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7) Due Lagombi agli antipodi

Svegliandosi e sgranchendosi le braccia, stando attenta alla sua spalla, Natalie passò qualche momento a osservare la stanza attorno a sé prima di spostare lo sguardo sulla sua tessera della Gilda, nuova di pochissime ore, immaginando come personalizzarla. Leggendo il suo nome a fianco della professione di cui aveva sempre sognato, sentì un brivido scorrerle lungo la schiena, potendo solo immaginare i suoi prossimi passi.
Lo smagliante sorriso, però, venne cancellato da uno sguardo perso e titubante non appena si alzò dirigendosi allo specchio. Osservandosi la spalla destra, percorsa da lunghe line di arrossamenti paralleli, si domandò se avesse fatto bene a mentire a Konoha e a Diana dicendo loro di star bene per non apparir fragile e, appunto, più novizia di quanto non fosse.
Stappando e bevendo una pozione curativa, tirò nuove bende per bloccare ossa e muscoli in una posizione stabile, sperando che presto tutto si sarebbe sistemato. Indossando subito dopo la propria armatura di Rathian rosa, sistemò la spada e lo scudo prima di uscire dalla stanza e dirigersi verso la sua unica conoscenza.
"Konoha, buongiorno" sbadigliò
"Sto sopravvivendo a stenti, ottimismo e buone intenzioni" sibilò con sguardo morente
"S-stai bene?"
"Zitta e vieni con me" ordinò prendendole la mano e trascinandola in una stanza con panche e spogliatoi
"Che ci facciamo qui?"
"Tienimi compagnia alle terme mentre Sasayu mi sostituisce, dopo ti spiego"
Mentre la Dama della Gilda farfugliava incomprensibili e stanche parole sottovoce, le due si cambiarono per poi immergersi nelle bollenti acque termali.
Posizionandosi in modo da poter controllare entrambe le entrate della Sala della Gilda e lasciandosi scappare un sospiro di sollievo, la ragazza piazzò dei Gargua gonfiabili in acqua prima di prendere un brevissimo sorso di liquore.
"Konoha...stai bene?"
"Sono due giorni e due notti consecutive che non dormo. Certo che siete problematici" spiegò mentre gesticolava segnali in codice al Lynian addetto alle bevande
"Siamo problematici?"
"Sì, voi cacciatori. Brutta gente. Pessime persone. Arriverà il giorno in cui mi renderete le cose facili...e arriverà un Fatalis a distruggervi cosicché possa mandarvi in missione contro di lui..." si augurò ridendo mentre spezzava due bacchette per mangiare
Giungendo tempestivamente ed entrando nella vasca termale, il suddetto Lynian poggiò in acqua un vassoio che cominciò a galleggiare di fronte alla Dama e, su questo, mise una ciotola fumante.
Mentre la Dama cominciava a mangiare la propria colazione, effettivamente più simile ad un pranzo, Natalie quasi si commosse, sentendosi chiamare cacciatrice come se fosse cosa normale ed accettata, come se il suo passato di sotterfugi e missioni condotte in segreto fosse appena scomparso con la stessa facilità con cui i vapori si dissolvevano in aria.
"Grazie..." farfugliò
"Cosa?" domandò voltandosi di scatto e con un pezzo di carne tra le bacchette "vuoi?"
"Niente! Niente, tranquilla" esclamò imbarazzata "Grazie ma non ho fame" rise
"Va...bene?" rispose confusa "Adesso però fammi risolvere la prossima questione della giornata..."
Agguantando uno dei piccoli Gargua gonfiabili, Konoha alzò il braccio preparando un lancio verso la porta che si affacciava sul centro di Yukumo, tirando, infine, un colpo che avrebbe fatto invidia ai migliori artiglieri della regione.
Cacciando un sottile urlo, una ragazza vestita in bianco e rosa saltò sul posto, sbattendo contro la porta, rischiando di cadere a terra e facendo ridere qualcuno dei presenti. Avvicinandosi battendo i piedi con fare scocciato mentre due morbide ma finte orecchie da Lagombi si muovevano a ritmo dei suoi passi, la giovane si appoggiò all'impalcatura che divideva la parte amministrativa della Gilda dalla grande vasca termale.
Rivelandosi la ragazza che, il giorno prima, aveva convinto Natalie ad entrare in acqua subito dopo averla aiutata a rialzarsi, osservò la Dama mordendosi un dito con rabbia e, successivamente ad un profondo respiro, salutò con un gesto della mano la cacciatrice seduta di fianco a lei.
"Avresti potuto ammazzarmi! Non ho cominciato bene la giornata mangiando crêpes...per poi morire ad opera di un Gargua" commentò "come sta la ragazza degli Insetti Guida?"
"Buongiorno Kioko, Natalie sta bene. Tu invece come stai?" rispose pacatamente la Dama
"Bene" sbuffò incrociando le braccia "avrei potuto star meglio se non mi avessi lanciato nulla addosso"
"Shiori?"
"Rimasta indietro"
Arrivando come se fosse stata invocata da quello stesso discorso, un'altra ragazza ugualmente vestita si guardò attorno prima di raggiungerle. Entrambe le giovani indossavano la stessa armatura, la prima con parti tinte di un acceso rosa mentre la seconda con una più fredda tonalità azzurra ma, per il resto, identiche. Ricavate dal soffice pelo di Lagombi e finemente trattato, ispiravano la stessa sicurezza di un'armatura tradizionale, mantenendo comunque l'invitante aspetto che avrebbe portato chiunque a passarci una mano per sentirne la morbidezza.
Anche le ragazze, proprio come la loro armatura, erano totalmente identiche tra di loro sfoggiando fini lineamenti che alla prima donavano un aspetto più tagliente e sbarazzino mentre, sulla seconda, apparivano fini ed eleganti, quasi nobiliari. Entrambe venivano incorniciate da corti ma definiti capelli biondi cenere donando, ancora una volta, un aspetto più scattante alla prima e più signorile alla seconda.
"Buongiorno Shiori, come stai?"
"Squisitamente, grazie Konoha" rispose con tono pacato ma dolce, totalmente contrapposto a quello della sorella
"Natalie, quella in rosa è Kioko, sorella maggiore" spiegò la Dama "Quella in azzurro è Shiori, sorella minore. Sì, sono gemelle. No, non esiste un modo rapido per distinguerle. Sì, colore dell'armatura e carattere sono utili per differenziarle ma vale solo se hai tempo di osservarle per bene. No, non prendere sul serio Kioko. Sì, puoi fidarti di Shiori. Altre domande?"
"Se proprio-"
"Ieri sei stata aiutata da Kioko in seguito alla tua vergognosa scena" rispose interrompendola "delle due, quella in rosa"
"Non credo di avere più domande..." commentò sorpresa
"Konoha, posso chiedere per qual motivo ci hai fatte convocare con tanto poco preavviso?" domandò intromettendosi la minore
"Ricordate che mi avete chiesto se avessi nessuna missione per aumentare di Grado? Ecco, ne ho una" affermò con un sorrisetto furbo e discutibile
"No, no, passiamo" intervenne l'altra "quello sguardo significa morte, distruzione e due giorni bloccate a letto con ossa rotte, no. Definitivamente no"
"Kioko, un po' di rispetto" la riprese "quello che mia sorella intende dire è che, sinceramente, ci spiace ma-"
"In alternativa ci sono una Rathian, un Rathalos, uno Zinogre e due Deviljho nelle gabbie dell'arena" interruppe
"...ci...ci spiace che...che tu non ci abbia avvisate prima" terminò la frase salvandosi in extremis "Cosa dovremmo fare?"
"Vedete la ragazzina? Scortatela fino a Val Habar. Sulla strada, nelle Steppe Ancestrali, troverete un Tigrex di cui dovrete occuparvi durante l'andata o il ritorno a vostra discrezione. State attente ad attraversare la zona vulcanica, hanno avvistato dei Draghi Anziani"
"Ma-Ma le Steppe si trovano al di fuori dal Distretto di Loc Lac e dalla giurisdizione di Yukumo..." dissentì confusa
"E perderemo il Festival!" aggiunse la sorella
"Ho già risolto per quanto riguarda la burocrazia" sbadigliò la Dama "e se vi sbrigherete riuscirete a tornare in tempo"
Le ragazze, instantaneamente, si guardarono negli occhi con un'evidente preoccupazione ed una palese perplessità in volto. Subito dopo, in seguito a due sguardi rassegnati e con un filo di esitazione nella voce, accettarono rispondendo all'unisono.

Recuperate le poche cose che aveva portato con sé e salutata la Dama, Natalie cominciò il proprio viaggio in compagnia delle due ragazze, seguendo un sentiero che le avrebbe portate a Val Habar, uno dei centri nevralgici per viaggiatori e mercanti del Vecchio Mondo.
Seduta di fianco a lei come cocchiere, alle redini dell'Aptonoth che le trainava, Shiori guidava silenziosamente il carro mentre tracciava precise linee in matita su una serie di mappe del continente.
"Dove siamo dirette?"
"Dovremmo arrivare entro due giorni e mezzo sul confine delle Steppe e da lì proseguiremo fino a Val Habar arrivando tra tre giorni a mezzogiorno"
Passando di fronte a loro mentre il carro proseguiva lentamente, più rapida di un Nargacuga ma più impaurita di un Kelbi, Kioko correva disperatamente mentre, alle sue spalle, una luminescente nuvola di Insetti Guida seguiva ogni suo passo.
"Shiori aiutami!" urlò
"Cogli quest'occasione per imparare a portar rispetto a quelle povere craturine" propose prima di rivolgersi a Natalie con sguardo severo "non aiutarla"
"Va bene" rispose ridendo
Vedendo l'evidente differenza tra le due, Natalie si convinse ancor di più che le gemelle, per quanto potesse sembrare strano, conducessero stili di vita agli antipodi. Invertendo i canonici ruoli, la sorella maggiore viveva spensierata, carica di energia e sempre felice mentre la minore, sorprendentemente, si dimostrava tranquilla, stancanovista, coscienziosa e sembrava sentirsi in dovere di curare la sorella.
"Allora...Shiori...vuoi parlare di qualcosa?" propose di fronte a quell'imbarazzante silenzio
"Non ne sentirei la necessità" rispose scuotendo la testa
"Va bene" sospirò osservando ondeggiare le morbide orecchie da Lagombi
"Però avrei una curiosità" affermò contraddicendosi
"Chiedi pure"
"Perché sei venuta nel Vecchio Mondo?"
"È una lunga storia" accennò con un sorrisetto melanconico "diciamo solo che ho trovato degli ostacoli che là non potevo superare, non ancora..."
"Com'è Astera?"
"Bella ma, essendoci nata e cresciuta, a me pare monotona. A te sembrerebbe strabiliante come per me sono strabilianti i luoghi che sto visitando ora. Ha un qualcosa di elettrizzante che ti convince a partire verso l'ignoto. Magari un giorno dovresti andarci"
"Posso porre un'ultima domanda un poco...ambigua?" domandò con una nota di imbarazzo nella voce
"Dimmi pure" le rispose sorridendo
"Cosa c'è di tanto bello nel rischiare la vita quotidianamente, nell'essere cacciatori e, per l'appunto, partire verso l'ignoto?" chiese con tono seccato, spiazzando la nuova conoscenza
"Sto ancora provando a capirlo" rise "perché tu sei diventata una cacciatrice?"
"Per amore ovviamente. Guardala" disse indicando la sorella che ancora stava correndo per il luogo "Ho tanta paura che non torni ma, cacciando con lei, farò in modo di riportarla a casa"
"Che dolce" commentò abbassando lo sguardo commosso "mia sorella invece ha provato a fermarmi varie volte..."
"Sia chiaro" si voltò con tono accusatorio "anche io ho provato a fermarla. Io detesto cacciare, detesto uccidere e detesto la sua scelta...ma il mio amore si è rivelato più forte del mio odio..." sospirò sconfitta, quasi vergognandosi
"Shiori!" urlò la diretta interessata "cosa c'è per pranzo?"
"Il Kelbi che andrai a cacciare per noi!"
"Non ci sono alternative?"
"Jaggi?" domandò sporgendosi, prendendole un braccio e bloccandola di fianco al carro
"Sono stanca di mangiare cose che sanno di Gargua!" urlò dimenandosi, osservando gli Insetti Guida che pericolosamente la stavano raggiungendo

Dopo un breve e silenzioso pranzo in cui Kioko venne assalita dagli Insetti Guida che la ricoprirono completamente, trasformandola in una luminescente figura umanoide, le tre ripartirono per Val Habar con un passo più rapido. Disposta a darle il cambio dopo qualche ora di riposo, Natalie prese le redini dell'Aptonoth mentre Shiori, seduta alle sue spalle sul pavimento del carro, sporadicamente le dava indicazioni.
Mentre consultava la mappa, la giovane praticava il suo passatempo preferito leggendo sottovoce una rivista di caccia, cosicché anche il cocchiere potesse ascoltare. Sdraiata sul pavimento e usando le gambe delle sorella come cuscino, Kioko riposava placidamente, stanca per la mattinata passata a correre e, ogni tanto, farfugliando insulti verso gli Insetti e lanciando sporadici pugni ad Arzuros immaginari.
"Shiori, permetti una domanda personale?" domandò interrompendo la lettura
"Prego Natalie"
"Per te, cosa significa essere una cacciatrice?"
"Pensavo di averti risposto stamattina...ma non mi dà fastidio ripetermi" disse passando dolcemente una mano lungo i capelli della sorella "per me vuol dire amare. Amore verso questa superficiale ed impulsiva sorella che non voglio veder morire. Amore verso i nostri genitori che non voglio veder soffrire. Amore verso di me, perché so che starei male a non averla accanto"
"È una cosa bellissima" affermò con una nota di commozione nella voce
"Mi fa piacere che lo pensi. Non le ho mai rivelato queste cose. Sono sempre molto severa con lei" sospirò
"Grazie e scusami di essermi intromessa" rise imbarazzata
"Non preoccuparti. Per te invece cosa significa?"
"Io...Io sto ancora cercando quel perché" ammise "spero di trovarlo presto"
"Se si rivelerà essere la tua vocazione, sono certa che troverai quel che stai cercando" rispose prima di bloccarsi e guardare in basso "...disgustoso..."
"Cosa? Che succede?"
"Kioko sta mangiucchiando le orecchie dell'elmo...del mio elmo"
Di fronte alla scena, di fronte allo sguardo disgustato di una e allo sguardo soavemente gioioso dell'altra, Natalie scoppiò a ridere, facendo comparire un velato sorrisetto sul volto della sorella minore.
Interrompendole, però, un potente ruggito risuonò tra le montagne e le colline che costellavano la zona; lontano, verso l'orizzonte, la ragazza poté ammirare interi branchi di Aptonoth migrare con fare impaurito verso una meta a lei sconosciuta, preannunciando quel che avrebbero affrontato.
"Shiori!" la chiamò voltandosi di scatto
Saltando in piedi sul posto, la ragazza impugnò il proprio arco di Diablos, uscendo dal carro con una freccia pronta da scoccare e posizionandosi a fianco del cocchiere.
"Non è normale, vero?"
A rinforzare la domanda, un secondo terrificante ruggito si alzò tra le montagne facendo rabbrividire le due ragazze, mentre una ancora stringeva la freccia e l'altra, istintivamente, aveva portato la mano sulla spada.
"Cosa fareste senza di me?" domandò retorica Kioko uscendo dal carro, sbadigliando e stringendo un possente martello da caccia "nelle Steppe Ancestrali troveremo qualcosa di simile...ed io andrei a dimostrargli chi è il cacciatore e chi è la preda, siete con me?" domandò confidente

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