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Capitolo 35

Non ho chiuso occhio per tutta la notte.

Pensavo.

Pensavo ad Erik, o meglio Luxifer, anche se a mio parere nessuno lo chiama più in quel modo da tempo a giudicare dal fatto che persino Lucifero lo chiama Erik.

Questo lato di lui devo ammettere che mi spaventa.

Ero sollevata quando era tornato in camera sua però dopo qualche minuto...non so come descriverlo, però è come se sentissi un vuoto dentro.

Mah sarà solo la mia immaginazione...

Mi preparo e scendo per la colazione e faccio gli auguri ad Operetta, scoprendo che Eve è tornata agli Inferi.

Non riesco a guardare Erik ma so che il suo sguardo è puntato su di me, minaccioso, accusatore...

Mi sambra di rivedere lo stesso Erik del periodo prima che lasciassi la scuola per demoni e angeli...

Beh chiederò a Ryan cosa succede quando sarà finito il compleanno di Operetta.

Dopo mezzora ci rechiamo a castello Skeletron per aiutare a preparare la festa di Operetta, che si terrà proprio li.

-Siete in ritardo!!- sbraita James vedendoci arrivare.

Pov Operetta.

James ha con se una lunga lista che tiene arrotolata e minaccia di tirarcela in testa.

-Ma siamo arrivati puntualissimi! Guarda l'orologio della totte! Segna esattamente l'ora in cui ci hai detto di arrivare!- si giustifica Ryan puntando il dito contro l'orologio della torre del castello Skeletron, al centro della città.

-Idioti! L'orologio della torre è sbagliato! Ma il mio orologio satellitare non sbaglia mai! E voi siete arrivati alle nove e trentuno!- urla tirando la lista in testa al malcapitato William.

Mamma mia, per un minuto! Non è la fine del mondo!

Una volta entrati nel grande salone dedicato alle feste, James srotola la lista e Demon sviene.

-Alzati cervello di gallina! Sei pesante!- sbraita Rainbow cercando di sorreggerlo.

-Operetta, potresti venire a controllare se il programma è di tuo gradimento?- domanda James guardando la lista con un paiodi occhiali da vista.

Mi piace la sua aria professionale.

Lui è il rappresentante d'istituto e io sono un po come l'assistente. Non fa nulla senza prima essersi consultato con me e il vice rappresentante.

Mi piace il suo atteggiamento ora, sa di...scuola, e di momenti di epico divertimento.

-Certo- dico con un sorriso avvicinandomi a lui.

-Bene, Alexiel pensa alla musica, i ragazzi a spostare i vari oggetti che vi dirò, e vedete che siano perfettamente simmetrici. Flora e Lilith penseranno ad organizzare la cucina, Twilight, Lottie, Sasha e Erika penseranno alle decorazioni. Tutto chiaro?- dice James guardandoli uno ad uno come se volesse incenerirli se solo avessero obbiettato.

Si limitano tutti ad annuire.

-E io?- domano indicandomi.

Di solito mi fa pensare alla musica.

-Niente. Tu aiuti me con le direttive- risponde dandomi le spalle.

Dopo un po tutti sono alle prese con i compiti assegnati.

-No! Non mi piace questa scaletta! E chi ti ha detto di inserire questa canzone?! È obbrobriosa!- urla James a Rainbow dopo aver guardato la lista di canzoni.

-Tu me lo hai detto!- ribatte lei

-Toglila da li!-

È già la quarta volta che le fa rifare tutto.

-Che obbrobri sono questi?! Non voglio assolutamente vedere palloncini arancioni! Eliminateli!- ordina alle ragazza.

Ha fatto la stessa identica cosa con i palloncini rosa e gialli.

-Ma sei stato tu a dircelo!- ribatte Lottie guardandolo sgranando gli occhi.

-Adesso ho cambiato idea!-

-Più a sinistra Ryan- dice passandogli accanto, per dirigersi in cucina.

È la decima volta che gli dice di spostare da una parte all'altra quel dannato tavolo.

-Cosa sono questi cosi?! No! Li voglio a forma di ghighliottina!- sbraita guardando i biscottini con scaglie di cioccolato, appena sfornati.

Che aspetto invitante...

-Ma ci hai detto tu di farli a forma di stella!- ribatte Flora.

-Ora che li guardo non mi piacciono! Sono banali!-

-E come facciamo a farli a forma di ghighiottina?!- gli urla contro Lilith.

-Non è un problema mio!-

Tornati in salone, passiamo nuovamente vicino a Ryan.

-Un po più a destra- dice riferendosi al tavolo.

Ryan si gira a guardarlo lentamente, con un pericoloso tic all'occhio destro.

Mette il tavolo perfettamente, cosa che fa anche Hunter dalla parte opposta, per creare simmetria.

-Sai una cosa, ci ho ripersato. Questo tavolo è troppo corto, va a prenderne uno più lungo- dice infine.

Ryan comincia a sbattere ripetutamente la testa contro il muro.

Ma che gli è preso a James?!

Non si è mai comportato così!

-James...credo che ci voglia una pausa- suggerisco.

Lui mi guarda negli occhi per qualche secondo per poi acconsentire a mezzora di pausa, per poi andarsene in camera sua.

-Ma chi me lo ha fatto fare?!- sbraita Hunter sedendosi per terra appoggiato alla parete.

-A chi lo dici...e il punto è che cucinare non è mica una cosa semplice...- risponde Flora, sedendosi accanto a lui, esausta.

Passano dei lunghi minuti di silenzio durante i quali ci sediamo tutti.

Vedo Flora appoggiare la testa sulla spalla di Hunter e lui fare un piccolo sorriso.

-Vado a parlargli- comunico alzandomi e non aspettando una risposta mi dirigo verso la sua stanza.

Adesso mi sente!

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