Capitolo 18
-...Charlotte...hai capito finalmente?- domanda la vocina spettrale come sempre.
-Ho una domanda da porti. Perchè non ricordo il primo incontro con Bone e un gran periodo della mia vita prima di conoscerlo?- domando autoritaria.
-Non ricordi nulla nemmeno di me...Charlotte?- domanda stupita la vocina.
-No...non ti ho mai sentita o vista- rispondo.
-...quello stupido...quello stupido ti ha cancellato la memoria?!?!- grida furiosa.
Di che parla?
-Bone! Razza di cane demente dove cavolo sei?!- urlo ancora più arrabbiata.
Ora il suo tono di voce non è più lugubre, ma appartiene ad una ragazza.
-Si può sapere cosa vuoi?!- ok sto ancora sognando, perchè non è possibile che Bone sappia parlare...
-Perchè le hai cancellato il ricordo di me?!- domanda la voce.
-Perchè tu la terrorizzavi!- mi sento male.
Bone parla con la voce di un ragazzo...
-Chi ti ha dato il permesso?!-
-Mica mi serve il permesso per fare qualcosa!-
-Sono più grande io!-
-Capirai!- risponde Bone con la voce da ragazzo.
Non mi sento tanto bene...
-Restituiscile subito la memoria!- ordina la voce.
-Non posso farlo! E anche se potessi non lo farei!- ribatte Bone.
Mi siedo sul letto e guardo allibita la scena che mi si presenta davanti: il mio cane parla con la voce di un ragazzo ad un'altra voce immaginaria.
-Non mi sento tanto bene...- dico prima di svenire.
______
È il giorno dopo.
Sono certa di essermi immaginata tutto ciò che è accaduto la scorsa notte.
-Si è svegliata! Alzati pelandrone!- oh no...
-Cerca di non farla svenire di nuovo- dice Bone avvicinandosi.
-Io? Chiunque sverrebbe nel sentire parlare il proprio cane con la voce da ragazzo- lo accusa la voce.
-Certo, perchè sentire una voce immaginaria che ti perseguita è normale- ribatte lui.
-Ditemi che sto ancora dormendo, vi prego- dico.
-Su preparati, devi andare in Paradiso e tornare in tempo per il ritorno delle tue amiche per cena- dice la voce.
-Sei davvero poco traumatizzante tu...comunque preparati ti aspettano per fare colazione- dice Bone uscendo dalla stanza.
Oooh cavoli.
______
Mi trovo davanti alla scuola per angeli e demoni dove io e Gabriella ci siamo date appuntamento.
-Lottie!- mi saluta affettuosamente abbracciandomi da dietro come eravamo solite fare da piccole.
-Pronta?- domanda.
Io annuisco e mi aggrappo a lei che estrae le ali e si alza in volo.
Avevo dimenticato quanto fosse bello volare.
-Siamo arrivati- dice Gabriella atterrando vicino al bosco.
Il cielo minaccia un gran temporale.
Entro all'interno del bosco mentre Gabry rimane fuori a 'fare la guardia'.
-Gira a sinistra- dice Bone dentro la borsetta.
Non so come spiegarmelo ma sento di sapere esattamente dove andare.
Arriviamo al centro del bosco dove c'è un grande albero.
Mi avvicino ad esso e gli giro intorno per poi fermarmi notando qualcosa tra le radici.
Mi chino per vedere di cosa si tratta.
È un fiocco nero con delle piccole catene attaccate.
Appena lo tocco Bone emette una luce così come un punto fluttuante e il fiocco.
Vengo invasa da un sacco di ricordi e perdo i sensi per pochi minuti.
Quando riapro gli occhi la prima cosa che mi viene in mente di dire è...
-Lia...-
-Oh finalmente si ricorda di me-
Ora riesco a vederla e a riconoscerla.
Lia è una coniglietta/pupazzo fluttuante bianca e azzurra con gli occhi insanguinati, la quale mi dava il tormento anche da piccola ma che mi ha sempre messa in guardia dai pericoli e posto molti enigmi ai quali non riuscivo mai a trovare la risposta giusta.
-Ti ricordi anche di come ci siamo incontrati?- domanda Bone.
-E di come sono scomparsa?- domanda acida Lia.
-No...è tutto molto confuso- rispondo massaggiandomi le tempie.
-Ecco, visto che cos'hai combinato cagnaccio?!- dice Lia.
-Se tu avessi dei metodi più gentili e meno traumatici non sarei stato costretto a cancellarle la memoria!- le grida contro Bone.
-Rimettila apposto!- grida Lia.
-E come faccio a rimetterla apposto?!-
-Ah non l'ho mica lanciato io l'incantesimo!-
Mi scoppia la testa e quei due non aiutano per niente.
-Trova un contro incantesimo!- continua a gridare Lia.
-Se tu non fossi tornata non avremmo questo problema!- l'accusa Bone.
-Se tu facessi bene il tuo lavoro non sarei tornata!-
-Non è vero! Tu sei invidiosa perchè Lottie ha scelto me!-
-Smettila!-
Spinta da non so bene cosa mi metto il fiocco tra i capelli, e all'improvviso il ricordo di quel giorno mi torna alla mente.
Lia e Bone smettono di litigare e mi guardano in attesa.
-Io...io vi ho creati...- dico incredula.
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