagini della sera precedente cominciano a riaffiorare...Erik! Maledetto!

Mi guardo intorno ma non riconosco la stanza.

Promemoria, promemoria per me: mai dare ascolto ai figli del diavolo se non vuoi diventare serial killer di professione.

-Ah ti sei svegliata- dice l'idiota entrando dalla porta.

-Tu brutto stupido! Dove cavolo sono?!- gli urlo contro furiosa.

-Ti do il ben venuto negli Inferi- dice con un piccolo ghigno che scompare quasi subito.

-Perchè?!- mi ha rapita per un motivo, ma quale? Tra suo padre e il mio ci sono già molti accordi, perchè complicare tutto rapendomi? E William?

-Mio padre ha voluto che ti rapissi. William è negli inferi. Mio padre ti spiegherà tutto questo pomeriggio- dice come se mi avesse letto nel pensiero.

-Dov'è William?!- domando incredula.

-Non voglio fargli del male se è questo che credi-

-Perchè mi avete rapita?- domando ancora.

Non ricevo risposta perchè se ne va chiudendo la porta a chiave.

Dopo qualche ora sento la porta aprirsi, ma non è Erik. È una cameriera con in mano un vassoio.

-Le ho portato il pranzo, principessa- dice mettendo il vassoio su un tavolino, in effetti ho un po fame.
Almeno qualcuno quì dentro riconosce il fatto che sono una principessa.

-Ti ringrazio- rispondo alla ragazza prima che se ne vada.

Devo pensare ad un piano per andarmene da quì. Ma non ho idea di come fare.
So di trovarmi dentro al palazzo reale, ma non ho idea di come uscire dagli Inferi. È mio padre che viene avanti e indietro.

Beh come direbbe Rainbow: almeno non devo fare i compiti.